mercoledì 21 ottobre 2020

Dona collanina al medico per pagare una visita, lui le trova un lavoro

Come sapete, amo scovare le storie più belle che accadono in Italia e nel mondo, e raccontarvele.
Quella di oggi ci riguarda un po' tutti da vicino.
La protagonista si chiama Anna, ha quattro figli, ma è vedova da un anno e a causa dell'emergenza Covid-19 è rimasta senza lavoro.
La figlia minore ha la febbre, e nessun pediatra vuole andare a visitarla, per paura del contagio.

Così la donna, disperata, telefona al dottor Eduardo Ponticiello, dell'ospedale pediatrico "Santobono-Pausilipon" di Napoli.
Questi si precipita a casa sua, per visitare la bambina, e Anna gli offre una collanina d'oro per pagare la visita, poiché non ha denaro da dargli.
Il medico, profondamente colpito dal gesto, decide di raccontare la vicenda sui social, scatenando una catena di solidarietà che, in poche ore, ha visto l'invio di numerosi pacchi di viveri e giocattoli presso l'abitazione di Anna, ma non solo.
Un imprenditore locale, che ha voluto restare anonimo, ha offerto alla donna un lavoro.
Dunque, il calvario di questa famiglia sembra finalmente finito.

Insomma, una storia che permette di riflettere sul grave momento di crisi economica che stiamo vivendo, a causa della pandemia (e non solo), ma sul fatto che, nella nostra Italia, molti di noi pur avendo poco più di nulla, non si tirano indietro per aiutare coloro che se la passano peggio.
In bocca al lupo ad Anna, allora, e un abbraccio ad Eduardo che ha fatto la differenza, ragionando col cuore e non col portafoglio.

In seguito vi propongo il post del medico scritto in Napoletano, ma perfettamente comprensibile (credo) per tutti.

“Napoli 16 ottobre 2020,
squilla il mio cellulare e rispondo….”Dottò so Anna, non so se vi ricordate di me….voi avete visitato tanto tempo fa mio figlio in ospedale, un bambino che teneva la meningite….v'arricurdat ?? vi devo chiedere una grazia….per favore venite a casa mia, che ho l’ultima mia figlia che non sta bene, vi mando l’indirizzo con un messaggio”. Annoto l’indirizzo, salgo in sella alla mia moto e mi reco in Vico Ferze al Lavinaio, nel ventre della città…piove oggi……il palazzo è un palazzo fatiscente, ed al terzo piano si trova la casa di Anna, salgo le scale perché è un edificio senza ascensore ed arrivo a casa sua….una dimora molto umile, ma pulita e profuma di dignità, Anna è madre di 4 figli, il marito non c’è più da un anno, “caduto da un impalcatura mentre faticava” mi racconta con le lacrime agli occhi, l’ultima figlia ha la febbre…”dottò nessuno ci viene a casa mia, con questo problema del covid…e io lo capisco; non ho la macchina per portarla in ospedale e vi chiedo aiuto…io facevo le pulizie, ma ora cu tutt sta situazione nun sto faticann…”. Vedo la bimba per fortuna niente di grave, una faringo-tonsillite…passerà in pochi giorni!! Nel frattempo mi prepara un caffè bello caldo, fuori continua a piovere….”Dotto’ io nun ve pozz pavà per il disturbo che vi ho arrecato, e voi lo so non mi avete chiesto niente…ma dovete farmi un altro piacere, sennò mi mortificate, ed io di mortificazioni ormai ci campo tutti i giorni…dovete accettare questo, perché è cu tutt o’ core che lo faccio….”. Anna si sgancia la catenina che porta al collo e la mette nella mia mano….”ve pozz regalà sul chest e na tazz e cafè….grazie duttò e che a maronn v’accumpagn”. Non riesco a proferire più altre parole, scendo le scale e mi reco a prendere la moto……delle gocce rigano il mio viso e non è la pioggia….”.

36 commenti:

  1. Quello che mi fa incazzare è che i pediatri non visitino più i bambini. Non è corretto non è morale e non è professionale, dovrebbero togliergli l'abilitazione.

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    1. Ho visto faringite diagnosticate al telefono, con tanto di antibiotico prescritto.
      Ma davvero i pediatri son diventati così bravi da poter indovinare la malattia ascoltando il suono della tosse o guardando la foto della gola? È davvero assurdo.
      Fortunatamente non ho ancora avuto bisogno di una visita, quest'anno, ma spero che la pediatra di Lorenzo non abbia perso il senno per colpa della pandemia.
      Fino allo scorso anno era tra le poche a venire a casa, gratis ovviamente.
      Perché non nascondiamo ci dietro ad un dito. I pediatri privati costano, e tanto. Qui chiedono in media 50 euro per una visita domiciliare.
      Per fortuna non siamo tutti nella condizione della povera Anna, ma 50 euro possono essere tanti per moltissime famiglie!

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    2. Il problema è che non solo i pediatri si tirano indietro ma anche i medici di famiglia lasciando in difficoltà anziani e persone con patologie croniche.. >_>

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    3. Secondo me stanno approfittando della pandemia per lavorare il minimo sindacale.
      Che amarezza.

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  2. In bocca al lupo a Anna e complimenti a Eduardo!

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    1. Spero davvero che il nuovo lavoro le restituisca la serenità perduta.

