giovedì 2 luglio 2020

Il dramma del suicidio

Un ex imprenditore di 98 anni si è suicidato a pochi isolati da casa mia, lanciandosi dalla sua abitazione al sesto piano, alle cinque del pomeriggio.
Io e mio figlio siamo quasi stati testimoni della vicenda, poiché siamo passati da lì pochi minuti dopo l'accaduto.
Ci stavamo recando dall'ottico per ritirare i suoi nuovi occhiali, e il dottore ci ha spiegato il motivo di tanta gente in strada, dei sigilli e di quel terribile lenzuolo bianco.

Lorenzo ha capito tutto, e ha cominciato a farmi domande.
"Perché il signore si è buttato giù, mamma?".
Per fortuna, ha solo quattro anni e ho potuto mentirgli.
"Non lo so, amore. Sarà sicuramente inciampato. Vedi perché ti dico sempre di non sporgerti dal balcone?".

La verità è che nessuno di noi può davvero comprendere il dramma che si cela dietro al suicidio.
La prima volta che sono entrata in contatto con questo tipo di morte, avrò avuto dodici anni. Il mio dirimpettaio decise di farla finita, a circa 50 anni, gettandosi dal terrazzo.
Ne rimasi profondamente turbata, pur non vedendo il suo corpo.

Pochi anni dopo, stessa sorte capitò ad un cugino di papà, noto avvocato Fasanese, ed io che scrivevo per il giornale della città fui costretta a pubblicarne la notizia.

Cerco sempre di non farmi troppe domande quando assisto inerme a questo genere di tragedie.
La verità è che risposte non ce ne sono, perché un uomo può avere molti debiti, essere più volte tradito da sua moglie, convivere con disabilità che gli tolgono ogni speranza, non avere un solo amico di cui fidarsi, ma per scegliere il suicidio deve sentirsi davvero in un tunnel senza via d'uscita.
Immagino, poi, quanto sia dura per chi resta.
Come può un partner, un figlio, un padre sopravvivere con l'idea di non essere riuscito ad evitare una tragedia simile?
Non riesco davvero a pensarci.

Pare che a causa del lockdown i suicidi stiano aumentando esponenzialmente.
Spero che chiunque legga queste mie righe confuse, possa capire che esiste sempre un'alternativa alla fine.
La vita è preziosa, e non lo dico certo per fare retorica.
Non sprechiamola.
Chiediamo aiuto se ci sentiamo soli e disperati.
Bussiamo a tutte le porte fisiche e del cuore.
Qualcuno, prima o poi, aprirà. ♥️

75 commenti:

  1. Molto bello, profondo e anche triste questo tuo post di oggi.
    Le tue riflessioni fanno molto pensare.
    Poverino il tuo bimbo, per fortuna sei riuscita con una piccola bugia a proteggerlo da una notizia che per la sua giovane età non avrebbe potuto capire.

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    1. Già. Infatti raccontava l'episodio a chiunque incontrassimo e lo ha fatto persino il giorno dopo quando siamo andati dalla nonna.
      È piccolo ma capisce bene che è una cosa terribile.
      In realtà i bambini capiscono sempre tutto. 😔

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  2. Il suicidio è l'estremo coraggio dei vinti, anche se talvolta è visto come un gesto di vigliaccheria "Guarda quello in che modo stupido ha risolto i suoi problemi."
    È da bastardi invece il suicidio che segue un omicidio, ma non è questo il caso...

    Da parte mia comprensione alle ignote ragioni dell'estremo gesto di questo signore, e mi spiace che Lorenzo abbia "assorbito" l'evento, anche se sei stata bravissima a gestirlo.

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    1. Neanch'io ho pietà per coloro che si ammazzano dopo aver ucciso.
      La ferita del recente caso di cronaca è sempre aperta...
      Comodo così. Ma questa gente non è degna neppure di essere nominata.

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  3. Cara Claudia, nessuno Sto arrivando! cosa le passa per la testa, quando prendono una drastica decisione, certo che la mente non è chiara.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso 

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    1. Solo tanto dispiacere per chi arriva a compiere un atto simile.

