domenica 12 giugno 2022

Dividete le faccende domestiche col partner?

 
Il 12 giugno nascevano Margherita Hack (1922) e il mio amatissimo Francesco Renga (1968).
Avendo già pubblicato molti post dedicati al cantautore italiano, ho deciso di dedicare l'almanacco della domenica a una delle astrofisiche più famose di sempre.
Contro ogni aspettativa, però, non condividerò con voi una riflessione sui massimi sistemi, bensì su un tema che interessa direttamente ciascuno di noi: la divisione delle faccende domestiche.

Nell'immaginario collettivo si tende ancora a pensare, infatti, che le donne debbano occuparsi della casa, anche se lavorano fuori alla stregua dei mariti.
Una concezione piuttosto anacronistica, come la stessa Hack sottolineava.

“Dove sta scritto che le donne
devono occuparsi delle faccende domestiche?
Questo aveva un senso una volta,
quando solo l’uomo lavorava fuori casa,
ma oggi non lo ha più.
Credo siano succubi di una tradizione
lunga a morire.”.

Effettivamente, oggi la maggior parte delle donne ha un lavoro, quindi non dovrebbe sobbarcarsi da sola il peso di un'abitazione e dei figli.
Eppure, molti uomini continuano a rifiutarsi di bagnarsi le mani per lavare il pavimento, e simili.

Come vi organizzate in merito?
Io ho sempre lavorato, ma sono molto pignola nello svolgimento delle faccende domestiche, pertanto non voglio che mio marito le faccia, altrimenti mi tocca, come si dice dalle mie parti, "ripassare da dietro".
Va detto, però, che in casa abbiamo tutti dei compiti predeterminati, e persino Lorenzo dà una mano, riordinando i suoi giochi in autonomia, e prendendo le bottiglie d'acqua dallo sgabuzzino per permettermi di rifornire il frigorifero.

Mio marito, invece, rientra regolarmente il bucato, rifà i letti, passa l'aspirapolvere, asciuga le stoviglie, e porta fuori la spazzatura.
Quando sono stata molto male, ha anche lavato i piatti senza problemi, ma per me è stato doloroso non vederli splendere, e dunque ho fatto in modo che accadesse il meno possibile.
Di sicuro, però, non rifiuterebbe di dare il suo contributo anche in altro. Perché, la verità è che la casa è sua quanto mia, il figlio anche.
Lui lavora fuori praticamente per tutto il giorno, quindi è logico che "mi aiuti" raramente, ma quando c'è non ho nemmeno bisogno di chiedere e questi compiti sono suoi.

Ritengo che dovrebbe essere la normalità, ma spesso non è così.
Raccontatemi la vostra esperienza.

Intanto, pur avendo evitato di dedicargli un intero post, consentitemi di fare gli auguri di compleanno a Francesco, che oggi compie 54 anni, ma resta sempre un ragazzo bellissimo. 😉

24 commenti:

  1. Splendida persona Margherita Hack! 😍 E aveva ragione sul dividersi le faccende domestiche, quanto meno perché così... si finisce prima! 😊

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto. Si finisce prima e ci si può dedicare a tantissime attività più allegre. 😉

      Elimina
  2. A casa abitiamo in 2 si fa in 2.
    Magari certe cose le faccio solo io...perché son stronza..🤣..
    Non sia mai che ..come pulisco pavimento io ! Come stiro io !!🤣🤣🤣
    Ma magari io pulisco bagno ..nel frattempo lui fatto pranzo ....insomma siamo in 2 e mai che se ce da fare 1 lavora 1 sul divano..no......1 fa 1 cosa 1 altra😉
    Auguri Francesco 🎉🎉

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come dice Gaspare, insieme si fa prima. 😉
      Però, alcune cose, è meglio farle da sole, se no i mariti son costretti pure a sorbirsi la paternale per non essere stati sufficientemente puliti e precisi. 😂😂

      Elimina
    2. Confermo, bisogna collaudarsi nei primi tempi. Quando convivevo avevamo notato che conveniva che io spazzassi a terra e lei lavasse il pavimento, partendo una mezz'oretta dopo di me. E in quella mezz'ora lei preparava quello che poi io avrei cucinato mentre terminava l'ultima stanza o il balcone... Oppure mentre finiva uscivo un attimo e compravo delle paste (generalmente zeppole fritte). 😋

      Elimina
    3. Zeppole? 😍😍😍😍
      Adoroooo, lo sai. 🤤

      Elimina
  3. Sono generazioni diverse, è vero, ma sono ben felice dei progressi fatti, perché nessuna donna dovrebbe "servire" il suo uomo come se fosse una cameriera.
    Il matrimonio dovrebbe essere tenuto in piedi dall'amore e non certo dalla sudditanza.

