Ieri mattina è nato il terzo figlio di William a Kate d'Inghilterra.
Quel che è certo è che sia un maschio, in perfetta salute.
Ma il dubbio che assale i più riguarda il nome affidato al nascituro.
La famiglia reale inglese sta mantenendo il massimo riserbo in merito.
Se ci pensiamo, fenomeni analoghi accadono anche a noi comuni mortali...
Quando scoprii di aspettare un maschietto, decisi immediatamente che si sarebbe chiamato Lorenzo, come mio padre, scomparso prematuramente a soli 50 anni.
Oltretutto, il nome mi piaceva moltissimo. Come dico sempre, se papà si fosse chiamato Quirico, avrei fatto un'altra scelta.
In verità, mio marito fu abbastanza d'accordo, sebbene, essendo il primogenito di una famiglia radicata del Sud, aveva paura di deludere suo padre.
Già, perché dalle nostre parti vi è la tradizione di affidare al nascituro il nome del nonno paterno. "Per rispetto", dicono. E va così che diciotto cugini si chiamano tutti Filippo o Pasquale o, peggio, con riadattamenti del nome che spesso sfiorano il ridicolo.
Dunque, mi chiese la gentilezza di non comunicare la nostra scelta a nessuno, poiché voleva evitare inutili diatribe.
Praticamente, mio figlio fino all'8 dicembre 2015 si chiamava "amore", "tesoro", "fagiolino", "cucciolo", e chi più ne ha più ne metta.
Dalle 10 della mattina dell'Immacolata divenne, invece, finalmente, Lorenzo.
Voglio sperare che un giorno mi ringrazierà per non aver avuto dubbi in merito, e che porterà questo nome con orgoglio ma, soprattutto, con piacere.
Certo, per i Reali dev'essere un tantino più complesso.
I sudditi, magari, si aspettano un omaggio piuttosto che un altro, e la Regina non starà proprio in silenzio ad attendere alla finestra.
Chissà. Intanto, spero che tutti voi diate ai vostri figli il nome che desiderate, senza lasciarvi condizionare da niente e da nessuno.
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