Ho ricevuto una richiesta di amicizia su Facebook da una mia coetanea fasanese che, però, non avevo mai visto. Di conseguenza, l'ho ignorata come faccio sempre.
Qualche ora dopo, però, mi ha inviato un messaggio per spiegarmi perché me l'avesse mandata.
Come spesso accade nella mia vita, siamo rimaste a chiacchierare per due ore, raccontandoci fatti, cose, persone.
E pensare che tutto era partito da un consiglio sul blogging.
Come me, infatti, Anna (nome di fantasia) ha la passione per la scrittura giornalistica, ma ha avuto modo di capire che, dalle nostre parti, può trattarsi solo di un hobby, considerando le paghe pressoché inesistenti.
Pertanto, ha pensato di aprire un suo blog, e mi chiedeva come fare, avendo avuto modo di apprezzare il mio.
Le ho risposto che bisogna partire innanzitutto dal motivo per cui si fa questa scelta, perché se si spera di arricchirsi con un blog, si è lontano anni luce dalla realtà.
Mi ha giurato, però, che i guadagni non le interessano, e dunque le ho spiegato che non occorrono nemmeno grosse doti informatiche per aprire un sito accattivante, poiché le procedure sono tutte guidate, ma che a fare la differenza può essere l'idea, l'argomento di cui si scrive. E perché no, anche lo stile con cui lo si fa.
Per la prima mezz'ora, abbiamo parlato di questo, dopodiché la conversazione si è spostata sul luogo in cui viviamo oggi e sulla direzione che abbiamo scelto di dare alle nostre vite, anteponendo il lavoro e il pragmatismo all'amore per la scrittura.
Ci siamo riscoperte molto simili, insomma, sebbene non avessimo mai avuto a che fare l'una con l'altra. Quasi complici, se vogliamo.
Ironizzando, le ho detto che le avrei dedicato un post, perché l'ultima volta che ho risposto ad un perfetto sconosciuto su Facebook l'ho sposato, ma con lei, per ovvi motivi, non sarebbe potuto accadere nulla di analogo.
Quindi, al più, nascerà un'amicizia virtuale.
Chi mi conosce sa quanto adori nutrirmi di emozioni e di splendide casualità. E questo scambio di messaggi me ne ha regalate.
Le ho detto che potrà contare su di me per qualsiasi dubbio di natura "bloggheristico", e che dovrebbe provarci, senza esitare troppo.
Voi perché avete aperto il blog? Lo ricordate?
O se siete semplicemente dei lettori, come mai bazzicate in questo angolo di web, anziché trascorrere il tempo libero su un comune social network?
Magari Anna potrà trarre ispirazione dalle vostre esperienze.
Intanto, parafrasando il celebre detto "da cosa nasce cosa", per quanto mi riguarda anche stavolta è nata una storia. Perché proprio tenere i polpastrelli a freno non mi riesce. 😉
Il mio blog l'ho aperto perché il broadcast su Whatsapp iniziava a stare "stretto".
RispondiEliminaHo un paio di episodi analoghi al tuo di richieste di amicizia rifiutate e seguite da chat privata di richiesta di qualche informazione, soprattutto in campo fumettistico/collezionistico. Vero, sono dialoghi spesso migliori di quelli che si fanno con chi già si conosce, ma forse è perché agli sconosciuti si può mostrare solo il meglio di sé. 😉
Però, almeno, non ti sei ancora sposato.
EliminaIo mi sono precipitata fin troppo, dando confidenza ad uno sconosciuto che mi ha abbordata su Facebook. Ababahah
Certo che lo ricordo è lo stesso che continua a spingermi a scriverci ossia fare denuncia sociale
RispondiEliminaBeh, il tuo scopo è abbastanza evidente. E coerente.
EliminaHo passato parecchio tempo a leggere i blog e a commentare alcuni post, sempre sul cinema e sulla musica, finché tre anni fa ho provato a metter su una cosa mia da gestire come un diario giornaliero ... Ed eccomi qua.
