Quando è troppo è troppo!

Due giorni fa scrivevo la notizia del supermercato rimasto aperto nonostante una donna vi fosse morta mentre si apprestava a fare la spesa.
Qualche ora dopo ricevevo via mail (da parte di terzi) il giudizio di un lettore che ha voluto restare anonimo ai miei occhi.
Già solo per questo avrei potuto o forse dovuto ignorare le sue parole, ma siccome sono sempre aperta al dialogo (persino con le teste di cazzo carciofo), ho scelto di leggere e rispondere.
La vicenda, però, mi ha infastidita e non poco.
Vi spiego perché.

Uno dei miei peggiori difetti è che non permetto a nessuno (inclusi genitori, marito e simili) di dirmi cosa fare e non fare.
Nel rispetto degli altri, la vita è mia e spetta solo alla sottoscritta decidere come comportarsi in qualsiasi situazione.
Quindi, se un lettore ics viene qui a lamentarsi di quello che scrivo e non scrivo, già perde in partenza, perché verrà messo alla porta.

Il mio blog ti piace? Leggilo.
Ti fa schifo? Passa oltre.
Lo disprezzi e vuoi dirmelo? Abbi le palle di farlo pubblicamente, e ti risponderò sempre con garbo, ma senza mandartele a dire.
Me lo dici in modalità anonima? Per me conti zero e forse non dovrei neppure sprecare le battute di questo post, ma lo farò perché hai toccato dei punti deboli che prima o poi avrei dovuto chiarire.

Eccovi degli stralci della sua mail che non pubblico integralmente per non dargli più spazio di quello che merita.

"Gentile Claudia, 

leggo sempre i suoi post, non ho mai commentato direttamente sul suo blog perché non ho più voglia di entrare in sterili polemiche, in pochi capiscono il senso dei miei interventi, perché sono quasi sempre fuori dal coro (il che non vuol dire che io abbia ragione, me ne guardo bene dal pensarlo, mi limito a proporre qualche riflessione per qualcuno che mi interessa veramente, per esempio xxxxxx). Oggi però vorrei che questo messaggio le giungesse, senza polemiche, ma come una riflessione inter nos, in aggiunta e a lato dei giudizi moralistici che tra poco riempiranno la sua notizia di oggi (sarebbe però bello e corretto citare la fonte della notizia, visto che fa e ha fatto del giornalismo, non crede?), indignazioni prevedibili e allineate.  [...]

In realtà non aggiunga nulla, resti sempre inter nos. Non è che oggi fa un po’ di traffico in più senza sforzo, riportando una notizia che domani, anche per lei, sarà già morta (ops, mi scusi il lapsus)?

[...] Auguro a lei e a tutti i suoi lettori di non essere mai al supermercato quando ci sono i morti, toccherebbe cambiare supermercato, avevo già messo della roba nel carrello, non poteva morire da un’altra parte ‘sta vecchia...

Di solito è così che la gente pensa e vive. E poiché tra la gente ci siamo anche noi, anche lei, cambi qualche volta la sua prospettiva. Ne verranno riflessioni più interessanti di quelle che sicuramente induce il suo post di oggi.".

Ora, veniamo a noi.
Innanzitutto, vorrei precisare la questione delle fonti delle "mie" notizie.
Premetto che l'ho già fatto in passato con un altro blogger che è passato da qui a fare il saccente, e di cui mi sono liberata con un solo (educatissimo) commento.
Nel caso in cui non fosse chiaro, rispiego a chi non si intende di giornalismo come funzionano queste dinamiche.
Nel momento in cui una notizia rimbalza su tutti i quotidiani nazionali e locali (come quella del supermercato) è impossibile conoscerne la fonte.
Quindi, perché dovrei citare Tgcom24 (che è il sito su cui l'ho letta) invece di Repubblica, Messaggero e simili?
Nel giornalismo funziona così. Salvo in caso di comunicati stampa, il primo scrive la notizia e tutti gli altri gliela scopiazzano senza riconoscergli alcun merito.

Punto secondo.
Mi si accusa di trattare un determinato argomento solo per "generare traffico"?
Peccato che su questo blog ho sempre scritto di tutto e di più, dando spazio a post più o meno interessanti, senza alcuna discriminazione.
Semplicemente parlo di tutto quello che cattura la mia attenzione per motivi disparati, senza ambire all'approvazione di tutti.
Mi dispiace, infatti, che il mittente di questa mail reputi non interessanti le riflessioni che sono scaturite dai vostri commenti alla notizia e che mi inviti ad alzare il livello.
Il mio blog "funziona" esattamente come mi piace.
Adoro leggere i vostri commenti e rispondervi come se facessimo parte di un'unica famiglia o comitiva.
Conosco i nomi e le storie di quasi tutti voi che, ogni giorno, spendete cinque minuti del vostro tempo per leggermi e palesarvi, senza nascondervi dietro ad un dito.
Ed anche nel momento in cui non avete nulla di prezioso da aggiungere alla discussione, ma mi lasciate soltanto un saluto o una battuta, per me va bene.
In fondo, queste pagine non sono un'enciclopedia né tantomeno un trattato scientifico.

Perciò, tornando ai punti elencati in alto, sentitevi liberi di leggere o meno quello che scrivo, così come di commentare, ma VI PREGO, non ditemi cosa dovrei fare e perché, altrimenti mi indispongo e non poco.
Sì, lo so che devo smetterla di bere limonata a colazione, ma mi piace............ 😜