giovedì 5 marzo 2020

Meglio comprare casa o prenderla in affitto?

Torna la mia rubrica "La parola a voi".
Oggi, su suggerimento di Livia, vorrei aprire un dibattito sui pro e i contro della scelta di acquistare una casa, piuttosto che prenderla in affitto.
Premetto che sull'argomento ho i paraocchi, poiché vengo da una famiglia che è sempre stata contraria agli affitti. Pertanto, sono cresciuta con l'obiettivo di acquistare un appartamento.
Sin dal compimento dei diciotto anni, infatti, ho sempre frequentato le agenzie immobiliari della mia città, alla ricerca della casa dei miei sogni.
Grazie al risarcimento ottenuto in seguito al mio gravissimo incidente stradale, disponevo di una cifra che, ai tempi, mi avrebbe permesso di comprare un appartamentino delizioso.
Non l'ho mai trovato, però, ma non ho abbandonato il mio progetto.

Quando ho conosciuto mio marito ho scoperto che anche lui visionava spesso degli immobili, col fine di acquistarne uno. Così, nel momento in cui abbiamo deciso di sposarci, la scelta di comprare casa insieme è stata inevitabile.
Non vi nascondo, però, che spesso mi sono pentita di averlo fatto, e vi spiego subito perché.

Innanzitutto i costi di gestione di un appartamento non sono bassissimi, così come le tasse che ciascun proprietario paga sugli immobili.
Di recente, ad esempio, abbiamo sostituito la caldaia che era ormai diventata troppo vecchia per essere riparata ancora, e non vi nascondo che ci è dispiaciuto non poco spendere una bella cifra.
Se fossimo stati in affitto, infatti, la spesa sarebbe toccata al proprietario della nostra casa, e non a noi.
Inoltre, vivere in affitto implica una maggiore possibilità di spostamenti, senza che si debbano necessariamente mettere le radici in un posto.
Mi spiego.
Quando, l'anno scorso, abbiamo pensato di trasferirci a Fasano, non è stato facile convogliare la vendita della nostra casa con l'acquisto di un'altra. Perciò, alla fine, il progetto è sfumato, con non poco dispiacere da parte nostra (mia soprattutto).
Se fossimo stati in affitto, infatti, ci saremmo preoccupati al più di noleggiare un furgone per spostare i mobili da un appartamento all'altro.

Però, penso che quando mio padre è mancato, nel fiore degli anni, mia madre non ha avuto almeno l'ansia di poter essere sfrattata, in quanto la nostra casa era di proprietà del babbo.
C'è da dire, a onor del vero, che papà non aveva avuto bisogno di sottoscrivere un mutuo, quindi l'appartamento era libero da qualsiasi debito. In caso contrario, non conosco le modalità con cui la banca continui ad incassare le quote dalla vedova o dagli eredi legittimi. Magari, se siete informati in merito, potrete spiegarmelo voi.

Insomma, l'unico consiglio che mi sento di darvi è di non fare scelte avventate e di valutare bene tutti i pro e i contro.
Se potessi tornare indietro, sicuramente ricomprerei una casa con mio marito, ma lo farei a Fasano dove, sono certa, saremmo tutti più felici.
Resta che, comunque, pagare un affitto per tutta la vita mi sembra una spesa inutile e poco saggia.
Che ne pensate?

39 commenti:

  1. Se uno somma tutti gli affitti pagati in una vita, scopre che probabilmente di case ne avrebbe potuto comprare due XD
    Scherzi a parte, sicuramente è meglio l'affitto se uno prevede di doversi spostare più di una volta o se non ha una grossa disponibilità economica e quindi preferisce gistamente delegare certe spese importanti al padrone di casa. Personalmente credo che vorrei sempre abitare in un posto mio. Le responsabilità sono maggiori, certe spese anche, però almeno nessuno ti sfratta. Purtroppo ricordo l'esperienza dei miei nonni che vennero spostati in un appartamento minuscolo quando il proprietario dell'immobile dove avevano abitato da una vita decise di mettere fuori tutti e ristrutturare. I miei zii hanno sempre detto che mio nonno ci è morto di crepacuore.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Poverino.
      Infatti, l'idea di abitare a casa mia ma di essere un ospite mi ha sempre messo ansia.
      Perché fondamentalmente gli affittuari sono proprio questo.
      Possono essere sfrattati anche senza ragioni valide, soltanto perché il proprietario decide di vendere l'appartamento, ad esempio.

