Quello che vedete nella foto è Bruno Tripaldelli, il dottore che, 16 anni fa, mi ha salvato la vita, dopo il mio risveglio dal coma.
E sebbene lui, all'epoca, dicesse che il suo operato era servito ben poco, io gli sarò eternamente grata.
Vi racconto come sono giunta ieri, ad incontrarlo.
Nei giorni scorsi, scrivendo la storia della piccola di sei anni defenestrata, a Taranto, da suo padre, ho ripensato alla mia vicenda e a quanto, lo stesso ospedale in cui Nadia è stata ricoverata, mi abbia regalato.
E allora ho preso il telefono, e dopo aver cercato il suo numero su internet ho inoltrato la chiamata, con un nodo in gola.
Il cuore mi batteva all'impazzata.
La sua voce era sempre la stessa.
"Venga quando vuole. Anche adesso", mi ha detto, ma ci siamo organizzati per il pomeriggio seguente.
Gli ho portato una targa che ho fatto incidere con gioia, assieme ad una lettera.
Si è commosso.
Nella sua carriera non gli era mai accaduto che un paziente lo andasse a ricercare per ringraziarlo, nonostante ne abbia salvati molti, in condizioni ben più gravi delle mie.
E allora mi sono sentita felice.
Perché ho regalato ad un medico che stimo profondamente una grossa emozione, alla soglia degli ottant'anni.
Ma no. Ho mentito.
Il regalo l'ho fatto a Bruno, l'uomo dolce e paziente che mi ha curata per anni come un padre avrebbe fatto con sua figlia, marchiando a fuoco il suo nome nel mio cuore.
Ma forse ho mentito ancora.
Il regalo l'ho fatto a lui e a me.
Questa foto ha un valore inestimabile.
Quando Lorenzo crescerà gliela mostrerò, e gli racconterò la mia favola a lieto fine.
Grazie dottore.
Grazie Bruno. 🖤
che bello.
RispondiEliminapiccoli grandi gesti possono riempire i cuori.
sia di chi riceve sia di chi dona..
sei bellissima.
Grazie tesoro.
EliminaTroppo buona.
Bellissimo è che tu sia qui sempre. 😗
Ciao! Oggi mi hai fatto commuovere con questa storia! Posso solo immaginare la gratitudine che provi per quest'uomo… e con questo pensiero avrai reso felice anche lui.
RispondiEliminaSiamo stati felicissimi entrambi.
EliminaMolte volte in questi anni mi ero ripromessa di chiamarlo, ma poi la vita corre veloce e ti dimentichi.
Stavolta ho agito d'impulso e ce l'ho fatta.
Quindi la colpa è di questo signore qui...
RispondiEliminaAhaha, scherzi a parte, hai scritto un bellissimo omaggio a una figura che senti giustamente essere importante nella tua vita! *__*
Moz-
E sì, eh?
EliminaHo pubblicato la sua foto proprio perché possiate bestemmiarlo con cognizione di causa.. 😜
Come sai la foto mi ha fatto sorridere,
RispondiEliminaperché il dottor Tripaldelli sembra più un attore così vestito. Ma d'altro canto le persone di grande spirito non possono avere un aspetto troppo "istituzionale" e rigoroso.
D'altro canto il fatto che sia una persona modesta (all'epoca diceva che il suo operato era servito ben poco)è un'ulteriore prova, per noi lettori, del fatto che sia un grande professionista, ma anche una grande persona.
Quando mi hai parlato della tua volontà di incontrarlo ho provato felicità per te, anche se effettivamente mi sono chiesto, dentro di me, perchè avessi aspettato così tanto.
Ma sono dinamiche che conosco bene, c'è anche molta timidezza, poi succede sempre un qualcosa, una piccola molla che ci spinge a superare questa piccola barriera di timidezza (nel tuo caso è stato il flusso di emozioni per la vicenda della bambini gettata dalla finestra dal padre).
Non potevi esprimere al meglio le tue emozioni con quella frase all'apparenza così semplice: "Il cuore mi batteva all'impazzava". Conosco quella sensazione, aggiungo che in quei casi si fa fatica a tirare fuori la voce.