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  3. Una storia toccante e che non può non commuovere. Sul fatto che i pediatri non visitino più i loro piccoli pazienti, aggiungo che questo malvezzo è anche spesso dei medici di base che ti ascoltano e dopo che hai loro raccontato i tuoi sintomi come fossero dei guru o dei santoni, ti comunicano il responso senza neanche misurarti la pressione.

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    1. Esatto.
      Allora, a questo punto, perché intasare gli studi. Facciamoci curare tutti dal dottor Google o da Vanna Marchi. 😤😤😤

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  4. Sono certa che anche tu le avresti inviato un mucchio di doni. ❤

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  5. Partiamo dal fatto che il mio medico di base sono anni che non mi visita...ok vengo visitata e oscultata da altri medici..lui serve solo a descrivermi ricette..ah è un dermatologo molto in voga tra le signore/i..punturine e quant'altro..e i pazienti asl..tra un appuntamento e l'altro..
    Ma sta storia è vergognosa ..dicono che non si deve andare al PS..allora obbligate i medici ad andare a casa..!!
    Se non vanno si denunciano ..
    Mi dispiace dirlo ...sicuramente però ci sono medici che vanno anche di notte..
    Dicevo del mio medico andrò o chiamo 1 volta ogni 2 mesi x medicine..lui vien pagato da asl ..non so quanto..ma penso che se una volta vien a casa ..e già pagato !
    Ciao
    Son contenta per la signora che a trovato lavoro e per il medico che al mattino si può guardare serenamente allo specchio

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    1. I medici di famiglia dovrebbero visitare anche a domicilio, in caso di urgenza, ma ormai sono pochissimi a farlo ed è vergognoso.
      Io sono stata fortunata e ho trovato un ottimo medico (ugualmente dermatologo), ma ne ho cambiato 5 negli ultimi quattro anni, prima di trovarlo. 😅

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  6. No, ma secondo il funchi Galli non si muore mica di fame per strada...
    Eh beh, quando si vive nei castelli circondati dal lusso, è difficile accorgersi di quello che accade veramente.
    (Questo non significa sminuire il Covid, ovviamente).
    Bella storia, gli italiani fortunatamente, nonostante i tanti difetti, sanno sempre essere solidali!

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    1. Io, invece, sono sempre stata dalla parte del "Se non ci ammazza il Covid, lo farà la fame"!

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  7. Quello che più mi colpisce è che l'imprenditore abbia voluto restare anonimo, quando tanta gente avrebbe preferito farsi pubblicità con un bel gesto. Quindi bravo lui e bravo il dottore. Una storia a lieto fine, era ora.

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    1. Anch'io sono rimasta colpita dalla stessa cosa.
      Ne avevamo discusso in un vecchio post di beneficenza e se sia giusto farla pubblicamente o in silenzio.
      In ogni caso, sono tanto felice per Anna e spero che tutte quelle come lei abbiano la fortuna di incontrare un angelo come questo dottore.

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    2. Un imprenditore della mia zona ha donato somme molto importanti per un progetto a sostegno della disabilità, in tutto in forma anonima. Persone così esistono, persone la cui solidarietà è concreta e non dettata da tornaconti pubblicitari. E per fortuna che esistono!

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  8. Una storia davvero esemplare. Non solo i medici di base sono inaffidabili e il dramma è che non si trovano più 'medici di famiglia'.
    Cri

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    1. Hai ragione.
      È più facile ormai avere un prestito di duemila euro che trovare un medico (bravo) disponibile.

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  9. Bel gesto, ma come minimo che doveva andare così.

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    1. Un altro medico probabilmente se ne sarebbe infischiato e avrebbe intascato la collana senza fiatare...

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  10. L'italia che vorremmo
    Il mio abbraccio
    Maurizio

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  11. La dignità ...della gente che non ha niente,ma che sa donare...
    E quanta c'è n'è!!!
    Un post toccante e ti ringrazio per aver condiviso
    Anche a me ....le gocce di pioggia....
    Mi hanno bagnato il viso
    Ciao Claudia ...un sorriso

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    1. Credo che questa storia faccia piovere sui volti di chiunque abbia un cuore... ❤

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  12. Ogni tanto i social ne fanno una buona: hanno permesso a tanti di conoscere questa bella storia, facendo sì che questa signora piena di dignità trovasse un lavoro.
    E bravi social!!

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    1. Sì.
      In questo caso, lunga vita ai social e, soprattutto, alla generosità!

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  13. Ma non mi ha pubblicato il messaggio... :o

    Moz-

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  14. Una bellissima storia che ci riscalda il cuore!
    Purtroppo questo Covid ha messo in secondo piano qualsiasi altra malattia e i dottori, non solo non vengono a casa, ma addirittura non ricevono in studio! Non so proprio dove andremo a finire. Sono molto preoccupata!

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    1. Infatti.
      Ci stiamo curando da soli.
      Ormai i medici servono solo per spedirci le richieste elettroniche.

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  15. Racconto emozionante, meno male che in Italia esistono ancora persone di "cuore", Ciao Claudia e buona serata, Angelo.

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    1. Sono le persone migliori e sono convinta che non siano poi così rare.
      In Italia e nel mondo.
      Buona serata a te. 😘

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  16. Storia commovente, che mi era sfuggita...
    Come sostengo da qualche anno, quasi sulla falsariga del Vangelo di Matteo (Mt 18,21-35), quello che dai ritorna sempre.

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