domenica 24 aprile 2022

Perché le donne vogliono cambiare il carattere del partner?

 
Il 24 aprile nascevano Barbra Streisand (1942) e Alessandro Costacurta detto Billy (1966).
Ho scelto di dedicare, quindi, la citazione della domenica alla cantante e attrice statunitense dal talento immenso.
In particolare, mi ha colpito una frase in cui Barbra riflette sul ruolo della donna nella coppia e sulla malsana abitudine femminile di voler cambiare l'uomo che si ha accanto.

“Perché le donne fanno di tutto per anni
per modificare le abitudini degli uomini,
e dopo si rammaricano che non sono
gli stessi uomini che hanno sposato?”.

Effettivamente, da donna, non posso negare di aver spesso desiderato che il mio uomo cambiasse.
Verrebbe da chiedersi perché l'ho scelto, allora, se non mi andava bene il suo aspetto o il suo carattere.
Per quel che mi riguarda, la risposta è semplicissima.

Quando ho conosciuto mio marito, ad esempio, ero ben consapevole dei suoi difetti, così come lui dei miei.
Gli occhi dell'amore, però, tendono a smussare gli angoli e a minimizzare determinate circostanze.

Col tempo, poi, accade che il sentimento si trasformi, e che la fiamma dell'innamoramento si affievolisca. E' proprio a quel punto che, la ritrovata lucidità, ci sbatte in faccia i famosi difetti, senza più ingentilirli. Così questi cominciano a sembrarci insopportabili, e ne consegue che si provi a cambiarli.
Ma, troppe volte, il dado è ormai tratto, e un uomo e una donna adulti non potranno mai modificare davvero la propria natura.

Sarà questo il motivo che porta molte coppie alla rottura?
Secondo me sì.

Insomma, vi è mai capitato di desiderare ardentemente che il vostro partner cambiasse?
Al contrario, è mai accaduto che lui o lei provassero a modificare il vostro carattere o le vostre abitudini?
Com'è andata a finire?

Intanto, buon compleanno alla bravissima Barbra e buona domenica a voi.

30 commenti:

  1. Buon compleanno Barbra.Io non sono riuscita a cambiare il carattere del mio lui,più invecchia e più peggiora purtroppo!!!

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    1. E direi che dopo una certa età la speranza di cambiarlo si annulla...
      Buona domenica.

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  2. Quella di Streisand è una verità, e la tua risposta ci sta benissimo.
    Tuttavia, la situazione credo sia reciproca in merito all'amore che smussa i difetti... Perché allora gli uomini continuano ad accettare le loro donne nonostante i loro difetti?

    Per lo meno, io mi ritrovo vittima di questa disuguaglianza, avendo subìto pretese di cambiamento da chi non era certamente la perfezione, ma i cui difetti la rendevano appunto unica ai miei occhi e al mio cuore. 😢💔

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    1. Infatti io ho generalizzato il discorso, senza soffermarmi solo sull'uomo o sulla donna.
      Perché la voglia di cambiare l'altro o di sperare che questi migliori spontaneamente è insita in molti di noi, a prescindere dal sesso.
      Mi dispiace che la tua ex ti criticasse tanto senza guardarsi allo specchio. O forse il tuo Amore totalizzante le faceva comodo. 😔

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    2. È il modo di concepire l'amore che, se non è lo stesso, non porta al benessere reciproco.
      Appena capisci che l'altra persona non soddisfa le tue esigenze, devi chiudere la storia prima di averci costruito qualcosa sopra, perché il tempo che trascorri assieme è destinato a perdersi, e più si rimanda il lasciarsi, più si sta male dopo. 😫

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    3. Ecco, stavolta sono completamente d'accordo con te.
      Il problema, però, è che quando ti rendi conto che l'altro viaggia su un binario diverso dal tuo, spesso è troppo tardi, perché lo ami così tanto dal sperare, appunto, che cambi. Insomma, è un cane che si morde la coda.

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  3. Credo che le persone, partner compresi, vadano prese per quelle che sono e amen. Meglio concentrarsi sul trovare i punti in comune piuttosto che cercare di cambiarne la natura - cosa impossibile. Al massimo si può riuscire a modificare qualche abitudine.