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  4. Il suicidio è - purtroppo - un grande atto di coraggio. Vincere l'istinto di sopravvivenza richiede un grande sforzo. Riposi in pace, quest'uomo, è tutti quelli che compiono questo atto estremo.
    Il tema suicidio mi riporta alla mente una delle più belle canzoni italiane, Tommy, di Roberto Vecchioni.

    Tommy non aveva niente
    da sognare
    aveva già passato tutto
    il suo avvenire
    nel suo giardino degli alberi incrociati
    dove i dolori non son segnati.

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    1. Non conosco la canzone, ma mi documenterò.
      Grande atto di coraggio o di codardia. Dipende dai punti di vista.
      In ogni caso, una terribile tragedia.

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    2. "Tommy" la conosco ma non l'avevo mai ascoltata per bene. Piccolo capolavoro.

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    3. No, coraggio, non codardia.
      Grazie Gas :), è una delle mie preferite di Roberto

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  5. Io credo che la maggior parte delle volte il suicidio sia la più grande forma di egoismo che una persona possa compiere. Mi spiace per chi fa questa scelta perché deve avere dentro dei pensieri terribili

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    1. Effettivamente, come dicevo, rovini la vita a chi resta e questo è tristissimo.
      Però non mi sento comunque di giudicare chi fa questa scelta. Chissà con quali fardelli convive.

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    2. Una quota di egoismo c'è: chi si sente un po' responsabile del suicidio ha la vita rovinata.
      Ma c'è anche chi è davvero, totalmente, solo: in quel caso andarsene è un raggiungere le persone care che l'hanno preceduto.

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  6. In quel momento sei solo, non ti rendi conto di quello che stai per fare, aprire quella finestra e avere già i piedi che penzolano, poi qualcosa ti riporta alla normalità, come la voce di tua figlia che chiama mamma. Scoppi a piangere, tremi, cosa stavi per fare eppure tu non vedevi altra uscita. Eri diventato un peso, per tutti anche per i tuoi figli che ti vedevano in uno stato pietoso.La mente era vuota, piangevi e non riuscivi nemmeno ad alzarti da quel divano. Sentivi di non valere più niente, di non essere in grado di fare niente. Solo ti sentivi un peso. Per quello piango ogni volta che sento di un uomo o una donna che si è tolto la vita. Non è egoismo. Oggi posso ringraziare che quel giorno mia figlia si sia svegliata e abbia chiamato mamma.

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    1. Mi dispiace che tu non ti sia firmata. Avrei voluto rivolgermi a te chiamandoti per nome.
      La tua testimonianza mi ha fatto venire i brividi, anche perché mi tocca da vicino per ragioni familiari (no, non ho mai tentato il suicidio, ma una persona a me molto vicina sì).
      Immagino che tua figlia sia la tua forza e, sicuramente, tu la sua.
      Coraggio! 🖤

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    2. Tu sei già mia amica Claudia, ..Grazie

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    3. Non ho capito se ci conosciamo, oppure se hai apprezzato la mia risposta al punto da sentirmi vicina.
      In entrambi i casi, grazie a te. 😘

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  7. Già un mese fa un mio amico mi aveva detto che nella mia città si erano suicidate tre persone durante il lockdown, che tristezza! Non ho mai giudicato chi compie questo gesto perchè è impossibile sapere che cosa passa per la loro testa. Ci sono anche casi in cui il suicidio è accompagnato da una patologia, per esempio una ragazza che conoscevo si suicidò improvvisamente e in seguito venni a sapere che soffriva di depressione. Pensare che avevamo fatto una vacanza insieme e in quell'occasione era stata sempre allegra e ci faceva ridere continuamente con le sue battute. A parte chi soffre di depressione e che è a rischio, per gli altri penso che la cosa più atroce sia trovarsi in uno stato tale in cui non si vedono vie di uscita e non si ha più il coraggio di lottare. Io amo troppo la vita e anche se mi è capitato di passare dei momenti terribili, ho sempre resistito e li ho superati. Capisco però che non tutti ci riescono.

