Sabato scorso, in prima serata, Raiuno mi ha fatto un regalo che non dimenticherò facilmente.
Ha trasmesso, infatti, "Wonder", film del 2017 diretto da Stephen Chbosky, con protagonisti Jacob Tremblay, Julia Roberts e Owen Wilson, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di R. J. Palacio.
Un film che aveva catturato la mia attenzione sin dal trailer, ma che non avevo avuto la possibilità di guardare al cinema.
Una storia bellissima per me che sono molto sensibile al tema del bullismo, ed anche a quello della diversa abilità.
August (Auggie) Pullman è un bambino di dieci anni con una malformazione craniofacciale sin dalla nascita. Nonostante i numerosissimi interventi chirurgici, il suo aspetto è ancora fortemente compromesso, e per questo il protagonista non si sente pronto al contatto con i coetanei, né con gli adulti al di fuori della sua famiglia.
Pertanto, non frequenta la scuola, ma segue le lezioni private impartitegli da sua madre.
Giunto in prima media, però, i suoi genitori decidono di iscriverlo finalmente a scuola, per poter superare il suo blocco e avere delle relazioni sociali.
Sarà proprio nell'ambito scolastico che Auggie subirà le prime delusioni dagli amici, ma che riuscirà ad intessere anche rapporti speciali, che gli permetteranno di sentirsi meno diverso.
Eppure, la sua condizione lo renderà inevitabilmente vittima di bullismo, nonostante il massimo supporto della famiglia e di pochi amici fidati.
Dall'altro lato della stanza, però, vive la sorella maggiore Olivia (Via) che, da sempre, si sente invisibile a causa delle enormi attenzioni rivolte a suo fratello, che però ama comunque in maniera smisurata.
Una pellicola che, quindi, fa riflettere su quanto sia difficile vivere in società portandosi sulle spalle un handicap più o meno grave, ma su come coloro che circondano il "malato" possano soffrire all'idea di non essere altrettanto importanti o speciali per genitori e conoscenti.
Perché per quanto una madre possa sforzarsi di essere giusta, è inevitabile che le sue premure interessino maggiormente il figlio in difficoltà e che gli altri membri della famiglia debbano quasi fare a meno di lei. Purtroppo.
Una Julia Roberts impeccabile come sempre, affiancata da un Owen Wilson credibile anche in un ruolo così drammatico.
Ottima anche l'interpretazione del giovanissimo Jacob Tremblay.
Insomma, confesso di non guardare mai la tv di sera, poiché i film finiscono troppo tardi, e già al secondo intervallo pubblicitario comincio a sbadigliare o, peggio, a sonnecchiare.
Stavolta, però, non ho pensato nemmeno per un istante di spegnere il televisore, e non c'è stato spot infinito e noioso che mi abbia distolta dalla volontà di seguire la storia sino ai titoli di coda.
Sì, ho letto persino quelli, perché mi son goduta anche la colonna sonora finale.
Una promozione assoluta per quello che, a mio avviso, è un capolavoro. Una vera lezione di vita che, se non avete già visto, non dovrete assolutamente perdervi.
Cominciate guardandone il trailer in Italiano, e vedrete che mi darete ragione...
Voto: 9
Ha trasmesso, infatti, "Wonder", film del 2017 diretto da Stephen Chbosky, con protagonisti Jacob Tremblay, Julia Roberts e Owen Wilson, adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di R. J. Palacio.
Un film che aveva catturato la mia attenzione sin dal trailer, ma che non avevo avuto la possibilità di guardare al cinema.
Una storia bellissima per me che sono molto sensibile al tema del bullismo, ed anche a quello della diversa abilità.
August (Auggie) Pullman è un bambino di dieci anni con una malformazione craniofacciale sin dalla nascita. Nonostante i numerosissimi interventi chirurgici, il suo aspetto è ancora fortemente compromesso, e per questo il protagonista non si sente pronto al contatto con i coetanei, né con gli adulti al di fuori della sua famiglia.
Pertanto, non frequenta la scuola, ma segue le lezioni private impartitegli da sua madre.
Giunto in prima media, però, i suoi genitori decidono di iscriverlo finalmente a scuola, per poter superare il suo blocco e avere delle relazioni sociali.
Sarà proprio nell'ambito scolastico che Auggie subirà le prime delusioni dagli amici, ma che riuscirà ad intessere anche rapporti speciali, che gli permetteranno di sentirsi meno diverso.
