martedì 22 dicembre 2020

Basta comunicazioni istituzionali a mezzo social!

 
Avete notato che, ormai, se non hai un profilo Facebook (ad esempio) sei fuori dal mondo?
Persino le comunicazioni istituzionali da parte del proprio sindaco o, addirittura, del governo nazionale, vengono fatte a mezzo social.
Una volta, bastava rivolgersi ai giornali, affiggere manifesti per le strade, o inviare mail.
Come si veniva a conoscenza delle decisioni prese da un consiglio comunale, ad esempio?

Oggi, invece, le comunicazioni istituzionali sembrano non esistere più.
Basta scrivere due righe su un social network, o fare una diretta Facebook, per informare i cittadini circa le nuove restrizioni per la pandemia, ad esempio.
E i milioni di Italiani che non possiedono profili social, né un collegamento ad internet, devono sperare che se ne parli anche in tv o sui giornali cartacei (per fortuna questo accade, quantomeno a livello nazionale. Per le realtà locali il discorso è un po' più complesso).

Insomma, le istituzioni volente o nolente devono stare al passo coi tempi e cedere al corteggiamento dei social? Eppure c'è chi dice no.
E' il caso del sindaco (avvocato) Giuseppe Lupo Stanghellini di Monte Cremasco (in provincia di Cremona) che rifiuta categoricamente di creare una pagina Facebook istituzionale per il suo comune, in quanto, a suo avviso, questa verrebbe inquinata dai soliti commenti dei leoni da tastiera, generando panico e amarezza.
Da anni, infatti, per le comunicazioni istituzionali, i poco più di 2mila abitanti del luogo, hanno a disposizione l'App "Comune informa", che possono anche utilizzare per eventuali segnalazioni, così come un indirizzo di posta elettronica, e il sito del comune.

Secondo alcuni, questa presa di posizione sarebbe atta a contenere il malcontento dei cittadini, impedendogli di condividerlo su larga scala.
Una sorta di bavaglio, insomma.
Il sindaco, però, si difende sostenendo che la causa della sua fermezza sia l'assoluta pericolosità dei social network e l'inutilità che questi hanno, a maggior ragione in un piccolo centro, in cui le segnalazioni possono essere fatte anche a voce, telefonando al Comune, o recandovici di persona.

Che ne pensate?
Personalmente, preferivo quando per informare i cittadini di provvedimenti urgenti si organizzavano vere conferenze stampa a reti unificate, e annunciate ai tg con largo preavviso.
Adesso, invece, mi sembra che tutto abbia perso importanza e che chiunque possa decidere quello che vuole, annunciandolo su un social network.

33 commenti:

  1. Me ne sono accorto in seguito alla recente interruzione del servizio idrico per dei lavori. Ho chiesto ad amici e conoscenti lamentando l'assenza di manifesti e di auto con megafono (sempre pronte per annunciare comizi...), e mi hanno detto che si sapeva perché era stato annunciato su Facebook!
    Ovviamente sono andato sulla pagina Facebook del mio Comune a dirgli la mia!
    Quindi spero che questa moda cambi, dato che non intendo "seguire" una pagina Facebook per certe informazioni...

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    1. L'Enel, per fortuna, affigge ancora gli avvisi sui pali della luce (nelle vie interessate). Non credevo che l'acquedotto si affidasse solo a Facebook.
      Senza parole.

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    2. La pagina Facebook del Comune.
      Sì l'Enel avvisa, anche coprendo cartelli di passo carrabile pagati dai cittadini, se devo dirla tutta...

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  2. Sicuramente i social possono servire per utilità, ma senza dimenticare i vecchi metodi.
    Sereno giorno.

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    1. Infatti. Ritengo che dovrebbero essere usati per ampliare l'informazione, non come sostituti ai mezzi convenzionali.

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  3. Come ogni cosa...ci sono pro e contro. Però mi fa storcere il naso chi usa solo i social per le comunicazioni, escludendo di fatto una buona fetta di popolazione.

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    1. Esatto.
      Come scrive Olga, pensiamo ad esempio agli anziani. Ma va detto che non sono solo loro a non usare i social.

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  4. Non tutti usano Fb ad esempio gli anziani,meglio tornare ai metodi vecchi.Ciao

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  5. Avete notato che, ormai, se non hai un profilo Facebook (ad esempio) sei fuori dal mondo?

    Sì, l'ho notato, ho notato clamorosamente la differenza :D

    Detto questo, il sindaco sbaglia. Un comune è tenuto a dare comunicazione via social, non si può ignorare il contesto sociale in cui ci troviamo. Che assuma una persona in comune addetta alla comunicazione e al controllo della pagina.

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    1. Dillo che non mi ringrazierai mai abbastanza per averti COSTRETTO ad iscriverti a Fb! 😂😂

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  6. rivoglio le bacheche in strada con le prime pagine dei giornali, i muretti quelli veri e tribuna politica. :-)

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    1. Ah che bei tempi.
      Anagraficamente non li ho vissuti, ma mi sarebbe piaciuto.

