venerdì 2 ottobre 2020

Uccisi perché troppo felici: quando l'invidia acceca

 
Ha fatto molto discutere nelle ultime due settimane l'omicidio dell'arbitro Daniele De Santis e della sua fidanzata Eleonora Manta, per mano del giovane Antonio Giovanni De Marco, avvenuto lo scorso 21 settembre.
A lasciare senza parole il movente dell'assassino.
La coppia era troppo felice, infatti, al punto da scatenare in lui la furia omicida.

Dunque, al giorno d'oggi, dobbiamo davvero nascondere la nostra serenità come se fosse una colpa, o magari addirittura vergognarcene?
Perché chi ci circonda non riesce ad essere felice per noi, come dovrebbe fare un buon amico, un parente o persino un semplice conoscente?

E' davvero assurdo pensare di essere ammazzati per il solo peccato di amare alla follia la persona che è al nostro fianco, e di mostrare al mondo, sui social e nella quotidianità, la nostra gioia.
Certo, in molti casi si arriva ad ostentarla e questo forse non va bene, ma non ha a che fare col caso di specie.

L'aspetto ancora più aberrante, però, è che qualcuno possa decidere di commettere un omicidio per semplice invidia. E non venitemi a dire che l'assassino ha dei chiari problemi mentali, perché altrimenti quasi tutti sarebbero autorizzati ad uccidere.

Insomma, ho parlato diverse volte d'invidia tra queste pagine, poiché mi capita spesso di restarne vittima, nella vita reale quanto in quella virtuale.
Mai, però, avrei pensato che si possa essere accecati al punto da commettere un delitto tanto atroce.

Dunque, vi lascio con una frase di Oscar Wilde che descrive perfettamente la mia considerazione sul tema.
"L'invidia è quel sentimento
che nasce nell'istante in cui
ci si assume la consapevolezza
di essere dei falliti".

33 commenti:

  1. Mi fa molta paura l'invidia ed evito come la peste chi avverto sia capace di provarla.

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    1. Purtroppo in tanti mascherano bene, ma appena ti volti sono pronti a pugnalarti per livore.

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  2. spesso nel mio blog ne parlo ,senza arrivare a questi estremi ,quà oltre all'invidia penso ..spero..che questo comportamento sia dovuto a una malattia mentale . a non starci con la testa ..perchè uccidere 2 persone che vivono serene e felici la loro vita solo perchè sei invidioso ..e da malati di mente ..da curare seriamente e tenere alla larga dal mondo .molto pericoloso il soggetto .
    per l'invidia "normale" , io la ritengo il male supremo quello che poi genera odio ,rancore ,gelosia , cattiveria e molto altro ..
    io invidio chi ha una salute di ferro ..perchè la mia latita a volte ..ma non mi passa per l'anticamera del cervello di far del male o maledire chi stà meglio di me ..è solo che penso ah stessi bene così ..ma finita lì
    poi l'invidia per beni materiali neanche mi sfiora ..e chi se ne frega se lui/lei ha il macchinone io ho il mio "topo" e mi và benissimo così ..e per vestiti /gioielli ancora meno
    poi auguro a tutti la serenità ..perchè si sà ..se la gente è felice non rompe le palle ;)) !!
    ho fatto un pò di confusione con il discorso ..ma spero si sia capito che per me l'invidia è un fattore che non esiste
    ciao

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    1. Io "invidio" le mie amiche che vengono accompagnate all'altare dal papà, o i nonni che giocano con i nipotini.
      Ma è un'invidia buona. Mi commuovo tantissimo a guardare queste scene, perché penso a quanto mio padre sarebbe stato felice di vivere quei momenti.
      Credo che l'invidia vera sia sinonimo di cattiveria e, per fortuna, a casa mia non è mai esistita.

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  3. L'invidia dovrebbe essere il "mezzo" per indurci a un costruttivo miglioramento di noi stessi, non per osteggiare o distruggere chi vediamo stare meglio di noi.

    In passato sono stato oggetto di invidia da parte di un paio di persone, per ogni tappa della vita in cui mi "permettevo" di raggiungerli o arrivare prima di loro. Prendevano a criticarmi, a farsi vedere meno, in maniera talvolta subdola: li ho allontanati perché erano legami degenerati, ma soprattutto perché al posto loro non avevo mai agito con invidia, ma anzi cercato di condividere/festeggiare un bel traguardo raggiunto.

    All'assassino in questione va assolutamente impedito di nuocere ancora, ma per quanto poco confidi nella giustizia italiana, alla peggio avrà una stanza in una clinica con tutti i comfort e mantenuto a spese dello Stato. E i due poveri innamorati saranno uccisi un'altra volta a norma di legge.