La targa è stata un bellissimo gesto, ma bene hai fatto ad accompagnarla con la lettera, perché la targa sarà esposta, ma la lettera rimarrà in un cassetto, custodita, e le parole in essa impresse rimarranno nel suo cuore.
Di sicuro gli hai regalato una bella emozione, nel 2018, quando a volte è difficile sentire dire un grazie.
Di sicuro il regalo il dottore lo aveva fatto anche a se stesso, perché quando nella propria professione si mettono competenze e cuore...la gratificazione è massima.
E lui è un esempio della competenza professionale e UMANA della maggior parte dei medici, infermieri..persone che ogni giorno vedono il dolore di tutti i tipi. Che sia di esempio per tutti, questa storia, per chiunque dovesse capitare qui e leggere.
Ecco, quindi è un regalo un po' per tutti..perché le belle storie sono sempre una boccata d'ossigeno, una cascata d'acqua fresca che scorre in una terra che purtroppo sappiamo bene essere a rischio aridità.
Ad ogni modo il regalo te lo sei fatto anche per te stessa, perché quando si provano forti emozioni ("Il cuore batteva all'impazzata), la cosa più bella è poter fare esplodere queste emozioni, scriverle per rileggere e riprovarle...trasmettere queste emozioni a chi legge. Andando oltre quel pudore e quella timidezza che spesso nella vita ci fa tenere per noi emozioni, sentimenti, sensazioni.
D'altro canto è la tua mission: "Chi scrive non muore mai", perché a volte si muore dentro, perché ci si tiene tutto dentro. E questo può anche far soffrire.
Elimina2\2
Capisco quindi che tu sia rimasta delusa dal fatto che mi sia dimenticato dell'incontro che avevi aiuto ieri, con il dottore. Faccio mea culpa, perché se me lo sono dimenticato, è perché superficialmente non avevo considerato il valore che questo incontro aveva avuto per te.
Forse sono stato ingannato da un pensiero un po' superficiale, quella domanda "Ma perché non lo ha fatto prima", domanda a cui oggi, riflettendo, ho dato una risposta (qualche riga più sopra).
Quindi per me questa storia è a doppio senso,
perché mi ricorda che spesso nella vita sono (siamo, non tu eh, in generale) superficiale (superficiali), siamo pieni di pensieri (lavorativi, familiari, ma non solo), di contatti e di relazioni, ma poi perdiamo i pezzi per strada, forse per colpa anche di questi telefonini pieni di comodità, manteniamo i contatti con tutti, poi ci dimentichiamo il valore delle parole, dette o scritte.
Mi hai dato una bella lezione di vita, perché per riempire la vita serve qualità, non quantità, e l'essere ragazzetto - benchè nonno nell'animo - sta forse proprio in questo, perché c'è chi insegue adulazione e successo, persone che ho sempre detestato, ma io in fondo non sono meglio di loro; perché la quantità serve soprattutto a darsi un tono, come per chi insegue adulazione e successo.
Non a caso quel "sono amato da tutti, ma non piaccio a nessuno" è un'autocommiserazione che in realtà nasconde l'incapacità di vivere inseguendo la qualità e non la quantità.
E tu sicuramente sei una persona che alla qualità dai un valore. E la qualità la doni.
Ho letto i tuoi commenti mentre camminavo, per strada, in cerca della mia auto che ho parcheggiato a 700 metri dal luogo in cui dovevo andare, e mi sono fermata di colpo, al centro del marciapiede, per non perdermi una sola sillaba.
EliminaIl fatto che io ti abbia "sgridato" per non avermi chiesto l'esito del mio appuntamento, mentre ci raccontavamo la nostra giornata, come facciamo ogni sera, non era sicuramente indice di una (tua) nancanza di sensibilità.
Perché è proprio la tua grande sensibilità che ci unisce.
Quanto alle motivazioni del non averlo cercato prima, non so dirti se ha prevalso l'idea che per lui sarei potuta essere solo un numero, e la paura che non si sarevve ricordato di me, o soltanto la frenesia quotidiana.
Ma per fortuna, come dice Miki, a volte impulsiva lo sono davvero, e la telefonata è partita.
Meglio tardi che mai, no?
