Perché le belle notizie mi fanno paura

 

In tv, sui giornali, sui social e persino sui blog non si parla d'altro che del risultato delle elezioni politiche, ma io ho deciso di provare ad evitare l'argomento, per dedicarmi a pensieri più leggeri.

Oggi, quindi, prendendo spunto da una brevissima riflessione che ho affidato al mio profilo Facebook venerdì scorso e che ha ricevuto molti apprezzamenti, ho deciso di approfondire il discorso parlando anche con voi di buone notizie.

Mi piacerebbe chiedervi, infatti, come vi comportate quando vi capita qualcosa di molto bello: telefonate agli affetti più cari per comunicare la notizia, o la tenete soltanto per voi?

Quasi un Italiano su due è superstizioso

 

Oggi, venerdì 17, moltissimi Italiani avranno il terrore di uscire a causa della fantomatica sfortuna che penderà sulle loro teste.

Vi avevo già raccontato perché questa data, infatti, nell'immaginario collettivo, porti sfiga.

I miei, però, non erano solo sospetti.

Secondo un recente sondaggio effettuato da Swg, ben il 40% degli intervistati crede nella sfortuna, e pare che la pandemia abbia contribuito ad innalzare questi dati.

La storia del mio braccialetto portafortuna

Premetto che non sono mai stata superstiziosa e che non credo alla sfiga né alla fortuna, però mi piace credere alla poesia di determinate cose e al loro romanticismo.

Oggi vi racconto, quindi, la storia del mio braccialetto.... portafortuna.

Un gioiello semplicissimo in argento che indosso da ben 17 anni e al quale, di recente, ho aggiunto la "elle" di Lorenzo e un campanellino con l'angioletto che mi regalò Vito in occasione del mio trentesimo compleanno.