venerdì 28 febbraio 2020

Lotta al pesciolino rosso: #aridatecemartin

Se c'è una cosa che ho imparato a mie spese è che gli amanti degli animali non sempre sono esattamente diplomatici.
Ci sono quelli che accudiscono cani e gatti come figli chiamandoli, appunto, "amore di mamma" e guai a contraddirli. Quelli che "gli animali sono meglio delle persone" e amen.
Io, per carattere, tendo a non essere mai troppo estremista, in tutte le cose, e non sopporto chi mi aggredisce senza intavolare un fruttuoso contraddittorio.
L'anno scorso, Lorenzo mi chiese in dono dei pesciolini rossi e lo accontentai.
Una cara amica mi spiegò i disagi che vivono i pesci all'interno delle classiche boule di plastica o vetro.
Giuro che non avrei mai immaginato nulla del genere, soprattutto considerando che da bambina mi ero presa cura per molti anni di due pesciolini che sembravano felicissimi.
Dunque, Annarita mi invitò a non pubblicare foto dei pesci sui social, dove sicuramente gli acquariofili mi avrebbero aggredita.
Seguii il suo consiglio.

A distanza di qualche tempo, acquistai un vero acquario con pompa, filtro, ecc, ma decisi di non comunicarlo al mondo social, poiché pare che anche in questi casi sotto un determinato numero di litri di capacità, rischi di essere denunciato per maltrattamento di animali.
E no, non è sarcasmo.

La cronaca mi viene in aiuto, quindi vi racconterò la storia di Martin.
Siamo a Roma, nel bar "Il piccolo diavolo". Su uno scaffale giace una boule che accoglie un simpatico pesciolino, amato e curato dal proprietario della struttura e dai clienti più affezionati.
La scorsa settimana, però, nell'esercizio commerciale entrano due guardie zoofile, che cominciano ad informarsi sulla salute di Martin, facendo decine di domande e scattando fotografie.
Dopo qualche giorno, le guardie informano il barista di dover sequestrare Martin, per sottrarlo al triste destino della vita in ampolla.
Il proprietario, però, non ha intenzione di separarsi dal suo amico squamoso, quindi chiede il permesso di poterlo trasferire a casa di sua madre, in uno spazioso acquario dotato di tutti i comfort.
Dopo aver verificato l'adeguatezza del nuovo "alloggio", le guardie acconsentono al trasferimento e sanzionano il ragazzo con una multa di 100 euro.

Insomma, Martin sarà più felice nell'acquario di "sua nonna" o avrebbe potuto vivere bene anche al fianco del suo amico barista?
Con tutti i maltrattamenti che, ogni giorno, subiscono centinaia di animali, davvero i pesciolini rossi sono così delicati?
Intanto, il proprietario del bar ha stampato delle magliette con l'hashtag #aridatecemartin, dato che sia lui che i clienti sentono la nostalgia del pesce.
Non sarebbe stato meglio chiedergli di acquistare un piccolo acquario da tenere in negozio, con le specifiche tecniche del caso?
Davvero, non vorrei sembrarvi superficiale (anche perché non lo sono), ma credo che tutto questo accanimento sia un tantino eccessivo.
Non trovate?

53 commenti:

  1. La soluzione dell'acquario in negozio poteva essere buona, bisogna vedere se percorribile, altrimenti credo ci avrebbe pensato anche il titolare del bar. Io adoro gli animali ma mi pare che a volte certi soggetti raggiungano forme eccessive ed estremiste di questo amore.

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    1. Anche io li amo e li rispetto, ma non sopporto chi perde il contatto con la realtà, in tutti i settori.

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  2. Mi sembra di aver letto che la boccia, per la sua forma, determina una minor ossigenazione dell'acqua. Poi francamente mi mette tristezza vedere un pesce lì da solo senza nulla, neanche un'alga, e mi chiedo se i pesci si annoiano. Non ne ho mai voluti, anche se una volta facemmo da fishsitter per una decina di giorni (ne uscì vivo per miracolo). Una mia conoscente trattava il suo come un figlio, tanto che visse per 18 anni.
    Ma solo a me, quando leggo per l'ennesima volta "eeeh, gli animali sono meglio degli umani" viene voglia di ululare e strapparmi la pelle?

