Jukebox: 'Bad day' di Daniel Powter

 

Buon sabato amici.

Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.

Oggi ho deciso di tenere il gettone per me, per farvi ascoltare una delle mie canzoni preferite.

Si tratta di un vero tormentone dei primi anni Duemila, anche se forse le radio non l'hanno più trasmesso da allora.

Chissà, quindi, se ricordate "Bad day" di Daniel Powter.

Pubblicata l'8 febbraio 2005, "Bad Day" fu scritta e interpretata dal cantante canadese Daniel Powter.

E', ad oggi, la seconda canzone ad aver collezionato più download digitali di tutti i tempi.

Nel video, Powter suona il pianoforte mentre scorrono le immagini di due ragazzi che non si sono mai incontrati, nonostante lavorino a pochi metri di distanza e frequentino gli stessi luoghi ogni mattina. Non manca un'istantanea della routine delle loro giornate, con i problemi che ne conseguono.

Sarà grazie ad un cartellone in metropolitana che i due potranno, finalmente, notarsi e, perché no, iniziare un cammino insieme.

Cosa mi piace di questa canzone?

Innanzitutto il ritmo. Poi, la voce di Daniel e il suo bel faccino sotto quel cappello di lana, che trasuda dolcezza da ogni poro.

Non ne avevo mai tradotto il testo prima di adesso, ma già canticchiando il ritornello il significato del brano era chiarissimo.

La canzone, insomma, invita a non abbattersi davanti ad una brutta giornata, perché questa non sarà indice di una vita triste o non soddisfacente.

Meglio "lavorare su un sorriso e uscire per una passeggiata", per non pensarci.

Allora, avevate mai ascoltato "Bad day"?

Vi è piaciuta?

Adesso ricordate di lasciarmi nuove richieste per il jukebox.

Baci.