Asterix e Obelix: l'amicizia che trionfa (anche) sull'amore

 

Non ho mai amato le avventure di Asterix e Obelix, ma ieri è stato il compleanno di mio marito e ha espresso come desiderio quello di andare al cinema solo con me (come due fidanzatini 😅) per guardare un film che ci avrebbe regalato tante risate, e così è stato.

"Asterix e Obelix: il regno di mezzo", infatti, è una pellicola di poche pretese diretta da Guillaume Canet, (che interpreta anche il panzone Obelix, da sempre portato sul grande schermo da Gerard Depardieu), che diverte il pubblico.

Ambientato nel 50 a.C., il film racconta la vicenda della principessa Fu Ji, figlia dell'imperatrice cinese, e costretta a scappare dal suo regno per non essere data in sposa al diabolico Deng Tsin Quin che, per catturarla, si allea addirittura con Giulio Cesare (Vincent Cassel).

La principessa chiederà l'aiuto dei Galli, e saranno proprio gli eroi Asterix e Obelix a proteggerla nel suo lungo viaggio verso casa.

Durante il tragitto, i due si riscopriranno innamorati, rispettivamente di Fu Ji (Asterix) e della sua coraggiosa guardia del corpo e guerriera Tat Han (Obelix).

Questo creerà non pochi malintesi tra l'affiatato e storico duo. Nulla, però, che non possa essere chiarito, permettendo alla grande amicizia che li lega di trionfare.

La parte che mi ha fatta più ridere è stata sicuramente il cameo di Zlatan Ibrahimović, nei panni dell'invincibile soldato romano Caius Antivirus.

In particolare la scena in cui, dopo una brevissima corsa verso il nemico, Ibra si infortuna la coscia e chiede il cambio a Giulio Cesare, tra i fischi dell'esercito romano.

Insomma, una sorta di déjà-vu per i tifosi milanisti (come me) e non solo.

Come detto, il film è molto divertente, e strizza l'occhio al politically correct.

Asterix, infatti, vorrebbe diventare vegetariano e convincere il suo socio a fare altrettanto, ma come si può cambiare la propria natura o quella di chi ci circonda, dall'oggi al domani?

Ma non solo.

Nella pellicola vi è spazio anche per rivendicazioni femministe che, all'epoca degli antichi Romani, di sicuro non erano esattamente all'ordine del giorno.

Insomma, un film attualissimo, sebbene sia ambientato nell'antichità, che regala fragorose risate, ma anche spunti di riflessione.

Non una pellicola degna di nota per i critici cinematografici, ma che merita un bel 7 per i motivi che vi ho spiegato.

Eccovene, infine, il trailer in italiano.