      Elimina
  2. Sull'argomento ho le idee chiare: casa di proprietà dove valga la pena vivere.

    Le spese per una casa di proprietà non sono indifferenti, ma è qualcosa di tuo; paga un fitto e tieni nota delle cifre che sborsi mese dopo mese, e dopo anni non hai un luogo sicuramente tuo... Io abito in fitto ma ho una casa di proprietà comprata dai miei genitori, coi risparmi di una vita, purtroppo è ubicata in un luogo diciamo morente, mal collegato con centri urbani più attivi, pressoché privo di opportunità lavorative, assenti centri di aggregazione giovanili...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Potresti pensare di venderla e con i soldi ottenuti comprarne una più piccolina che soddisfi le tue esigenze.
      È un peccato tenerla vuota, o no?

      Elimina
    2. Quella sarebbe l'intenzione.
      Piccolina ma che ci sia spazio per le mie collezioni.

      Elimina
    3. Ho paura a chiederti quante collezioni hai...
      Il genere no. Libri e fumetti, immagino.

      Elimina
    4. Circa 1500 fumetti, quasi 250 libri, un centinaio di DVD.
      E un paio di scatoloni con giocattoli vintage che già in foto esaltano il Moz! :D

      Elimina
  3. Secondo me, meglio aver casa propria. Le spese, in definitiva, sono equivalenti ad avere una casa in affitto - ma nessuno ti caccia via, e puoi farti i lavori che ritieni opportuno o che sono necessari: non devi implorare il padrone di casa per farti cambiare le finestre o anche solo per aggiustare un rubinetto che perde.
    D'altro canto, però, se hai un lavoro suscettibile di trasferimenti frequenti (tipo carabiniere) ti conviene trovare alloggi magari già ammobiliati in affitto, almeno finché non riesci a ottenere il trasferimento definitivo e piantar radici da qualche parte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che ho sempre odiato i traslochi, e quindi non ne avevo uno in programma a pochi anni dal mio matrimonio.
      La vita, però, è imprevedibile.
      Staremo a vedere cosa accadrà.

      Elimina
  4. Assolutamente comprare casa e accendersi un mutuo...come abbiamo fatto io e mia moglie.
    Vent’anni di mutuo , alla fine è come pagare un affitto!
    In caso di morte di uno dei due o che uno dei due resti invalido grave abbiamo fatto un assicurazione sulla vita che paga chi resta solo la sua metà.
    Quindi devi fare un assicurazione con la banca anche nel caso il mutuo è intestato solo a uno.
    Sennò che cazzo , la banca fa bene a rivalersi sui parenti...che vuoi , ti regali la casa?

    Sono assicurazione vita!
    Bisogna assicurarsi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io ho fatto un'assicurazione ancora migliore...
      Non ho avuto bisogno del mutuo. 😜

      Elimina
  5. L'acquisto di una casa è cosa buona e giusta, e direi anche tradizione per noi gente del sud. Io sono stata 6 anni in affitto, nel frattempo ho venduto una proprietà al sud e ho gettato le basi per un acquisto da queste parti (alle porte di Roma), che come immaginerai ha costi decuplicati rispetto al meridione. Mutuo, tanti debiti, ma anche tanta voglia di mettere radici, con una casa nostra è stato in effetti del tutto diverso. Ho fatto un calcolo e pare abbia speso 40 mila euro in 6 anni di affitto, che praticamente sono andati persi.
    Oggi ogni euro speso è per qualcosa che resta, ciò è fondamentale.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caspita, 40mila euro sono tantissimi.
      Avresti pagato un quarto di mutuo.
      Comunque hai proprio ragione...
      Per noi del sud l'acquisto di una casa fa parte della nostra cultura.

