Tanto si è detto, negli ultimi giorni, sull'omicidio del giovane Willy Monteiro Duarte.
Probabilmente, anche troppo.
Avevo deciso, infatti, di non trattare la notizia, ma ormai non riesco ad accendere la televisione o a sfogliare un giornale senza imbattermi nel parente o amico di turno che giuri e spergiuri quanto gli assassini fossero, in realtà, dei bravi ragazzi.