lunedì 18 novembre 2024

Weekend alla scoperta delle cascate di San Fele e dei laghi di Monticchio

 
Vi avevo detto che non avrei più messo piede in Basilicata e invece, come direbbe Achille Lauro, "ci son cascata di nuovo"! Però, almeno, stavolta è andata meglio. Non benissimo, s'intende, ma siamo tornati a casa abbastanza felici.
Andiamo per gradi.
Non riuscendo a conciliare le ferie nello stesso periodo, io e Leo siamo stati costretti a rinunciare alla nostra vacanza all'estero di una settimana.
In cambio, però, ho prenotato tre gite nelle vicinanze, che scoprirete presto.

La prima scelta è caduta sulle cascate di San Fele e sui laghi di Monticchio, dunque ho prenotato una graziosa casa vacanze "sul cucuzzolo della montagna". Un luogo, ahimè, un po' troppo isolato, ma a novembre non si può mai pretendere chissà cosa.
Premetto che l'ospite centrale della nostra vacanza è stato Google Maps.
Senza che mai ne capissimo la ragione, infatti, ci ha costretti a girare in tondo più volte, prima di condurci a destinazione.
Sarà che il segnale GPS in quelle zone non è fortissimo, ma è davvero diventata una barzelletta.

Sabato mattina, quindi, dopo aver lasciato i bagagli nell'alloggio, ci siamo diretti in auto alle vicine cascate.
Guardando varie immagini sul web ci aspettavamo uno spettacolo unico e meraviglioso, ma devo dire che, forse per la recente siccità, i flussi d'acqua ci sono sembrati piuttosto scarni e deludenti.
Il percorso pedonale per raggiungerli, poi, oltre che lunghissimo, è piuttosto ostico e mette a dura prova i fisici più allenati... Figuriamoci i nostri che non vedono una palestra da decenni... 😅
Insomma, con tanta fatica siamo riusciti ad ammirare qualche cascata (alcune sono chiuse al pubblico), e a distruggerci le gambe.
Cascata degli innamorati




Cascata U Uattenniére

Cascate de i ggemélle


Nel video vedrete le cascate definite gemelle, anche se una era praticamente a secco, mentre dall'altra almeno sgorgava un po' d'acqua. Poca, ma c'era.

Insomma, siamo tornati all'alloggio un po' delusi e pentiti di aver scelto di nuovo la Basilicata.
Ma purtroppo, se vivi in Puglia e vuoi fare un weekend fuori senza superare i 300 km in auto, non hai troppa scelta. Quindi, occorre accontentarsi.

Per fortuna, almeno la cena è stata super deliziosa, perché, su consiglio dell'albergatore Alfredo, abbiamo prenotato alla pizzeria "The Oliver St. John" e mangiato benissimo a prezzi a dir poco convenienti.

Purtroppo, dopo cena ci è stato impossibile fare una passeggiata poiché, come detto, non c'era un'anima nell'arco di 30 km, ed eravamo troppo stanchi per guidare più a lungo.
Per fortuna, però, per la mattinata di domenica, avevo programmato una sosta ai laghi di Monticchio, che avremmo incontrato lungo la strada del ritorno.
E meno male, perché qui la situazione si è letteralmente capovolta.
L'atmosfera che si respira in questo luogo, infatti, è a dir poco magica e meravigliosa.

Dopo che la mia povera mamma ha provato a scattarci qualche foto di rito, (che ho prontamente eliminato perché uno dei tre aveva puntualmente gli occhi chiusi, la faccia da ebete, il doppio mento, ecc. 😂😂) abbiamo deciso di accontentare la richiesta di Lorenzo e di fare un giro sul battello elettrico, nel lago minore.
I video e le foto non potranno mai descrivere la quiete e l'emozione provate.

Il lago maggiore

Il lago minore


Il battello




Dopo la breve pausa in acqua, abbiamo effettuato a piedi il percorso di circumnavigazione del lago, per circa 3 km, ma senza alcuna fatica, trattandosi di sentieri asfaltati o ben battuti, e pianeggianti.
Infine, abbiamo stuzzicato qualcosa in un bar/pizzeria non degno di nota e, intorno alle 14.30 ci siamo rimessi in viaggio per arrivare a casa non oltre le 17.
Considerando che le strade della Basilicata sono a dir poco devastate dalle crepe, dalle buche e molto altro, infatti, abbiamo deciso di muoverci col sole, per evitare di incappare in tristi incidenti.

Come detto, il bilancio del viaggio è stato piuttosto positivo, perché davvero i laghi ci hanno intenerito il cuore.
Ma, se volete un consiglio onesto e spassionato, le cascate non valgono assolutamente la spesa e la pena di arrivarci. Quantomeno in autunno.

Adesso, siamo pronti per la prossima gita che avverrà il 15 dicembre.


Si tratterà di una toccata e fuga in pullman.
Dove ci condurrà la bussola? Chissà. Ma stavolta mia madre non potrà essere dei nostri.
Intanto, il mio breve diario di viaggio termina qui.

Un abbraccio e buon inizio di settimana a voi.

3 commenti:

  1. La buona pizza fa superare la delusione per la carenza d'acqua alle cascate, ahah! Che poi, come ti dicevo, forse era preferibile fare questa gita con la bella stagione (ma ovviamente hai spiegato i motivi anche nel post).

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  2. Io, della Basilicata, conosco solo Matera, città che mi è rimasta nel cuore! Mi spiace che la gita alle cascate non sia andata come speravate ! Sembra un bel posto, forse era il periodo sbagliato. Credo che, se l'acqua fosse stata più abbondante, lo spettacolo sarebbe stato più bello!! Meno male che, poi, c'è stata la pizza e, il giorno dopo, una bellissima escursione sui laghi !!! Saluti.

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  3. Io, della Basilicata, conosco solo Matera, città che mi è rimasta nel cuore! Mi spiace che la gita alle cascate non sia andata come speravate ! Sembra un bel posto, forse era il periodo sbagliato. Credo che, se l'acqua fosse stata più abbondante, lo spettacolo sarebbe stato più bello!! Meno male che, poi, c'è stata la pizza e, il giorno dopo, una bellissima escursione sui laghi !!! Saluti.

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