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  7. Sarò antipatico ma io credo che la politica, a tutti i livelli, non dovrebbe stare sui social. Intendiamoci: il politico, sindaco, governatore, assessore, ministro è una persona con delle responsabilità delicate e deve prendere decisioni di un certo peso. Secondo me per fare questo ci deve essere un filtro: un cittadino non può andare sul social del sindaco a riempirlo di parolacce e insulti e, all'opposto, un politico non può continuare a fare comunicazione o solo campagna elettorale per mezzo social. capisco che è una realtà difficile da regolarizzare ma credo si debba al più presto porre un freno a questa situazione. Quindi sono d'accordo con il sindaco di Monte Cremasco.

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    1. Anch'io sono d'accordo con lui e con te.
      Ma cosa possiamo aspettarci da un Paese governato da chi fa dirette Fb alle 22.30 per annunciare decreti...

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  8. No , no assolutamente social....per chi non lo è possono provare con il piccione viaggiatore-:)
    Ma dai se mia madre è su Fb da millenni prima di me e c'ha quasi ...è del 46 , fai te i conti !!
    Comunque se non ci sentiamo prima BUON NATALE a te e famiglia e ai tuoi meravigliosi lettori

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    1. Non accetto gli auguri.
      Dovrai passare da qui alla vigilia e pensarmi. Ahahahah ❤️

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  9. A proposito di commenti sui social, ti racconto un episodio avvenuto nella mia città. Due/tre anni fa venne una nevicata e gli studenti si aspettavano che il sindaco chiudesse le scuole, tuttavia la situazione non era tale da impedire la circolazione e quindi le scuole rimasero aperte. Questo provocò una vera e propria shitstorm sulla pagina Facebook del sindaco che però reagì promettendo di denunciare tutti quelli che l'avevano insultato. Conclusione: dopo qualche tempo ricevette in comune ragazzini e genitori che andarono a porgere le loro scuse formali.
    Detto questo, penso che al giorno d'oggi fare comunicati sui social sia un male necessario, visto l'elevato numero di persone che si informano appunto solo sui social. Non bisognerebbe però dimenticare tutti gli altri, quelli che non li usano. Per esempio, da che c'è WhatsApp molti non usano più gli SMS. Mio marito qualche anno fa venne completamente tagliato fuori dalle comunicazioni di un gruppo di cui faceva parte perchè aveva un telefonino vecchio stile e niente WhatsApp.

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    1. Essere tagliati fuori dal mondo per abitudini legate alla tecnologia è tristissimo.
      Sembra il cugino che non riceve gli auguri di Natale, solo perché non ha Whatsapp e non fa parte del gruppo della famiglia. Che amarezza.

      Il sindaco, comunque, avrebbe fatto bene a denunciarli davvero.
      Almeno gli avrebbe dato una lezione per la vita.

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  10. Lo sa che può moderare (e magari disabilitare) i commenti, quel sindaco? E usare solo come mezzo (ottimo, ormai) comunicativo?
    Bisogna stare al passo, e fidati: anche nel locale, la stampa regolare tiene molto ai lanci via social, perché può parlarne e scriverne.

    Moz-

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    1. La stampa locale va a nozze con qualsiasi simil dichiarazione a mezzo social. Soprattutto i giornali online, perché possono cavalcare l'onda al momento.

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  11. Era meglio prima punto. Comunque anche il nostro sindaco su FB e pur avendo la possibilità non lo vedo...

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    1. Chissà se i tuoi genitori lo seguono da lì.

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    2. Ma no, non hanno profili, al massimo dico io qualcosa, se mi va ovviamente :D

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  12. Il mondo e la società si evolvono, è la prassi, ed è normale che sia così. Non ti vuoi evolvere in quanto sindaco? resta nel medioevo allora, ma non puoi aspettarti che i tuoi cittadini facciano altrettanto.

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    1. Io, invece, credo che la politica e i social possano e debbano restare separati.

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  13. Non entro nel merito dei leoni da tastiera contro cui ha combattuto il sindaco, ma su quello che hai scritto: hai tristemente ragione. Penso che il problema stia sempre nel mezzo e cioè evolversi ma senza perdere il contatto con il passato. Usare i social va bene secondo me ma è altrettanto vero che per fare le cose per bene bisogna usare ogni strumento per le comunicazioni: dal sito internet alla pagina facebook, dal vecchio giornale cartaceo alla locandina, dal manifesto pubblico allo sportello comunale. Purtroppo però tutto questo si sta perdendo

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    1. Come suggerisce Gaspare, sarebbe opportuno anche che per comunicazioni importanti passassero le macchine con gli altoparlanti, proprio come accadeva fino a non molti anni fa.

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  14. Io non ho uno smartphone e non sono sui social . Che faccio ?
    Mi suicido ? Hahahah .
    Le notizie le apprendo dai Telegiornali , quotidiani e anche PC.
    Per il Comune , a volte , il Sindaco mette dei manifesti .
    Non ho problemi e vivo tranquilla .
    Abbraccione one one . Laura

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    1. Dai che hai tuo marito che è sempre informato su tutto, pur non avendo profili social.
      Quindi ti aggiorna a km zero. Ahahah
      Bacionissimo.

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  15. Ciao Claudia...io sui social ci sono poco e dalle piattaforme cerco di prendere solo ciò che di buono possono offrire. Sono passata anche per porgerti i migliori auguri per un Natale sereno con le persone a te più care. Un abbraccio e un sorriso di cuore.

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