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    1. Non parlarmi di giustizia che mi si gonfia il fegato.
      Basti pensare al caso Vannini di cui si è tanto parlato in questi giorni.
      C'è chi esulta per la nuova sentenza, ma cosa sono 14 anni di fronte ad un omicidio volontario e senza alcun movente?!

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    2. A saperlo e avendone l'inclinazione (che non ho!), a tempo debito avrei potuto togliere di mezzo dei parassiti della società, e ora sarei libero, senza più debiti con la società, sicuramente non sarebbe avvenuto uno stupro da parte di un tizio che già in passato aveva mandato in ospedale un mio conoscente per futili motivi...
      Invece certi individui ora se la spassano felici con una loro famiglia, anche alla faccia delle persone cui hanno fatto del male, impuniti, e con la giustizia che se vai a fare una denuncia, vuole una lista dei testimoni sennò manco apre un nuovo fascicolo...

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    3. E magari se il tuo denunciato ha un avvocato con i controcazzi, finisce pure che ti contro-querela per diffamazione e vince...

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  4. Tema di fuoco!
    Non son d’accordo ne con Oscar Wilde ne con te quando dici che siamo tutti malati di mente.
    Quello è uno psichiatrico senza se e senza ma.
    È patologico .
    L’invidia non porta le persone normali ad uccidere...quindi tanto le rotelle a posto non c’è le ha!
    Poi sul fatto dei falliti si può mandare a cagare Wilde?
    Come ho già scritto da un altra parte sullo stesso tema.
    Son sicuro di essere stato invidiato per la mia felicità ( parlo di relazione di coppia) da diversi miei amici che son stati invece lasciati.
    Questo è umano ma non fa di loro assolutamente dei falliti, anzi dopo per fortuna si son ripresi.
    Ciao

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    1. Beh dai diciamo che quel "falliti" che dice Wilde va letto in un modo diverso..
      In effetti se una relazione sentimentale va male, e io mi ritrovo "col culo per terra", è un fallimento, purtroppo..
      Poi chiaro che bisogna accontentarsi di quello che si ha e non vivere di confronti con gli altri.
      Ma su quest'ultimo punto, la società ci mette in competizione, tra tutti..
      E come ho detto da me su Facebook, da una parte la società veicola modelli e idee, dall'altra..la società siamo noi stessi.
      Quindi verosimilmente la competizione è innata nel nostro cuore, un po' come tutti i sentimenti negativi che portiamo tutti con noi, ma che ovviamente riusciamo a reprimere o comunque "a limitare"
      L'invidia in sé poi non è negativa. Affatto.
      Anche io invidio al collezionista di maglie di avere tutte le maglie del Milan 1996-97.
      Ma certo non penserei di ucciderlo, per questo.

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    2. Non son d’accordo Riccardo.
      Quel falliti suona troppo come lapidario.
      Ogni sconfitta può suonare come un fallimento ...ma non è qualcosa di cronico, di irrisolvibile.
      Si cade e si cerca di rialzarsi.
      Si reagisce .
      Darsi del fallito a prescindere proprio no

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    3. Secondo me il "falliti" rende appieno il concetto.
      Perché si invidia qualcuno solo quando la nostra vita non ci soddisfa o ci delude.
      Quindi è un fallimento rispetto a quello che sognavamo.

      Sono d'accordo con Gaspare quando dice che questo dovrebbe servire da sprone per migliorare la nostra vita, e invece spesso serve solo ad accecarci.

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    4. In realtà Max siamo d'accordo nel senso che usiamo il termine con due sfaccettature diverse..chiaro che fallimento non significa qualcosa di irrimediabile.

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  5. Ho sentito di questa vicenda, la trovo semplicemente allucinante. Penso che il colpevole debba essere squilibrato, anche una fortissima invidia non può giustificare un gesto simile.

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    1. Posto che nessun movente giustifica un omicidio, ma di sicuro questo ragazzo ha problemi serissimi.
      Spero sempre, però, che non gli valgano come attenuante.

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  6. Mi ero persa questa brutta storia e la trovo a dir poco scioccante.
    Proprio ieri sul profilo ig di una donna che conosco ho letto che quando si sta bene non lo si deve dire a nessuno perché l'invidia cambia sempre le cose, c'è sempre qualcuno da dietro che trama alle tue spalle. Beh, io non so se sia vero, ma sono un tipo così riservato che preferisco tener per me la maggior parte delle mie gioie e dei miei dolori, e male non fa. La gente meno sa di noi e meglio è, pensiero personale ovviamente.
    Questo tizio invece fa schifo, rovinare così la vita di due persone è aberrante.
    Un abbraccio.

