venerdì 20 dicembre 2019

Perché odio i bagni pubblici (e invidio gli uomini)

Dal Regno Unito arriva un'invenzione rivoluzionaria: il wc scomodo per aziende e bagni pubblici, in modo da costringere gli utilizzatori a non sostarci troppo tempo.
Ma qualcuno di voi ha mai osato davvero sedersi su una tazza che non fosse ad uso esclusivamente privato?
Io non lo faccio nemmeno a casa di mia nonna, figuriamoci in un bar!

Mi è tornato allora in mente un vecchio monologo di Luciana Littizzetto che mi fece letteralmente sganasciare dalle risate e che spero vorrete leggere (soprattutto voi uomini, in modo che capiate che odissea sia, per una donna, fare la pipì fuori dalla propria casa!).
E poi mi chiedono perché invidio tanto i maschi.........  😜

MANTENERE LA POSIZIONE
Questo è dedicato alle donne di tutto il mondo che hanno usato un bagno pubblico e a voi uomini, perché capiate come mai ci stiamo tanto.

Il grande segreto di tutte le donne rispetto ai bagni è che da bambina tua mamma ti portava in bagno, puliva la tavolozza, ne ricopriva il perimetro con la carta igienica e poi ti spiegava:
MAI, MAI appoggiarsi sul gabinetto
e poi ti mostrava “la posizione” che consiste nel bilanciarsi sulla tazza facendo come per sedersi ma senza che il corpo venga a contatto con la tavolozza.

“La posizione” è una delle prime lezioni di vita di una bambina, importantissima e necessaria, deve accompagnarci per il resto della vita.
Ma ancora oggi, da adulte, “la posizione” è terribilmente difficile da mantenere quando hai la vescica che sta per esplodere.

Quando “devi andare” in un bagno pubblico, ti ritrovi con una coda di donne che ti fa pensare che dentro ci sia Brad Pitt.
Allora ti metti buona ad aspettare, sorridendo amabilmente alle altre che aspettano anche loro con le gambe e le braccia incrociate.
È la posizione ufficiale di “me la sto facendo addosso”.
Finalmente tocca a te, ma arriva sempre la mamma con “la bambina piccola che non può più trattenersi” e ne approfittano per passare avanti tutte e due!
A quel punto controlli sotto le porte per vedere se ci sono gambe.
Sono tutti occupati.
Finalmente se ne apre uno e ti butti addosso alla persona che esce.
Entri e ti accorgi che non c’è la chiave (non c’è mai);
non importa…
Appendi la borsa a un gancio sulla porta, e se non c’è (non c’è mai),
ispezioni la zona, il pavimento è pieno di liquidi non ben definiti e non osi poggiarla lì, per cui te la appendi al collo ed è pesantissima, piena com'è di cose che ci hai messo dentro, la maggior parte delle quali non usi ma le tieni perché non si sa mai.

Tornando alla porta…
Dato che non c’è la chiave, devi tenerla con una mano, mentre con l’altra ti abbassi i pantaloni e assumi “la posizione”…
AAhhhhhh… finalmente…
A questo punto cominciano a tremarti le gambe… perché sei sospesa in aria, con le ginocchia piegate, i pantaloni abbassati che ti bloccano la circolazione, il braccio teso che fa forza contro la porta e una borsa di 5 chili appesa al collo.
Vorresti sederti, ma non hai avuto il tempo di pulire la tazza né di coprirla con la carta, dentro di te pensi che non succederebbe nulla ma la voce di tua madre ti risuona in testa “non sederti mai su un gabinetto pubblico!”, così rimani nella “posizione”, ma per un errore di calcolo un piccolo zampillo ti schizza sulle calze!!!
Sei fortunata se non ti bagni le scarpe.
Mantenere “la posizione” richiede grande concentrazione.
Per allontanare dalla mente questa disgrazia, cerchi il rotolo di carta igienica maaa, cavolo…! non ce n’è….! (mai).

