Coronavirus: adesso i guanti non servono più

Dall'inizio della pandemia se ne sentono di tutti i colori.
I virologi dell'ultima ora (e non solo) continuano a lanciare allarmi per prevenire i contagi che troppo spesso, però, sono totalmente discordanti tra loro.
Mascherine sì o no? Guanti? Gel igienizzante?
A contribuire al clima di confusione in cui viviamo, ecco l'intervento dell'OMS che ha ufficialmente smentito l'utilità dei guanti monouso.
Peccato che lo abbia fatto solo mesi dopo l'utilizzo scellerato e la vendita incontrollata di queste "protezioni" che non faranno altro che contribuire all'inquinamento del pianeta, e al contrario di quanto si possa credere, "aumentare il rischio di infezione, dal momento che possono portare ad una autocontaminazione o a una trasmissione ad altri quando si toccano le superfici contaminate e quindi il viso".

Dunque, la raccomandazione d'ora innanzi è di disinfettarsi spesso le mani, attraverso gli appositi gel igienizzanti, ma di non coprirle con guanti, nemmeno quando si va al supermercato.
Chissà se i negozi di tutta Italia (e non solo) si adegueranno a quest'ultimo cambio di rotta e permetteranno ai clienti di entrare senza queste inutili protezioni.
Personalmente, continuo a diffidare anche dalla reale utilità della mascherina, a cui preferisco di gran lunga il distanziamento sociale.

Ne abbiamo già parlato molte volte, lo so, ma visto che ormai ogni giorno siamo costretti ad ascoltare tutto e il contrario di tutto, è bene tornare sull'argomento.
Come procede la situazione dalle vostre parti?
Vi permettono di andare in giro non bardati, o i negozi che vendono guanti, mascherine, visiere e gel vengono ancora presi d'assalto?

Io, dall'inizio dell'epidemia, non ho ancora speso un solo euro in protezioni dalla dubbia efficacia.
Possiedo una mascherina in stoffa lavabile che mi è stata regalata da una cara amica e che utilizzo solo nei luoghi in cui è espressamente richiesta, e non ho mai indossato dei guanti, eccetto che al supermercato dove, per fortuna, li fornisce direttamente il gestore.
Insomma, non mi sono lasciata prendere dalla psicosi del contagio e ho gestito il tutto col buonsenso che mi contraddistingue.

Che ne pensate, infine, nel fatto che l'Organizzazione Mondiale della Sanità non riesca ancora oggi a dare risposte certe, ma diffonda spesso consigli fuorvianti?