Ciao Federico

 

Ci sono perdite premature che rimarranno eternamente nel cuore di chi resta.

Papà è andato via dodici anni fa, ma ancora tutto intorno parla di lui.

Allora accade che, in un mercoledì qualunque, apprendo dai giornali la scomparsa di Federico Salvatore e, pur essendone amareggiata, sorrido.

Perché quel musicista con gli occhioni spalancati e le facce buffe, mi parla di chi è volato via molto prima di lui.

Ho trascorso l'ultima mezz'ora riascoltando i suoi brani più celebri, nel tentativo di ricordarmi quale fosse quello che papà canticchiava spesso quand'ero piccola.

Credo si tratti di "Ninna nanna 1", che dedicava giocosamente a mio fratello.

E quanto si divertiva babbo ad imitare le sue smorfie. Ed io a guardarglielo fare.

La verità è che il vuoto lasciato dalla sua dipartita non potrà mai essere più grande dell'immenso amore che mi ha regalato nei miei primi 24 anni di vita.

Così, continuerò sempre a ripensare a lui con la gioia nel cuore delle meraviglie vissute, ma il retrogusto della nostalgia davanti agli occhi.

Ciao Federico.

Fa' buon viaggio e salutami papà.

Fate a gara a chi riesce a far ridere di più gli angeli.

Un abbraccio ai tuoi figli, da una figlia a metà. E a tua moglie.