Si fa presto a parlare di inclusione o di barriere architettoniche, ma quanto ci si mobilita, davvero, per favorire la prima eliminando le seconde?
Margherita ha 8 anni, ed è costretta sulla sedia a rotelle a causa della malattia.
Il suo sogno è salire sulla Torre di Pisa. Ora, grazie al coraggio di suo padre che la trasporterà letteralmente sulle spalle, la piccola potrà realizzarlo.
A raccontare la vicenda è stato il quotidiano La Nazione.
Come detto, Margherita vorrebbe salire in cima alla Torre, ma i 297 scalini che la separano dalla vetta non sono palesemente idonei al transito di una sedia a rotelle.
Così, suo padre, Junio Cristiano Caselli ha deciso di allenarsi ogni giorno, per riuscire a sopportare il peso della bambina, e portarla in cima in spalla.
A sostenere la sua impresa, i volontari dell'Opera della Primaziale pisana, che hanno suggerito all'uomo apposite tecniche per facilitargli il cammino, quali l'utilizzo di uno zaino da trekking.
Adesso Cristiano continua il suo allenamento, poiché la scalata della Torre è prevista per settembre.
Margherita sarà la prima bambina con disabilità motoria a raggiungere la vetta grazie ad un padre eccezionale e alla solidarietà di tutti coloro che hanno offerto il proprio contributo.
Forza Margherita e coraggio Junio!
Ad maiora!
La generosità e l'amore di certi papà sono grandiosi. 🤗
RispondiEliminaTutti i genitori dovrebbero spendersi completamente per i propri figli, e invece...
EliminaMa non voglio aprire una discussione in merito, poiché ho affidato una riflessione specifica ad un post che pubblicherò fra qualche giorno.
Non ho mai visitato la Torre di Pisa, quindi non saprei se esistono metodi alternativi d'emergenza per raggiungere la vetta.
RispondiEliminaSì, anch'io ho pensato che le associazioni di categoria o le forze dell'ordine avrebbero potuto fare molto di più, ma pazienza.
È bello anche che questo grande padre riesca ad esaudire il sogno di sua figlia letteralmente con le sue forze.
Neanch'io ci sono mai stata, mia sorella sì da ragazzina e mi disse che la pendenza era forte e si rischiava di scivolare di sotto: forse per questo l'idea di mettere carrelli dall'esterno non è mai stata considerata. Poi credo che per la bimba vivere la salita sulle spalle del papà sarà più avvincente...
RispondiEliminaIo ho visto la Torre di Pisa solo dall'esterno.. soffro di vertigini, quindi non ci tengo a salire su una "cosa" che pende! ^^
RispondiEliminaCmq è un padre davvero esemplare.. in fondo è un desiderio modesto e aiutare sua figlia a realizzarlo varrà sicuramente la fatica che lo accompagnerà (o magari avranno entrambi talmente tanta adrenalina per la felicità che nemmeno se ne accorgerà.. i doloretti verranno il giorno dopo... xD).
I dolori muscolari non possono nulla contro l'armonia del cuore. 😍
EliminaDavvero una bella cosa
RispondiEliminaUna storia molto toccante.
EliminaBello tutto davvero, ma personalmente sulla Torre di Pisa per vari motivi anche no..
RispondiEliminaNon sono mai passata da quelle parti, altrimenti ci sarei salita sicuramente.
EliminaLivia, di sicuro salire "a bordo" del suo papà sarà doppiamente emozionante. Faticoso per lui, ma fantastico.
RispondiEliminaUn grande papà!
RispondiElimina❤️
EliminaDavvero un grande Papà che per far felice la sua bambina la porta
RispondiEliminanientemeno che sulle spalle in cima alla torre di Pisa .
Anch'io soffro di vertigini . Più volte sono stata a Pisa ma mai pensato
di salire sulla torre , 297 gradini , essere ben allenati . (di gambe) .
Buenas tarde . Laura
Io sono salita fino all'ultimo livello della Torre Eiffel.
EliminaRicordo che fino ad un determinato punto si saliva in ascensore, mentre poi si proseguiva a piedi e molti ci rinunciavano. Io, invece, pretesi di arrivare il più in alto possibile. 😅
Anni fa sono stata a Parigi , mia cugina mi ha portata a passare la
RispondiEliminagiornata nei pressi della Torre Eiffel ma non ho nemmeno pensato
di andare fino in alto . L'ho ammirata dal basso , più che sufficiente .
Anche a Roma , marito e amici sono saliti sulla cupola di San Pietro ,
io li ho attesi in piazza . A Berlino invece sono salita più volte sulla
cupola del Reichstag ma non ci sono gradini , una larga passerella
a semi- chiocciola che va bene anche per gli handicappati .
Non è molto alta , la cupola . A Londra sempre stata in basso :
chiese , musei e mie abitazioni , massimo secondo piano .
Ciao
Sono stata tantissime volte a Roma, ma non ho mai visitato il Vaticano, sai?
EliminaSolo in un paio di occasioni sono stata in piazza San Pietro, ma senza mai recarmi nella basilica.
Bravo papà..auguro che riesca e che venga aiutato..fare un passa Margherita...in senso buono..tra varie persone..insomma farsi aiutare
RispondiElimina.perche deve salire..ma anche scendere.
Attendiamo news della salita
Infatti. Ho pensato anch'io che potessero organizzare una sorta di staffetta.
EliminaSecondo me troverebbero diversi volontari disposti a fare qualche rampa di scale con in spalla Margherita.
Complimenti a questo Papà, per la sua bambina questa sarà un'esperienza indimenticabile e una prova d'amore inconfutabile. Tuttavia trovo vergognoso che ancora non si siano presi dei provvedimenti per far si che ci sia una vera inclusione anche sotto questo punto di vista. Anche per il Papà penso che le associazioni e il comune avrebbero potuto fare di più. Veramente ammirevole che nonostante tutto non si sia arreso ❤️
RispondiEliminaCerti genitori hanno una Forza immensa, che nasce da un amore viscerale.
EliminaEcco, lunga vita ai Padri così!