Anzi.. Nella vita non è mai troppo tardi per esaudire un desiderio. Grande o piccolo che sia.
Io, da ieri, sono una donna più ricca. E voglio credere che anche il dottore lo sia.
Anzi, Bruno.
💛💛💛
RispondiElimina❤
EliminaEcco, queste sono cose che si dovrebbero fare sempre quando c'è davvero da dire grazie, da rendere merito a chi ha fatto qualcosa di buono, di importante, che va anche oltre al solo gesto materiale ed entra nella sfera "interiore" direi io.
RispondiEliminaNon tutti invece riconoscono il valore di questi gesti e se pure li riconoscono non ringraziano come si dovrebbe o per pudore o per pigrizia o chissà che altro.
Tu invece l'hai fatto e sono certa che la gioia grande e l'emozione l'hai donata a questo medico ma anche a te stessa, perchè dire GRAZIE fa bene al cuore 💙
Ti abbraccio!
È vero Maris.
EliminaFa bene un sacco.
Quindi grazie anche a te, della tua fedeltà. 😉❤
😘😘😘
EliminaBel colpo, ragazza.
RispondiEliminaUno a zero pour toi.
Attenzione che rischio un'altra serie di palpitazioni.
EliminaTogliere le parole allo Iacoponi non è cosa da poco.. ❤
Ai ringraziamenti ci aggiungiamo tutti, grazie di esserci ora e adesso grazie a lui ;)
RispondiEliminaQuesto non sarebbe uno dei tuoi commenti privati e non pubblici?
EliminaAllora doppiamente grazie a te. ❤
Hai commosso pure me :) Spesso ci dimentichiamo quante vite salvano i dottori..
RispondiEliminaQuando però la cosa ci tocca da vicino, è difficile levarselo dalla mente..
EliminaIn queste settimane davanti alla pubblicità del nuovo telefilm americano sugli ospedali mi sono chiesta come che qui in Italia non sono così e vederli sembra una beffa per noi italiani.
RispondiEliminaAdesso il tuo post chiude il cerchio. ♡. In pisitivo.
Purtroppo gli ospedali italiani sono molto diversi tra loro e, spesso, serve anche un po' di fortuna.
EliminaSulla mia pelle ho vissuto una ripresa da Dio, grazie al dott. Tripaldelli ed al suo staff, ma molti anni dopo ho rischiato di morire per un semplicissimo parto naturale, a causa dell'inettitudine di chi mi ha assistita.
Insomma, salutare Bruno mi è servito anche a ricordarmi che la sanità buona esiste ancora, sebbene, ahimè, appaia sempre più rara.
E quello che ho pensato io leggendoti ♡
EliminaDi medici nè ho conosciuti tanti, in parte per lavoro, in parte per la mia salute. Non ci conosciamo tanto, non so nulla del tuo coma... Comunque è raro trovare persone così disponibili. Un grande abbraccio e grazie per le emozioni che ci regali.
RispondiEliminaGrazie Ale.
EliminaSei tanto cara.
La vera emozione me la regalate voi che mi leggete con affetto. ❤
Hai fatto una cosa bellissima Claudia.
RispondiEliminaBrava, brava, brava.
Tu ti ricordi di lui e di quello che ha fatto per te, lui si ricorderà di te e di questo nuovo gioioso incontro.
Credo che si ricorderà anche di tutti voi appena gli farò leggere questo post... <3
EliminaUna storia bellissima, una persona straordinaria ed un grandissimo gesto da parte tua!
RispondiEliminaGrazie Daniele.
EliminaConsiderando tutto quello che lui ha fatto per me, era davvero il minimo.
Un gran bel omaggio, i miei sinceri complimenti.
RispondiEliminaSereno pomeriggio.
Grazie Vincenzo.
EliminaBuon pomeriggio a te
Meraviglioso, Claudia!
RispondiEliminaIl dottore ne sarà stato felice
Ed io più di lui..
