Questo pomeriggio, alle 17.30, sono andata al cinema, da sola, per guardare la prima assoluta di "Nata per te" di Fabio Mollo.
La sala era vuota, e lo immaginavo, considerando che a quell'ora al cinema ci vanno solo i bambini, e questo non è sicuramente un film adatto a loro, ma ero così impaziente di guardare sul grande schermo la storia di Luca Trapanese e Alba, che non ho resistito all'idea di precipitarmi lì.
Seguo Luca sui social sin dagli albori della sua storia familiare, e mi sembra di volergli bene come se fosse mio fratello.
Il suo sguardo buono ed il suo sorriso gioioso, infatti, mi hanno conquistata sin da quando in tv ascoltai i primi servizi al tg in merito al suo forte desiderio di adottare una bambina, ostacolato dal suo essere single e, oltretutto, gay.
Il film ricalca fedelmente la vicenda reale, e già questo è stato per me positivissimo.
Ho pianto un sacco, a più riprese, all'idea che la piccola Alba sia stata abbandonata dalla sua madre naturale e, poi, rifiutata da 37 famiglie italiane, per la sola colpa di avere un cromosoma in più.
Ma, come se non bastasse, nonostante Luca fosse felice di poterla adottare, per colpa di una legge arcaica ed ingiusta che impedisce ai single di ottenere questo diritto, la piccola ha vissuto diversi mesi in ospedale e in una casa famiglia, in attesa del miracolo.
C'è voluto molto tempo, infatti, prima che l'integerrima giudice interpretata da Barbora Bobuľová desse il via libera per l'adozione.
Magistrale l'interpretazione del protagonista, Pierluigi Gigante.
Come si dice, nomen omen. Immenso.
In alcuni passi sembra davvero di avere davanti Luca, nonostante qualche capello di troppo...
Da sinistra Pierluigi Gigante, Alba e Luca Trapanese |
Anche l'avvocata Teresa Saponangelo è, a mio avviso, perfetta nel suo ruolo.
Insomma, un cast eccellente che racconta una storia che tutti dovrebbero conoscere.
Perché, per smuovere gli animi e, finalmente, le leggi, questo film dovrebbe entrare nelle scuole, nelle chiese, in qualsiasi luogo di aggregazione e di riflessione.
L'unica pecca che mi ha molto rammaricata è stata la presenza di un paio di scene di sesso che ho trovato di pessimo gusto, in quanto completamente lontane dal fulcro della storia.
E attenzione che il fatto che l'amore si consumasse tra due omosessuali non ha minimamente influito nel mio giudizio. Avrei provato lo stesso fastidio, infatti, se Luca avesse avuto un rapporto sessuale con l'avvocata, la giudice o chiunque altro.
Semplicemente, per quanto la vicenda fosse pura ed encomiabile, mi è parso che la scelta del regista la sporcasse un po'. Ma tant'è.
Sul finale ho pianto per almeno cinque minuti.
Le note de "Il mio canto libero" di Battisti sono state per me fatali, visto che rievocano sempre il ricordo di mio padre. Ma non solo. Veder scorrere le immagini di Luca e Alba, padre e figlia felici ed innamorati, mi fa sempre un certo effetto, nonostante io conosca benissimo quelle fotografie, quei video, quelle parole. Poiché, come detto, seguo con immenso affetto la vita di questa meravigliosa famiglia.
La speranza è che il film possa dare il suo piccolo contributo per cambiare il sistema perché, come scritto dal regista subito prima dei titoli di coda,
"Ma se l'uomo è arrivato fino a Marte,
forse un giorno
le cose cambieranno anche qui...".
In questa nostra bellissima ma, per molti versi, arcaica Italia.
Concludo con l'invito a guardare questo film che vi lascerà senza fiato, e a seguire su Facebook o Instagram Luca e i suoi piccoli interventi quotidiani che trasudano Amore e felicità da ogni microsecondo.
Sono andata al cinema da sola, l'ho detto.
Forse è la prima volta che questo accade.
Chissà quanti bei film ho perso da giovane perché nessuno era disponibile a vederli con me, in quel momento, e recarmi in sala da sola mi imbarazzava moltissimo.
Poi, però, si cresce e s'impara a star bene da soli, prima che con gli altri.
E, per nulla al mondo, mi sarei persa questa pellicola. A maggior ragione considerando che, un paio d'anni fa, Luca è venuto a Monopoli per presentare il suo libro, ed io che ero smaniosa all'idea di conoscerlo sono rimasta a letto con la bronchite.
Eh vabbè... Almeno al cinema ho potuto godermelo.
Visto il trailer una settimana fa, al cinema, da solo. Ci vado non dico ogni settimana, ma quasi. Una beatitudine secondo me :)
RispondiEliminaComunque la storia l'avevo sentita. Può essere che andrò anche a vedersela una di queste sere. 🤔
Io ci sarei andata l'anno scorso per guardare "Spencer", ma mio marito volle accompagnarmi.
EliminaDi solito se c'è un film che voglio guardare piace anche a lui, o viceversa. Ma stavolta era un desiderio solo mio e, inoltre, per i suoi turni lavorativi avrei dovuto attendere fino a domenica sera per poterlo guardare.
E allora sì, it's time to go alone ;)
EliminaDurante il weekend non tanto divertente, ma le serate in mezzo la settimana, quando vai in sala e non c'è quasi nessuno, si sta di un bene che non puoi capire. Ahhhhhh
Ho appreso dal tuo blog che sei tornato dopo un certo periodo di allontanamento.
