martedì 14 settembre 2021

Grazie al cinema abbiamo fatto il giro del mondo in 80 giorni

 
Giovedì 9 settembre, nel suo primo giorno d'uscita, io e mio figlio siamo stati al cinema per guardare "Il giro del mondo in 80 giorni", film d'animazione diretto da Samuel Tourneux e Distribuito da Notorious Pictures.
All'ingresso, ho esibito il mio green pass, ma devo dire che non ce ne sarebbe stato bisogno, poiché in sala eravamo presenti solo noi e una madre con sua figlia.
Insomma, in quanto a distanziamento ce n'era in abbondanza.
I protagonisti, Phileas Frog e Passpartout

Se sono andata al cinema, pur non amando l'opera omonima di Jules Verne da cui è tratto il film, è stato per due ragioni. La prima è che mio figlio mi ha implorata di farlo, poiché ha seguito per giorni in tv la pubblicità del cartone e, amando molto gli animali, vi si è appassionato.
La seconda, tornando al discorso di cui sopra, è proprio perché, nel mio piccolo, cerco di contribuire alla crisi dei cinema, in quanto sempre meno persone vi si recano a causa della pandemia in corso o del download illegale di film (e non sanno cosa si perdono).

Veniamo, ora, alla trama.
Protagonista della pellicola è una scimmietta, Passepartout, che studia da anni per diventare un esploratore e girare il mondo.
A tenerlo con i piedi ben saldi a terra, però, è sua madre (Mom), classico esempio di genitrice chioccia, che impedisce al figlio di fare anche un solo passo in libertà, per proteggerlo, a suo dire, dai mali del mondo.

La mamma di Passepartout

Il caso vuole, però, che un giorno Passepartout incontri il ranocchio esploratore Phileas Frog che, per accaparrarsi un po' di vongoloni (moneta del luogo) scommette con i presenti che sarà in grado di fare il giro del mondo in ottanta giorni.
Gli scommettitori

I vongoloni

La scimmietta si offre di accompagnarlo, sebbene questi cercherà spesso di smarcarsi dal piccolo amico, per viaggiare in solitaria e mettendo in atto le sue solite truffe.




Ad ostacolare il viaggio dei due, il diabolico gerbillo femmina Fix, ufficiale di polizia che accusa ingiustamente Phileas di aver derubato la banca locale, e lo insegue per tutto il viaggio cercando di arrestarlo.
L'agente Fix

Durante il viaggio, il ranocchio avrà modo anche di incontrare l'amore, conoscendo la principessa Aouda, nonché di ricongiungersi con suo padre.Dunque, tra una rocambolesca avventura e l'altra, riusciranno i nostri eroi a vincere la scommessa e a tornare a casa sani e salvi per tempo?

La principessa Aouda



Per documentare le varie tappe del giro del mondo, inoltre, Phileas e Passepartout si scatteranno dei selfie che infileranno, di volta in volta, in una bottiglia affidata al mare, per far sì che il destino la faccia giungere dalla mamma preoccupatissima della scimmietta e dagli scommettitori che sperano di non rivedere la coppia, per intascarsi il bottino.
I giorni scorrono veloci, dunque, tra una diapositiva e l'altra.




Perché ho apprezzato questo film?
Di sicuro non avevo ampie aspettative, considerando la storia già nota (seppur con diversi riadattamenti) e il fatto che i disegni non potessero avere la qualità dei film d'animazione targati Disney, però devo dire che "Il giro del mondo in 80 giorni" si lascia ben guardare, da grandi e da piccini.
Insegna il valore dell'amicizia e della lealtà, ma non solo. Permette ai genitori di riflettere sul fatto che tenere i figli in una campana di vetro non è esattamente positivo per la loro crescita.

Dunque, se avete un figlio che non superi i dodici anni, portatelo al cinema e, guardando questo film, fatevi un buon esame di coscienza.
Se non ce l'avete, invece, ma amate ancora i cartoni, date una chance a questa pellicola e, soprattutto, come detto, al cinema.

