lunedì 22 febbraio 2021

E' possibile lasciare la propria eredità ad un animale?

 
La scorsa settimana ho letto due notizie in cui un uomo indiano di 50 anni e uno americano di 84 anni avevano lasciato tutti i propri averi in eredità al cane.
Su due piedi, le vicende mi hanno fatto sorridere, sebbene nei commenti letti sui giornali online si sia scatenato l'inferno.
In tanti, infatti, hanno accusato chi fa una scelta del genere di essere egoista e superficiale, poiché avrebbe potuto lasciare dei soldi a qualche famiglia bisognosa, o ad un'associazione.
Va detto che, in entrambi i casi, si è trattato di una cospicua eredità (5 milioni di dollari per l'Americano, e diversi ettari di terreno per l'Indiano).

In Italia, la moda dei testamenti in favore degli animali non è poi così diffusa, sebbene esista.
La legge, però, impedisce ad una persona di destinare i suoi bene al proprio amico a quattro zampe, poiché nel nostro Ordinamento gli animali non sono dotati di capacità giuridica, e dunque non possono essere titolari di diritti, né di obblighi.

Esistono, però, degli escamotage per poter assicurare un futuro dignitoso al nostro cane (ad esempio), nel momento in cui non potrà più contare sulla nostra presenza.
Diverse associazioni di settore, infatti, consigliano di nominare un erede oppure un legatario a cui destinare i beni, a condizione che si prenda cura dell'animale.
Ma non solo. E' opportuno, anche, designare un esecutore testamentario che potrà verificare la condotta dell'erede, ed eventualmente privarlo di qualsiasi beneficio economico, per poter affidare l'animale ad altri.

Insomma, "fatta la legge, trovato l'inganno", si sa.
Allo stesso modo, sarà pur vero che il cane è il migliore amico dell'uomo, ma davvero si può pensare di morire senza avere un'unica persona di fiducia, parente o meno che sia, a cui lasciare i frutti della propria ricchezza?
E se anche così fosse, non sarebbe bello donare i propri soldi agli ospedali, alle associazioni umanitarie, a chi convive con una malattia rara, ecc.?

Di sicuro, ognuno fa quel che vuole con i propri soldi, e il buonsenso non è sempre così scontato.
Spero, però, che ciascuno di voi possa avere accanto qualcuno che gli voglia bene fino all'ultimo dei suoi giorni. A quattro zampe, ma anche a due!

38 commenti:

  1. E che può farne un cane di 50 milioni di dollari? E a chi lascia in eredità quello che gli avanza se muore, diciamo, dopo quattro/cinque anni?
    Sarà che non ho mai avuto un cane o un gatto, ma non capisco questi gesti nei confronti di animali, seppur amati dai loro padroni.
    Ho detto la mia.
    Buongiorno! Mafi

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    1. La questione spinosa è che a ad un cane, per vivere bene fino alla morte, diecimila euro sarebbero più che sufficienti.
      Il resto potrebbe essere dato in beneficenza, se nessun umano è degno di riceverlo.
      Però, mi vien da pensare che chi non abbia neppure un amico o un parente fidato sia una persona molto avida e povera di sentimenti, altrimenti, in una vita intera, è inevitabile costruire almeno un legame importante.

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  2. Trovi anch'io che la soluzione del nostro sistema sia preferibile anche perché cmq permette di poter tutelare l'anima senza le stravaganze stile USA

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    1. Infatti.
      Sebbene, anche in questo caso, gli eccessi siano inutili.
      Come detto, per far vivere bene i nostri amici a quattro zampe, basta pochissimo.

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  3. Detto fuori dai denti: tra le persone che conosco e che ostentano amore verso gli animali (generalmente cani e gatti) vedo poco amore per gli uomini. Sarà che con l'uomo devi averci a che fare e non gli puoi dire: sta zitto e a cuccia, e quello obbedisce... Penso che lasciare tutti i propri averi ad animali (il proprio o i vari canili, gattili ecc.) sia un atto di egoismo. Sia un voler dire: poiché non c'è un umano che mi sopporta, "mi sono preso" un cane/gatto. Che poi si voglia destinare parte della propria eredità a quel fine, non ci vedo nulla di male. Lo so, sono troppo estremista e sicuramente mi verranno addosso, ma personalmente ritengo che gli animali, per quanto belli, carini, affezionati, sensibili, ecc. siano un gradino sotto l'uomo nella scala della creazione (o dell'evoluzione, fate voi). E se devo pensare ad un mio simile a cui dare amore e assistenza, mi viene in mente anzitutto l'uomo. Poi l'animale sarà anche di compagnia (specie per un anziano), simpatico e tutto quel che volete; ma sentir dire: fuffi vieni dalla mamma, mi fa molto pensare. Sarò insensibile... .

