giovedì 22 aprile 2021

Chi sei tu per sapere quando si deve denunciare uno stupro

 
Quello che vedete in foto è Beppe Grillo.
Negli ultimi giorni ha fatto molto scalpore il video in cui tenta di difendere suo figlio 19enne Ciro, accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa, sostenendo che le accuse siano false, in quanto la ragazza ha denunciato il fatto solo otto giorni dopo.

Posto che non voglio entrare nel merito della vicenda, poiché disprezzo profondamente i modi di quest'uomo e, al tempo stesso, sono sempre stata molto sensibile al tema della violenza sulle donne.
Proprio per quest'ultimo motivo, però, vorrei chiedervi quando, secondo voi, è "giusto" denunciare uno stupro?

Ovviamente, più tempo passa e più è difficile dimostrare che il fatto sia realmente avvenuto, dunque per la vittima sarebbe preferibile recarsi in caserma immediatamente.
Troppe volte, però, subentrano fattori psicologici che, per fortuna, noi donne che non abbiamo mai subito violenze del genere non possiamo neppure minimamente immaginare e comprendere. Figuriamoci gli uomini...

Dunque, senza entrare nel caso di specie, una ragazza che si reca in commissariato otto giorni dopo essere stata violentata da quattro coetanei, mente? Altrimenti avrebbe denunciato subito.
Ma di cosa stiamo parlando?!
Posto che ogni genitore ha il diritto di difendere l'innocenza di suo figlio (ammesso che sia reale) con ogni mezzo, qui non solo non si ha rispetto della vittima, ma si offende l'intero genere femminile!

Un paio d'anni fa, l'opinione pubblica si scagliava contro l'attrice Elena Sofia Ricci, rea di aver appena confessato di essere stata stuprata da un amico di famiglia, all'età di 12 anni.
L'attrice aveva atteso che sua madre morisse per poterne parlare, impedendole di sentirsi in colpa, visto che era stata proprio quest'ultima ad affidarla alle cure dell'aguzzino.
In molti sostennero che fosse tutto falso e studiato a tavolino per ravvivare una carriera televisiva in declino, quando invece la Ricci non era mai stata dimenticata dal piccolo schermo.

Già in quell'occasione, comunque, avevo espresso fermamente il concetto che ciascuna donna deve sentirsi libera di denunciare le violenze subite in qualsiasi momento, senza temere di non essere creduta. Il compito di dimostrare la verità spetta alla Magistratura e non di certo ai leoni da tastiera.
Tre anni fa, invece, intervistando i responsabili del Centro Antiviolenza Cerchi d’Acqua, avevo chiesto loro cosa dovrebbe fare chi subisce una violenza, e a chi rivolgersi.
Vi ripropongo la loro risposta.

"Dal momento in cui si vive una situazione di violenza è fondamentale uscire dall’isolamento, che la violenza inevitabilmente produce, e rivolgersi ai centri antiviolenza, ormai presenti su tutto il territorio nazionale. In Italia ne esistono circa 80 afferenti a D.i.Re (www.direcontrolaviolenza.it), di questi 18 in Lombardia, e garantiscono anonimato e non giudizio, offrendo alle donne, a partire dalla complessità dei bisogni manifestati da ciascuna, percorsi di uscita dalla violenza. E’ importante infatti non rimanere sole, ma avere intorno a sé una rete di supporto e di protezione.
Altrimenti, contattando il numero nazionale, 1522, gratuito e attivo h24, che fornisce alle donne i riferimenti per il territorio da cui chiamano".

Infine, vi invito a non colpevolizzare MAI la vittima sul perché e per come ha subito violenza e ha, poi, scelto di denunciare.
Io sarò sempre dalla parte di chi viene stuprato.
E non c'è minigonna o sorrisetto ammiccante che possa giustificare un atto del genere.

La violenza è violenza.
Cerchiamo di non aggravare quella fisica con quella psicologica!