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    1. In verità non sono una grande amante della vita, sai? Ma rialzarmi è nel mio DNA.
      L'ho fatto quando mi sono svegliata dal coma profondamente cambiata nel corpo e nell'anima, quando ho perso mio padre a soli 24 anni, e continuo a farlo ancora oggi per drammi di entità fortunatamente assai ridotta.
      Non ti nascondo che da ragazzina ho pensato al suicidio, ma non sono mai stata abbastanza coraggiosa (o vile) da farla finita. Poi, l'idea di dare a mia madre il colpo di grazia, mi ha sempre trattenuta. Ha già sofferto troppo e non potrebbe perdere anche me.
      Insomma, non tutti ci riescono, hai ragione, ma per me è naturale.

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  8. Ciao Claudia, che tristezza! Anche io ho vissuto un dramma del genere,perciò è vero che non ci sono risposte. La mente delle persone è imperscrutabile.

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    1. Spero che questo dramma non ti abbia turbata irrimediabilmente e grazie di essere intervenuta.

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  9. Arrivato come lui a 98 anni, è quello che farò anche io, specie se inizio a cedere di cervello. MI sembra anche giusto programmare da me l'uscita di scena, no?
    In ogni caso, il suicidio non è solo quando si è in un tunnel senza uscita, ma anche e soprattutto quando c'è depressione...
    Lì il cervello non riesce più a comprendere che esistono sempre alternative, vie di fugha, novità...

    Moz-

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    1. Effettivamente 98 anni sono tanti.
      Spero di andarmene, in buona salute, almeno dieci anni prima.

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    2. Già, la depressione... una malattia spesso messa in secondo piano rispetto ad altri drammi, sottovalutata, buona solo a gonfiare i portafogli degli psicologi. Perché dietro un depresso c'è sempre qualcuno (più di uno) che ti chiede "Come stai?" giusto per retorica, ma in realtà non gliene frega niente.

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    3. Immagino che dietro alla depressione vi sia una profonda solitudine e ben pochi "come stai", altro che. Disinteressati o meno.

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    4. Dietro alla depressione ci sono migliaia di motivi diversi e vagonate di come stai, anche molto interessate.
      Anche un depresso è in grado di comprendere e discernere l'interesse (se ne era in grado prima della malattia), quello che non è in grado di fare è trovare le energie e la volontà per prendersi cura di sé e di chi gli sta intorno, pur rendendosi conto che sta facendo soffrire e preoccupare familiari ed amici. Così si macera anche nei sensi di colpa in una spirale discendente di cappi autoimposti che stringono e tolgono ulteriori energie, vitalità, entusiasmo, determinazione, interesse...

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    5. Che chi gli sta attorno si preoccupi... ho qualche dubbio. Cioè, preoccupazione ce ne può essere ma poi all'atto pratico, chi si fa trascinare da uno in condizioni solo di prosciugare le energie altrui?
      Cioè, amici, ti voglio bene... ma tra te e i tuoi problemi e me e i miei, scelgo me. Ma è giusto così in fondo, solo i fessi si prodigano ad aiutare mettendo da parte sé stessi.

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    6. Gas ti parlo per me: non mi hanno lasciato sola mai, neanche un attimo, mio marito ed i miei amici han fatto muro attorno a me e si preoccupavano eccome (non cito i miei genitori perchè ho fatto di tutto per tenerli fuori da questo il più possibile). E come me è successo a tanti tanti altri.
      Solo che quando sei lì in mezzo è tutto difficile, anche farsi una doccia è uno sforzo inaudito. La depressione è una brutta bestia ma non è detto affatto che nasca e cresca per solitidune o disinteresse degli altri

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  10. Per quel che mi riguarda non c'è alcun coraggio in un gesto così, c'è l'incapacità di far fronte ai problemi per cui di sceglie la strada facile, quella che non comporta sforzo e lavoro. La fai finita: i tuoi problemi sono estinti. No, non c'è coraggio.
    Posso comprendere eventuali motivazioni ma giustificare no.