Eppure, la sua condizione lo renderà inevitabilmente vittima di bullismo, nonostante il massimo supporto della famiglia e di pochi amici fidati.
Dall'altro lato della stanza, però, vive la sorella maggiore Olivia (Via) che, da sempre, si sente invisibile a causa delle enormi attenzioni rivolte a suo fratello, che però ama comunque in maniera smisurata.
Una pellicola che, quindi, fa riflettere su quanto sia difficile vivere in società portandosi sulle spalle un handicap più o meno grave, ma su come coloro che circondano il "malato" possano soffrire all'idea di non essere altrettanto importanti o speciali per genitori e conoscenti.
Perché per quanto una madre possa sforzarsi di essere giusta, è inevitabile che le sue premure interessino maggiormente il figlio in difficoltà e che gli altri membri della famiglia debbano quasi fare a meno di lei. Purtroppo.
Una Julia Roberts impeccabile come sempre, affiancata da un Owen Wilson credibile anche in un ruolo così drammatico.
Ottima anche l'interpretazione del giovanissimo Jacob Tremblay.
Insomma, confesso di non guardare mai la tv di sera, poiché i film finiscono troppo tardi, e già al secondo intervallo pubblicitario comincio a sbadigliare o, peggio, a sonnecchiare.
Stavolta, però, non ho pensato nemmeno per un istante di spegnere il televisore, e non c'è stato spot infinito e noioso che mi abbia distolta dalla volontà di seguire la storia sino ai titoli di coda.
Sì, ho letto persino quelli, perché mi son goduta anche la colonna sonora finale.
Una promozione assoluta per quello che, a mio avviso, è un capolavoro. Una vera lezione di vita che, se non avete già visto, non dovrete assolutamente perdervi.
Cominciate guardandone il trailer in Italiano, e vedrete che mi darete ragione...
Storia sicuramente interessante, e che non conoscevo. Ma interrotto dalla pubblicità non l'avrei retto di certo. Fosse pubblicità pertinente, almeno...
RispondiEliminaVedrò di rimediare, resta il fatto che ogni disabile è una persona normale in una società malata: se i compagni di scuola sono educati come si deve da genitori e insegnanti, il portatore di handicap si integra bene e può anzi valorizzare ciò che sa fare; invece il pregiudizio, figlio dell'ignoranza, porta troppo spesso ad additare il "diverso" come un freak, un fenomeno da baraccone, un infetto da sottomettere.
Difatti nel film si vedono ragazzini che accusano Auggie di essere contagioso.
EliminaSe non è ignoranza questa, mista a cattiveria, cosa sarebbe?
E sì, la colpa è sicuramente di genitori e insegnanti che non sanno educarli.
Cara Claudia, sai che non ho mai visto questo film, dalla tua descrizione dire che è molto ma molto interessante. problemi che possono capitare, succedono queste strane nascite.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Le malattie rare esistono e sono moltissime.
EliminaNon è giusto, però, che chi ne è affetto debba subire anche le angherie di una società malvagia, oltre che gli effetti della patologia.
Ciao,non ho visto il film ma la tua recensione entusiasta invoglia a vederlo,se non lomtrovo cercherò il libro da cui è tratto il film.
RispondiEliminaCerto vivere con una diversità,oggi che tantissimi sono irregimentati per il pensiero e l'immagine può essere terribile.
Un saluto da fulvio
É sicuramente terribile.
EliminaNon ho letto il libro, ma sono certa che sarebbe un bella lettura, considerando che di solito i film sono peggiori dei libri da cui vengono tratti.
Quindi trattandosi di un film bellissimo, il libro non potrà essere da meno.
Buona giornata.
Non ho visto il film, ma da come ne parli sembra una storia con spunti di riflessione sicuramente interessanti. Grazie Claudia.
RispondiEliminaGuardalo e mi ringrazierai con più cognizione di causa. 😉
EliminaBuona giornata.
È tra i tanti film che vorrei recuperare già da quando è uscito, ma non ho avuto modo e tempo. Arriverà il suo turno!
RispondiEliminaA saperlo ti avrei avvisato sabato scorso.
EliminaTanto non sei esattamente un tipo che preferisce uscire a fare baldoria, o no? 🤣🤣😉
Mi sa che non ero a casa, ma tranquilla,ce l'ho già a disposizione :D
EliminaSono felice che sia piaciuto anche a voi.