    RispondiElimina
  4. Ecco, il problema è quello del "ripassare da dietro", mia madre è "potente", comunque lavare a terra sì, i piatti e l'aspirapolvere, qualcosa fa mio padre ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, se dovete farle male le cose, meglio che le facciamo direttamente noi. :P

      Elimina
  5. Mio marito è bravo con i lavori di casa, però ricade nella categoria di quelli che escono di casa la mattina presto e tornano nel tardo pomeriggio, per di più dopo cena esce di nuovo per andare a mettere a letto suo padre che ha 97 anni. Siccome io ho molto più tempo libero di lui, è logico che il grosso dei lavori li faccio io e sì, sono un po' come te, le cose vorrei che fossero fatte a modo mio XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Vorresti che fossero fatte a modo tuo"...
      Perché, esiste un altro modo altrettanto giusto? Ahahahah ;)

      Elimina
  6. Non lavorando , la casa è sempre stata sulle mie spalle . Quando ho
    chiesto un aiuto mi ha risposto ..... meglio che non lo dica .
    Figlio unico con Mamma che non ha mai voluto che imparasse a
    gestirsi , persino la biancheria da cambiarsi gliela preparava sul letto .
    Da quando è in pensione , su insistenza , un aiutino me lo da .
    Al mattino pane e giornali e l'immondizia compito suo , a volte prepara
    e sprepara la tavola . In cucina non è capace di accendere il gas ,
    figurati far da mangiare . Completamente negato per qualsiasi lavoro
    manuale ; a sì , mi cambia le lampadine bruciate .
    Forse è questo il marito che mi merito . Hahahah !!!
    Buona serata . Bacione . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Diciamo che tuo marito è figlio di un'epoca in cui le mamme servivano i mariti e i figli maschi, perciò questi non avevano alcun dovere in casa.
      Per fortuna la società si è molto evoluta, da allora, e noi madri insegniamo ai nostri figli (maschi e femmine) a saper fare tutto a casa e fuori.
      Quindi Roberto è fortunato perché "anzianotto", se no ti avrei consigliato di farlo dormire sul balcone. Ahahahahhaha 😉

      Elimina
  7. Ora sono a casa e faccio tutto io e non pretendo nessun aiuto. Ma ogni tanto mi sorprende quando mi aiuta a cucinare o lavare i piatti. A volte mi porta fuori a pranzo perché dice che mi merito un po' di svago. Quando lavoravamo entrambi invece, faceva la sua parte, e pure il fanciullo!
    Al figliuolo ho insegnato tutto fin da piccolo e così è andato a vivere da solo quando aveva 22 anni. Mai lavato i suoi panni e mai andata a casa sua a pulire. Sono quel tipo di mamma da calcio nel deretano e che si aggiusti da solo! 😂
    Ora è sposato e non ho la più pallida idea di chi fa cosa, affari loro, non ti pare? 😏

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissima! Anch'io farei come te.
      Non sopporto quei figli che vanno a vivere da soli, ma poi tornano tutti i giorni a pranzo dalla mamma, o le portano bustoni di roba da lavare. Allora tanto vale che rimangano coi genitori, no?!

      Affari loro, hai ragione. Ma spero per tua nuora che qualcosa faccia (ancora). 😂😂

      Elimina
    2. Guarda, non mi dice piu nulla.
      Appena messi assieme ha iniziato la frase con "tuo figlio". L'ho fermata subito dicendole ciò che suocera disse a me; ma possibile che quando va bene è il vostro uomo e quando non va diventa mio figlio?
      Mai più detto nulla su di lui, ne in bene ne in male! ( Pure io non avevo più detto nulla!
      I buoni insegnamenti vanno tramandati! 😉

      Elimina
    3. Ahahahhahaha
      Questa è bella.
      Io dico "tuo figlio" persino a mia madre, parlando di mio fratello, figurati a mia suocera.
      Dev'essere una deformazione, allora. 😂😂😂

      Elimina
  8. Sono fortunata, perché mio marito, pur appartenendo alla generazione in cui gli uomini in casa non alzavano un dito, ha vissuto per molti anni da solo e ha imparato ad arrangiarsi, conservando le sane abitudini dopo il matromonio (anche questo non scontato). Dei due, sono io a schivare i miei doveri, semmai. Non ne vado proprio orgogliosa, ma è così.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh, se il rapporto è paritario puoi anche concederti qualche settimana di ferie, o no? 😅

      Elimina
  9. Sì, anche mio marito collabora. A volte fa la spesa, asciuga i piatti, porta fuori la spazzatura, mi aiuta a cucinare e a passare l'aspirapolvere. Si occupa del giardino e di un piccolo orto. Non lava, non stira, non toglie la polvere, non lava i pavimenti, ma quando mi è capitato di stare in ospedale ha fatto anche quello. Mio figlio vive da solo da cinque anni e si arrangia, però, uscito dal lavoro, una o due sere la settimana viene volentieri a mangiare cena da noi. Ovviamente siamo noi ad invitarlo, perché ci fa piacere vederlo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fate benissimo ad invitarlo a cena. Anch'io vado da mia madre tutti i weekend. Ma di sicuro non le ho mai chiesto di farmi il bucato o di cucinare per me ogni giorno. 😉

      Elimina
  10. Il miracolo qui è accaduto da qualche mese. Fred stava male e non poteva lavorare dunque io mi facevo in quattro tra casa e negozio. Devo avergli fatto pena o deve essersi finalmente accorto di quale mole di cose io abbia addosso. Da quel giorno qualcosina la fa anche lui. Niente di veramente impegnativo ma è pur sempre un aiuto che prima non avevo. Baci.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Esatto.
      Può sembrare poco, ma comunque aiuta ad alleggerire il carico che abbiamo sulle spalle.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.