39 commenti:

  1. Chi, in qualunque modo, giustifica uno stupratore, anche soltanto presunto, se ne rende complice.
    Grillo, come qualunque altro genitore, dovrebbe innanzitutto sentirsi un fallito in tale ruolo, altro che prenderne le difese.
    Questa storia dell'innocenza presunta deve finire, chi stupra e non può dimostrare il contrario va castrato così gli altri in futuro imparano la lezione.
    Ora pure a fare storie sul "dopo quanto tempo" denunci... Il motto "Nessuno tocchi Caino" ha bello e scassato.

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    1. Effettivamente la presunzione d'innocenza, spesso, fa più danni che bene. A maggior ragione considerando quanto sono lunghi i tempi della giustizia italiana.
      Se mio fisso fosse implicato in una vicenda del genere, ammesso anche che fosse innocente, mi vergognerei come una ladra e mi rintanerei nel silenzio più assoluto.
      Perché qui stiamo parlando di una ragazza che, consenziente o no, ha fatto sesso a turno con quattro ragazzi.
      E niente, sarò bigotta, ma per me una scenetta del genere non può essere normale, né desiderata.

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    2. Io trovo assurdo che si giustifichi chi stupra ma si arrivi a diseredare, picchiare, umiliare un/a figlio/a che ama una persona del suo stesso sesso. I valori civili mandati proprio allo sbando.

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    3. Questo è un altro tasto dolentissimo per l'arcaica mentalità italiana.
      Un figlio è sempre un figlio e ritengo che potrebbe essere rinnegato solo qualora si macchiasse di delitti per me abominevoli quali pedofilia e omicidio.

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  2. NO!è NO!
    se dico no è no!!
    ho una storia triste ..anni inizio 60 famiglia padre ,madre ,1 bambino 6anni bambina 4 ..famiglia tenore normale ma con zii ricchi e senza figli ..ogni tanto i bambini andavano a star dagli zii ,regali e vacanze dorate ..la bambina 4 anni dice alla mamma zio mi fà male ..non viene ascoltata ..più grandina zio fà cose brutte con me ..e non viene ascoltata anzi zittita ,lo zio ci regala tante cose ,cosa inventi? questo và avanti fino a che finalmente la bambina FINALMENTE ha il coraggio di dirlo alla nonna paterna ,persona NORMALE della famiglia ! nonna prende nipote con sè ..ela fà crescere lontana da famiglia mostro ..con gli anni lei cresce studia ,trova uomo che le vuole un mondo di bene, ha figlia ,un bel lavoro..ma un grande buco dentro ..che non riesce a colmare sofre di bulimia e anoressia ..insomma nonostante la nonna ,marito ,figlia che le vogliono un mondo di bene non riesce a dimenticare ..una volta mi ha detto :non è il male (che penso per una bimba sia stato grande ) ma il non esser stata creduta da mamma !
    adesso se n'è andata da un pò di anni stroncata da un infarto ,secondo me dovuto al grande dolore che aveva dentro ...spero ardentemente che dove si trova adesso sia libera e felice ;)
    ah la famiglia han ereditato piccolo patrimonio da zii..

    ritornando al post ..sarebbe da fare una domanda al tipo lì :se invece tu fossi padre della ragazza ti comporteresti ancora così?

    ciao

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    1. Che storia triste hai raccontato.
      Mi è venuta la pelle d'oca.
      Di sicuro la paura di non essere credute è uno dei motivi principali per cui le vittime di stupro tardano a denunciare o, peggio, decidono di non farlo.
      Questa donna non merita in alcun modo di essere definita madre, perché è una vera genitrice deve anteporre la salute dei propri figli a tutto, a maggior ragione ai beni materiali.
      E poi, una mamma lo sa quando i figli mentono, e sicuramente non era questo il caso.
      Che amarezza!