Allora preghi il cielo che tra quei 5 chili di cianfrusaglie che hai in borsa ci sia un misero kleenex, ma per cercarlo devi lasciare andare la porta, ci pensi su un attimo, ma non hai scelta.
E non appena lasci la porta, qualcuno la spinge e devi frenarla con un movimento brusco, altrimenti tutti ti vedranno semi seduta in aria con i pantaloni abbassati. NO!!
Allora urli “O-CCU-PA-TOOO!!!”, continuando a spingere la porta con la mano libera, e a quel punto dai per scontato che tutte quelle che aspettano fuori abbiano sentito e adesso puoi lasciare la porta senza paura, nessuno oserà aprirla di nuovo (in questo noi donne ci rispettiamo molto) e ti rimetti a cercare il fazzolettino, vorresti usarne un paio ma sai quanto possono tornare utili in casi come questi e ti accontenti di uno, non si sa mai.

In questo preciso momento si spegne la luce automatica, ma in un cubicolo così minuscolo non sarà tanto difficile trovare l’interruttore!
Riaccendi la luce con la mano del fazzolettino, perché l’altra sostiene i pantaloni, conti i secondi che ti restano per uscire di lì, sudando perché hai su il cappotto che non avevi dove appendere e perché in questi posti fa sempre un caldo terribile.
Senza contare il bernoccolo causato dal colpo di porta, il dolore al collo per la borsa, il sudore che ti scorre sulla fronte, lo schizzo sulle calze… il ricordo di tua mamma che sarebbe vergognatissima se ti vedesse così;
perché il suo sedere non ha mai toccato la tavolozza di un bagno pubblico, perché davvero “non sai quante malattie potresti prenderti qui”.  [...]

Esci e vedi il tuo ragazzo che è già uscito dal bagno da un pezzo e gli è rimasto perfino il tempo di leggere Guerra e Pace mentre ti aspettava.
Perché ci hai messo tanto?” ti chiede irritato.
“C’era molta coda” ti limiti a rispondere.

E questo è il motivo per cui noi donne andiamo in bagno in gruppo, per solidarietà, perché una ti tiene la borsa e il cappotto, l’altra ti tiene la porta e l’altra ti passa il kleenex da sotto la porta;
così è molto più semplice e veloce perché tu devi concentrarti solo nel mantenere “la posizione”.
E la dignità.

47 commenti:

  1. Conoscevo il brano della Littizzetto, in effetti l'utilizzo di un bagno pubblico non è esattamente agevole per le donne.
    Ci sta comunque che alcune donne si trattengono davvero troppo, nonostante tu fuori le agevoli mantenendole borsa, cappotto, sciarpa; inoltre con la porta che si può chiudere...

    Non troppo tempo fa vidi la pubblicità di una sorta di "adattatore" che dovrebbe rendere possibile l'utilizzo del bagno restando in piedi, tipo un imbuto/cornucopia... Problemi: doverselo sempre portare appresso, e come gestirlo dopo l'utilizzo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi ci immagini con un imbuto nella borsa? 😂😂😂
      Poi, effettivamente, occorrerebbe un sacchetto a chiusura ermetica per contenerlo. Insomma....
      Anche no. 😂😂😂

      Elimina
    2. A meno che non sono usa e getta, da tenere tipo i bicchieri da picnic, uno nell'altro...

      Elimina
  2. Anch'io mi ricordo questo monologo, che dire... sono problemi :-))) Scherzi a parte, in effetti vista l'igiene (assente) della stragrande maggioranza dei bagni pubblici la questione, sia pure trattata con ironia dalla Litizzetto, è seria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Serissima, altro che.
      E non pensiamo solo alle donne.
      I bambini, infatti, come fanno?
      Sospesi a mezz'aria dalle mamme, che comunque devono mantenere borsa, cappotto, ecc? 🤦‍♀️

      Elimina
  3. Cara Claudia, non voglio essere troppo severo, ma purtroppo in Italia i bagni pubblici fanno!
    non dico ciò che penso! Non voglio pure elogiare la Svizzera, ma un po meglio è...
    Ciao e buona Giornata con un abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Fanno decisamente schifo.
      Hai saltato la parola più importante.
      Sono certa che in Svizzera la situazione sia migliore.

