Seppure in ritardo rispetto al solito, ho finalmente letto l'ultimo libro del mio amico Matteo Bussola, "Il tempo di tornare a casa".
L'ho preso in biblioteca, visto che tra un rinvio e l'altro non avevo ancora avuto modo di acquistarlo.
Il problema dei suoi libri è che finiscono troppo presto. Perché "dai, la prossima storia è lunga solo quattro pagine, leggiamola", e così via fino a giungere alla conclusione dell'opera, dimenticandoti di avere una casa, un lavoro, un figlio, e tantissimo altro. Insomma, ho ritirato il libro giovedì sera, e quando Stefania mi ha detto che avrei avuto un mese di tempo per restituirlo, sono scoppiata a ridere.