domenica 28 novembre 2021

L'importanza di un'alimentazione responsabile

 
Il 28 novembre nascevano Alberto Moravia, Umberto Veronesi e Martina Stella.
Avendo già dedicato il mio almanacco della domenica a Moravia, quest'oggi ho scelto di ricordare il dottor Veronesi, luminare in campo dei tumori e non solo.
Fautore della dieta vegetariana, infatti, il Professore ha più volte invitato gli Italiani a seguire un'alimentazione responsabile e priva di eccessi.

Visto che, pochi giorni fa, parlavamo del caso dell'influencer cinese Mr Kang, allora, ho deciso di tornare sul tema.

Spesse volte, da madre di un bambino di sei anni, mi sento dire che i suoi coetanei non mangiano nulla, e pur di farli nutrire, i genitori acquistano merendine o cibo in scatola.
Eppure, sono sempre stata convinta che non esista un bambino che non abbia la curiosità di assaggiare quello che vede in tavola, a priori.

Lorenzo, ad esempio, non beve (ancora) la Coca-cola, perché semplicemente a casa viene usata molto sporadicamente.
Allo stesso modo, non mangia ketchup e maionese, mentre tanti suoi compagni ci inzuppano la carne, altrimenti si rifiutano di mangiarla.

Quando aveva un paio d'anni, il suo piatto preferito era la pasta col cavolfiore, ingrediente che adoro e che preparo spesso nei modi più disparati.
Adesso, che è un po' più cresciuto, rifiuta il pesce e le verdure, perché comunque ha sviluppato dei gusti più autonomi, ma riesco comunque a farglieli assumere, con ricette più sfiziose.

Quindi, sono d'accordo col Prof. Veronesi, quando dichiarava che
“Alimentarsi con criterio
dovrebbe fare parte dei doveri
che si inculcano nella mente dei bambini
nei primi anni di vita.”.

E no, non mi sento una supermamma solo perché ho un figlio che mangia correttamente, né mi reputo semplicemente fortunata per questo, come dicono tanti genitori.
Diciamo che adoro cucinare, e seguo con piacere la dieta mediterranea, sebbene a guardarmi si possa pensare che io mangi ogni genere di diavoleria, visto che non sono mai propriamente in forma.

Come vi dicevo, non amo gli eccessi a tavola, e mio figlio cresce seguendo la stessa linea, poiché si limita ad adottare le abitudini che osserva in casa.
Non è così difficile.
Voi, invece, che esperienza avete avuto da genitori o da figli?
E tutt'ora, seguite un'alimentazione responsabile, o vi lasciate andare a più di uno sgarro?

27 commenti:

  1. La mia alimentazione come figlio è stata condizionata dal sentirmi "preso in giro": più di qualche volta cercavano di farmi mangiare cose, sicuramente buone e di cui ora sono ghiotto, senza dirmi cosa fossero o cosa ci fosse dentro. Questo mi ha portato a una certa diffidenza a tavola, limitando di molto le mie scelte alimentari: per molti anni il mio primo è stato pastasciutta oppure pasta in brodo, anche cucinata a parte, sennò piuttosto digiunavo; di verdure accettavo solo patate e melanzane...
    Solo trasferendomi a Bari e dovendo gestire i tempi per cucinare, ho iniziato a sperimentare, bastandomi una risposta sincera alla domanda "Cosa ci hai messo?", cui prima ricevevo la risposta "Assaggia se ti piace." e rifiutavo.
    L'assaggio diciamo consapevole mi ha tra l'altro aperto il mondo del cucinare io, sperimentare, cosa sempre negatami da mia mamma perché "non lo sapevo fare".

    Ergo credo che l'alimentazione in tenera età vada insegnata e non imposta, dando modo di abbinare nomi e sapori come si abbinano nomi ai vari oggetti.

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    1. Dovresti ascoltare Lorenzo quando mi consiglia le ricette.
      Ha una fantasia meravigliosa e alcuno abbinamenti sono persino perfetti.
      Le imposizioni non comportano mai nulla di buono. In famiglia, a scuola, nel lavoro, ecc.

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  2. Purtroppo molti giovani mangiano "male"Io proporrei l'Educazione alimentare a scuola.

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    1. E poi chi li sente i gestori di bar e i punti di ristoro nati apposta nei pressi delle scuole?
      Oramai è tutta una corsa spregiudicata al profitto.

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  3. Ho sempre cercato di fare mangiare ai miei figli frutta e verdura, e di evitare il più possibile le schifezze. Quindi bibite e patatine solo in certe occasioni, per esempio. Unica eccezione le merendine per la scuola, fino a che non ho cominciato a preparare muffin e torte da fargli portare dietro. Adesso vivono entrambi da soli e purtroppo spesso e volentieri mangiano schifezze; quanto a frutta e verdura, sono diventate un optional. Quindi nel mio caso posso dire che l'educazione alimentare c'è stata, ma alla fine ha prevalso la loro pigrizia nel mettersi a cucinare e la loro golosità...

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    1. Beh, di sicuro quando vanno a vivere da soli, o si sposano, le abitudini cambiano.
      Ma durante l'infanzia e l'adolescenza è giusto dargli delle direttive corrette.

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  4. Un criterio giusto da attuare, responsabilità in tutte le cose.

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  5. Per sua stessa dichiarazione Veronesi era vegetariano.

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    1. Esatto.
      Ed era fermamente convinto che fosse la scelta alimentare più giusta.