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  3. Credo che l'exploit di Grillo sarà inserito a forza negli insegnamenti psicologici, forse anche in quelli psichiatrici. Quando mi capita, raramente, di dialogare con una persona che sbraca nei modi e nei contenuti, mi chiudo a riccio poiché dò per scontato (magari sbagliando) che abbia torto. E questo è uno dei casi.
    Grillo, nell'esposizione dei fatti a difesa del figlio, definisce apertamente questo e il gruppetto, "quattro co....ni, non stupratori"; e il fatto di essere co-ecc. non è punito da nessuna legge, è chiaramente un dono di natura, forse ereditato. Come si sa, non tutti i co-ecc. sono stupratori, sicuramente tutti gli stupratori sono co-ecc. Una cosa non esclude l'altra.
    Grillo non ha bisogno di ravvivare la sua visibilità, ormai ogni sua apparizione è un francobollo che Bolaffi raccoglie con religiosa puntualità, in vista di futura valorizzazione filatelica. Per cui resta un mistero un'uscita così penosa, che finirà per danneggiare ulteriormente il figlio "maldestro". Ammenoché non sia, questo video, il completamento di una educazione (vabbè, si dice così anche questa manca) sballata alle origini. Se così fosse, credo abbia raggiunto il suo scopo.
    Il video ha suscitato reazioni perloppiù avverse, in alcuni casi prossime alla violenza, da parte della gente comune e da parte dei media. Queste reazioni saranno portate davanti al giudice, depurate delle motivazioni specifiche, descrivendole come processo mediatico tendente a creare il mostro in prima pagina. Che il figlio sia innocente o meno, il mostro in prima pagina lo ha sbattuto lui, ed è lui stesso.
    Sarebbe interessante sapere la reazione del figlio a tanta difesa d'ufficio...

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    1. Effettivamente, questo video ha sicuramente fatto più danni di cento titoloni di giornale che hanno associato l'aggettivo stupratore al nome di Ciro Grillo.
      Pare che il ragazzo abbia aperto un nuovo profilo Instagram per poter condividere il video su suo padre, quindi deduco che lo abbia gradito e approvato.
      Come si dice, la mela non cade mai troppo lontana dall'albero... o no?

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    2. Se lo facesse (e, vista la definizione che ne ha dato il padre, probabilmente lo farà) sarebbe come spegnere l'incendio coprendolo di benzina. Incendio, tra l'altro, appiccato dal padre, visto che prima di questo infelice (stando sul moderato) intervento la vicenda avrebbe seguito un corso giudiziario come tanti altri, ossia limitato agli interessati e a pochi altri emotivamente coinvolti.
      Pare fossero in quattro a ballare in mutande: di uno ora ne sappiamo fin troppo, degli altri si sa poco per non dire niente. Né dei ragazzi né dei genitori di questi. Mi piace pensare che abbiano preferito aspettare in silenzio il prosieguo delle indagini, magari preparandosi a controbattere le eventuali contestazioni di reato. Difese che, a questo punto, finiranno per essere cartine di tornasole di quelle citate da Grillo padre: i tempi della denuncia, il consenso della ragazza, la giocosità espressa nel video portato a sostegno di una presunta mancanza di malizia...
      L'ascesa di Grillo padre era iniziata come comico, abbondantemente turbata dall'omicidio (colposo, per bontà giudiziaria) di una famiglia intera, poi politica con la veste di maestro di pensiero, scopritore di talenti incompresi (e incapaci). Ora ha fatto emergere il suo lato umano, e in meno di un minuto ha resettato il suo passato, nella parte positiva di comico e in quella creativa di politico, ma soprattutto in quella melodrammatica di genitore.

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    3. Degli altri ragazzi si conoscono le generalità, ma trattandosi di ragazzi non famosi, non attirano molta curiosità.
      Non sapevo nulla delle vicende giudiziarie di Grillo (Beppe), in quanto ho sempre disprezzato il suo personaggio e, dunque, non ne ho mai approfondito la biografia, la carriera, ecc.
      Adesso mi sono documentata e, oltretutto, all'epoca dei fatti non ero ancora nata.
      Comunque per me rimane un pessimo esempio, oltre che un pessimo comico.
      Ma se la giustizia funzionerà come avvenuto per lui, allora anche suo figlio rimarrà impunito.
      Come scrivono nei tribunali, "La legge è uguale per tutti".
      Sì, come no...

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  4. La violenza non va mai giustificata, bisogna denunciare senza perdere tempo.
    Sereno giorno.

