venerdì 16 ottobre 2020

Va' dove ti porta il cuore

Nei giorni scorsi ho recuperato un classico indiscusso della letteratura italiana, che probabilmente avevo già letto molti anni fa, ma di cui non ricordavo assolutamente nulla.
Si tratta di "Va' dove ti porta il cuore" di Susanna Tamaro.
Un libro di donne per le donne, in cui i pochi uomini presenti non arricchiscono per nulla la storia, ma fanno appena da cornice.

Un romanzo epistolare sentimentale molto scorrevole, nonostante alcuni passi più lenti riguardanti la guerra e la politica.

La protagonista, Olga, superati gli 80 anni, scopre che le resta poco da vivere, in seguito ad un ictus.
Così decide di scrivere una serie di lettere indirizzate a Marta, nipote a cui ha dovuto far da madre a causa della perdita di sua figlia Ilaria.
Sarà per la troppa differenza d'età tra la nonna e la ragazza, sarà per semplici divergenze caratteriali, però, Marta decide di trasferirsi in America per un anno di studio e chiede alla donna di non farsi sentire durante il distacco.
Così, appreso che le resta poco da vivere, Olga decide di rispettare la volontà di sua nipote e di lasciarle a posteriori un diario in cui troverà tutte le risposte del loro allontanamento, ma non solo.
Come in un confessionale del cuore, l'anziana ripercorre tutti gli errori commessi, che l'hanno portata a diventare la donna arida che è oggi. 
L'incontro con suo marito Augusto, considerato più un fratello che un moroso.
La passione con l'amante Ernesto.
La nascita di Ilaria, che scoprirà solo poche ore prima di morire di non essere figlia di Augusto.
L'incidente stradale che le ha, quindi, tolto la vita, senza che le due donne, da sempre distanti e tese, potessero chiarirsi.

Se potessi cambiare il titolo a questo libro, lo chiamerei "Il peso delle parole non dette".
Perché, fondamentalmente, se i membri di questa famiglia si fossero parlati anche un minimo di più, senza tenersi tutto dentro, probabilmente Olga sarebbe stata una figlia, madre e nonna felice, e non avrebbe dovuto affidare i suoi ultimi pensieri alla sola compagnia di un diario.

Una lettura piacevole, il cui finale, però, mi ha molto delusa. Troppo aperto per i miei gusti.
Riuscirà Marta a rientrare in Italia prima che sua nonna si spenga?
Olga si convincerà ad alzare la cornetta del telefono che fissa spesso e a chiedere a sua nipote di raggiungerla per un ultimo abbraccio?
Potranno le due donne chiarirsi e perdonarsi per anni di silenzi?
Chissà. Probabilmente no.

Magari ciascuno di voi potrà dare al romanzo la conclusione che desidera, proprio come ho fatto io...

31 commenti:

  1. Conosco di fama il romanzo ma non l'ho letto.
    Quando un autore lascia un finale aperto, probabilmente l'importante l'aveva già scritto nelle pagine precedenti; effettivamente è un po' antipatico ma si usa...

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    1. Io, al contrario, penso che gli autori lo facciano apposta per poter scrivere un sequel, in caso di un grande successo.
      Succede anche con i film, più spesso di quanto io desideri.

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  2. Mai letto anche perché non sono un estimatore dell'autrice. Secondo me cmq quando si lascia un finale aperto può essere perché non è così essenziale dare un finale perché come dice Gus quello che si doveva dire è nelle pagine precedenti oppure perché si vuole far pensare il lettore e dargli la possibilità di fare riflessioni ed ipotesi che portano a sviluppare ancora di più le tematiche presenti nel libro perché è da esse che il lettore parte per trarre ipotesi plausibili per un finale che da aperto diventi chiuso

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    1. Non saprei.
      Io, al contrario, sono della scuola secondo cui dare un finale ad un'opera è segno di rispetto verso il lettore che, se proprio deve immaginarsi come termina una storia, tanto vale sospendere la lettura a metà libro e giocare di logica o sentimento...

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  3. Cara Claudia, sicuramente che deve essere un libro molto interessante.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio.
    Tomaso

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    1. Una lettura poco impegnativa, per trascorrere qualche pomeriggio in compagnia dell'amore.

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  4. Adesso ti tocca vedere il film e recensire pure quello :P

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    1. Se è degli anni 70-80 come quelli che guardi tu, nemmeno morta. Lo sai che mi addormento dopo nove minuti!

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  5. dai un buon libro.. insomma secondo me non da nobel ,ma lettura scorrevole e piacevole
    sul finale aperto è come con i film ..spesso desidereremmo un finale chiaro ..ma gli autori secondo lasciano uno spiraglio ..insomma immaginate ciò che vi piace ;))
    ciao

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    1. Sì, un libro da poche pretese.
      Francamente non me ne spiego l'enorme successo, ma ho letto molto di peggio, non mi sto assolutamente lamentando. ;)

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    2. Non pensavo ti lamentavi..
      Si si ho letto anch'io molto di peggio ..personalmente non mi piacciono i libri chei si autoincessano...io...io.io....il resto anche se magari non da Nobel.. magari ti fan trascorrere qualche momento sereno...