      Elimina
  4. Per noi maschietti il problema è sempre centrare il buco.
    "Ma devi alzare la tavoletta." mi dicono.
    Sì, la tavoletta bella sblercia a causa di quelli che sono passati prima? E chi la tocca?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Almeno non rischi di fartela sulle ginocchia però, dai.... Ahahah

      Elimina
  5. Io uso spessissimo i bagni pubblici perché ne ho necessità a causa di alcuni problemi ma non ho riscontrato tutto questo disagio... ahahahha!
    Sarà che ormai sono una esperta della posizione e conosco ogni trucco... bò.
    Il problema fondamentale non è il bagno pubblico ma la gente luridona e senza rispetto che lascia schifo ovunque (e te lo dice una che ha lavorato in un bar per 7 anni e si è trovata a scrostare cacca dalle pareti del gabinetto).
    La gente non tira lo scarico, la fa fuori dalla tazza, lascia lo schifo più impensabile e ovviamente non può esserci qualcuno che ogni mezzo'ora sia lì a disposizione a pulire la maleducazione degli altri. Immagina poi quando il bagno è adibito anche ai disabili e quei poverini devono necessariamente appoggiarsi... Mi è capitato di vedere i responsabili del bagno farsi in 4 per tenerlo in modo decente ma di certo non possono stare a fare gli schiavetti ad ogni persona che va al bagno e lascia lo schifo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi hai fatto tornare in mente un cartello molto ironico che lessi qualche tempo fa in un bar.
      Recitava più o meno così:
      "Sei pregato di lasciare il bagno pulito come lo trovi. Ti ricordo che le mani che lavano il wc sono le stesse che ti preparano il caffè.....". :))

      Elimina
  6. AhAhAhAh ... me lo ricordavo questo pezzo della Littizzetto ..ma rileggerlo mi ha fatto morire ... morire dal ridere ...: ): ) : ) : )
    e comunque è tutto , tutto vero!!
    Maschietti ... siete fortunati!! : ) : )
    ... la sento ancora adesso la voce di mia mamma ..."NON TI SEDERE MAI SULLA TAZZA ..." : ) : )
    Ciao Claudia , piaciuto molto il tuo post
    Serena giornata : )

    RispondiElimina
  7. Davvero, oh.
    Noi basta trovare un cespuglio ed è fatta, anche ritti in mezzo alla gente (sticazzi, in tutti i sensi).
    Al di là delle acrobazie a cui siete costrette voi, davvero non ho mai capito perché i cessi pubblici (o quelli a scuola) siano tutti comunque senza chiavi, senza chiusure, sfondati, senza carta, sporchi, ecc ecc...

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Magari hanno paura che ci si chiudano dentro le coppie per fare l'amore? Che poi, in quella sporcizia nemmeno gli verrebbe il desiderio, o no? :P

      Elimina
  8. Non voglio fare il guastafeste, ma conosco diverse ragazze che riescono ad andare nei bagni pubblici molto più di me. Non so quale tecnica abbiano, fatto sta che io se entro in un bagno pubblico e trovo tutto lercio, senza una chiusura, devo essere proprio costretto per restarci più di un secondo. Proprio non mi riesce nonostante l'ovvia comodità! 🤷🏻‍♂️

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti prego chiedi alle tue amiche come fanno.
      Potrebbero arricchirsi svelando all'universo femminile questo segreto!

      Elimina
  9. 😂😂 tutto terribilmente vero! 😂😂
    E poi vedi nei film, quelle persone, uomini o donne, che, anche nei bagni dei bar più fatiscenti, si siedono come se niente fosse e quei bagni sono sempre pulitissimi. Ci hai fatto caso?
    Da un po’ di tempo a questa parte anche in casa mia mi siedo solo dopo avere disinfettato la tavolozza: tre maschi sono impegnativi e... insomma, non è che stiano sempre attenti a fare centro! 😩

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E certo che sono impegnativi.
      Poi sì, è risaputo che gli uomini abbiano problemi di mira. Noi donne, invece, saremmo tutte dei cecchini al loro posto. Ahahahah

      Elimina
  10. io sono sempre in giro e credimi che anche per me è un problema quello del bagno

    RispondiElimina
  11. Mi riconosco nella Tizia della vignetta . La posizione sollevata dalla
    tavoletta mi fa' poi male alle gambe e se anche non ho finito , mi tiro
    sù . Ho notato che ora nelle stazioni , per entrare devi inserire 1 EURO
    ma almeno è bello pulito , carta igienica a volontà , aria calda per
    asciugarsi le mani ecc...Il guardiano , ogni persona che esce , disinfetta.
    Ai maschietti dico : La tazza è grande , il pisellino piccolo e non
    riuscite a fare centro ???
    Divertente questo post , cara Claudia , molto veritiero . AhAhAh !!!
    Abbraccione . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahaha
      Il pisellino piccolo?
      Ma vuoi essere mangiata a colazione? Ahahahah
      Mi farai morire!
      Un bacio