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    1. No. Non solo a te.
      Anche a me. Ma ad ululare non ci ho mai pensato. :))

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  3. E' da parecchio tempo che a me pare si sia perso il senso della misura. Mi piacciono gli animali e ho sempre avuto dei gatti per casa, ma per quanto voglia loro bene li tratto appunto da gatti. Niente "amore di mamma" o corbellerie simili. Per cui se è vero che quando ci sono dei casi di maltrattamento è giusto intervenire, sanzionare qualcuno perchè tiene un pesce rosso in un bar mi pare tanto assurdo da risultare inconcepibile. Come se non ci fossero problemi molto più gravi, tra l'altro XD

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    1. A maggior ragione nella capitale...
      Poi, se proprio vogliamo dare al pesciolino una vita più dignitosa, è bene trasferirlo in un acquario più idoneo, ma la multa mi sembra davvero ridicola!

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    2. Se ragioniamo così, ci sarà sempre un problema più grave che giustifica il non fare...

      Si incendia una casa? Tutti fermi, c'è il corona virus in circolazione, evitare contatti!

      Una persona sta male e va al pronto soccorso? Non si può fare nulla perché si stanno sciogliendo i ghiacciai in Antartide, priorità assoluta lì.

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    3. E no. Non è quello che ho detto.
      Diamo al pesce una sistemazione più consona, ma la multa atta a rimpinguare le casse comunali è per me inaccettabile!

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    4. Gas75, non sono certo il tipo da fare questo genere di ragionamento, però un conto è un principio generale come quello che hai giustamente puntualizzato tu, un altro è un'eccezione come questa (così voglio considerarla)

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  4. gli animali non son meglio ..beh di certe personcine di mia conoscenza siii però!!..
    con tutti si deve aver rispetto ..animali ,umani, natura, cose ..
    è che spesso facciamo delle tempeste con una goccia d'acqua
    vedi VIRUSS!!
    tutti tuttologi ..tutti sapiens .. e poi alla signora di pianerottolo neanche salutano con misero "giorno .
    serena giornata

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    1. "Tutti tuttologi del web" direbbe Gabbani.
      Comunque, in linea di massima, detesto le generalizzazioni.
      Esistono moltissimi animali migliori di determinate persone. Ma altrettante persone speciali.
      Ed io voglio pensare solo a queste. Perché sono ottimista per natura. ;)

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  5. Anche i miei figli mi chiedono sempre di poter prendere un animale domestico.
    La mia risposta è sempre la stessa: ' in casa nostra di bestie ce ne sono già abbastanza!'
    Ho visto gente che coccolava i gatti come fossero persone, per poi negare qualche giorno di permesso ad una dipendente a cui avevano avuto operato d'urgenza il figlio di peritonite.
    Altro che coronavirus! Certe persone hanno problemi seri!!!!

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    1. Caspita!
      Poverina la dipendente.
      Comunque tu sei giustificata perché hai quattro figli, quindi di compagnia ne hanno in abbondanza.
      Lorenzo almeno due pesciolini li meritava, dai. ;)

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  6. Francamente a me la storia sembra una curiosità, una spigolatura graziosa: magari non mi intendo di animali, ma ho difficoltà a prendere sul serio un'accusa di maltrattamento per una storia del genere. Si sa che ai pesciolini in ampolla bisogna cambiare l'acqua spesso, ma... effettivamente non credo debbano considerarsi maltrattati.

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    1. E no, cara Sfinge.
      Qui ti sbagli.
      Ti basterà fare una semplice ricerca su Google e scoprirai che i pesciolini in ampolla impazziscono nel ruotare sempre su se stessi.
      Alcuni arrivano persino a suicidarsi, saltando fuori dalla vaschetta.
      Magari bastasse cambiare l'acqua ogni giorno, come avevo sempre fatto io.
      Però, ripeto, da qui a sequestrare il pesce e a multarne il proprietario, ce ne passa!

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    2. Da non trascurare anche il fatto che per varie ore nuotano in mezzo ad acqua che contiene anche i loro bisogni...

