mercoledì 18 luglio 2018

100 anni fa nasceva Nelson Mandela


Il 18 luglio del 1918 nasceva Nelson Mandela, il leader politico anti-apertheid che fu presidente del Sudafrica dal 1994 al 1999, e che morì il 5 dicembre 2013.
Il suo ricordo rimane vivo nei cuori dei tanti che credono alla pace, e combattono contro la discriminazione razziale.

Per omaggiarlo, a mio modo, voglio dedicarvi due delle sue frasi che amo di più.

"Nessuno nasce odiando i propri simili a causa della razza, della religione o della classe alla quale appartengono. Gli uomini imparano a odiare, e se possono imparare a odiare, possono anche imparare ad amare, perché l'amore, per il cuore umano, è più naturale dell'odio.".

In questo ci spero sempre, cioè che l'amore sia più facile dell'odio, sebbene conosca molte persone abituate ad odiare, che non si sforzano neppure di amare qualcuno al di fuori di se stesse.
In quanto, invece, all'argomento cruciale del pensiero e della politica di Madiba, ovvero la persecuzione razziale, chissà cosa ne penserebbe oggi, assistendo alla lotta tra gli Stati europei per respingere le navi di profughi sempre più colme e frequenti.

✱✱✱

L'altra frase che adoro, invece, riguarda la libertà.
Io che, da sempre, mi batto per essere libera di agire come meglio credo, nel rispetto di tutti, senza ostacoli e costrizioni.
Eppure, nonostante mi sia sbarazzata molte volte delle mie catene, continuo a vivere in un mondo che della libertà pare non sappia cosa farne.

Essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri.”.

Ciao Nelson.

12 commenti:

  1. Ho letto anch'io parecchie frasi di questo grande uomo e sono una più "grande" dell'altra. Ciao Claudia.
    sinforosa

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    1. Grande è proprio l'aggettivo che meglio lo qualifica.
      Buon pomeriggio a te. 😘

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  2. Bellissime, le citazioni di Mandela. Anche se io ho paura che nell'uomo l'odio sia innato e che ci sia un'inclinazione verso di esso. Sta all'uomo reprimerlo seguendo la via dell'amore.

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    1. Ti giuro che inconsciamente l'ho letta con la voce di papa Francesco.
      Sembravi lui!!
      Riccardo Papa subito! 😘

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    2. L'ultima frase dovevi leggerla con la voce di terence hill!!

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    3. Nella versione di Don Matteo?
      Così siamo d'accordo tutti.. 😂😂

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  3. Cara Claudia, tutto ciò che a fatto è scritto a lettere di fuoco in ogni cuore.
    Ciao e buona serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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  4. Un uomo di uno spessore umano e politico grande come pochi.
    Le sue parole sono meravigliose.
    Leggendo la prima citazione ho pensato subito che se tutti insegnassero ai propri figli ad amare, fin da quando sono piccolissimi, davvero si farebbe un passo avanti enorme verso la costruzione di un mondo migliore, in pace, più armonico.
    Si insegna l'odio troppo spesso, invece. Anche senza gesti eclatanti, a volte, ma proprio con l'esempio negativo che si dà ai bimbi a partire dalle piccole cose quotidiane, quelle che sembrano senza importanza ma che riflettono una mentalità volta all'egoismo, alla prepotenza e alla prevaricazione.
    Grazie per averlo ricordato oggi, nel centenario della sua nascita!
    Un bacio.

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    1. Hai ragione Maris.
      Non a caso, il mestiere più arduo del mondo è proprio quello di genitore.
      Io ci metto tutto l'impegno del mondo, ma mi rendo conto che non è facile non trasmettergli le nostre ansie, le paure, la rabbia, il dolore.
      E questi, ahimè, li viviamo ogni giorno. 😢

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  5. Una "politica della paura, del rancore", che viaggia veloce. E in un modo "inimmaginabile solo qualche anno fa". E' la denuncia forte, chiara e appassionata dell'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama che torna così in campo all'indomani del criticatissimo incontro fra Donald Trump e Vladimir Putin.
    Obama parla davanti a 15mila persone a Johannesburg, ospite d'onore alla cerimonia per i 100 anni dalla nascita di Nelson Mandela. E porta proprio la vita di Madiba come esempio per tracciare i valori alla base di una road map, la sua, interrotta con la fine del secondo mandato presidenziale, ma che torna a indicare nel discorso più atteso da quando ha lasciato la Casa Bianca. Obama non menziona mai il suo successore, ma tiene per tutto il tempo il dito puntato su quella "politica dell'uomo forte" che rischia di fagocitare quanto raggiunto fin qui: "Avrei immaginato che a questo punto ne saremmo venuti a capo", dice, invocando il rispetto dell'eguaglianza tra le persone di ogni colore.


    ANSA Mondo.

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    1. Avevo letto questo articolo. L'Ansa rimane la mia fonte d'ispirazione preferita.
      Però non mi sento di colpevolizzare Trump, Salvini o chiunque altro.
      Sarebbero processi alle intenzioni.
      Voglio limitarmi, quindi, ad osservare i fatti.

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