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    1. Nessuno intende giustificare o legittimare il suicidio.
      Semplicemente credo sia opportuno non giudicare chi lo compie. A maggior ragione senza sapere le cause che vi sono alla base.

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    2. Il giudizio fa parte del vivere e negarlo è piuttosto sconsiderato: tutti giudichiamo e tutti veniamo giudicati. Semplicemente si tratta di tenere in considerazione quelli di cui ci importa ed ignorare gli altri, a seconda di chi li esprime.
      Quanto al resto giudico il gesto e non la persona in questo caso pur ovviamente facendomi un'idea di chi il gesto lo ha compiuto.

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    3. Dipende.
      Su Fb ho visto la corsa al totonome. "Chi era?", "perché l'ha fatto?".
      Francamente mi sarebbe bastata una telefonata per scoprire vita, morte e miracoli dell'anziano, ma non l'ho fatta, perché non mi cambia sapere chi lui sia e perché abbia deciso di farla finita.
      Dunque, non conoscendo i dettagli, come potrei giudicarlo?
      Poi, dipende dal carattere di ciascuno di noi.
      Io, ad esempio, detesto i pettegolezzi. E anche i giudizi.

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    4. Quella è curiosità malsana e pettegola e poco ha a che fare con l'avere delle opinioni ed esprimerle, ovvero il giudizio comunemente detto.
      Lo fai anche tu Claudia, lo fai nei tuoi post in cui critichi aspramente i comportamenti che non ti piacciono (vedi quello di oggi sulle feste in asilo), lo fai quando parli di violenza, lo hai fatto con Vedetta.
      È normale e giusto e lo facciamo tutti: basta non nascondersi dietro ad un dito.

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    5. E no, ti sbagli.
      Avere un'opinione su tutto non significa giudicare.
      Se odio le feste pompose, non vado a dire a Melissa che ne ha appena organizzata una che è una madre inetta, ecc.
      Anzi, in verità nemmeno lo penso. Semplicemente non me ne frega niente, perché bado sempre e solo al mio orticello.
      La sua festa non mi piace. Punto. Non lei, non il suo modo di fare. La sua festa. Ma giudicarla sarebbe sostenere che è sbagliata. Invece no. A me non piace e basta, come non gradisco la marmellata di pesche, ma mica detto legge dicendo che le pesche dovrebbero sparire dalla natura.

      Quanto a Vedetta non vedo l'attinenza col discorso. Cosa avrei giudicato? Che è una persona (ammesso che lo sia) spregevole e maleducata.
      Per quello parlano i fatti, non occorre neppure precisarlo, ma l'ho fatto perché le piattole mi danno fastidio e, combinazione, qui non si è più visto.
      Per fortuna. (Sua).

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    6. Nel momento stesso in cui scegli di non passare del tempo con qualcuno perchè non ti piace hai appena dato un giudizio. Quando critichi le scelte di altri hai appena dato un giudizio.

      "Che è una persona (ammesso che lo sia) spregevole e maleducata"
      Che sia vero o meno, rimane comunque un giudizio e bello pesante pure.
      Ripeto: lo facciamo tutti nessuno escluso, non capisco perchè vestirsi con gli abiti bianchi del buonismo invece che chiamare le cose con il proprio nome, a maggior ragione quando non ci sarebbe alcun bisogno di dare spiegazioni o giustificazioni nemmeno a se stessi per questo.
      Davvero non capisco il motivo per cui lo si nega, mah.