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    1. Temo di essere insensibile quanto te, perché avrei potuto scrivere ogni singola sillaba di questo commento. C'è molto moralismo in merito all'amore per gli animali.
      Io li rispetto, ma "vieni da mamma" lo dico a mio figlio, e non al mio cane. E non mi sento cattiva per questo.

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    2. Siamo in tre allora. Trovo assurdi quelli per cui un animale è come un figlio: prenderlo comporta un impegno a vita, è bello e gratificante, ma non va umanizzato. Il cane vuole un capobranco, non un genitore. E resto basita leggendo di coppie in cui uno magari è allergico e l'altro preferisce lasciare lui/lei piuttosto che l'animale.

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    3. Purtroppo gli estremismi tra chi reputa gli animali al pari dell'essere umano sono tanti.
      E se ti azzardi a fargli notare che un determinato atteggiamento non è normale, ti accusano delle peggiori cattiverie e di mancata sensibilità.
      Io ho smesso di dialogare con persone del genere.
      In linea di massima, non sopporto gli estremisti. Religiosi, con i figli, con gli animali, con il lavoro o con qualsiasi altra diavoleria.

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    4. Allora siamo in quattro. Ho affrontato l'argomento proprio l'altro giorno e le mie conclusioni sono simili alle vostre.

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    5. Avevo letto il post a cui ti riferisci, ma poi mi son dimenticata di commentarlo, perché in questi giorni sono stata abbastanza indaffarata e senza PC. Pardon.

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    6. Molti cosiddetti umani sono mostri hanno da imparare dagli animali come comportarsi che a differenza loro non fanno del male continuo e immotivato per il bisogno malvagio e patologico di ferire che parecchi "umani" hanno. Gli animali danno amore vero e incondizionato che parecchie "persone" non sanno e non vogliono provare e dare.
      Ecco perché sono migliori e più amati. Questo è un esempio di animalista matto perché sappiamo che un animale non può gestire i soldi ma l'azione morale del padrone è giustissima.

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    7. L'azione morale, dici bene. Ma concretamente altro non è che uno sperpero di risorse preziose da destinare, eventualmente, proprio al mondo animale.

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  4. Lasciare un'eredità a un animale è un po' sprecato, meglio ad associazioni che fanno i loro interessi.

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    1. Il problema delle associazioni a tutela degli animali (e non solo) è che ho visto così tanti soldi e interessi economici girare tra i soci, che ho perso la fiducia nel loro operato.
      Ma di sicuro è sempre meglio che lasciare una fortuna allo stato o, peggio, alla chiesa, già ricchissima.

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  5. Per quanto la ami, non lascerei mai tutto in eredità alla mia Mafalda! Ti dirò che quando sento di gente che lasciamo milioni al proprio cane o gatto, trovo la cosa un po' immorale. Potrebbero comunque assicurare loro di stare bene e devolvere il resto in beneficenza, se non hanno parenti.

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    1. Parenti o amici fidati.
      C'è così tanto da fare per l'uomo.
      Basti pensare alla ricerca, agli ospedali, ai bambini, alla fame nel mondo.
      C'è l'imbarazzo della scelta e qualcuno si concede il lusso di lasciare milioni ad un animale.
      Che pochezza.
      Ecco, l'ho detto.

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  6. Questa non l'avevo mai sentita!Si può amare il proprio animale,ma non fino al punto di lasciargli l'eredità.

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  7. Mi piace come hai affrontato la questione: sottolineando che chiunque di noi può assicurare un futuro al nostro cane, senza "sciapate" come rendere l'animale l'erede testamentario...
    Peraltro se una persona ha un forte amore per gli animali, può comunque fare un lascito alle associazioni che si occupano di loro...

