Come sapete, ogni mattina amo leggere diversi quotidiani, sebbene le notizie siano pressoché analoghe su tutte le testate.
E' il caso, ad esempio, di questo video che ieri è rimbalzato su tutti i social e giornali online, ma che ho deciso di condividere con voi nel caso in cui ve lo foste perso.
Perché nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare il sapore della guerra.
Ma non si tratta di fuochi d'artificio, bensì di vere e proprie bombe.
Abdullah ha inventato un gioco per evitare che sua figlia Salwa si spaventi ogni volta che ne scoppia una.
La famiglia al-Mohammad ha lasciato Saraqib, alle porte di Idlib (Siria), a causa della guerra e si trova adesso a Sarmada, a casa di amici. Ma anche qui, come potrete udire, i bombardamenti continuano.
Dunque, questo giovane padre ha insegnato alla sua figlioletta a ridere ogni volta che un ordigno scoppia, proprio come se si trattasse di un fuoco pirotecnico.
Grazie all'ingenuità della bambina, il trucco riesce benissimo e lo spettatore può quasi perdere di vista l'inferno che questa famiglia vive, così come milioni di altre.
In tanti hanno paragonato la scena al film "La vita è bella", in cui Benigni inscena un gioco per spiegare a suo figlio la permanenza nei campi di concentramento.
Ecco, quello che non dobbiamo sottovalutare è che di finzione, in questo caso, non ve n'è affatto.
Immaginate il terrore che prova Abdullah nel guardare negli occhi sua figlia, ogni giorno, ipotizzando che quella sia l'ultima volta che gliene viene concessa la possibilità.
E quanta forza ci vuole a fingere che vada tutto bene, per tranquillizzarla?
Mio figlio ha paura del temporale. Ogni volta che tuona di notte, si stringe forte a me e mi chiede di proteggerlo. E' dura fargli capire che quei rombi assordanti non potranno scalfirlo, né che io non ho la possibilità di interromperli.
Ha solo quattro anni, ed il mio abbraccio gli basta per non farmi più domande.
Chissà cosa chiedono i bambini siriani ai loro genitori.
Chissà cosa chiedono i bambini siriani ai loro genitori.
Chissà quanti perché inevasi.
La verità è che la guerra è abominevole, ma non cesserà mai di esistere, poiché vive nei cuori di chi la esercita.
Ad Abdullah, Salwa e a tutte le famiglie siriane giunga la mia solidarietà.
E la vostra. 🖤
Splendida storia, vista ieri. Hai fatto bene a condividerla.
RispondiEliminaMi ha toccata profondamente e non ho potuto farne a meno.
EliminaPenso che i bambini siriani ai loro genitori chiedano le stesse cose che chiede tuo figlio a te e a tuo marito: di star loro vicini nei momenti brutti come in quelli belli. Certo vivere sotto le bombe non è assolutamente facile, per quella bambina come per suo padre.
RispondiEliminaQuanto siamo fortunati ad essere genitori "nella parte migliore del mondo".
EliminaPerché solo di fato si tratta.
Potremmo essere tutti Siriani...
Col mio solito pessimismo galoppante, direi che ci siamo davvero molto vicini - e gli orrori della seconda guerra mondiale ormai sono già stati bell'e dimenticati.
EliminaPiù che pessimismo galoppante, temo sia realismo...
EliminaMi unisco alla tua solidarietà.
RispondiEliminaSereno giorno.
Nessuno dovrebbe essere indifferente all'atrocitá della guerra.
EliminaIn tutta la sua dolcezza è davvero raccapricciante. Sono cose che fanno male al cuore.
RispondiEliminaHai colpito nel segno.
EliminaFanno malissimo.
Ho visto anch'io ieri su fb questo video e la storia in effetti è molto toccante. Purtroppo in Siria la situazione è tragica e sono molti i bambini siriani sotto le bombe e a volte pure senza genitori. La guerra è sempre un'atrocità oscena e purtroppo anche oggi non la si abbandona, anzi ci sono numerosi focolai di guerra nel mondo, quasi a dimostrare che l'uomo non sappia stare senza la guerra, e non sappia stare senza ammazzare i suoi simili.
RispondiEliminaA pensarci bene anche nella nostra quotidianità ci capita spesso di litigare per motivi futilissimi con amici, colleghi o parenti.
