Karate Kid Legend: effetto nostalgia del bel cinema di una volta

 

Ieri pomeriggio sono stata con la mia famiglia al cinema, per vedere "Karate Kid Legends".

Non ero sicura che il film sarebbe piaciuto a Lorenzo che, da sempre, è abbastanza sensibile alle scene violente o ai combattimenti, ma io e Leo, fan della saga, ci tenevamo tantissimo a non perdercelo, e lui ha deciso di accompagnarci.

Beh, direi che era il minimo, considerando che da anni ci sorbiamo solo cartoni animati in sala! 😜

Come immaginavo, anche stavolta mi sono commossa, ma a farmi scendere la lacrimuccia non è stato soltanto l'effetto nostalgia dei meravigliosi anni Ottanta e Novanta.

Ma ne parlerò più avanti.

Il film comincia con un flash-back di pochi minuti che riporta davanti agli occhi dei telespettatori il maestro Miyagi intento a spiegare al giovane Daniel La Russo l'origine del suo karate.

Oggi, invece, protagonista della storia è Mister Han (Jackie Chan), fedelissimo amico di Miyagi, che ha aperto a Pechino una scuola di kung fu.

A seguire le sue orme sarà il nipote Li Fong.

Nella speranza di allontanarlo definitivamente dalle arti marziali che hanno già causato la morte del suo figlio maggiore, però, la mamma di Li decide di trasferirsi a New York, dove il ragazzo potrà iniziare una nuova vita e dedicarsi agli studi.

Ma il destino, si sa, intesse trame fittissime che non lasciano scampo.

Difatti, il giovane Li si vedrà coinvolto in frequenti risse provocate da Conor e dai suoi amici della palestra "Demolition", a causa del suo avvicinamento all'ex fidanzata del bullo, Mia.

Sarà proprio per difendere il padre di Mia, inoltre, che il ragazzo comincerà ad impartire lezioni di kung fu a Vincent (Joshua Jackson), fino a decidere di partecipare ad un importante torneo cittadino di karate che vede imbattuto, da anni, il rivale Conor.

Ad allenarlo, accanto allo zio Han, non poteva mancare Daniel LaRusso, in memoria di Miyagi e del loro legame speciale.

Riuscirà Li Fong a battere Conor, nonostante l'approccio molto violento e sleale di quest'ultimo alle arti marziali?

Per scoprirlo non vi resta che recarvi in sala, considerando anche che, fino al 12 giugno, grazie all'iniziativa "Cinema in festa", sarà possibile pagare solo 3.50€ per guardare questo o gli altri film.

Premetto che, come anticipato, sono una fan della saga "Karate Kid" e ho visto tutti i film che la compongono.

Non mi aspettavo, però, di ritrovare anche il mio amatissimo Pacey (Joshua Jackson, in Dawson's Creek, qui Victor), con il suo fascino superlativo.

Dalle mie parti si dice che è ancora "tosto come il pane di avantieri", insomma bellissimo. E già da solo vale la visione di questo film.

Scherzi a parte, oltre all'effetto nostalgia già ampiamente generato dal ricordo del maestro Miyagi e delle sue avventure, nella pellicola subentrano tante altre pillole dei miei anni preferiti, come la canzone "I want It that way" dei miei amatissimi Backstreet Boys, suonata alla chitarra dall'amico di Li, durante un appuntamento romantico con Mia.

Ma la lacrima non è scesa per questi dolci ricordi, bensì per l'abbraccio tra Li e sua madre, quando finalmente la donna gli concederà l'approvazione per partecipare alla finale del torneo, sperando che questo possa aiutarlo, finalmente, a superare il trauma per la perdita di suo fratello.

Perché, ahimè, nonostante siano già passati quattordici anni dalla dipartita di mio padre, ancora mi si stringe il cuore davanti a scene di lutto familiare, e all'immenso dolore di chi resta.

Brutta storia la sensibilità.

Ma, se non avete cicatrici nell'anima come la mia, sono certa che questo film vi piacerà moltissimo e vi regalerà emozioni più felici.

Voto? Indubbiamente 9.

Come sempre, vi saluto col selfie di rito al cinema, e il trailer in italiano del film.