RispondiEliminaIo l'ho guardato da sola, ma effettivamente è adatto a tutta la famiglia.
Cara Claudia , potevi farmi un fischio e l'avrei guardato .
RispondiEliminaDevo dire però che , dalla tua recensione , avrei sofferto assieme
al bambino e genitori .Finisce bene almeno ?
Devo aspettare la prossima volta che lo danno in TV ?
Un'abbraccio e buona giornata .
Laura
Posso solo dirti che non muore nessuno. Ti basta? 🤣🤣🤣
EliminaE' già qualcosa....
Eliminanon conoscevo questa storia, lo stigma è uno dei mali di questa società. Etichettare una persona per poi isolarla, ci sono ancora troppe situazioni di questo genere nella nostra società, purtroppo anche le istituzioni non fanno il necessario per impedirlo
RispondiEliminaE di cosa ci meravigliamo?
EliminaLo Stato è sempre assente nella tutela dei più deboli.
lo stato italiota fa cagare,
Eliminadovreste vergognarvi siete un paesucolo di merda
Ne ho sentito molto parlare ma non l'ho ancora visto.
RispondiEliminaCercherò di recuperare!
Dovresti. 😉
EliminaNemmeno io l'ho visto, dovrò rimediare.
RispondiEliminaSì, fallo. 😗
EliminaSicuramente era sottotitolato, avrei potuto vedermelo ma ormai la TV per me è un soprammobile e non seguo i palinsesti... spero che sia disponibile su Netflix, l'avrei visto volentieri.
RispondiEliminaNel mondo reale c'è un ragazzo sempre con la sindrome di Treacher- Collins che è riuscito tuttavia a rendersi un discreto figo: cerca Jono Lancaster su Youtube :)
L'ho cercato.
EliminaNon è il mio tipo, perché è biondo.
Scherzi a parte, questo testimonia che la disabilità non impedisce di condurre una vita normale e soddisfacente, quantomeno non sempre.
Il compito della società dovrebbe essere, però, quello di ridurre al minimo i disagi che le persone speciali affrontano.
Sono sincera, preferisco evitare film così "pesanti". Pesanti per argomentazione, intendo. Che certamente suscitano notevoli riflessioni e che fa bene guardare, ogni tanto. Solo che io non ci riesco. Difficile spiegare, non saprei farmi capire.
RispondiEliminaDiciamo solo la cosa più superficiale. Preferisco farmi una risata che piangere.
Un abbraccio.
Credo di aver capito benissimo quello che intendi, invece.
EliminaProbabilmente a causa della tua empatia e della sensibilità tendi a somatizzare quello che accade attorno a te, e quindi anche le vicende tristi di un film possono turbarti.
E' così?
Sicuramente mi lascio assorbire, sento quello che vedo.
EliminaPreferisco evitare, già da qualche anno.
Ciao, l'ho visto anch'io e avevo già letto il libro dal quale il film è stato tratto. Ci tenevo a vederlo, al cine me l'ero perso , meno male che lo hanno dato anche in tele. Nel libro, ci sono anche i punti di vista degli amici di Auggie, ognuno di loro racconta la storia dal proprio punto di vista. Mi interessava (forse perchè sono stata un'insegnante) vedere le reazioni di Auggie, dei suoi compagni, della famiglia , di fronte all'handicap. Bellissimo film, che tutti i ragazzi dovrebbero vedere. Julia Robert è la mia attrice preferita, se c'è lei, è sicuramente un buon film. Saluti.
RispondiEliminaEffettivamente non ho mai visto un film della Roberts che non mi sia piaciuto.
EliminaLe reazioni della gente alla vista di una disabilità tanto eclatante sono sicuramente di stupore misto a paura.
Solo coloro che sono privi di sensibilità possono avere atteggiamenti ostili verso i disabili.
Non condivido il voto ma son d'accordo con il tuo giudizio, su di un film (che ovviamente ho recensito) davvero bello ed emozionante ;)
RispondiEliminaProprio ieri ho cercato la tua recensione che non ricordavo, per scoprire se gli avevi dato 5. Beh, mi son stupita del tuo giudizio. Meno male.. 😜
EliminaCiao .
RispondiEliminaMia figlia ha letto il libro Wonder regalatole da mia sorella ancora un anno fa credo.
