Buon sabato amici.
Torna l'appuntamento col jukebox di Chi scrive non muore mai.
Oggi tocca alla richiesta di Sara DamaBianca del blog "Pensieri scossi".
La sua scelta è caduta su un brano celeberrimo di Riccardo Cocciante, ovvero "Bella senz'anima", per omaggiare il suo compagno che gliela dedica spesso. E come dargli torto...
Scritta da Marco Luberti, Paolo Casella e Riccardo Cocciante, la canzone venne portata al successo da quest'ultimo, nel 1974 e rimane ancora oggi una delle più emblematiche della sua produzione.
In quegli anni il testo fu fortemente criticato dalle organizzazioni femministe che ne chiesero l'assoluta censura nella televisione.
Cocciante, infatti, racconta l'ultimo incontro con la sua amata, in una climax di rabbia che esplode nella seconda parte della canzone, di pari passo con la musicalità del brano.
La figura della donna non viene certamente elogiata, considerando che Riccardo la descrive come una dai facili costumi, che inganna fin troppi uomini "nella tua trappola ci son caduto anch'io, avanti il prossimo, gli lascio il posto mio".
In un certo senso, il testo mi ricorda la più recente "Bella stronza" di Marco Masini, sebbene il paragone possa sembrare azzardato, in quanto Cocciante non perda mai l'eleganza che lo contraddistingue, neppure nel momento di massimo rancore, mentre Masini sfoci in una volgarità fin troppo palese.
Non fatevi supplicare... Dai!!!! Non voglio assolutamente chiudere questa rubrica!
A presto.
La sua scelta è caduta su un brano celeberrimo di Riccardo Cocciante, ovvero "Bella senz'anima", per omaggiare il suo compagno che gliela dedica spesso. E come dargli torto...
Scritta da Marco Luberti, Paolo Casella e Riccardo Cocciante, la canzone venne portata al successo da quest'ultimo, nel 1974 e rimane ancora oggi una delle più emblematiche della sua produzione.
In quegli anni il testo fu fortemente criticato dalle organizzazioni femministe che ne chiesero l'assoluta censura nella televisione.
Cocciante, infatti, racconta l'ultimo incontro con la sua amata, in una climax di rabbia che esplode nella seconda parte della canzone, di pari passo con la musicalità del brano.
La figura della donna non viene certamente elogiata, considerando che Riccardo la descrive come una dai facili costumi, che inganna fin troppi uomini "nella tua trappola ci son caduto anch'io, avanti il prossimo, gli lascio il posto mio".
In un certo senso, il testo mi ricorda la più recente "Bella stronza" di Marco Masini, sebbene il paragone possa sembrare azzardato, in quanto Cocciante non perda mai l'eleganza che lo contraddistingue, neppure nel momento di massimo rancore, mentre Masini sfoci in una volgarità fin troppo palese.
"Vivere insieme a te è stato inutile,
tutto senza allegria, senza una lacrima,
niente da aggiungere né da dividere [...]
E adesso so chi sei e non ci soffro più,
e se verrai di là te lo dimostrerò,
e questa volta tu te lo ricorderai.".
E sempre con classe, nella chiusa Riccardo condanna la sua ex al pentimento eterno di averlo perduto per sempre, senza risparmiarle, però, una certa umiliazione.
"E adesso spogliati come sai fare tu,
ma non illuderti, io non ci casco più,
tu mi rimpiangerai, bella senz'anima".
Insomma, sono certa che la nostra Sara di anima ne abbia da vendere, e che il suo compagno le dedichi questa canzone per esaltarne il fascino e il potere seduttivo.
Dunque, la ringrazio per aver portato in questa mia rubrica un brano famosissimo ed eterno.
A voi, invece, ricordo di lasciarmi nuove richieste nei commenti.Non fatevi supplicare... Dai!!!! Non voglio assolutamente chiudere questa rubrica!
A presto.
Canzone famosissima e piuttosto "rabbiosa", nonostante la capacità di Cocciante di interpretare frasi forti mantenendole poetiche...
RispondiEliminaSicuramente la rabbia è inevitabile in questa storia, ma Cocciante riesce sempre a dare il giusto peso alle parole.
EliminaPoetica e "feroce" allo stesso tempo. Ma è vero: ci sono donne che sono belle senz'anima. Io fortunatamente conosco donne belle e con anima :), anche se qualcuna, ogni tanto, mi fa "disperare" lo stesso :)
RispondiEliminaTu ti disperi anche per le donne tranquillissime... 😜
EliminaCara Claudia,credo che non ci sia nulla da dire! Solo che è bellissima.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Hai ragione. È una bellissima canzone.
EliminaBuon fine settimana.
Questa canzone è bellissima.
RispondiEliminaDirei che è una delle mie preferite di Cocciante.
Sono d'accordo con te.
EliminaC'è pochissimo da aggiungere. ❤
Canzone molto bella cantata da Cocciante!Buon fine settimana da OLga
RispondiEliminaBuon fine settimana anche a te.
EliminaUna bella canzone indimenticabile.
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
Esatto.
EliminaUna di quelle eterne.
Bella canzone , questa me la ricordo . Cocciante la canta con tanta rabbia ,
RispondiEliminaanche la musica esprime la rabbia . Chissà se la location è l'Arena di
Verona , ci sono stata una volta .
Sara è bella così com'è bella la sua anima delicata .
Un'abbraccio a tutte e due .
Laura
Anch'io ci sono stata una volta e fu meraviglioso.
EliminaUn'esperienza che tutti dovrebbero fare.
Bacio
Le critiche sono superflue, dopotutto è pur sempre una canzone, e di testi ci sono ben peggiori.
RispondiEliminaQuindi non ti piace.
EliminaPerché superfluo? Potevi spiegarci perché.
No, mi piace, superflue le critiche perché non hanno senso.
EliminaBellissima canzone al di là di tutte le contestazioni possibili, ciao cara Claudia un bacione e buona settimana, Angelo.
RispondiEliminaUna bandiera della musica italiana.
EliminaBuona settimana a te.
Un bacio
E' una canzone bellissima, cantata con una rabbia ed una potenza che a volte mi hanno lasciata sconcertata. Fred la canticchia sorridendo perché si ritiene lui, il "povero diavolo, che pena mi fa" :D Ma lo fa per ridere, è uno scherzo tra di noi.
RispondiEliminaGrazie per averla portata in questa tua rubrica che amo tanto. Un abbraccio.
L'avevo immaginato, ed ero certa che forse uno scherzo fra di voi, anche perché tu di anima ne hai eccome. ;)
EliminaAttendo la prossima richiesta. Bacioni