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    1. Esatto.
      A me basterebbe correggere almeno il suo russare, ad esempio. Ma niente, non c'è rimedio che tenga. 😂😂😂😂

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  4. Buon compleanno a Barbra e a Costacurta. Credo che sia molto difficile voler cambiare il carattere dell'altro. Vero è che l'amore fa passar sopra a tante cose con le quali, poi, ci si trova a far i conti , quando si ritorna con ni piedi per terra. Credo che l'altro vada accettato per quello che è , con i suoi pregi ne i suoi difetti. Magari la vita di coppia creerà nuove abitudini, in grado di soddisfare entrambi. Buona domenica.

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    1. Beh, l'idea di creare nuove abitudini compatibili con i caratteri di entrambi è molto bella, ma non sempre realizzabile.
      Buona domenica a te.

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  5. Innanzitutto Auguri a lei, che ha detto questo di paradossalmente vero, ecco perché io ancora non capisco le donne :D

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  6. Alzi la mano quella donna che non ha cercato di cambiare il marito .
    Io per prima ma , visto che non ci sono riuscita , me lo tengo com'è .
    Buona Domenica . Laura ***

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    1. Io pure.
      E no, non ci sono riuscita. Quindi giungo alla tua stessa conclusione. Ahahahha
      Bacione.

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  7. Nonostante il discorso sembri assurdo, o quanto meno un po' contro il sentire comune, tentare di cambiare il carattere del partner (sia l'uomo nei confronti della donna o viceversa, non fa differenza) è una cosa perfettamente naturale perché l'amore finisce, e una volta che è finito, quelli che prima sembravano "bellissimi difetti", come si usa dire, si trasformano in difetti che di bello hanno ben poco, e quindi si tenta di cambiarli.
    Amalia Signorelli, una antropologa scomparsa un paio d'anni fa che a me piaceva molto, in un suo libro aveva scritto che l'amore eterno non esiste, è una pia illusione, e aveva sempre dubitato fortemente di chi dice, magari dopo anni di matrimonio, "ti amo ancora come il primo giorno". L'amore e la passione iniziali, quelli che fanno idealizzare l'altro e autorizzano a immaginare che lo si amerà per tutta la vita, scemano quasi subito, e a partire da lì il rapporto prosegue (quando prosegue) su altre basi: i figli, interessi comuni, assonanza di idee, di progetti ecc. Dal punto di vista dell'antropologia, della biologia e anche della psicologia, il matrimonio, che è un prodotto culturale e non naturale, è un istituto che è contro natura, perché l'uomo, come tutti gli altri animali, non è biologicamente programmato per fare coppia fissa per tutta la vita con un unico partner, perché è anti-evolutivo.
    Questa cosa l'aveva capita benissimo anche Freud già un secolo fa, quando diceva che l'innamoramento è come una gravissima malattia che ti devasta la vita, una malattia che però ha un grande vantaggio: dura poco e si guarisce quasi subito.
    Quando leggo i commenti sorpresi di chi legge che nel nostro paese il 50% dei matrimoni finisce con una separazione, a me viene sempre da sorridere, perché la mia sorpresa sta nel leggere che un 50% di matrimoni rimane in piedi :-)

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    1. Ahahaha
      Nella prima parte del tuo commento hai espresso il mio stesso concetto.
      Nella chiusa, invece, mi hai fatta divertire un sacco.
      Effettivamente, che il 50% dei matrimoni rimanga in piedi è un bel traguardo.
      Tra questi ci siamo pure io e te.
      Pensa che pazzi. Poi, mai dire mai. 😂😂😂

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    2. Non sono d'accordo con Signorelli e Freud (con quest'ultimo non è nemmeno la prima volta): non si può generalizzare un comportamento per un'intera specie.
      Specializzarsi in una disciplina non vuol dire essere depositari di verità, semmai di ipotesi... Un matematico e un chimico possono scrivere concetti universali e dimostrabili, un antropologo e uno psicanalista certo no.