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    1. Di sicuro sarebbe meno inutile, come affidare un patrimonio ad un essere incapace di gestire il denaro.

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  8. Dipende ovviamente dall'eredità, se cospicua per me è sbagliato, se ridotta perché no? Ma comunque prima gli umani...

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    1. Cero, lasciare qualcosa ANCHE al proprio amico a quattro zampe è giustissimo.

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  9. Se si effettua una scelta simile, significa che durante la vita non si sono stretti rapporti così intimi da volergli lasciare qualcosa di concreto dopo la morte.
    Evidentemente questi animali erano la vicinanza più prossima che queste persone avevano. Ed è molto triste, secondo me.

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    1. Molto triste perché, come detto, secondo me è indice di avidità.
      Di sentimenti, soprattutto.

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  10. Non ho mai avuto cani, gatti ,e nemmeno cavalli .
    Quando ormai pensavo di non aver più nipoti dissi alle mie figlie :
    "Lasciate qualcosa a chi vi assiste e il resto alla Caritas ,alla
    ricerca Tumori o altro , sempre in beneficenza" .
    I cani e i gatti vivono con poco , le famiglie povere no .
    E poi è nata Nora....
    Bacione one one . Laura

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    1. Poi è nata Nora e tutto il mondo è cambiato.
      Uh, che meraviglia!
      Spero che potrai riabbracciarla prestissimo. <3

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  11. Ciao! Io amo gli animali, soprattutto i cani, ma, si trattasse del mio, troverei qualche escamotage per farlo vivere bene fino alla fine, tra quelli che hai elencato tu. Per un cane non ci vogliono cifre esagerate! Per il resto, se si hanno persone care a cui lasciare la propria eredità, perfetto; se no, meglio la beneficenza di certi "parenti serpenti" che non aspettano altro...

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    1. Di sicuro nemmeno io lascerei un solo centesimo ad un parente serpente, ma è così bello fare beneficenza che sarebbe davvero un peccato sprecare i risparmi di una vita.

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  12. Meglio donare a qualche associazione, che tuteli gli animali.

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    1. E cercare di costruire rapporti sinceri, nel corso della vita.

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  13. Per lasciare tutto al cane devi partire dal presupposto che il cane apprezzi il denaro come gli esseri umani, cosa di cui dubito. Per una cuccia calda, coccole, qualche bella passeggiata e la ciotola piena di pappa bastano pochi soldi. Se invece lasci un patrimonio a qualche associazione, magari anche di tutela degli animali, è una bella cosa.

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    1. I soldi servono poco agli umani in fin di vita, figuriamoci agli animali.
      Molto meglio regalare amore.

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  14. Ma una volta morti il cane e i gatto i soldi dell’eredità a chi vanno?
    Allo stato?😂

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  15. La reputo una gran cavolata perché se lasci qualcosa in eredità a un animale (ed è successo come ormai ben sai) alla fine è tutto un grosso spreco. O vendi tutto prima di morire o lasci tutto ai poveri ecc ecc. Cioè lasci una reggia a un gatto, ad esempio: er gatto che ce fa con una reggia a parte scagazzare a destra e a sinistra?

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    1. Ahahah
      Immagino non ci possa nemmeno scaggazzare, perché se non c'è dentro un umano che gli dia da mangiare quotidianamente, dubito che sopravviva più di due settimane. 😅

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  16. Beh io ho un cane e posso assicurarvi che gli manca solo la parola, come si suol dire, per non parlare del fatto che ne conosca parecchie, adattando il suo comportamento a quanto gli viene detto. Ovviamente non avrebbe alcun senso lasciare dei soldi o delle proprietà ad un animale, per quanto lo si ami. Non saprebbe gestirli. Non sarebbe male lasciare qualcosa ad una persona che possa prendersene cura, in modo che non finisca al canile, ma basta sicuramente una piccola somma. Allo stesso modo, per chi ha tanti soldi, potrebbe anche essere un bel gesto aiutare canili e gattili, che sono sempre in grande affanno. Di sicuro, lasciare una grossa eredità ad un animale non ha alcun senso. Si tratterà di persone sicuramente molto sole, che non hanno più fiducia nel genere umano.

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    1. Effettivamente i canili e i gattili hanno bisogno di così tante cose che sarebbe un grosso peccato gettare nel cestino tanti soldi.

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