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  7. Io rispetto tutti gli animali (degli altri). Io non ne ho mai voluto anche
    se , per far contente le bimbe , ho preso un adorabile criceto .
    Mia foglia , la grande , aveva un pesciolino nella boccia e me lo ha dato
    da tenere finchè era in vacanza . Lo vedevo sempre boccheggiare e , pensando
    avesse fame gli davo spesso da mangiare . E' ingrassato tanto e poi è morto.
    Mi è veramente molto dispiaciuto , mi ero affezionata....Poverino .
    Io sì sarei stata da sanzionare non il gestore del bar , 100 euro poi ,
    mi sembrano veramente eccessivi . E già , basta far cassa...
    Abbracci . Laura

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    1. Sembri proprio la classica nonna del sud, sai? Ahahah
      Che riempie i nipotini di cibo.
      Lo sai che i miei pesciolini morirono allo stesso modo?
      Traslocammo e chiesi alla mia nonna materna di prendersene cura per due settimane, finché la nuova casa fosse stata pronta.
      Mi raccomandai con lei di non dargli più di tot cibo al giorno, e mi disse di star tranquilla.
      Dopo una settimana morirono.
      La costrinsi a seppellirli in giardino.
      Da allora non le ho mai affidato più nulla. Ahahah

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  8. No dai, che schifo!!!!
    Col cavolo che pulivo io. Lo avrei rimproverato alla grande, altro che!
    Ma che rispetto è questo???

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  9. Tento di riscrivere, a memoria, il mio commento andato perduto stamattina.

    Premessa: gli animali sono meglio delle persone, specie di qualcuna adulta.

    Tenere un pesce in una boccia di vetro equivale a vivere ininterrottamente in una casa degli specchi, senza riferimenti spaziali, senza la concezione se è giorno o notte, senza un bagno dove allontanare le nostre... evacuazioni.

    Poi alcune specie di pesci hanno bisogno di non essere soli, altri hanno necessità di un proprio spazio come un ragazzino vuole la propria cameretta in casa, occorre un determinato territorio acqueo con riferimenti sul fondale da vedere come propria casa.

    Poi non capisco in base a cosa Martin sarebbe stato felice. Perché saliva a galla vedendo una mano che gli dava cibo, che per lui era un fragile segno di riferimento in quel nulla accecante? Perché nuotava vivace come un recluso in camicia di forza in una camera imbottita?

    Il titolare del bar faccia il barista. E non dico altro di questo disumano egoista.

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    1. Ecco.
      Perdonami Gaspare. Lo sai che ti sono affezionata, ma per me questo è un esempio lampante di amante degli animali che perde il contatto con la realtà.
      Io amo i bambini. Moltissimo.
      Mio figlio vive nella bambagia e così tutti i suoi amichetti che passano da qui.
      Quando leggo o ascolto notizie di maltrattamento dei bambini, mi infervoro e non poco. Fondamentalmente perché soffro. Continuo a non capire come si possa far del male consapevolmente ad un bambino indifeso.
      In questo caso, allora, voterei per l'ergastolo o addirittura per la pena di morte (esagerando).
      Se una mamma, però, scuote il suo figlioletto in un momento di sconforto post partum, e questo muore perché gli si sposta il cervello, non me la sento di mandarla alla gogna. Non ritengo, infatti, che il caso possa essere ascrivibile ai maltrattamenti minorili, sebbene vada punito.
      Non so se hai colto la similitudine.
      Chi prende in casa un'ampolla con un pesce rosso, semplicemente NON SA (come nel mio caso) che starà ledendo la salute dell'animale.
      Quindi perché dargli dell'egoista o, peggio, augurargli di morire (sui social si legge anche questo).
      Basterebbe spiegargli che la boccia non va bene e chiedergli di attrezzarsi diversamente. Amen.
      Il discorso è molto più ampio di quanto tu creda.
      Perché invece di rompere i cosiddetti al povero barista, quelle stesse guardie zoofile non fanno visita a TUTTI i pet sohp della capitale (e non solo) e sanzionano chi vene queste ampolle e coloro che tengono anche cinquanta pesciolini in un acquario ben più piccolo del mio casalingo?
      La verità è che nei negozi ne muoiono anche tre al giorno, ma nessuno fiata.
      E allora no. Non accetto moralismo.
      Il male non siamo noi comuni mortali, che scegliamo di accudire un pesce nel mondo che consideriamo più consono, ma quelli che ce lo vendono, spiegandoci come fare.
      Spero di aver reso l'idea.
      Buona giornata.