      Se formate coppia con la prospettiva che le cose dovranno necessariamente cambiare, restate soli e non contaminate chi non è dello stesso partito, perché non fate altro che creare diffidenza verso nuovi partner feriti da una storia conclusasi senza una ragione spiegabile.

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  8. È chiaro che non si può generalizzare un comportamento per una intera specie, ed è vero che comunque ci sono eccezioni che confermano la regola, come si dice. Gli studi di Freud e della Signorelli, e di qualsiasi altro psicologo o antropologo tu voglia consultare, sono basati sullo studio di casi che, andando tutti nella medesima direzione, autorizzano a trarre certe conclusioni. Che non sono verità perché nella scienza non esiste verità assoluta, come immagino saprai, ma esistono verità che rimangono valide finché non arrivano altre verità in grado di confutare le precedenti. Tra l'altro né Freud né la Signorelli (né nessun altro scienziato serio) si sono mai dichiarati depositari di verità.
    Ma è oggi definitivamente assodato - ti invito a documentarti ovunque tu voglia - che nella nostra specie l'innamoramento/passione finisce e che l'uomo non è per sua natura antropologicamente programmato per fare coppia con lo stesso partner per tutta la vita. Questo la scienza l'ha definitivamente dimostrato, e alla fine non c'entra neppure più di tanto col fatto che poi una storia finisca bene o male, che duri tutta la vita o che naufraghi dopo un mese, perché le variabili che possono entrare in gioco sono tante.

    Oltretutto queste cose generalmente non si sanno (non credo siano tanti quelli che si sposano che abbiamo letto Freud o la Signorelli o Lévi-Strauss o chi vuoi), quindi non è che due decidono di sposarsi mettendo già in conto che la loro storia farà naufragio. Magari queste cose si sapessero, magari due ci penserebbero un po' di più prima di decidere di convolare a nozze.

    Tempo fa un filosofo che a me piace molto, parlando della recente legge che ha istituito il divorzio breve, diceva di essere contrario. Non serve una legge che renda più facile divorziare, servirebbe semmai una legge che rendesse difficilissimo sposarsi :-)

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    1. Una legge che ostacoli il matrimonio sarebbe certamente la soluzione per prevenire i divorzi e l'esaurimento nervoso. 😂😂

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    2. Non è vero che tutti gli animali cambiano partner: cigni, piccioni e lupi sono monogami, per lo meno fino alla morte del/la compagno/a.
      Evidentemente sono io che non appartengo alla specie umana come sembra.

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    3. Ma pure io. Sai quante volte ho avvertito la sensazione di non c'entrare niente con la specie a cui appartengo?

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  9. @Claudia. Si, forse siamo un po' pazzi. Ma finché dura... 😁

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  10. Bisogna accettare le persone come sono, ognuno ha il proprio carattere, ma si può sempre migliorare.
    Saluti a presto.

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    1. Purtroppo, però, non tutti desiderano migliorare.
      Buon lunedì.

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  11. Bisognerebbe sempre pensare: e se lo facesse a me??
    Io mi incazzerei come na iena ...poi sta storia..ah io pensavo cambiasse!! Ma perché??hai conosciuto una persona con pregi e..difetti! Ok si può migliorare nella vita ..ma espressamente diventare come pensi tu sia il meglio ..pensi tu..ah e la stessa cosa si può applicare si figli

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    1. Con i figli è peggio, perché fondamentalmente siamo noi genitori responsabili del loro carattere, perché li abbiamo educati in un determinato modo.
      Quindi volerli cambiare significa che abbiamo fallito, o no?

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  12. Penso che anche alcuni uomini, dopo diversi anni, avrebbero desiderio di veder cambiare la propria moglie. Più che altro cambiano davvero e le rivorrebbero come quando le hanno conosciute :D

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    1. Ahah
      Quindi le donne cambiano (peggiorano?!), mentre gli uomini rimangono sempre gli stessi (pessimi?!)? 😂😂😂

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    2. Io penso che si cambi tutti, indistintamente. A volte in meglio, a volte in peggio. Perché vivere è evoluzione e cambiamento. Pretendere che una persona resti uguale è inconcepibile e lo stesso vale per il pretendere che cambi proprio come lo vogliamo noi.

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