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    1. Sono d'accordo con te.
      Molte volte la riservatezza è l'unica arma di difesa davvero efficace.

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  7. Potresti andare a trovarlo.
    Magari ti ospiterebbe gratis e pagheresti solo il viaggio.

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  8. A parte che Wilde ha ragione, davvero aberrante quello che è successo e soprattutto il motivo.

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  9. La cosa che mi spaventa di questa storia è un'altra.
    Non tanto la felicità altrui che scatena invidia, ma il fatto che ci siano persone incontrollabili: voglio dire, niente può evitare che magari un tizio se ne esca di testa perché ti veda passeggiare col cane, o dentro una macchina d'epoca, o su una bici elettrica.
    Questo è il vero orrore, il quotidiano che diventa pazzia.

    Moz-

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    1. La follia è, purtroppo, insita in molti di noi.
      Non tutti (come ha interpretato Max), ma molti.
      Ed è proprio un orrore, come tu dici.

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  10. Hai ragione, si tratta di una cifra importante.
    Allo stesso modo io sogno di visitare l'America, ma rimando sempre a tempi migliori.

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  11. L'invidia è un sentimento negativo molto brutto ma , arrivare ad uccidere
    due persone , Antonio deve essere fuori di testa!!! Come sarà la sua
    vita da ora in poi ?
    Io ho conoscenze e amicizie molto ricche e sono contenta per loro .
    Pensa che una sera , invitati a cena , dissi che il loro salame era
    molto buono . Mandarono la domestica a comperarne uno dal salumiere e
    ce lo regalarono . Grazie .
    Nemmeno da bambina sono mai stata invidiosa , è un sentimento che non
    mi appartiene . Purtroppo , nell'arco della vita , sono stata invidiata
    da amiche , poi l'amicizia l'ho interrotta . Mi hanno fatto soffrire ...
    Non solo l'invidioso vive male ma , anche la persona invidiata , credimi .
    Abbraccio caloroso . Laura ***

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    1. Hai ragione. Io, infatti, come detto, subisco molto spesso l'invidia e mi fa male. Perché se la gente conoscesse davvero i fardelli con cui convivo, si vergognerebbe di invidiarmi o augurarmi spiacevoli accadimenti.
      Per fortuna, però, tiro sempre avanti, incurante degli altri, e pazienza.
      Un bacio.

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  12. Eppure non riesco a rassegnarmi all'idea che il movente sia davvero l'invidia. Nella mia testa mi dico che ci deve essere stato dell'altro, qualche screzio, dei rancori che, benché non giustifichino quello che ha fatto, quantomeno possano dargli una spiegazione. Forse perché non posso accettare che l'invidia generi un odio tale.

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    1. Immagino che li avrebbe già tirati fuori per cercare di apparire meno mostruoso.
      Tutto quello che emerge col tempo PER ME è costruito a tavolino dagli avvocati difensori.

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  13. Non credo sia semplicemente invidia, quando si compie un'azione del genere - a quanto pare molto ben premeditata - c'è di base molto di più.
    Problemi psicologici, turbe mentali, pazzia...chiamala come vuoi, ma non invidia.
    Se fosse quella dovremmo essere tutti morti e tutti assassini!
    Tutti siamo stati invidiosi e invidiati almeno una volta nella vita!

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    1. La differenza tra "noi" è questo ragazzo sta, appunto, nella patologia mentale.

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  14. Ciao bella mora , quando hai tempo e voglia passa di qua a leggermi mi farà piacere 😘

    http://ilbuioinsala.blogspot.com/2020/10/recensione-cara-lilli-diario-di-una.html?m=1

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    1. Ti giuro che l'ho letto proprio due minuti fa, perché mi è apparso sulla home di Facebook.
      Hai scritto una bellissima recensione e Maris ne sarà commossa.
      Complimenti!

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  15. Quando la gente sa troppe cose su di noi, condivide quotidianamente la nostra vita, succede sempre qualcosa di brutto. Quel ragazzo ha vissuto per un periodo con l coppia nella stessa casa, ha osservato la loro felicità dal mattino alla sera, ha alimentato la sua invidia giorno per giorno. Se non avesse convissuto, se avesse abitato per conto suo e avesse visto quei due giovani solo ogni tanto, forse questo dramma non sarebbe successo. Mai permettere alle persone di conoscerci troppo bene!Inoltre, le persone troppo chiuse, che non hanno amici, che stanno tutto il giorno solo sui libri le ho trovate sempre un po' inquietanti.

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    1. Anch'io le trovo inquietanti, ma credo che nessuno avrebbe potuto aspettarsi un delitto del genere. 😔

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