Quando vivevo a Fasano collaboravo come volontaria con un'associazione che si batteva per la tutela delle vittime della strada e delle loro famiglie.
Ogni anno, in occasione di una fiaccolata organizzata in memoria delle vittime, assistevo allo scorrere delle foto dei caduti con un nodo in gola e nello stomaco.
Purtroppo quelle immagini diventavano sempre di più.