RispondiEliminaE hai fatto bene.
EliminaMi regali tante risate. Soprattutto quando mi paragoni alla Bullock. 😂😂😂😂😂😉
Io aprii il mio blog, nel 2006, perché all'epoca i social non esistevano e quindi chi voleva interagire un po' in rete non aveva altre possibilità. Nel corso di tutti questi anni ho avuto spesso la tentazione di chiuderlo, ma alla fine l'ho mantenuto, anche perché lì dentro ci sono 16 anni di post, di riflessioni, di racconti, di cose mie, e un po' mi spiacerebbe perderle.
RispondiEliminaOggi continuo a bloggare, anche se in maniera saltuaria e non lineare o pianificata, perché tutto sommato ancora mi piace farlo, non so neppure io bene perché.
Ma non do ad esso chissà quale importanza, né scrivo per "missione"; è semplicemente un hobby tra i tanti che mi piace mantenere.
Bravissimo.
EliminaAnche per me è un fantastico hobby.
Le missioni sono tutt'altra cosa. 😉
Io l'ho aperto perché invogliata da un'amica.. non avevo uno scopo e dopo 12 anni ancora non ce l'ho... ^^
RispondiEliminaAhahha
EliminaBellissimo. "Ancora non ce l'ho".
Sempre autentica e genuina, tu. 😘
Non ho mai pensato di aprire un blog , troppo impegnativo per la mia età .
RispondiEliminaMi piace seguire i blog degli altri che per la maggior parte trovo
interessanti . E poi , mi faccio delle risate , alcune volto soffro , dipende .
Mi interessano le ricerche su quello che mi viene in mente , utile .
Allora , auguri ad Anna e a tutti i blogger .
Bacioni a te . Laura
Tu piuttosto, come stai?
EliminaTi ho mandato una mail ieri, ma non hai risposto.
Hai dimenticato di controllare la posta? 😘
Il mio primo blog risale a così tanti anni fa che faccio un po' fatica a ricordare perchè l'ho aperto. Come Andrea, devo premettere che all'epoca i social non avevano il peso che hanno ora e quindi un blog era il modo adatto per interagire con altre persone. Mi è sempre piaciuto scrivere, anche se prima del blog mi limitavo a diari che leggevo solo io. Penso che il motivo principale sia stato il fatto che stavo cercando di ricostruire me stessa. Può sembrare esagerato, ma mi ero resa conto da un po' che per anni avevo vissuto secondo le aspettative degli altri e non seguendo le mie inclinazioni (del resto a Sara di "...tutto il resto è vita" è successo qualcosa del genere, non è così inconsueto!). Comunque sia, cominciare a scrivere sul blog per me ha significato cominciare a esprimermi liberamente, senza preoccuparmi di che cosa avrebbe pensato tizio o caio. E' stato l'inizio di un'esplorazione interiore che mi ha portato a essere quella che sono ora.
RispondiEliminaMa che bello il senso del tuo scrivere.
EliminaNo, non è affatto così raro. Conosco personalmente una persona che ha vissuto tutta la vita in funzione degli altri e dei loro giudizi, e non riesce ancora ad abbandonare queste zavorre.
Quindi lunga vita alla scrittura o al blogging come principio di libertà!
Il blog ha preso vita nel giugno 2013, forse per la voglia narcisistica di voler raccontare di me - che poi è un noi.
RispondiEliminaNessun fine, nessuno scopo, solo mettere per iscritto pezzi di strada che, se non fissati, prima o poi scapperebbero dalla memoria.
Chissà se un giorno i mei figli lo leggeranno.....e chissà cosa ne potranno pensare!!
I tuoi figli si divertiranno un sacco, perché il tuo blog è il copione perfetto per uno spettacolo teatrale. Comico, ovviamente. 😉
EliminaSai che anni fa anche mia madre aveva un blog e non credo di averlo mai letto?