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    2. Qui si sta parlando di un episodio specifico. Non è che io condanno il barista e assolvo i pet shop, sia chiaro. Io vieterei ogni commercio di essere vivente: all'origine del coronavirus c'è anche il festival della carne di cane di cui i cinesi vanno fieri, e che solo da pochi giorni stanno valutando di abolire visto il danno fatto (agli umani, perché se ne fregano dei cani ammazzati in questi anni in un modo che ti sconsiglio di vedere).

      Il contatto con la realtà lo perde chi vede in un essere vivente un oggetto da esporre come trofeo, una fonte di guadagno.

      Una futura mamma dovrebbe documentarsi, oggi che siamo in pieno XXI° secolo e non nel Medioevo, su come gestire un neonato, sulle crisi post parto, eccetera.

      Analogamente, se mi prendo un cane, un pesciolino, un gatto, un petauro, devo informarmi sulle sue necessità. Questo significa stare nella realtà.

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    3. Certo. Di solito la futura mamma si informa dal suo ginecologo che, per ovvi motivi, non le enumera TUTTE le evenienze, poiché molte sono sconosciute persino a lui.
      Allo stesso modo, se io adotto un cane, un gatto, o qualsiasi altro animale, mi fido di chi me lo porge.
      Non credo che chi sceglie di prendersi cura di un brontosauro debba necessariamente telefonare ad un veterinario ics per domandargli cosa fare esattamente per crescerlo al meglio.
      Siamo sopravvissuti per decenni senza l'esistenza dei medici e figuriamoci che adesso non siamo più in grado di allevare un pesciolino o, anche, un figlio.
      Ripeto, il problema è a monte.
      Nella mia città esistono quattro o cinque negozi di animali, e se tu vedessi come stanno stretti gli uccellini, i conigli e simili, perderesti il sonno.
      Ma sono certa che simili scene si verifichino anche dalle tue parti.
      Allora, se di salute degli animali vogliamo parlare (seriamente) proponiamo una legge che faccia chiudere i battenti a TUTTI questi negozi. Nessuno escluso.
      Lasciamo i pesci al mare, i cani e i gatti a..... non conosco il loro habitat naturale. Facciamo all'aperto.
      E così via...

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    4. Perfettamente d'accordo sulla chiusura di negozi di animali, come dei circhi. Serve una legge: sono pronto a tornare a votare per chi si impegna a portare la questione in Parlamento.

      Delicato il discorso sul ridare la libertà a cani e gatti. Loro sono già nel loro habitat: il cane è un lupo avvicinato dall'uomo e poi selezionato affinché facesse la guardia, il gatto domestico è un discendente del gatto selvatico che abbiamo portato nelle nostre case per cacciare i topi. Siamo eredi di scelte antiche nei loro confronti.

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    5. Vedi quante cose non so, per ignoranza.
      Ero convinta che gatti e cani fossero più felici nei grandi parchi alberati, in cui poter correre ed arrampicarsi, piuttosto che con un maglioncino sul sofà.

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    6. Al cane basta fare delle passeggiate, poi può stare delle ore nel comfort di casa, purché possibilmente non troppe ore da solo, al buio, senza acqua...

      Se vuoi fare felice un gatto, scegli una casa dalla quale possa entrare e uscire, anche su un ampio balcone, rispettando la sua natura... Non come certi che tengono il gatto recluso in casa perché "se andasse sul balcone potrebbe buttarsi giù": è un gatto, percepisce la quota a cui si trova e non si butta se ritiene l'altezza eccessiva per lui. Ovviamente coi cuccioli il discorso è più cautelativo, l'ideale è che le prime uscite le facciano "accompagnati da un genitore", come fu col mio Conan
      😊

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    7. Qui vedo balconi "foderati" con una rete sottile, quantomeno fino alla crescita del gatto, e mi sembra un'idea efficace.

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    8. Sì ho presente. 😊
      Magari è abbastanza sottile e funge anche da zanzariera. 😁

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    9. Beh, non mi risulta che le zanzare camminino.
      Quindi a meno che la rete non continui fino al balcone del piano successivo, a mo di camera iperbarica, dubito che possa proteggere umani e felini dalle zanzare. 😂😂😂

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    10. Forse allora non ho capito l'esempio che hai fatto... Come sai gatti si arrampicano facilmente a tutto ciò che è tessuto (vedi tende) o ha degli appigli (tronchi), quindi se arriva in cima alla rete, e questa non tocca l'intradosso del balcone di sopra, potenzialmente può scavalcare.
      Devo venire a Monopoli a vedere questi balconi! :D

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  10. Giusto che i locali pubblici accolgano gli animali domestici, magari accompagnati da proprietari civili che prima di entrare gli fanno fare le loro cose fuori. O appunto che puliscano loro.

