La scorsa settimana siamo andati al cinema per guardare "Inside Out 2", che mi ha un po' delusa e vi spiego subito perché.
Intanto, premetto che avevo trovato il primo film, del 2015, assolutamente geniale e molto toccante in alcuni passaggi. Dunque, le mie aspettative erano abbastanza alte. Però.
Forse è opportuno che io faccia un'altra doverosa premessa e cioè che, per carattere, detesto gli stereotipi e i preconcetti.
Infatti, non ho apprezzato che l'adolescenza venisse descritta nella pellicola come un periodo di assoluta follia emozionale, in cui non si sa quel che si vuole, perché e per come.
Per quanto io abbia, poi, profondo rispetto per chi soffre di ansia e di attacchi di panico, non mi è piaciuto nemmeno che si potesse associare ai tredici anni la fase di maggiore agitazione della vita intera.
Sarà che io adolescente ci sono stata e, a parte aver avuto il cuore spezzato a più riprese, non ho mai angosciato i miei genitori o i miei amici con strane paturnie, perdendo il sorriso, e voglio sperare che per mio figlio sarà lo stesso.
Veniamo, ora, al film.
Kelsey Mann, al suo esordio alla regia, ci (ri)porta nella testa di Riley, che sta affrontando l'ultima estate prima dell'inizio del liceo, con tutti i cambiamenti che ne conseguono, nella sfera delle amicizie e delle responsabilità.
Abile giocatrice di hockey su ghiaccio, la ragazza viene invitata dalla coach Roberts, assieme alle sue due migliori amiche Bree e Grace, a partecipare ad un weekend all'insegna dell'allenamento, per selezionare chi entrerà a far parte della famosa squadra delle Firehawks.
Sarà proprio qui che le sue storiche emozioni daranno il benvenuto a nuove sensazioni potenzialmente pericolose, ovvero Ansia, Invidia, Imbarazzo e Noia.
La squadra di paladini nel suo cervello, dunque, si allarga e nuove articolate dinamiche si intrecciano.
Riuscirà Gioia a preservare la bontà d'animo di Riley, mentre Ansia ed Invidia cercheranno di renderla il più competitiva possibile, per poter ottenere l'agognato posto in squadra?
Non sarà io a dirvelo, quindi, per scoprirlo, vi toccherà guardare il film.
Come detto, non ho apprezzato la presenza così preponderante ed invadente di Ansia.
Sarà che, come dico sempre, io sono la perfetta antitesi dell'agitazione, poiché con le mie manie di controllo ed organizzazione, la situazione non mi sfugge mai di mano, però davvero mi risulta difficile credere che un adolescente possa soffrire così tanto di irrequietudine.
Piuttosto, a turbarlo, sarà il senso di inadeguatezza, le incertezze sul futuro, la paura di deludere i propri cari nelle scelte di vita che si fanno, man mano, sempre più importanti.
Ma l'ansia, per me, è tutt'altra cosa. O forse no?
Alzo le mani, perché sicuramente chi non ha mai vissuto sulla propria pelle determinate condizioni, non può nemmeno descriverle o, peggio, giudicarle.
Resta comunque che, trattandosi di un film dedicato perlopiù ai bambini, l'ho trovato un po' troppo pesante in alcuni passaggi. Noioso.
Avrei preferito che Gioia ed Ansia duellassero a colpi di battute, e invece.
Inoltre, il momento in cui entra in scena il coniglio Bloofy che vuol essere una grottesca imitazione di Topolino, mi è sembrato fin troppo infantile e, per certi versi, quasi snervante.
Insomma, bocciato.
Per non parlare, infine, delle scene post-credit, cioè quelle che appaiono dopo i titoli di coda.
Di solito possono quasi essere divertenti. Peccato che, in questo film, i titoli di coda durino forse sei ore.
In sala eravamo rimasti in sette e ci stavamo letteralmente addormentando. E' stata un'agonia.
Non ho attivato il cronometro ma, credetemi, si è trattato di un momento lunghissimo ed estenuante, nemmeno ripagato dalla rivelazione del segreto più profondo di Riley che, ahimè, è in realtà banalissimo.
Beh, direi che ho già scritto abbastanza.
Voto finale? 6 politico.
Sarà stato un film di enorme successo, non lo discuto, ma per me, vederlo, è stato uno spreco di tempo e denaro.
Concludo pubblicando la classica foto di rito e il trailer ufficiale in italiano.
Buon fine settimana.
Il "problema" dei film Pixar è che, pur avendo un pubblico principalmente di bambini, sono in realtà film molto profondi e con situazioni di vita particolari che finiscono per coinvolgere emotivamente più gli adulti. Ricordo, ad esempio, titoli come "Up", "Wall-E" o "Coco", che i bambini apprezzano ma che un adulto piange come una fontana... è una precisa scelta creativa, non so dirti se giusta o no. Però condivido il fatto che possano annoiare (specie se il pubblico si aspetta un "semplice" cartone estivo). E poi, ovviamente, non sono tutti uguali: ci sono quelli più riusciti e meno riusciti. Il primo "Inside Out" non mi era dispiaciuto, questo lo devo ancora vedere.
RispondiEliminaIl primo mi era piaciuto molto.
EliminaQuesto no. Sarò felice di conoscere la tua opinione quando lo guarderai.
Non dimenticarti di avvisarmi. 😘
Io non conosco questi film, non posso dire niente, ti lascio un saluto e un augurio di buon mese d'agosto ! Ciao
RispondiEliminaNon ti perdi granché. 😅
EliminaBuon agosto a te.
Ti mando un saluto dalla calda Riviera Ligure .
RispondiEliminaBuona serata . Smack
Questo weekend sono stata a Fasano, come al solito.
EliminaPer fortuna c'era un po' di vento di maestrale, ma comunque faceva molto caldo.
Almeno, però, io, mamma e Lorenzo siamo andati al mare, sia ieri mattina che oggi.
Un bacione one one.
Anch'io purtroppo non posso commentare perché non ho visto e credo che non vedrò questo film. Mi fido dei commenti tuoi e degli altri lettori. Un film che mi piacerebbe vedere è Encanto. Prima o poi passerà in tv e lo vedrò. Mi pare abbia buone recensioni.
RispondiEliminaNon vorrei sbagliare, ma credo che sia già passato in chiaro.
EliminaComunque trovi la recensione di "Encanto" qui sul blog.
Io gli ho dato 8, quindi mi sa che merita. 😉
Non sempre i sequel sono fatti bene.
RispondiEliminaInfatti.
EliminaLa maggior parte delle volte (mi) deludono.
Concordo ahimè. Come ho scritto anche io, noiosetto e senza le genialate (adolescenza banalizzata) del primo.
RispondiEliminaE sulla scena dopo i titoli di coda: pensa che noi neanche l'abbiamo vista proprio perché troppo lunghi e dunque pensavamo non ci fosse nemmeno. L'ho vista dopo... e sì, deludente anche quella!
Per noi è un rito attendere l'ultima scena coccolandoci, ma in questo caso è diventata un'agonia, altro che! 😅
EliminaNon so che dire, dovrò verificare personalmente, ma generalmente il secondo non è mai meglio del primo.
RispondiEliminaFermati al primo, che è meglio. 😅
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