Negli ultimi giorni, la cronaca nazionale è ricca di episodi di docenti bullizzati dai propri alunni.
No, non è stato un errore di trascrizione, avete proprio letto bene...
I ragazzi maltrattano i propri professori, e diffondono i filmati dei soprusi in rete, per vantarsi dell'accaduto.
Eppure, fino a pochi anni fa, quella del docente era una figura autoritaria di riferimento, che nessuno, o quasi, osava contraddire.
Anzi. Se il professore ti sgridava e ti metteva una nota, nella migliore delle ipotesi, a casa, ti pigliavi due ceffoni.
Oggi, però, le cose non stanno esattamente così.
Qualche settimana fa denunciavo il caso dei genitori che aggrediscono gli insegnanti (clicca qui).
Ora, peggio, degli alunni che li bullizzano, rovesciando drasticamente i ruoli di comando.
Sarà davvero colpa degli smartphone e dei social network, come tanti ipotizzano? Oppure, molto più semplicemente, a venir meno sono stati i metodi educativi di ciascun genitore?
Quanto, davvero, le madri e i padri dell'era moderna seguono i propri figli nel percorso scolastico ed educativo? Quanto dialogo c'è ancora?
Sarà davvero colpa degli smartphone e dei social network, come tanti ipotizzano? Oppure, molto più semplicemente, a venir meno sono stati i metodi educativi di ciascun genitore?
Quanto, davvero, le madri e i padri dell'era moderna seguono i propri figli nel percorso scolastico ed educativo? Quanto dialogo c'è ancora?
Temo poco. Troppo poco. E continuerò a credere che il problema di base sia esclusivamente questo.
Perché se mio figlio mi dicesse che il professor Bianchi gli è antipatico al punto da volergli fare uno scherzo di pessimo gusto, gli spiegherei di non farlo, e, in caso di riscontro negativo, saprei sicuramente come punirlo.
Perché i figli non vanno difesi ed appoggiati a priori.
Abbiate sempre il coraggio di opporvi al loro modo di fare, quando lo riterrete opportuno. Non vi vorranno meno bene, per questo. Anzi. Presto o tardi capiranno che lo avrete fatto esclusivamente per loro.
Educateli ed educhiamoci al rispetto reciproco. Di compagni, docenti, animali.
Semplicemente di tutto.
Perché se mio figlio mi dicesse che il professor Bianchi gli è antipatico al punto da volergli fare uno scherzo di pessimo gusto, gli spiegherei di non farlo, e, in caso di riscontro negativo, saprei sicuramente come punirlo.
Perché i figli non vanno difesi ed appoggiati a priori.
Abbiate sempre il coraggio di opporvi al loro modo di fare, quando lo riterrete opportuno. Non vi vorranno meno bene, per questo. Anzi. Presto o tardi capiranno che lo avrete fatto esclusivamente per loro.
Educateli ed educhiamoci al rispetto reciproco. Di compagni, docenti, animali.
Semplicemente di tutto.
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