Sondaggio: alla radio preferisci i programmi o la musica?

 

Nelle mie giornate ogni momento è buono per accendere la radio.

Lo faccio mentre mi reco al lavoro, in auto. Quando faccio le pulizie a casa. Quando sono in anticipo ad un appuntamento.

Se c'è una cosa che proprio non sopporto, però, è la voce dello speaker di turno che parla e sparla, impedendomi di ascoltare la musica.

Siamo così circondati dal vociare, infatti, che se accendo la radio ho bisogno di cantare e, perché no, ballare, al ritmo dei miei brani preferiti.

Quindi, confesso di cambiare compulsivamente stazione non appena i vocalist cominciano a parlare.

Mi danno quasi più fastidio degli spot pubblicitari, sapete? Anche se, ad onor del vero, cambio anche in quel caso.

L'idea di questo post è nata quando, pochi giorni fa, ho scoperto per puro caso che lo speaker che legge le notizie del giornale radio della mia stazione preferita ha nome e cognome identici ad un mio carissimo amico.

Parlandone con lui, mi ha detto: "Ma come, non lo sapevi?! Ascolti tutti i giorni quella radio!".

Ebbene no, non ne avevo idea, perché anche al momento del GR mi sintonizzo su un'altra frequenza.

Non basterebbe utilizzare un vecchio CD o ascoltare la musica da una chiavetta USB, obietterete?

No, perché la sorpresa di sentir partire quella canzone che ti riporta a ricordi lontani, emozionandoti, ma che mai avresti pensato di inserire nella tua playlist, non ha eguali.

Ieri, ad esempio, ascoltavo "Qualcosa di grande" dei Lunapop, e tornavo adolescente e felice.

Eppure, a tantissimi di voi sicuramente i programmi radio piaceranno un sacco, altrimenti cesserebbero di esistere.

Mio marito, ad esempio, è un fedelissimo ascoltatore di una radio blasonata che ogni mattina, intorno alle otto, trasmette un programma di scherzi telefonici. Lui conosce a memoria i vari format, e si diverte tantissimo a scoprire le reazioni delle vittime.

Io, invece, mi annoierei a morte.

Ecco, voi da che parte state?

In ogni caso, lunga vita alla musica!