      Elimina
  6. Cara Claudia, vedi se la legge è uguale per tutti e se chi affitta nonne approfitta io sono del parere che è meglio in affitto, sai qui da noi sono pochissimi che hanno la casa di sua proprietà, l'esperienza di ia figlia che la ha comperata non è stato per niente positiva.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wow.
      Non credevo che in Svizzera foste tutti affittuari.
      Quindi l'abitudine di acquistare casa non è solo meridionale, ma proprio italiana.
      Chissà cosa accade negli altri Paesi.

      Elimina
    2. Negli altri Paesi te lo dico io . Preferiscono in affitto .
      Difficilmente vengono sfrattati . Con i soldi di una casa ,
      girano il Mondo...La loro vecchiaia è sempre assicurata dal
      well-fair e sono tranquilli . Mica come qui che se non hai
      un gruzzoletto da parte , rischi povertà .

      Noi , in Piemonte siamo stati in affitto x 18 anni. Non abbiamo
      voluto comprare perchè non ci piaceva vivere là . L'intenzione
      era , appena marito in pensione , venire a vivere in Liguria .
      Così è stato e abbiamo comperato casa . E qui vivo bene .
      Abbraccione . Laura

      Elimina
    3. Beh sicuramente gli anziani sono più tutelati di quanto accada nella nostra Repubblica delle Banane. 😓

      Elimina
  7. Allora, io da quando sono uscita da casa dei miei sono stata sempre in affitto, sia per mancanza di capitali che per convenienza.
    Dopo il matrimonio, per 5 mesi siamo stati presso un privato; poi ho ottenuto una casa dell'ente per cui lavoro, restandoci per 17 anni. Il canone era abbastanza alto, ma sempre inferiore alla rata del mutuo che sarebbe servito per comprare una casa come quella. Però non aveva balconi, la finestra della mia camera affacciava sulle cucine di 2 ristoranti con relative canne fumarie a lato, smog che si tagliava col coltello, rumori dall'esterno e il quartiere si era molto degradato. Finalmente 3 anni fa ho ottenuto il cambio con un'altra casa in altra zona più signorile, e sempre vicina al lavoro. Ha i suoi difetti (buia, giardino troppo grande che non riesco a curare e habitat ideale per le zanzare più perfide di Roma, divisione interna discutibile), però mi costa circa 110 euro di meno rispetto all'altra ed è più silenziosa e salubre.
    Perché continuo a pagare canoni da 20 anni esatti? Perché, pur potendo ottenere mutui a condizioni assai favorevoli, con la rata che mi prefiggo di pagare non posso permettermi una casa rispondente al mio ideale (grande, balconata, centrale) e mi terrorizzano le spese accessorie (agenzia immo, notaio, tasse, imprevisti, ristrutturazione, oneri): e se mi ritrovassi con un cappio al collo?
    Restando dove sto, è vero che non sarà mai mia (il mie ente non contempla vendite) ma sto sfruttando una casa che sul mercato varrà mezzo milione ad un canone - comprensivo di oneri! - molto inferiore all'eventuale rata di mutuo, e non rischio nessuno sfratto. Non comprerei MAI una casa inferiore ai miei ideali "tanto per averne una".
    Altri fattori che mi diffidano dal possesso: le spese spaventose sostenute per la successione e la vendita di casa di mia madre, che si sono mangiate una grossa fetta di guadagno. La prospettiva di dover gestire un giorno le successioni di mio padre (due case) e il fatto che il mio ex pure ne ha due, di scarsissimo valore, e che un giorno (salvo vendite miracolose e/o divorzio) io e/o mio figlio ci beccheremmo quelle. Io francamente preferisco lasciargli i soldi, così ci compra quella che gli piace senza patemi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non parliamo di successioni che con quelle dei miei nonni paterni siamo ancora in balìa delle onde, dopo sette anni, perché gli eredi sono moltissimi e non si trova un accordo.
      Resta che questo non mi ha assolutamente dissuasa dal desiderio di acquistare una casa.