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    1. Ma di sicuro se non si è avuto il coraggio di farlo subito, meglio tardi che mai.

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  5. Io aspetto la sentenza e le eventuali motivazioni, poi mi scatenerò di conseguenza. Fatto sta che manco a una prostituta fa piacere subire violenza sessuale e per quanto una ragazza possa essere ingenua o altro penso che non esistano giustificazioni: lo stupro è stupro. Non parliamo di un ragazza che magari avrebbe potuto pensare "adesso vado a letto con tutti e quattro" perché quello è una cosa ma essere VIOLENTATA da quattro bestie (quante ne erano non ricordo) ne è un altro. Grillo non è stato solo e sempre politicamente scorretto, ma è ingiusto anche come uomo. Uno dei più gravi errori del nostro Paese è stato quello di aver ridato smalto a questo personaggio che alla fine è pericoloso come non mai!
    Intanto, fino a prova contraria e fino alla sentenza finale, il figlio non è ancora colpevole e la vittima deve far capire ancora parecchie cose agli inquirenti.

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    1. Come ho scritto, il mio scopo non era discorrere sull'eventuale colpevolezza di Ciro Grillo oppure no, bensì sulla totale inadeguatezza di suo padre e sulle gravissime dichiarazioni rilasciate nel suo video.
      Perché non possiamo permettere che qualunque donna venga violentata due volte. La prima, fisicamente, da un essere immorale. La seconda, psicologicamente, dalle bestie che la accusano di essersela cercata per una qualsiasi assurda ragione ics.

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  6. buongiorno Claudia
    leggo e assai detto sull'argomento.
    L'amico chi sa in che mondo vive. La normalità non è fatta di come si muove lui nelle sue performance pubbliche.
    Diceva un proverbio ebraico:" se hai subito un torto fai che tuo figlio diventi avvocato" Non auguriamogli di non avere una nipote poi violentata
    Chi sa che direbbe????

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    1. Non augurerei a nessuno di avere una figlia, nipote o amica stuprata.
      Io, personalmente, farei follie se accadesse qualcosa ad una persona a me cara.
      Dico spesso che sono fortunata ad essere madre di un maschio. A maggior ragione perché gli insegno a rispettare le donne (e anche gli uomini) e non potrà mai avere problemi di questo genere.
      Perché continuo a pensare che solo i ragazzi non seguiti o troppo viziati possano compiere reati del genere. Di sicuro non quelli educati all'amore!

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  7. Ho due figli maschi; se mai capitasse che venissero sospettati di stupro, mi seppellirei per la vergogna, altro che sbraitare in giro la loro innocenza. Ho però la presunzione di averli educati a certi valori e al rispetto, quindi so che non lo farebbero mai; diversamente mi sentirei veramente fallita come genitore. Per questi motivi mi ha urtato moltissimo il video di Grillo. A parte che, come ho letto non ricordo dove, se la legge concede un mese di tempo per la denuncia, un motivo ci sarà.

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    1. Come al solito, la pensiamo esattamente allo stesso modo.
      Se leggi il commento subito prima del tuo, dicevo ad Andrea la stessa cosa.
      Mio figlio non farebbe mai nulla del genere, ne sono certa. Ma se per assurdo accadesse, come te, mi seppellirei per la vergogna e per il senso di fallimento.

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  8. Mi dissocio, punto. Da quello che ha detto quel mezzo pazzo ovviamente.
    Comunque colpevole o innocente fino a prova contraria.

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    1. Chiunque abbia una coscienza dovrebbe dissociarsi da quell'uomo.

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  9. Una vittima deve denunciare nel momento in cui sente di poterlo fare. Quando è pronta. Sicuramente non sta a questo "signore" né a chiunque altro stabilire i tempi e i modi giusti.

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    1. Sono d'accordo con te.
      Anche per le virgolette non messe a caso.