Lo ha scelto come prova di esposizione.
Visto il film sabato ...esposto il libro lunedì a scuola e ha preso 10.
Lei dice che il film è abbastanza fedele al libro.
Ero preoccupato ma felicemente sorpreso quando mi ha chiesto di voler vedere il film in tv ...perché l’anno scorso solo per dieci minuti di un mix di immagini del “Bambino con il pigiama a righe” per quello che è successo nei giorni successivi pensavo di aver bisogno del psicologo😀
Invece lo ha visto ..moderatamente emozionata ( conoscendo il libro era avvantaggia), ero più emozionato io alla fine.
Un altro film sul genere del 1985 è Dietro la maschera con Cher.
Che interpreta la madre di un ragazzo di 16 anni affetto da una grave malformazione cranica ..ispirato ad una storia vera.
Non conosco il film con Cher. Lo cercherò.
EliminaMa non mi dire che sei così sensibile da non poter guardare questi film.
Hai capito quel tenerone del "mio" Max??? 🤣🤣
Non io mia figlia...forse mi son espresso male😀
RispondiEliminaAh quindi lo psicologo ti serviva per sopravvivere alla sua reazione. 🤣🤣
EliminaNon avevo capito.
No allo psicologo dovevo mandarci lei!
EliminaNon pensavo che poche immagini di un film come quello la facessero star male per settimane.
Piangeva per niente solo perché ci ripensava al film .
Quando stava da sola o non era occupata con qualcosa si incupiva ...ho temuto , devo essere sincero.
Era cambiata drasticamente caratterialmente ...a scuola parlavano della giornata della memoria e lei ci stava male ...non riusciva ad accettare che quelle cose fossero successe davvero.
Poi nonostante le ricordassi che comunque era “solo” un film , non bastava a tranquillizzarla.
Ma povera!! Che cuore.
EliminaLe fa onore essere così sensibile. Wonder è sicuramente meno crudo dei film sull'Olocausto. Comunque al minimo accenno di commozione, d'ora innanzi, ti conviene cambiare canale.
A me film così piacciono...questo è molto all’acqua di rose.
RispondiEliminaAdatto a tutta la famiglia appunto.
Il mio genere preferito però è l’horror😱
Anche il mio, sai?
EliminaInfatti ieri sera non ho guardato il Festival come al solito, ma un horror su Italia 1. Nulla di eccezionale, ma passabile.
Madonna ...hai fatto male , potevi partecipare a qualche live blogging in giro per la blogosfera , cara .
RispondiEliminaTi saresti divertita.
Pensa che io ho fatto l’una ahahah!!!
Ah c'era quello del Moz, ieri?
EliminaNon partecipo mai a quel genere di cose. Di solito alle dieci e mezza già dormo. 😜
Ciao Claudio, mi fa piacere vedere il tuo entusiasmo per il film trasmesso dalla RAI, molto interessante con un tema attualissimo, ormai le tv commerciali hanno preso il sopravvento con quella spazzatura di programmi che nemmeno ti elenco, che non meritano neanche la più piccola attenzione... Buona serata, Angelo.
RispondiEliminaEsatto. Resta un miracolo trovare un bel film in prima serata.
EliminaSaluti. 😗
Bellissimo, mi è piaciuto molto e hai ragione, tutti dovrebbero vederlo!
RispondiEliminaSono felice che tu l'abbia visto.
EliminaBuona serata.
Me lo ricordo come un piacevolissimo film, ben girato e interpretato.
RispondiEliminaDirei ottimo anche per le scuole.
Sarebbe davvero perfetto.
EliminaSai che vorrei vederlo anche io da tempo. Sabato ho visto che lo davano in TV ma non li reggo proprio i film con le interruzioni pubblicitarie quindi ho evitato di rovinarmi la visione.
RispondiEliminaIl tema è d'impatto e sicuramente molto attuale e poi c'è il piccolo Tremblay che già in Room (film che consiglio) aveva dato prova di una grande capacità a stare davanti alla cinepresa.
Lo hanno trasmesso ieri sera su Raiuno ma, effettivamente, le infinite interruzioni pubblicitarie sono molto snervanti, per non parlare del fatto che ormai i film non iniziano mai prima delle 21.40.
EliminaInsomma, non te lo perdere, ma meglio se riesci a fare a meno della Rai. 😉