giovedì 23 agosto 2018

Quando la natura si ribella: paura e senso d'impotenza


Leggendo un post della mia amica Maris del blog Cara Lilli, riflettevo su quanto ci sentiamo impotenti dinanzi alle grandi catastrofi naturali.
Solo poche settimane fa, ad esempio, scrivevo dei 12 ragazzi intrappolati in una grotta Thailandese col loro allenatore, senza sapere se mai avrebbero rivisto la luce.
Negli ultimi giorni, poi, la cronaca italiana ha ospitato una serie di tristi vicende, che hanno destato non poca preoccupazione tra la gente.
Come dimenticare il crollo del ponte Morandi, a Genova.
Il terremoto con epicentro in provincia di Campobasso, sebbene, per fortuna, non abbia portato danni a cose e persone.
L'esondazione del fiume Raganello, in Calabria.

Tante le vittime innocenti, immensa la paura.
Il pensiero che mi ha trasmesso Maris è: cosa faremmo se accadesse a noi?
Siamo tutti bravi a dare coraggio agli altri, ma se davvero queste tragedie ci toccassero da vicino, avremmo la forza di affrontarle?

Come ho detto a lei, sapremmo sicuramente come agire per proteggere i nostri cari. Ma quanta paura fa tutto ciò?
Personalmente, mi rendo conto che, vivendo in Puglia, non posso neppure immaginare cosa significhi sentire la terra tremare sotto ai propri piedi, e davvero non so se il terrore del momento mi paralizzerebbe le ginocchia, o mi annebbierebbe la ragione.

Quindi, mi limito a sentirmi grata di non aver mai dovuto affrontare una tragedia del genere, e rivolgo il mio abbraccio virtuale e metaforico a tutti coloro che, invece, ci lasciano la vita o la spensieratezza.

43 le vittime di Genova.
10 quelle del Pollino.

21 commenti:

  1. È vero Claudia, affrontare le cose e le tragedie in prima persona è tutta un'altra faccenda. Sarebbe bello poter essere uniti non solo in questi frangenti. In fondo la vita è così breve!
    Ciao
    Marina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, cara.
      Ma la vita è così frenetica che, spesso, non riusciamo a stare accanto neppure ai nostri amici o familiari più stretti.
      Purtroppo..
      Buona giornata. 😘

      Elimina
    2. Succede, ma in questo caso è una grave mancanza!
      Buona giornata.
      Marina

      Elimina
  2. L'Italia è stata più volte colpita dalla furia della natura. Ovviamente l'uomo ha complicato le cose, costruendo dove non doveva. In questi casi è un pensiero lecito chiedersi "Se succedesse a noi?". Purtroppo non sappiamo cosa ci riserva il destino. Meglio vivere e pensare a vivere nel migliore dei modi :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo dici a me che, ormai, ho imparato a vivere alla giornata da diversi anni, e a riflettere il meno possibile.. 😉

      Elimina
  3. Cara Claudia, questo post fa capire quanto fragili siamo!
    Ciao e buon pomeriggio con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È vero Tomaso.
      Siamo proprio nulla in confronto all'immensità della natura.
      Un abbraccio a te.

      Elimina
  4. Alcune calamità naturali nella mia vita le ho vissute, fortunatamente senza danni. Qualche terremoto mi ha lasciato qualche cicatrice nella mia mente, comunque sono esperienze che mi hanno fatto crescere e capire.
    La natura non uccide, ma l'incuria umana si.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il problema è che l'incuria umana non accenna a diminuire.
      Spero, comunque, che le cicatrici tue e di tutti siano sempre meno importanti.
      Un abbraccio.

      Elimina
  5. Eccomi qui.
    Grazie, Claudia, per avermi citato e aver preso spunto dal mio post: davvero quello che spaventa è il non sapere se e quando e come certi eventi potrebbero capitare.
    La speranza è di poter fare affidamento su un buon istinto e fare tutto quanto è possibile per proteggere noi e i nostri cari.
    E speriamo che visto che già ci sono le catastrofi naturali l'Uomo non crei poi problemi ulteriori, con comportamenti irresponsabili... se ne vedono e se ne sentono troppe :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In realtà, se guardiamo la cosa da una prospettiva più ampia, le catastrofi naturali sono solo un effetto dell'irresponsabilità dell'uomo.
      P.S. La citazione è solo un modo per ringraziarti della delicatezza con cui affronti temi che, come vedi, inducono alla riflessione.
      Ti abbraccio.

      Elimina
  6. Ancora grazie x l'aiuto di ieri sera .Non ho idea di che cosa proverei
    x una catastrofe nella mia zona . Già c'è stata un'esondazione 4 o 5
    anni fa ma non mi ha colpito personalmente . Disturbo se allargo il
    problema ? Il colpevole è l'UOMO , non ho alcun dubbio .
    Hai una vaga idea di quanto sia elevato l'inquinamento ? Giornalmente
    milioni di aerei , auto , fabbriche , riscaldamento nelle case , e
    condizionatori , navi e affini ecc...
    La popolazione terrestre aumenta di 2miliardi l'anno,ca. specialmente
    nei Paesi più poveri ;Africa in primis , Sud America, India, Cina ,
    forse anche Russia . Ho letto (se è vero) ke a fine Luglio erano
    già esaurite le risorse naturali del 2018 . Stiamo consumando quelle
    del 2019 , e poi ???
    Parlando tra amici , questo è l'inizio della fine x la terra.....
    Catastrofica ? No , razionale e , fatalista . Quel ke sarà , sarà .
    Un abbraccio e un Kuss a Lorenzo . L.A.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' proprio vero.. Come dicevo anche a Maris, il vero responsabile di questo scempio è proprio l'uomo.
      Chissà se saranno già i nostri figli, o i nostri nipoti, a pagare lo scotto di tutto ciò.
      P.S. E' stato un piacere darti una mano, nel mio piccolo. Resto sempre a disposizione, per quel che posso.
      Baci.

      Elimina
    2. Grazie Claudia x la tua gentile disponibilità . L.A.

      Elimina
  7. In questi casi proprio non si può far niente, e se succedesse a me non so proprio come reagirei, certamente non positivamente..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per fortuna anche tu, come me, non puoi neppure lontanamente immaginare, visto che vivi in una Terra tranquilla e mai vessata da calamità.

      Elimina
  8. Sai cara Claudia , e' proprio vero come scriveva la grande Alda Merini in una delle sue tantissime citazioni !
    " “Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacché non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante.”

    In un attimo puo' finire tutto , anche se sembra duro e crudo a dirsi , ma e' proprio cosi' . Speriamo sempre di cavarcela qualsiasi situazione possa presentarsi.

    Un abbraccio per una buona serata.
    Rosy


    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che bella questa citazione, non la ricordavo.
      Molto realistica.
      Un abbraccio a te e buona serata.

      Elimina
  9. Vissuta in zona di terremoti per 28 anni della mia vita, ho sempre avuto a che fare con la furia della natura. Ho ricordi terribili di quelle scosse durante la notte, della paura che tutto potesse crollarci addosso e portarvi via ogni cosa...noi per primi.
    La natura fa il suo corso. Del resto noi la rispettiamo sempre troppo poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mamma mia. Ci vuole molto coraggio a vivere in zone ad alto rischio sismico.
      Non credo che ne sarei capace.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.