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  6. Io ho avuto un sacco di problemi col cibo fin dall'infanzia. Purtroppo i miei genitori fanno parte della vecchia scuola del "finire tutto nel piatto a priori" e io non mangiavo nulla (tutt'ora ho dei problemi con alcuni cibi) ma col crescere ho cominciato ad alimentarmi in modo più o meno sano, non con poca fatica anche per via del fatto che durante l'infanzia sono stata anemica a lungo.

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    1. Mi dispiace per l'approccio che i tuoi genitori hanno avuto con te, dal punto di vista dell'alimentazione.
      Di sicuro l'eccessivo rigore non porta mai buoni risultati.
      Almeno secondo la mia opinione.

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  7. E qui dovrebbe risponderti mia figlia . Loro sono "quasi" vegetariani" .La bimba adora la pasta , olio e tanto Parmigiano Reggiano , su tutto : carote,
    pomodoro , verdure cotte ecc...Poco sale e zuccheri ,dolci e biscotti solo fatti in casa . Il cibo spazzatura non sà cos'è , non l'ha mai mangiato .
    Speriamo mantenga questi abitudini alimentari anche da grande .
    Sà dire di nò se qualchecosa non le piace , tipo l'insalata ma , verdura ,
    frutta e legumi tutti i giorni .

    Io sono stata una bambina inappetente .
    Have a nice Sunday . Laura ***

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    1. Mi sa che sei rimasta piuttosto in disaccordo col cibo, visto che non ami particolarmente cucinare, né mangiare.
      Bacione.

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    2. Quando ero piccola , mio fratello maggiore di 5 anni , mi diceva
      che nell'antichità , gli uomini avevano una porticina nello stomaco
      e il cibo lo mettevano lì dentro . Non sai quanto desideravo aver
      vissuto in quel tempo !!!

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    3. Non l'ho capita la storiella della porta.
      Che differenza farebbe con la semplice deglutizione?

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    4. Non avevo bisogno di mangiare no ? Il cibo direttamente nello
      stomaco e via...Non sentivo nemmeno il gusto , una meraviglia !!!
      Addio fatica di mangiare e deglutire , bah !

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    5. @Laura: pure io, se mi capitasse, mangerei senza problemi legumi tutti i giorni, tra l'altro sono talmente tanti e variamente abbinabili, che come niente riempi la settimana.

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  8. Io ho fatto per anni la mensa, a scuola. I bambini, ho notato , in generale mangiano volentieri il primo, adorano la pasta in bianco (anche se, secondo me, non sa di niente) il secondo lo mangiucchiano, quello che mangiano poco è il contorno di verdure, mentre vanno benissimo le patate al forno. La frutta dipende da cosa è , amano la spremuta di arance ma non le arance a fatte, bene l'uva e i mandarini, molto bene il budino , no pere, mele solo se sbucciate. SEcondo me dovrebbero mangiare più verdura , alcuni proprio non l'assaggiano !!! Ciao

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    1. Anche il pesce è piuttosto disprezzato dai bambini. Ed è un peccato, perché gli farebbe bene.
      Anche mio figlio adora la pasta in bianco con olio e formaggio, ma non gli permetto quasi mai di mangiarla, perché preferisco che si nutra con piatti più nutrienti.

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    2. La pasta in bianco è appetitosa ma anche poco impegnativa per chi la deve preparare.
      Credo che le mense, consapevoli dei gusti dei giovanissimi, dovrebbero alternare primi e secondi nei giorni della settimana, in modo da lasciare spazio e appetito per un'insalata o un frutto.
      Proprio Veronesi, se non sbaglio, disse che primo e secondo nello stesso pasto non sono un bene se abituali.

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  9. Io mangio sano da sempre..
    Mangio tante verdure .frutta .poca pasta. pane. pesce .pochissima carne.bevo tanta acqua. Raramente vino ..mai alcolici . caffe ..mai fumato
    Praticamente son sulla via della santità..ah sempre mangiato cosi..
    Figlio da piccolissimo mangiava di tutto..circa sei anni ha sviluppato suoi gusti ..cibi semplici. senza salse non complicati..adesso ha + di 30 e mangia ancora cosi..la cosa che mi faceva e fa arrabbiare è : lui scarta cibi solo guardandoli ..io ma devi assaggiare poi puoi dire non mi piace ..invece li guarda ..no non li mangio!!
    🤨
    Ciao

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    1. Devo dire che anch'io scarto molti cibi con gli occhi.
      Quindi lo comprendo.
      Sono assolutamente certa che alcune cose non mi piacciano, pur non avendole mai assaggiate. Ma se mi disgustano già alla vista, al palato può solo essere peggio!

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  10. Le mie figlie non hanno uno stile alimentare molto equilibrato, nonostante in famiglia abbiamo sempre cercato, anche con l'esempio, di instradarle in questo senso. La "piccola" vive da sola ormai da un anno, quindi non possiamo più controllarla. La grande vive ancora con noi ma ormai c'è poco da fare. Amen.

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    1. Beh, sicuramente dopo una certa età si può fare poco per correggere le abitudini dei figli. E non solo nella sfera alimentare.

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  11. Con me Veronesi sfonda una porta aperta.
    Insegnerei la cultura del magiar sano ai bambini come gli si insegna tutto il resto: educazione, senso di civiltà, scrivere, leggere. Forse dovrebbe esser persino materia scolastica.
    Baci.

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    1. Sono d'accordo.
      Ma a scuola si insegnano ottomila cose inutili, e non ci si preoccupa di quello che servirebbe davvero agli uomini del futuro.

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