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  11. Mi vien da dire "bah".
    Mi sembrano tutti espedienti per arraffare soldi. Alla fine son riusciti a scucirgli 100 €.

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  12. mi pare che spesso si perda il sendo della misura, comunque mia figlia è nella fase voglio un cucciolo...

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    1. Pensaci bene.
      È una grossa responsabilità e non sarà certo tua figlia a prendersene cura.
      Dovrete farlo tu e tua moglie.
      Vogliamo parlare delle passeggiate per fargli fare i bisogni, sotto alla pioggia, al vento e alla neve?
      Ecco... Tanto per fare un esempio banale. 😉

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    2. Infatti, un cucciolo resta tale per pochi mesi, e poi?

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  13. Sono ambientalista e animalista da sempre, un paio di anni fa quando ancora me lo potevo permettere sono stato uno di quelli che sovvenzionava una ben nota associazione che salvava i cani da quel festival cinese di cui si parlava sopra e prima ancora ho partecipato alla campagna per la chiusura di Green Hill. Tutto questo solo per dire che ritengo di essere uno di quelli che pensa che gli animali siano meglio di tanti umani.Tuttavia riconosco anche che certe volte anche tra noi animalisti ci sia qualcuno che perde il buonsenso. Non mi riferisco al caso in questione,non ho abbastanza elementi per poterlo giudicare, penso però ad una persona che conoscevo che quando era al ristorante andava a rompere le scatole agli altri avventori che mangiavano carne. Io a dirgli:" Ma lascia stare! Magari sono solo persone che vorrebbero passare una tranquilla serata e rilassarsi un poco! E se qualcuno venisse a rompere le scatole a te mentre ti fai i fatti tuoi come ti sentiresti?" E lei invece niente! e poi risentiva quando magari le rispondevano male. :D
    Per fortuna sono eccezioni, la maggior parte degli animalisti sono persone tranquille,serie e da apprezzare.Tuttavia qualche esagerato c'è anche da noi.

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    1. No, ti prego.
      Io mangio pochissima carne (per gusto, non per cultura), ma se fossi seduta al ristorante e una moralizzatrice mi venisse a dire che sono un'assassina e bla bla bla, probabilmente mangerei pure lei!
      Scherzi a parte, resto fermamente convinta che ciascuno debba essere libero di fare quello che vuole, nel rispetto di tutti.
      Non possiamo essere tutti vegani o vegetariani, ma questo non farà di noi dei criminali.
      Il buonsenso è ciò che non deve mancare.
      Torniamo sempre sullo stesso tasto dolente.
      B-U-O-N-S-E-N-S-O!

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    2. Piuttosto, data la mia sensibilità in materia, evito apposta locali dove servono carne. Sono il primo a volersi rilassare uscendo, non solo chi esce per mangiarsi una bistecca con le patatine... Per fare il moralista devo prima ricevere domande, palesemente sarcastiche, sul perché io non mangio carne; avviare una discussione non fa altro che inacidire gli animi.

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    3. Mi riferivo solamente alle reti posizionate sulle ringhiere, per impedire che i gattini o i cagnolini si "tuffino" giù passando tra le sbarre. Capito ora?
      Che poi si arrampichino e "tentino lo stesso il suicidio", non vi avevo pensato, ma di solito per brevi momenti do distrazione del padrone, le reti dovrebbero bastare.

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  14. I pesciolini indubbiamente, non sono felici in una boccia di vetro. Sicuramente ci sono amici a 4 zampe che vivono bene in compagnia con l'essere umano, tipo cani e gatti.
    Saluti a presto.

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  15. Sarebbe meglio evitare la sofferenza negli animali, in ogni caso. C'è da dire che non tutti gli animali hanno la stessa consapevolezza e percezione, e un cane ha sicuramente una percezione dell'ambiente diversa rispetto a un pesce o a un'aragosta (quest'ultima mi pare non abbia nemmeno la percezione del dolore).
    L'intervento delle forze dell'ordine mi sembra effettivamente un atto sproporzionato, però se il tenere il pesce in una boccia di vetro è considerato reato l'atto resta legittimo. Più che altro mi chiedo perché queste bocce per pesci restino in commercio, se è illegale e scorretto tenerli lì dentro!
    Tenere il pesce in un acquario nel locale sarebbe il compromesso migliore, però bisogna vedere se la cosa sia fattibile a livello di burocrazia e di norme igieniche... La cosa non è scontata secondo me

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    1. Sono pienamente d'accordo con te.
      Ampolle ed acquari troppo piccoli, allora, dovrebbero essere vietati alla vendita e le sanzioni dovrebbero spettare a chi li commercializza e non a chi li acquista incautamente.