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    7. Senti cara Alahambra, proprio perché il buonismo non mi appartiene e la schiettezza e la sincerità sono le mie massime prerogative di vita, ti dico che i tuoi commenti polemici e saccenti mi hanno stufata.
      Non accetto lezioni di vita da "una persona" (le virgolette perché non ti conosco e potresti essere uomo o donna, adolescente o anziana. Potresti persino essere il risponditore automatico di un PC) che non fa parte della mia quotidianità.
      Anzi, in tutta onestà, non le accetto nemmeno da amici e parenti, perché proprio perché non giudico gli altri, voglio sentirmi libera di non ascoltare i sermoni di chi mi circonda.
      Dunque, smettila di tentare di psicoanalizzarmi, perché la prossima volta che accadrà eliminerò il tuo commento senza neppure risponderti.
      Aggiungo che nel caso in cui tu ti senta offesa dalle mie parole, la cosa non mi tange.
      E nell'ipotesi in cui tu voglia smettere di frequentare il mio blog, lo stesso potrà solo guadagnarne.
      Fine dei giochi.
      Saluti.

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    8. Disse quell che non giudica buonina buonina come Lupo de Lupis.
      Buona vita!

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    9. Esattamente. Dove sarebbe il giudizio se non verso me stessa?
      Ma, come si dice, a lavare la testa all'asino......
      Alleluia. Una rogna in meno.
      Addio.

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    10. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  11. Hai fatto un buon post
    Capire cosa scatta nella mente chissà...ho parlato un paio di volte con ragazza collega ..che aveva tentato di farlo 2 volte..per fortuna non era riuscita ..ma la sua mi era sembrata una richiesta d'aiuto ..piuche voler finirla..e anche lei non mi aveva dato spiegazione valida c tale cosa ..ma non avevo chiesto più fi tanto ..lei sicuramente aveva famiglia di cacca..la madre con figlia che si era tagliata vene ..aveva problema che c'era medico e infermieri e vedevano tutto il bagno sporco ..😲🤔..
    Poi dopo tale episodio figlia l'hanno trasferita da parenti lontano dove era rimasta un paio d'anni ..
    Ciao

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    1. In molti, effettivamente, fingono di volersi suicidare per attirare l'attenzione di chi li circonda.
      Pare che il vero suicidio sia quello che viene compiuto in silenzio, senza fare annunci o lanciare richieste di aiuto.

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    2. Esatto Claudia. Ho avuto a che fare, non direttamente, con una persona che più di una volta si è imbottito di farmaci per poi chiamare il figlio... Quando la famiglia l'ha minacciato di non soccorrerlo più, gli è venuta "voglia di vivere"...

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  12. Un fatto terribile,dicono che bisogna aver coraggio per farlo.I motivi possono essere tanti,di solito è depressione,aver capito che non c'è rimedio...quelli che rimangono avranno il peggio,OLga

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    1. Sì. Il vero dramma è di chi resta. L'ho detto e lo ripeto.

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  13. E' un argomento che mi tocca da vicino, troppo da vicino.
    Sono passati 5 mesi ma non mi sembra ancora vero.
    Hai ragione: risposte non ce ne sono.
    C'è solo dolore, incredulità, e sensi di colpa.
    Quelli tanti! Di cosa avresti potuto fare o dire. Del fatto che non ti sei accorta. Ti chiedi cosa sarebbe cambiato se fossi stata più presente. Se l'avessi chiamata un minuto prima. Se le avessi mandato quel messaggio alle 16 e non alle 18.
    Io ci soffro ancora tantissimo; lei ha smesso e spero sia in un posto bellissimo!

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    1. Mi dispiace di aver riaperto questa ferita.
      Avevo dimenticato la tua esperienza.
      Ti abbraccio forte. <3

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  14. Non mi è mai capitato di entrare in contatto con questo tipo di morte, che reputo non giustificata, e infatti condivido il tuo pensiero in merito.

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  15. Da giovine l'idea mi ha solleticato talvolta, ma è mancato il coraggio. Sai quando lo riterrei giustificabile? Io sono sorda, se scoprissi che diventerò cieca mi sentirei obbligata ad ammazzarmi: che vita farei senza sentire, vedere né poter lavorare?
    In famiglia non ho avuto casi, però un ex compagno delle elementari di mio figlio si è impiccato a 11 anni. Ci restai così male che non riesco più a riguardare il dvd del doposcuola che lo mostra accanto a Gabriele durante una recita. E un paio d'anni fa un altro compagno di mio figlio è finito sotto un treno: tuttora non si sa se fu suicidio o omicidio. Lì veramente ci si chiede il perché...