      Elimina
    2. Non vedo quale accordo si debba trovare, basta una persona che presenti la dichiarazione per conto di tutti quanti: ognuno riceve la quota di spettanza su tutto e poi magari partono le contrattazioni sul come gestire il bene intero (venderlo, se lo prende uno liquidando gli altri, avviare una faida)...
      Diciamo che in una realtà di piccolo centro e famiglia unita è più facile realizzare i propri sogni, compreso il tuo :)

      Elimina
    3. Noi siamo una dozzina e nessuno vuol pagare le spese di successione per ottenere una parte di beni che rischierebbero di restare invenduti a lungo.
      Parliamo di diversi appartamenti, non di una casetta.
      Insomma avrei preferito di gran lunga restare fuori da queste dinamiche.

      Elimina
  8. la casa dove abitare sono nel comprarla, per investimento no.
    Vivere nella propria da tranquillità e fa programmare la vita in altre direzioni. Speriamo che non venga approvata la legge che prevede come in Francia e altri stati il 40% da pagare come successione proposta tempo addietro dal PD.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anch'io non comprerei altre case oltre quella in cui vivo.
      Non conoscevo questa legge do successione, ma spero anch'io che venga evitata.

      Elimina
    2. Mia sorella che vive in Francia me l'aveva accennato, ma pare che sia per importi superiori ad una certa soglia... glielo richiederò quando la sento.

      Elimina
  9. Cominciando così giovani è ancora meglio, perché a cinquant'anni già si estingue il proprio debito con la banca e si è davvero svincolati da tutto e proprietari dell'appartamento.
    Quindi hai fatto benissimo!

    RispondiElimina
  10. Siamo in affitto da quando siamo andati a vivere assieme più di 8 anni fa. Prima d'ora non avremo mai potuto lontanamente pensare ad un mutuo. Ora ci stiamo guardando attorno ma non sarà comunque una ricerca breve. Non credo ci sia un meglio o un peggio, ci sono scelte, e spesso sono scelte senza alternative

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quando non si ha altra scelta è giusto non farsi prendere dallo sconforto ed essere sereni al meglio delle proprie possibilità.
      Che sia in affitto o di proprietà, l'importante è avere un tetto sulla testa.

      Elimina
  11. Diciamo che la vera fortuna è AVERE una casa, magari dei nonni o dei genitori, da poter usare.
    Però capisco anche l'urgenza di dover stare per conto proprio... Non saprei, certo pagare sempre un affitto non vale la pena a lungo raggio, ma sono tempi difficili per un acquisto: coi lavori precari o destinati agli spostamenti di sede, è complicato.

    Moz-

    RispondiElimina
  12. Dipende Claudia: se hai bisogno di liquidità per una piccola attività imprenditoriale è ovvio che non investi nel mattone, diversamente, escludendo terremoti e calamità naturali, la casa è un investimento abbastanza sicuro.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alle calamità naturali non ci voglio nemmeno pensare.
      Dalle mie parti sono così inesistenti che proprio non riesco a considerarle.

      Elimina
  13. Non ho di questi problemi, però penso che la scelta dei miei di acquistarla sia stata la scelta più saggia e giusta.

    RispondiElimina
  14. Sai che qui è difficile trovare case in affitto?
    Solo in vendita!
    Uno si fa un muto e, poco alla volta, se la ripaga.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wow.
      Il problema è che le banche non danno mutui a chiunque...

      Elimina
  15. C'è i pro e i contro in ambi i casi, ma per una maggiore tranquillità è meglio comprare, buona serata.

    RispondiElimina
  16. Sei anni e mezzo fa noi ci siamo accollati il mutuo per questa casa.
    Fatto bene, fatto male, non lo so. Finora ne siamo contenti, è una scelta che probabilmente rifaremmo.
    Un abbraccio :)

    RispondiElimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.