      Elimina
  12. Seguo su Instagram un'ostetrica, lei dice, giustamente, che se le donne, nei bagni pubblici a loro dedicati, si sedessero come a casa non ci sarebbero di questi problemi perché i sedili dei WC sarebbero pulitissimi.
    E' il retaggio delle nostre mamme che ci frega! Anche perché si appoggia giusto qualche centimetro di coscia, niente che potrebbe contrarre chissà quale infezione!
    Certo è che se ti trovi tutto zozzo fa proprio schifo!!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io onestamente non mi siedo nemmeno se l'impresa di pulizie ha appena finito di sterilizzare la toilette.
      Però se combino qualche guaio, pulisco.
      E' questione di educazione. In tutti i sensi.

      Elimina
  13. Scusa ma non ce l'ho fatta a leggere il tutto.
    Hai ragione siamo fortunati noi uomini anche perché sono cresciuto con la sfida tra maschietti a chi la faceva più lontano dal muro del giardino o centrare l'annaffiatoio di Olinto che abitava sotto casa.
    Poi esiste la canzoncina ....tutti ritti contro il muro per vedere chi ....
    Cancella se è troppo porno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahaha
      Ma no. Non è troppo porno.
      Il post è molto leggero, e quindi ci stanno commenti come il tuo. ;)

      Elimina
  14. Spesso i bagni pubblici sono veramente sporchi e con scarsa igiene. Molte volte si opta per una turca rispetto al wc tradizionale, molto più igienico, ma rimane il fattore scomodità.
    Saluti a presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il bagno turco è persino peggio.
      Altro che posizione sospesa a mezz'aria...
      Ci vorrebbe un contorsionista. Ahahah

      Elimina
  15. Ai bagni pubblici ci sono abituata dalla nascita, grazie al fatto che ho passato e passo ogni estate della mia vita in un campeggio dove le roulotte non sono allacciate alle fogne. Lì vado al bagno direttamente col rotolone in mano per rivestire la tazza o col numero esatto di quadratini necessari, a seconda della posizione da assumere. Qui in ufficio abbiamo i dispenser di copriwc :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. I dispenser di copriwc?
      Wow. Mi metterei a piangere dall'emozione se ne vedessi uno dalle mie parti.
      Già quando trovo la carta igienica mi batte il cuore...

      Elimina
  16. concordo/condivido tutto ciò che hai detto ..io a meno che non debba star fuori 24 ore ..allora come sopra!! ;))
    faccio come i bambini ..prima di uscire si và in bangno ..e la si tiene fino al ritorno !!!
    lo sò non fà bene ..ma io così ...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahah
      Io faccio come te, ma ultimamente lavoro fuori casa anche sei ore di fila, e col freddo è dura resistere. 😂😂

      Elimina
  17. Mamma mia tutta la mia solidarietà… comunque ora quella frase la dico anche io a Greta e le mi risponde sempre “perché non posso toccare niente?”.
    Ecco… il problema è proprio questo perchè in questo paese non c’è a cultura del bagno pubblico pulito?!?!?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi vien da pensare che chi sporca i bagni pubblici viva nel lerciume anche in casa propria...

      Elimina
  18. Beh, un paio di anni fa per qualche mese ho lavorato per una multiservice che si occupava anche delle pulizie dei treni di una ben nota azienda privata. A parte la scomodità del lavoro in sè (era un part-time con spezzato questo significa che si lavorava un ora, si stava altre due o tre ore fermi, si lavorava un' altra ora e poi se ne passavano altre due o tre senza fare niente, col risultato che stavo fuori tutta la giornata ma tornavo a casa dopo aver lavorato due o tre ore in tutto..e ti assicuro che tornavo a casa con le scatole che mi fumavano più che se avessi lavorato otto ore di seguito), a parte la disorganizzazione dell'azienda e le pretese della concessionaria privata ti posso assicurare che era deprimente vedere intere carrozze (bagni compresi) trattate come discariche peggio che se fossero calati gli Unni.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non parliamo dei treni.
      L'ultima volta che sono andata a Roma, pur viaggiando su un Freccia Argento, ho trattenuto la pipì per tutto il viaggio, perché un bagno su due era fuori servizio, mentre l'altro putrido. 😭😭