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    1. Oddio che esperienze terribili.
      Il suicidio nei bambini è ancora più assurdo!
      Quanto a te, capisco il tuo discorso. Anch'io e mia madre diciamo sempre che qualora perdessimo la capacità di intendere e di volere, oppure fossimo affette da una gravissima disabilità fisica, preferiremmo morire.

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  16. La cosa che più mi colpisce è l'età !! 98 anni !! Chissà , forse era malato e stanco di vivere. In ogni caso , di fronte a questi drammi, risposte non ce ne sono.Anche il suicidio, per me, è un atto di coraggio, ci vuole molto coraggio per decidere di togliersi la vita, bisogna essere veramente disperati e senza via di uscita. E , poi, c'è il dramnma di chi resta a chiedersi il perchè e, magari , si sente in colpa per non aver capito il disagio. Ciao Claudia.

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    1. Infatti.
      Il vero dramma è proprio quello.
      Certi sensi di colpa sono eterni.

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  17. Suicidarsi a 98 anni ...diciamo che una buona parte di vita se l’è vissuta.
    Non mi sento di giudicare credo che come ognuno ha il diritto di vivere c’abbia pure quello di morire.
    Penso al suicidio assistito all’eutanasia a quelli che “programmano” la propria morte.
    Un mio amico di scuola elementare a 20 anni si è suicidato ....c’eravamo persi di vista crescendo.
    Dicono che l’abbia fatto causa depressione.
    Non so sinceramente se hai il male di vivere non credo esista cura a guarirti.
    Probabilmente faresti soffrire quelli che ti vogliono bene lo stesso :
    Quindi se decidi di farla finita ...soffrirebbero lo stesso ma c’e ne sarebbe uno in meno a star male.
    Te.
    Ciao

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    1. Effettivamente sono a favore dell'eutanasia, ma in casi gravi.
      Una persona nel pieno della propria salute fisica non dovrebbe mai scegliere di morire, anche forse in rispetto di tutti coloro che vorrebbero vivere, ma non possono, a causa di gravi malattie.

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    2. Probabilmente chi sceglie l’eutanasia è proprio perché sa che in futuro la sua malattia sarà così grave che quella vita che gli resterà non potrà chiamarsi vita.
      Gli altri....alla fine muori da solo , quello che pensano gli altri è l’ultimo dei mie pensieri.
      Chi ti dice che quelli con gravi malattie vorrebbero davvero vivere...chiaro per gravi intendo malattie invalidanti che non lasciano la possibilità di vivere una vita degna di essere chiamata così.
      Poi te pensala come vuoi😘

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    3. Ma, infatti, ho detto che sono a favore di questa decisione.
      Però ho letto a volte di richieste di eutanasia da parte di giovani molto depressi, o afflitti da gravi disturbi dell'alimentazione.
      Ecco, in questi casi ci andrei molto più cauta.

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  18. Ah spetta , mi son dimenticato la cosa più importante.
    Chi tenta il suicidio e non ci riesce ...non voleva suicidarsi.
    Solo chi ci riesce lo voleva davvero .
    A sto punto ha realizzato davvero il suo desiderio.
    Che piaccia o meno .

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    1. Immagino tu ti riferisca a quelli che annunciano di volersi suicidare, per attirare l'attenzione.
      Sì, lo credo anch'io. Se vuoi farlo, lo fai, senza "troppo rumore".

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  19. Non so se l’annunciano ...ma di solito se uno vuole farla finita , non sbaglia.
    Se mi butto dal 5 piano ho più probabilità di star secco che se invece lo facessi dal primo piano.

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    1. Però a volte il destino ci mette lo zampino e finisci su un camion telonato che passa da lì per puro caso, e che ti impedisce di morire, rendendoti però gravemente disabile.
      Quindi nessun progetto è infallibile.

