giovedì 6 febbraio 2025

Dog Man: promosso per i bambini, ma i genitori?

 
Chi mi conosce sa che adoro andare al cinema e ho trasmesso la mia passione a mio figlio.
Quindi, il più delle volte, ci andiamo tutti e tre insieme e guardiamo simpatici film animati per famiglie.
Stavolta, Lorenzo ha chiesto di vedere "Dog Man". La pubblicità e il trailer non mi hanno incoraggiata, poiché ho capito subito trattarsi di un film indicato esclusivamente ai piccoli, dunque ho consigliato a mio marito di restare a casa, risparmiandosi due ore di sbadigli.

La visione del film non ha smentito le mie aspettative, anche se.
Ma andiamo per gradi.
A causa di un'esplosione durante il servizio, un agente di polizia e il suo cane vengono gravemente feriti.
L'unica possibilità per salvarli è cucire la testa dell'animale sul corpo dell'uomo, dando vita ad un nuovo supereroe: Dog Man.
Il film racconta, quindi, le rocambolesche avventure di questo insolito centauro e della sua caccia a chi lo ha ridotto così, ovvero il malvagio Petey the Cat (Gino, nella versione italiana).
A scombinare le carte in tavola ci penserà Lil Petey (Ginetto), adorabile piccolo clone del crudele gatto, che inonderà i cattivi con la sua dolcezza, regalando amicizia ed affetto sinceri.
Riuscirà Dog Man ad arrestare Petey? E cosa ne sarà del gattino?

Premetto che a Lorenzo (9 anni) questo film è piaciuto moltissimo.
Io, invece, ho rischiato di addormentarmi a più riprese. Non nascondo che, azzerando la luminosità dello schermo, ho spesso preferito intrattenermi navigando in rete.
La trama, infatti, è abbastanza scontata e forse banale per un adulto. I dialoghi poco avvincenti.
Per fortuna, i doppiatori italiani hanno chiamato la reporter rossa Lilla Gruvier, e quindi almeno un sorriso me l'hanno regalato, pensando alla famosa giornalista nostrana.
Tutto ciò premesso, però, senza voler spoilerare nulla, posso dire che, soprattutto nella seconda parte, qualche emozione il film me l'ha regalata, affrontando i temi del bullismo, dell'amicizia, dei maltrattamenti in famiglia.
Perciò, mi sento di concedergli la sufficienza, ma non lo consiglierei assolutamente ad altri genitori.

Insomma, è andata.
Lorenzo è uscito dal cinema felice, e già questo basta e avanza.
Io sono riuscita a guidare fino a casa senza addormentarmi al volante, quindi non ero poi così compromessa.
Spero, però, che per il futuro scelga film più adatti alla famiglia.
Già so, ad esempio, che vorrà vedere "Paddington in Perù", disponibile nella nostra città fra un paio di settimane.
Io e Leo saremo felici di accompagnarlo, perché l'orsetto goloso di marmellata ci ispira molta simpatia e abbiamo già visto i precedenti film di cui è stato protagonista.
Speriamo che questo non ci deluda.
E voi, avete in programma di andare al cinema prossimamente? Quale pellicola ha catturato il vostro interesse?

1 commento:

  1. Già dallo stile dei disegni si intuisce essere un film per un pubblico di bambini.
    Non è il mio genere di animazione.

    RispondiElimina

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