      Elimina
    2. Guarda io lavoravo per l'" Italica" Concorrenza ..che non è che sia messa tanto meglio. :C
      Per essere sinceri (a parte rare eccezioni) il personale dei treni è fantastico quello che lasciava a desiderare come umanità è quello a terra (a cominciare da chi doveva fare i controlli). In realtà se le aziende vogliono (giustamente ) la qualità non devono continuare ad effetuare gare al ribasso ma rendersi conto che se si pretende la professionalità bisogna pagarla il giusto. Inoltre -e questo è un problema generale- le persone dovrebbero rispettare di più i lavoratori che compiono lavori umili ed anche il lavoro stesso perchè se non ci fossero quei poveracci (spesso sfruttati ancora più spesso sottopagati) che ad ogni stazione puliscono i disastri degli altri non so come saremmo messi. :(

      Elimina
    3. Il rispetto del lavoro, proprio e degli altri, dovrebbe essere alla base dell'educazione di ciascuno di noi, ma troppe volte scarseggia.

      Elimina
  19. Ora si spiegano molte cose :D
    No vabbè, per quanto riguarda il gabinetto ti capisco, non si può fare a meno di quello di casa, che poi sono pure scomodi mortacci loro..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah
      No, dai. Scomodi no. Certo non ci devi passare le ore.... :))

      Elimina
  20. Lo conoscevo questo monologo! C'è da dire che certi bagni pubblici fanno ribrezzo anche a me, maschio che non deve per forza sedersi per espletare i propri bisogni fisiologici: se il pavimento è pieno di liquidi non meglio definiti e la porta è messa peggio di quelle di una città medievale appena espugnata non è che mi senta a mio agio, anche se non devo assumere "la posizione".

    Ricordo che i bagni al piano terra del mio liceo erano messi così male che al posto della porta davanti a uno dei cubicoli c'era un enorme lastra di legno attaccata agli stipiti alla meno peggio, e che i lavandini dove lavarsi le mani erano così sporchi che sembrava che qualcuno li avesse scambiati per un bidet! Per fortuna che stavo al terzo piano...

    Attualmente i bagni all'Università sono messi molto meglio... Se non fosse che i bagni dei maschi sono regolarmente senza sapone: per lavarmi le mani devo andare per forza nel bagno femminile! Cosa sono questi, stereotipi di genere?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E' assurdo che nemmeno i bagni delle scuole vengano costantemente puliti.
      Quando andavo all'università trattenevo la pipì fino alla fine delle lezioni, e correvo al Mc Donald's vicino all'Ateneo, per mangiare un panino al volo e utilizzare finalmente un wc pulito.
      In questo genere di catene, di solito, la pulizia è molto più regolare.
      Quanto al sapone, magari mancasse solo quello, basterebbe portarsi il gel Amuchina. Io mi preoccupo piuttosto della carta igienica... ;)

      Elimina
    2. La carta igienica l'ho sempre trovata regolarmente. Almeno quello...

      Nella mia esperienza i bagni delle scuole sono quelli messi peggio! Di solito quando vado nei bar trovo bagni puliti e persino profumati, e anche i bagni pubblici sono ben tenuti: tempo fa mi trovavo nel Parco del Valentino, un grande parco di Torino lungo il corso del Po, e mi sono trovato nell'esigenza di andare al bagno: ho trovato un bagno pubblico gratuito e, con grande stupore, ho dovuto constatare che era ben tenuto, pulito, con carta igienica e sapone!

      Elimina
    3. Adesso c'è da capire se sei super fortunato tu, o se addirittura i bagni degli uomini sono più puliti di quelli delle donne.
      Quasi quasi, con la scusa di accompagnare Lorenzo, la prossima volta faccio un sopralluogo. :))

      Elimina
    4. Propendo più per la fortuna, perché almeno solitamente non trovo distinzione di sesso nei bagni dei bar e in quelli pubblici

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.