EliminaMa ho visto che hai diversi lettori affezionati che fanno parte di un circolino che non apprezzo particolarmente.
Quindi, ti leggerò volentieri, ma raramente mi vedrai lasciare traccia, poiché non voglio rischiare di avere a che fare con gente invidiosa e carica di rancore.
Ci sono dinamiche che mi hanno coinvolta mio malgrado, e da cui mi sono allontanata di netto, impedendo a questa gente di approdare qui.
La blogosfera esiste ancora, rispondendo al tuo post, ma per me è abbasganza malata e falsata da squallidi atteggiamenti.
Ti auguro di essere più fortunato di me e di riconoscere eventuali nemici prima che possano annientarti. 😉
Uhmmm... sinceramente non ho idea di chi tu stia parlando e non mi sono mai accorto di giochetti, gente falsa e cose simili. Forse dipende dal tipo di post che faccio, non so, ma non ho mai avuto alcun problema con nessuno. Anche nel blog, nel corso degli anni, non ho mai avuto un clima problematico nei commenti, quindi se troverai occasione o motivo per commentare io ti inviterei a farlo tranquillamente ;)
EliminaTi svelo un segreto...
EliminaSei semplicemente maschio.
Difficilmente una donna potrà provare invidia per un maschio e, allo stesso tempo, è quasi impossibile che un uomo possa notare il successo di un altro uomo e infastidirsi per questo.
Tra uomini c'è molta solidarietà.
Ma se una ragazza giovane ed esordiente ha un discreto seguito, molto più forte di quello del sessantenne di turno che ha questo hobby da decenni, allora vedi che la situazione si complica...😉
Vediamo se riesco ad incollare un link nei commenti, così posso suggerirti la lettura di un post che ben sintetizza il tutto.
EliminaQui
Letto. Mi sono fatto un'idea di quanto successo, ma davvero, se c'è qualcosa che mi interessa veramente poco (parlo in generale eh!) è litigare, quindi figuriamoci le litigate tra altre persone quanto possano coinvolgermi.
EliminaMi spiace aver letto (anche vedendo il commento di Moz che conosco personalmente) di un clima brutto negli scorsi anni, ma proprio per questo preferisco andare avanti come ho sempre fatto: scrivo le mie cose, leggo chi voglio, chiacchiero e scambio idee con chi trovo interessante :)
Il tempo che ho è limitato e voglio usare quello che passo sul mio e gli altri blog in modo costruttivo.
La tua linea collima perfettamente con la mia. Diciamo che fino allo scorso anno avevo molto tempo libero e, siccome la scrittura è la mia vita, aggiornavo il blog anche due volte al giorno. Ero molto attiva nell'ambiente.
EliminaAdesso, invece, sono oberata di lavoro e dedico il poco tempo libero ad hobby meno impegnativi.
Per l'aspetto blogging, preferisco leggere solo quello che mi piace ed intervenire raramente, proprio per non ricadere vittima di nuovi problemi.
Solo pochi giorni fa, ad esempio, un'amica mi ha segnalato che un vecchio blogger ha scritto che il mio sito è illegibile e, fortunatamente, in via di estinzione.
Ho riso un sacco ripensando che, a distanza di due o più anni (non ricordo con esattezza) gli bruci ancora così tanto il fatto di essere stato messo alla porta dalla sottoscritta. 😉
Un bel film.
RispondiEliminaMolto, molto bello.
EliminaUna storia che conoscevo, spero di guardare il film.
RispondiEliminaSono felice che tu la conosca e spero che non ti perderai il film!
EliminaBella recensione di un film sicuramente da vedere, ma da me questo tipo di cinema non arriva, e se arriva qualcosa è proiettata male.
RispondiEliminaMa che peccato.
EliminaIo sono fortunatissima ad avere in città un multisala eccezionale.
Qualsiasi film mi interessi, passa sicuramente da Monopoli.
Conoscevo la storia per averla sentita in tv. Un film sicuramente toccante e da non perdere. Sono molto contenta che, tra le tante regole, abbia vinto quella del cuore.
RispondiEliminaLa regola del cuore dovrebbe vincere sempre e comunque. ❤️
EliminaL'idea del cinema da soli non è affatto male. Anzi forse per entrare davvero all'interno di un'opera meno distrazioni si hanno e meglio è.
RispondiEliminaSi percepisce nelle tue parole quanto tu abbia apprezzato questo film. Conosco la storia di Luca e Alba, almeno sommariamente. Sono felice che ora possano conoscerla anche molti altri.
Baci.
Grazie. Speravo di riuscire a trasmettere con queste poche righe l'emozione che la visione del film mi ha regalato.
EliminaE sì, spero davvero che questa storia entri in ogni famiglia italiana.
Seguo questi 2 😉da quando +/-han cominciato a pubblicare i loro insieme
RispondiEliminaLui MITICO ..ma anche ALBA si difende bene😉💖💖
Andar da sola ..siiii!! Lo faccio da tantoooo..mostra ,cinema,conferenza,gironzolare x città..se qualcuno mi segue ..OK!
Altrimenti meglio soli che male accompagnati..
Ma che son...selvaggia..te l'ho già detto penso..
Selvaggia: tutti di la io di qua..mai seguire la folla
E son selvaggia pure io.
EliminaMica poco! 😂😂
Spero che questo film arrivi nella tua città.
Un bacio.
Un film utile e necessario, indipendentemente dalla scelta personale di vedere o meno, io per esempio decido di evitare semplicemente perché non nelle mie corde, ma chi vuole deve.
RispondiEliminaIo non me lo sarei perso per nulla al mondo. 😍
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