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  20. Anni fa'ho avuto un periodo NERO e ho pensato al suicidio . Ci vuole un
    grande coraggio , io non l'ho avuto e sono ancora qui .
    Questo Signore di 98 anni , forse era depresso e stanco di vivere .
    Doveva continuare a soffrire ? Perchè ? Che vita era la sua ? Forse NON vita Non sono d'accordo con chi dice che è un atto di debolezza , ci vuole
    molto coraggio .
    Io sono favorevole all'Eutanasia . Ho già detto alla mia amica Olandese che
    in caso estremo vado in Olanda dove è permesso . (In casi gravi).
    MAI CONDANNARE il suicida .
    Un bel blog anche se un po' triste....Mi spiace per Lorenzo . Spero abbia
    già superato con la tua pronta risposta . Brava .
    Ciaociao Laura


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    1. Sì, per fortuna non ne parla più.
      Anche se faccio in modo di evitare discorsi che abbiano a che fare con gli anziani o i balconi.
      Alla sua età la memoria è abbastanza labile e dimenticherà, ma preferisco calcare un po' la mano. 😔
      Quanto a te, fortuna che non hai avuto il coraggio!!! ❤

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  21. Quanto mi sento fortunato a credere in una entità superiori mi accorgo di non essere solo dividere per un motivo più alto della procreazione e di sentirmi appagato nel fare del bene

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    1. Non penso che chi si uccida non creda in Dio.
      Magari si sente abbandonato anche da "lui".

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  22. Un mio amico si è suicidato un anno e mezzo fa, per me è stato devastante, considerato che l'ho saputo in un modo veramente orrendo.
    Ancora oggi mi chiedo perchè :(

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    1. Immagino che il modo in cui si apprenda una notizia del genere cambi poco la sostanza dei fatti.
      Quello che logora è proprio il perché.

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  23. Dico sempre che il suicidio è una sconfitta non solo per chi lo attua, ma anche per chi ti sta intorno...ora, è vero che a 98 anni rischi di non avere neanche più i figli attorno.. ma i disagi sono infiniti e sempre soggettivi..
    e anche la depressione, come sottolinea Alahambra.. è sempre una bruttissima bestia..

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    1. Beh, effettivamente a 98 anni è già un privilegio avere ancora dei figli vivi.

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  24. Non ho mai sentito di suicidi ad età così avanzata.
    Ma di altri si.
    Il primo capitò ad un mio compagno di giochi. Avevamo 6 anni. Sua madre una mattina si lanciò dal balcone e morì sul colpo. Ne rimasi molto turbata, con lui non ne parlai mai, neppure in seguito.
    Poi succede al marito di una negoziante che conoscevo, lavorava alla Tim. Sale al quarto piano e bum, si butta di sotto.
    Come si sceglie questa strada? solo non vedendo intorno a sé alternative né avendo più voglia di restare su questa Terra, quali che siano le ragioni. E lo so che è un atto orribile, ma ciascuno è padrone della propria vita, per quanto egoistico possa sembrare nei confronti di chi rimane.
    Baci.

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    1. Mi dispiace che tu sia entrata in contatto col suicidio così presto.
      Capisco che sia stato traumatico, ma per fortuna eri già abbastanza matura da capire di non dover affrontare il problema col tuo amichetto.

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    2. ..sarò bastardo.. ma Tim E Bum mi ha fatto sorridere... ;)

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  25. Io riguardo all'argomento "Suicidio" non mi sono mai posto domande. Penso che sia un atto talmente intimo, personale, l'atto egoistico per eccellenza, che ogni parola arrivata dall'esterno al riguardo è superflua.

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  26. Sono spettacoli che i bimbi non dovrebbero vedere, potrebbero traumatizzarsi, perchè come hai detto tu, capiscono tutti sono un'altra generazione più avanti della nostra con tutta la tecnologia che hanno, che potrebbe diventare pericolosa se usata male. Un abbracci Angelo.

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    1. Sono d'accordo.
      I bambini di oggi sono intelligentissimi, ma probabilmente non hanno mai visto una lumaca dopo la pioggia (come ha scritto oggi su Fb il mio amico Giovanni)...

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