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  16. Come sai, io tengo agli animali e mi rendo conto che ci sono tante persone estreme come anche tante persone che li trattano da schifo e nessuno lo sa; qui parliamo di un locale pubblico dove magari molti hanno visto, ma le centinaia di pesci, tartarughe, criceti e uccellini presi alle fiere per i bambini e che poi vengono chiusi in casa dove nessuno vede, muoiono malamente in silenzio.
    Posso però dirti, che se l'animale in questione è acquistato in un vero negozio e non in un posto di sprovveduti, il negoziante tenderà a farti acquistare il meglio anche se si tratta di un pesciolino, non solo per il bene dell'animale ma anche perché guadagnerebbe molto di più nel vendere un acquario piuttosto che una boccia. Molta gente però fa l'orecchio da mercante e "arrangia" in modi spesso abominevoli.
    Alla fine è sempre una questione di ignoranza, poca informazione e di attenzione da parte dello Stato nel controllare a chi effettivamente vengono date licenze di vendita. Tutti i venditori improvvisati dovrebbero essere presi a calci e lasciare che chi venda gli animali sia un esperto.. insomma, che siano pochi ma buoni.. in questo modo le persone capirebbero che avere un animaletto non è un capriccio da tutti ma una responsabilità.
    Se per esempio provi ad adottare un cane o un gatto da una associazione seria, non immagini quante clausole e test vengono richiesti. So che sembra assurdo e contro gli interessi dei canili/gattili ma le associazioni vogliono far capire l'importanza che ha un animale se si decide di offrirgli una famiglia.

    Riguardo quello accaduto nel dettaglio a Roma... penso che magari ci sarebbe potuto essere un avvertimento/consiglio prima di passare alla multa. Però c'è anche da dire che se varia gente ha fatto una denuncia in proposito, sarebbe stato difficile non fare la multa, dopotutto certe incursioni sono quasi sempre volute da altri e chi esegue spesso non è libero di decidere.

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    1. Quindi le guardie zoofile sono state inviate lì dalla denuncia di qualcuno? Magari un concorrente, altro che.
      Conosco il mondo delle adozioni di cani, perché in passato sono stata vicinissima allo staff di una di queste associazioni serie.
      Effettivamente, prima di approvare l'adozione di un cucciolo, richiedevano quasi anche le analisi del sangue.
      All'inizio non ne capivo la ragione, ma poi mi si è aperto un mondo.

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    2. Secondo me le guardie zoofile sono state allertate; immagina se queste girano tutti i bar, pub, ristoranti, pizzerie per vedere se qualcuno ha qualche pesciolino... a me sembra inverosimile. Ci sono compiti più importanti che devono svolgere in allevamenti, in strada, nei canili o altro (e fra questi i vari negozi di animali con gabbie e acquari striminziti citati fra le risposte sopra che manco controllano) che mettersi a cercare un ago in un pagliaio.

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    3. Ma infatti sono d'accordo, ma non credo che l'abbiano fatto degli animalisti.
      Bensì mi sembra più plausibile l'iniziativa a fin di "sfregio" da parte di un concorrente.

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    4. Bisogna vedere se il concorrente sa o meno come si dovrebbe tenere un pesce... ti assicuro che ci sono animalisti che chiamano per ogni minima cosa, anche dove non ci sarebbe alcuna necessità. ^^

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  17. Ridicole queste guardie zoofile, ridicolo anche questo proliferare di animali domestici, a Roma di cacche non raccolte, di attenzioni sempre più spasmodiche, di spesa eccessiva, e di bambini che continuano a morire di fame.
    Certo, mi dirà la proprietaria del micetto che mangia solo spigola al vapore gourmet, che ci posso fare?
    No niente...era così per dire...

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    1. Se questa signora avesse voglia di adottare anche una trentenne influenzata, io sono disponibile... 😉

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