EliminaAnch'io ho un medico che mi ha salvato la vita aggiustando coronicamente il cuore 17 anni fa. E ancora oggi quando leggo di lui sul giorno ora e il massimo nella struttura cardiologica a Trieste e non manco mai di fargli gli auguri in ogni occasione e gli dico sempre..Auguri di cuore...il mio salvato e quindi ti capisco. Certe persone non vanno mai dimenticate. Bui a serata
RispondiEliminaFai bene cara Edvige.
EliminaÈ impossibile dimenticare.
Buon pomeriggio a te
Leggendo la tua gentile risposta mi rendo conto di quanti errori ho fatto ma, quando scrivo dal cell diventa dislessica :( scusa.
EliminaMa figurati. Il senso di capiva perfettamente, e non ci sono maestri qui. 😘
EliminaChe bel gesto, Claudia, posso solo immaginare l'enorme riconoscenza che provi verso quest'uomo!
RispondiEliminaPer fortuna.
EliminaSon felice che tutti voi possiate solo immaginarla.. 😗
Ma chi è stato operato tu o Riccardo?
RispondiElimina😀😀😀
Comunque grazie per aver condiviso questo momento così importante con noi.
Ciao
Nessuno dei due.
EliminaIo ebbi un incidente stradale nel 2002 e finii in coma a seguito di un brutto trauma cranico.
Diciamo che avrei potuto conservare un sacco di spiacevoli conseguenze, e invece sono qui. Sana, forte, madre, moglie, scrittrice, ecc.
Riccardo ha solo la sfortuna/fortuna di essere mio amico, e di condividere con me la mia quotidianità.
Quindi prende a cuore le mie vicende, come io le sue. 😉
Cara Claudia, io vorrei essere stato dentro di te, per avere per un momento provato quella emozione che cera in te!!!
RispondiEliminaCiao e buon serata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Sono certa che non mancheranno le emozioni forti neppure nella tua vita, come quella di vedere la tua amata Danila guarire.
EliminaUn bacione ad entrambi
Hai compiuto un bellissimo gesto!! La riconoscenza non è da tutti..
RispondiEliminaGrazie Serena.
EliminaMa è stato davvero inevitabile per me. 😗
Arrivo un po in ritardo perchè sono stata fuori tutta la giornata .
RispondiEliminaQuello che hai fatto è stato un bellissimo gesto di riconoscenza
anche se sono trascorsi anni . Ha reso sicuramente felice il Medico
ma anche te stessa . Complimenti Claudia !!!
Quando vivevo all'estero , molte persone mi hanno aiutata ,non ho
potuto sdebitarmi con loro ma dire solo grazie . Da quando sono
ritornata in Italia , ho sempre cercato di aiutare gli altri come
hanno fatto con me .
Però io sono curiosa di sapere come è successo l'incidente .
Semmai succedesse a me ,verrei a cercare il Dott. Bruno Tripardelli .
Buona serata . Laura
Ma speriamo che non ti succeda.
EliminaAnche perché il dottore è ormai in pensione.
Comunque fu un incidente banalissimo.
Ero seduta dietro ad una moto guidata da un amico.
Non so dirti per quale motivo, ma lui perse il controllo del mezzo e rovinammo al suolo.
Io all'indietro, purtroppo senza casco, e lui sopra di me.
Trauma cranico con edema ed ematoma cerebrale per me.
Neppure un graffio per lui.
Fine.
Qui si dice "Che sfiga!!!" Ma ora stai bene , questo è
Eliminal'importante...Laura
🎈❤
RispondiEliminaAnche Germano ha perso le parole.
EliminaWow... <3
Mi hai commosso, ed hai fatto un gesto bellissimo. La gratitudine in questi tempi, specie sincera, specie dimostrata, specie protratta nel tempo, non è cosa da tutti i giorni, e questo dottore l'ha confermato. La targa è stata un'ottima idea :)
RispondiEliminaSono semplicemente onorata di averti commosso. E ti ringrazio. <3
EliminaMi ero perso uno dei post più significativi dell'intero blog!
RispondiEliminaUn incontro emozionante e commovente.
Mai rinunciare a dire un "Grazie" a chi lo merita: a una candela non gli costa niente accendere un'altra candela...
Grazie!
EliminaLo rifarei altre mille volte.
Anzi, da allora siamo rimasti in contatto.
Magari prima o poi tornerò a trovarlo.