Bambino offre ricompensa per ritrovare il suo orsacchiotto smarrito

 

Quanti di voi avranno avuto un orsacchiotto da cui non si separavano praticamente mai, da piccoli, come la celebre copertina di Linus?

Il mio si chiamava Bogotà, ed era un piccolo scoiattolo che mi aveva portato mio padre da un viaggio a Perugia, dove aveva subito una delicata operazione al ginocchio.

Tuttora giace sulla mia mensola, e resterà lì per sempre.

A volte, però, accade che il destino o la distrazione si mettano di traverso e complichino le cose.

Il piccolo Gabriele di Vicenza (9 anni), infatti, in occasione del 25 aprile, era in vacanza con i suoi genitori a Venaria, con in spalla lo zainetto per accogliere il suo inseparabile orsacchiotto Popale.

Alla fermata dell'autobus, però, il bambino ha inavvertitamente lasciato sulla panchina lo zaino, e a nulla sono valse le immediate ricerche che hanno coinvolto persino i carabinieri.

In un post pubblicato sul gruppo Facebook "Sei di Venaria se..." e diventato subito virale, la mamma, Giulia Gallo, ha spiegato che Popale accompagna Gabriele sin da quando aveva solo sei mesi, ed è con lui anche e soprattutto durante la nanna.

Per questo, il bambino non si rassegna all'idea di averlo perso, e ha chiesto ai genitori di offrire una ricompensa di 200 Euro, (il contenuto del suo salvadanaio) a chi lo aiuterà a riabbracciare il suo amico.

Fa specie pensare che nello zainetto vi fosse anche l'ultima console Nintendo, ma che a Gabriele non interessi minimamente. Questo dimostra che il valore economico di un oggetto non è nulla in confronto al suo pregio affettivo.

Questa storia mi ha ricordato il libricino tattile di stoffa che regalarono a Lorenzo quando aveva poco più di cinque mesi. Da allora, non se n'era mai separato, e si addormentava soltanto maneggiandolo e ascoltando il suono che produceva.

Il problema è che anche durante le passeggiate fuori casa, lo teneva con sé nel passeggino, così una volta tornammo a casa e ci rendemmo conto che non era più lì.

Ripercorrere al contrario la strada fatta fu inutile.

Del libro non v'era nemmeno l'ombra.

Quella notte Lorenzo non chiuse occhio, finché l'indomani mattina riuscii a reperire un nuovo libricino identico al suo, e poté tenerlo vicino al cuore per un altro annetto, fino a che decise di abbandonarlo spontaneamente in un cassetto.

Insomma, spero che Gabriele possa ritrovare il suo Popale, che definisce magico e speciale.

In fondo, il ladro di giochi può rivendersi la Nintendo, ma cosa potrebbe farsene di un orsacchiotto spelacchiato?