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  10. Castrazione chimica x questi animali . Sì sà , al Mondo comandano gli
    uomini e non approveranno MAI una legge del genere .
    Grillo ? Una sceneggiate da pazzo in TV , dovrebbe vergognarsi .
    Qualche anno fa , Ciro , in un incidente d'auto ha ucciso tre persone .
    Non si è più saputo nulla , tutto insabbiato... E' un delinquente.
    Mi risulta che hanno fatto bere un bel po' di bibite alcoliche e poi, la
    ragazza con meno difese , la hanno stuprata .
    Sono arrabbiatissima di come un padre possa difendere un figlio così .
    Certo , figlio di papà ricco e famoso , quindi , invulnerabile .
    Abbraccio Laura ***

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    1. In realtà l'incidente a cui fai riferimento riguarda proprio Beppe Grillo. Suo figlio Ciro ha solo 19 anni ed è stato accusato di stupro due anni fa.
      Hai fatto un minestrone. 😅

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  11. Scusa , allora tale il padre tale il figlio . Andrà a finire tutto in una
    bolla di sapone anche se spero di no . Ciao Laura

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    1. Temo anch'io che, a prescindere dalla reale colpevolezza di questo ragazzo, finirà tutto insabbiato come accadde per suo padre.
      Quando si hanno molti soldi ci si può permettere di essere anche al di sopra della legge.
      Che amarezza!

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  12. Un video disgustoso!Uno stupro non va mai giustificato neppure se vi è coinvolto il proprio figlio!

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    1. A maggior ragione non va minimizzato con quell'arroganza e la misoginia che trasuda da ogni poro!

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  13. Squallido.
    A prescindere dal caso in questione, su cui faranno luce i tribunali, mi pongo e mi sono posto più volte la domanda, cioè se esistono genitori capaci di pensare "Figlio mio, cos'hai fatto? Hai sbagliato!". Questo è quello che vedo in tanti ambiti della vita attuale.
    Un saluto.

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    1. Riconoscere le colpe dei propri figli è il primo fondamentale passo per renderli adulti più onesti e consapevoli.
      Purtroppo, però, non va più di moda.
      Volgiamo parlare di quanti genitori aggrediscono i docenti dei loro figli? Assurdo!
      Buona giornata.

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  14. Ho visto il video. Che vergogna!
    Avrebbe dovuto perdere le staffe in questo modo il padre della ragazza, non lui.
    Non vorrei parlare di politica, ma lui è la mente del partito che ci dovrebbe governare, no?!?!
    Ecco: facciamoci una domanda e chiediamoci perchè siamo messi così!

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    1. Effettivamente, se lui fosse stato il padre della ragazza, avrebbe avuto più senso, ma comunque non ne avrei apprezzato i modi.
      Per l'analisi politica... No comment. 😭😭

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  15. Non ho visto il video, ne ho solo sentito parlare, e credo sia stata una cosa disgustosa. A prescindere da colpevolezza o innocenza.

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    1. Non ti sei persa niente, guarda.
      Non puoi nemmeno immaginare quanto Grillo sia caduto in basso.
      Vergognoso.

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  16. La difesa di un genitore nei confronti del figlio è normale, ma in questi termini non è mai giustificabile. A maggior ragione quando sei un personaggio pubblico che cerca di sfruttare la propria popolarità per influenzare l'opinione pubblica (e quindi anche i magistrati, che sono esseri umani anche loro). Tuttavia, resto convinto che in uno stato di diritto la presunzione d'innocenza debba valere per tutti, anche per il figlio di Grillo. Altrimenti, se facciamo processi sommari ci mettiamo al suo livello.

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    1. Infatti io non volevo giudicare il ragazzo, ma l'appello deplorevole di suo padre e condannare, senza diritto di replica, tutti coloro che tentano di addossare la colpa di uno stupro alla vittima.

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  17. Difficile qualificarle diversamente, senza scendere al suo livello.

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  18. Io credo che nessuno possa avere il diritto di sindacare sui tempi della denuncia di uno stupro. Nessuno. Può invece farsi sentire chiunque, sempre e con forza, per condannarlo, uno stupro.

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    1. Sono d'accordo.
      Sebbene persino per condannare uno stupratore, non accetto un linguaggio e un'arroganza come quelli utilizzati da Grillo.

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