martedì 17 aprile 2018

Padre dona al figlio un quarto del fegato, e lo salva



Qualche giorno fa è stata diffusa la meravigliosa notizia di un trapianto di fegato da vivente a vivente, avvenuto di recente al centro di chirurgia epatobiliare e trapianti di fegato dell'Azienda ospedaliera di Padova, diretto dal professor Umberto Cillo.
Sebbene lo scorso anno, nello stesso ospedale, siano stati compiuti ben 109 trapianti da donatore cadavere, un episodio analogo a quello in oggetto non accadeva dal 1997, quando un ferroviere croato donò parte del suo fegato al figlio malato di tumore, salvandogli la vita.
In questi casi, in assenza di organi disponibili, solo i genitori possono essere accettati come donatori viventi, ma la mamma è stata subito esclusa poiché in famiglia vi era un altro figlio minore.
Dunque, anche stavolta è toccato ad un padre sacrificarsi per far guarire il proprio figlio che, pur non avendo ancora compiuto un anno, necessitava irrimediabilmente di un trapianto per sopravvivere.
Attraverso un intervento delicatissimo, i medici hanno asportato il 25% del fegato del padre, ovvero l'intero lobo sinistro, e lo hanno immediatamente reimpiantato nel bambino.
L'operazione è perfettamente riuscita, tanto che padre e figlio ora stanno bene e, dopo una breve degenza, sono stati entrambi dimessi.
E' proprio vero che l'amore di un genitore non conosce limiti.
Allo stesso tempo, però, si dovrebbe riflettere sull'importanza che può assumere la scelta di donare i propri organi.

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