EliminaMolte volte basterebbe sorvolare e farsi una grossa risata, ma io per prima faccio molta fatica a mettere in pratica questa filosofia.
Forse la guerra nasce davvero da motivi banali. Per quanto nessuna ragione giustifichi conflitti del genere.
Anche io ho pensato subito a "La vita è bella". Sono storie sulle quali è giusto spendere una riflessione, pensando non solo agli orrori della guerra, ma anche a quanto sia agiata, nonostante tutto, la nostra vita (fermo restando che il vivere in pace dovrebbe essere un diritto innato)
RispondiEliminaDici bene, caro Riccardo.
EliminaNon abbiamo proprio nulla per cui lamentarci, eppure brontoliamo continuamente.
Che amarezza.
Ho visto proprio stamattina il servizio al TG, fa davvero riflettere.
RispondiEliminaSpero che faccia riflettere anche e soprattutto coloro che scelgono di continuare queste inutili guerre.
EliminaGrazie di aver condiviso con noi questo video , non avendo face-book forse
RispondiEliminanon lo avrei mai visto . A parte l'orrore della guerra , questa bimba ride
proprio come Nora quando le facciamo il solletico .
Anch'io l'ho paragonato al film "La vita è bella". Auguro a questa bimba ,
alla Mamma e al Papà di sopravvivere a questo orrore .
Lorenzo ha paura dei tuoni ? La mia Mamma mi diceva che erano solo le nuvole
che si scontravano e bisticciavano come tutti noi . Mai avuto paura di un
temporale . Ha paura del sangue ? Digli che ci sono nel sangue i guerrieri
buoni e quelli cattivi che si combattono , poi i buoni vincono e il sangue
cessa di fuoruscire . Più o meno la stessa storia con il raffreddore ,
guerrieri combattono per farlo stare bene .
Buona giornata . Laura***
Il sangue non gli fa effetto, in verità.
EliminaIl temporale lo turba parecchio, così come i fuochi pirotecnici della festa patronale.
Sigillo porte e finestre, ma vivendo a pochi metri dal porto in cui li sparano, si sentono abbastanza forte.
Buona giornata a te.
Bacio.
Un po' come in La vita è bella... solo che quello era un film... qui si muore invece, e in troppi continuano ad ignorare questi orrori...
RispondiEliminaFranco Battaglia
Quello era un film, è vero, ma comunque ispirato ad una pagina della storia in cui si moriva eccome, e atrocemente.
EliminaCerto, qui non c'è la fantasia del regista e fa ancora più male.
Ho visto anche io questa notizia, è terribile tutto questo, ma ai signori delle guerre va bene così, mi viene in mente il film di Alberto Sordi "Finchè c'è guerra c'è speranza" dove lui veniva paragonato a un mercante di morte, ma la sua giustificazione faceva pensare molto, a cominciare dai propri familiari... Ciao Claudia e buona serata, un abbraccio Angelo.
RispondiEliminaNon conosco questo film. Ne cercherò degli spezzoni su Youtube.
EliminaBuona serata a te.
Bella e triste allo stesso tempo, mi ricorda la scena del film di Roberto Benigni, l'amore di un padre è senza limite, bacioni
RispondiEliminaL'amore di un genitore non è mai scontato.
EliminaIn questo caso è lampante.
Ho letto in rete di questa storia... di una atrocità e tenerezza surreali, Claudia!
RispondiEliminaDici bene.
EliminaSurreale. Ma purtroppo realissima... 😔
Mi fa tanta tristezza questa storia. Mi fa tristezza sapere che in certi luoghi del mondo la gente debba vivere con l'orrore delle bombe sulla testa, con la paura di non arrivare al giorno dopo.
RispondiEliminaLa guerra fa schifo e non risparmia nessuno, non si cura delle famiglie, dei bambini, dei padri, delle madri.
Quest'uomo è da ammirare.
Quest'uomo è un eroe.
Eliminail mio eroe.
RispondiEliminaUn vero esempio.
EliminaQuando avevo sentito questa notizia mi sono domandato se questo padre abbia inventato questo gioco ispirandosi al film di Benigni o gli sia venuto in mente da solo. In questo secondo caso è proprio vero che la realtà supera la fantasia.
RispondiEliminaNon lo so, onestamente, ma so che un genitore speciale è capace di imprese meravigliose.
EliminaQuesta bambina è fortunatissima.