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  6. Ah..ahaha!!Alza la cornetta che Mondial casa ti aspetta..!
    Scusami ma quando l’hai scritto mi è venuto in mente la televendita 😂

    Sai che l’avevo letto invece....e nonostante quello che scrivi faccio fatica a ricordarlo?
    Pure il film ho visto e manco quello ricordo.
    Però a parte che non ti piaccia il finale aperto mi sembra un bel romanzo.
    Non credo che un finale aperto voglia per forza dire un sequel..o farlo con quell’intento, no penso sia una scelta stilistica .
    Ciao

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    1. Il tuo commento è esattamente il motivo per cui ho ripreso a leggere, dopo molti anni di stop.
      Non sopportavo, infatti, l'idea di dimenticare tutto dopo pochi giorni, a causa della mia amnesia.
      Mamma mi ha, però, spiegato che anche lei non ricorda nulla dei libri letti.
      Dunque, ho deciso di riprovarci.

      Il libro non è male, e la televendita delle pentole ci stava tutta. 😂😂

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  7. Io , di questo libro ne ho 3 copie . Uno comprato io , uno Mamma uno figlia ,
    ovviamente all'insaputa una dell'altra . L'ho letto anni fa e sinceramente
    non lo ricordo , ricordo però che non mi era piaciuto più di tanto .
    Nemmeno io capisco il grande successo che ha avuto . Forse la pubblicità
    ha giocato molto in suo favore .
    Buona giornata , baci e abbracci . Laura

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    1. Wow. Tre copie in una casa, di un libro che non apprezzi, sono tantissime.
      Me ne sarei già disfatta. 😂😂
      Buona giornata a te.
      Un bacione.

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  8. Letto anni fa, non ne ricordo neanche una parola perché non mi piacque. In genere detesto tutti i libri che impartiscono lezioni di vita: mai letto Coelho, Raffaele Morelli purtroppo me lo regalano, Donne che corrono coi lupi l'ho dato via dopo averne letto forse un quinto. Pure Il giovane Holden non lo trovai tutto sto granché. Invece ho rivalutato I promessi sposi!

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    1. Una delle prossime recensioni che leggerai qui è di "Veronika decide di morire" di Paulo Cohelo.
      Lo lessi molti anni fa e mi piacque. L'ho ordinato ieri online e attendo che mi arrivi.
      Immagino che non la apprezzerai.

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  9. Mi hai dato una buona idea.
    Dovrei portare anch'io qualche libro in biblioteca.
    Solo quelli che non mi sono piaciuti, però.
    Buona giornata a te. 😘

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  10. come è strano il mondo!?!
    da alcuni giorni una amica mi confida di un amore sofferto e che lontano
    mi dice di tornare ai santi vecchi e iniziare una corrispondenza epistolare penna e foglio A4
    Il problema è come dare un indirizzo e a quale indirizzo scrivere...
    L'ho incoraggiata e suggerito il fermo posta o ...
    chi sa se avrà seguito la cosa.
    Auguri cara amica

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    1. Potresti fare da base per le lettere della tua amica, proprio come faceva l'amica di Olga... 😉

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  11. Io ho letto questo libro qualche anno fa, non lo ricordo bene, non mi era dispiaciuto ma ricordo che l'avevo trovato un pò troppo sdolcinato, per i miei gusti. Buon pomeriggio. Ciao.

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    1. Ecco, sì.
      Anche se più che sdolcinato l'ho trovato un po' troppo vittimistico.
      Buon pomeriggio.

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  12. Ma questa storia è meravigliosa!
    Complimenti!
    Ho sempre pensato che i tuoi figli fossero speciali, ma mi stai dando l'ennesima dimostrazione del fatto che non mi sono sbagliata! ❤

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  13. Sai che non l'ho mai letto? Di solito esito davanti ai casi letterari, le aspettative sono troppe e la delusione è dietro l'angolo...

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    1. Diciamo che la tua definizione rispecchia appieno la mia sensazione nell'aver letto questo libro.

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    1. Fondamentalmente nemmeno a me, ma per carattere non amo stroncare i libri, i film, ecc.
      Piuttosto evito proprio di esprimermi in merito.
      Quindi cerco sempre di esaltare le qualità di un'opera.

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  15. L'ho letto moltissimi anni fa, probabilmente ero appena uscita dall'adolescenza. Non lo ricordo così nitidamente, dunque. Mi era piaciuto? non abbastanza da diventare uno dei miei libri preferiti ma forse dovrei fare come te e rileggerlo da adulta.
    Riguardo il finale, quelli aperti non mi piacciono mai.
    Baci.

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    1. Come spiegavo ad Anna su Facebook, sto facendo un esperimento.
      Voglio rileggere i libri che preferivo da ragazzina, per capire se con la maturità di oggi mi piacciono ancora.
      Ovviamente leggerete tutto tra queste pagine... 😉

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  16. Ciao Claudia! Secondo me è un libro che vale la pena leggere! :)

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