RispondiEliminaEppure leggo tutti i suoi libri (per prima), e non mi perdo un solo post su Facebook.
Invece all'epoca non ero proprio entrata nelle dinamiche del blogging.
Devo dire che poi ho recuperato alla grande, visto la frequenza delle mie pubblicazioni. 😅
No. Lo chiuse poco dopo che aprii il mio. Sì, ha scritto diversi libri.
RispondiEliminaPuoi cercarli su Google.
Si chiama Carmen Pistoia.
Sì. Abbiamo due stili diversi. Lei scrive poesie e romanzi. Io, invece, racconti e articoli di giornale.
RispondiEliminaPerò il talento è lo stesso. 😍
Avevo altri blog in altre piattaforme, io seguo tanti argomenti, un diario online mi ha aiutato ad arricchirmi e migliorare, oltre a conoscere tante belle persone.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Il tuo blog è proprio nelle mie corde, in quanto ad argomenti.
EliminaE condividiamo anche la nascita di belle amicizie, grazie a questa cornice.
Avete avuto un bello scambio, spero che avrete tempo modo e voglia di continuare e magari anche di incontrarvi un giorno, perché no?
RispondiEliminaRiguardo me, sono passati molti anni, le ragioni sono diverse. Comunque ne espongo una, forse quella che va per la maggiore: la voglia di uno spazio di condivisione personale. Un abbraccio.
Che bello il concetto di condivisione personale. Suona quasi come un ossimoro.
EliminaAffascinante come te, insomma. 😘
Quando è uscito il mio manuale di scrittura creativa ho creato una pagina FB per farlo conoscere e parlare dell'argomento scrittura. Era un sacro fuoco, in quel periodo. A un certo punto mi sono resa conto che i contenuti non erano facilmente accessibili per i lettori, e ho creato il mio attuale blog, dove ho inserito tutti gli articoli. Nel tempo è diventato soprattutto un bel modo per comunicare e coltivare i rapporti.
RispondiEliminaChe bello che tu abbia pensato di agevolare i tuoi lettori, anziché costringerli ad acquistare i tuoi libri e basta. Col blog sono certa che si sentano anche chiamati in causa, quando proponi nuove idee. E quindi più felici di seguirti.
EliminaSi ricordo..a volte guardo i miei inizi...rare volte..l'ho fatto ...perché mi piace scribacchiare ..i primi tempi facevo post tutti i giorni ..poi ho imparato programmazione..spesso faccio post di stronzate..ogni tanto qualche post serio ...e per adesso cerco di tenerlo aperto
RispondiEliminaAnche se manca tempo....la mia piccola "creatura "la tengo viva..
Io adoro le tue vignette e le battute che alleghi.
EliminaQuindi non smettere mai. 😘
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaGrazzziiiiieeee😘
RispondiEliminaIl lato migliore della rete, gli incontri tra persone affini. Io avevo aperto il mio blog principalmente per parlare di cinema e libri, poi pian piano è diventato qualcosa di moto più ampio, il mio diario personale dove esprimere tutto quello che sento. Da lettrice di blog, invece, posso dire è che sono qui perché mi sono resa conto che i social non facevano più per me. Troppa negatività e tante polemiche inutili, sui blog c'è ancora voglia di serenità e di chiacchierare senza fare a gara a chi ha più follower.❤️
RispondiEliminaQuanto hai ragione.
EliminaI social sono pieni zeppi di odio e leoni da tastiera.
Per carità, esistono anche nel mondo del blogging, ma in misura nettamente inferiore e, quindi più gestibile.
L'ho aperto su suggerimento di altra blogger, ma alla fine è diventata la mia creatura, a cui dedico con piacere una parte del mio tempo.
RispondiEliminaChissà se la tua amica blogga ancora.
EliminaSì, è una ex vicina di casa, ma tutt'altro argomento, è una food blogger :D
Elimina