Valutazione finale? 7 e mezzo.
Vi lascio col selfie di rito (mio e di Lorenzo, s'intende).

19 commenti:

  1. Esiste anche una serie animata basata sul romanzo, in cui Phileas Fogg è un leone,così come tutti i personaggi sono animali antropomorfi parlanti. 😊

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    1. In realtà esistono moltissimi adattamenti cinematografici o televisivi.
      Non solo film d'animazione, s'intende.
      Ma io non ne ho mai visto uno, proprio perché non amo il libro.

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    2. Certo, io ho il romanzo di Verne e la versione cinematografica con David Niven e Shirley MacLaine.
      Devo dire che il libro è una piacevole lettura, personalmente più appassionante del per me sopravvalutato "Ventimila leghe sotto i mari" dello stesso Verne.

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    3. Ecco, al contrario, in terza elementare lessi "Ventimila leghe sotto i mari", in una versione semplificata e illustrata, ovviamente, e mi piacque molto. Ma non ne ricordo mezza sillaba, come al solito.

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  2. Hai fatto bene ad andare al cinema!

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  3. Non conoscevo sto film..spero di vederlo presto in tv..me li guardo sempretutti i cartoons..dunque spero lo programmino presto
    Grazie della segnalazione ...ahhh i bei tempi che andavo al cinema con Andrea..quante risate ed emozioni ..con la mamma scemotta che faceva voci eee spaventi ..sottovoce😆😆😆😆😆

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    1. Diciamo che dovrai aspettare parecchio prima di vederlo in tv.
      Credo almeno un annetto. 😅

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  4. Hai fatto bene a portare il tuo bimbo al cinema. A me il libro non è piaciuto ,però il film animato non dovrebbe essere male. Ciaoo

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    1. Ho provato a leggere il libro in quinta elementare, ma mi faceva venire il mal di testa, in quanto lo trovavo troppo carico di eventi, personaggi, ecc.
      Diciamo che preferisco le storie un tantino più statiche. 😅

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  5. Non ho più l'età per i cartoon . Cresciuta con i film di Disney ,
    queste brutte facce non le vorrei proprio vedere . Ma perchè non
    fanno disegni più belli ?
    Davvero , come dice Valeria , splendidi sorrisi trasmettono felicità .
    Kisses . Laura

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    1. Pienamente d'accordo. Io vedo ancora cartoni animati tradizionali, se capita. In particolare dello Studio Ghibli, che ha sempre disegni bellissimi e fondali accuratissimi.

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    2. Grazie Laura.
      Anche se era la prima volta che io e Lorenzo andavamo al cinema da soli.
      Di solito c'è anche Leo, ma ultimamente è una fatica trovarlo libero, quindi non ho voluto rischiare di sforare coi tempi. :*

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  6. Trovo che sia divertente l'idea di realizzare una versione "animalesca" di un libro così famoso. Ovviamente non si può confrontare questo film con i kolossal Disney (il budget a disposizione è infinitamente minore) però le recensioni che leggo sono tutte abbastanza positive (il film, portatore di sani princìpi, è passato al Giffoni Festival con un buon responso di pubblico e critica). Alla fine però la cosa più importante è la tua "missione" verso il cinema in sala, e in questo tuo figlio è fortunato ad avere una mamma consapevole della bellezza e l'importanza del cinema in sala. Sono felice che il film vi sia piaciuto: prima o poi cercherò di recuperarlo anch'io...

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    1. In realtà la "missione" nasce proprio per colpa sua.
      Ogni volta che sui canali dei cartoni animati vede la pubblicità di una nuova uscita al cinema, ci chiede di accompagnarlo.
      Difatti, negli ultimi anni ci andiamo solo per guardare film d'animazione, eccetto pochissime eccezioni (Bohemian Rhapsody e Un'avventura).
      Comunque sempre meglio poco che niente. 😉

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  7. Bel selfie, per quanto riguarda il film, ho visto la pubblicità e mi sembra carino, potrei dargli una chance ;)

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