martedì 26 ottobre 2021

Avvocato dona 50 euro ad anziana in difficoltà: lei glieli restituisce dopo un mese

 
Siamo nel centro storico e un famoso avvocato del luogo incontra un'anziana signora con problemi di deambulazione in seria difficoltà.
Così, si offre di aiutarla a rincasare, offrendole il braccio per permetterle di salire le scale con maggiore sicurezza.
Arrivati davanti al suo appartamento, però, con molta vergogna, la signora gli chiede se può prestargli cinque euro, per poter comprare il pane.

La donna racconta di aver lavorato a lungo nella sua vita, ma di doversi accontentare della pensione minima, e di non riuscire più ad arrivare alla fine del mese a causa delle tante spese inerenti la sfera della salute.
Per questo, senza pensarci due volte, l'avvocato ha tirato fuori dal portafoglio 50 euro e le ha chiesto di fare la spesa senza pensieri, e di godersi la sua famiglia.

Circa un mese dopo, però, quando ormai questa vicenda era diventata un lontano ricordo, l'uomo si è visto recapitare una busta da lettera con all'interno una banconota da 50 euro, un santino di Sant'Antonio e un biglietto con su scritto solamente "Grazie!".

Insomma, l'anziana signora ha contravvenuto alla volontà dell'avvocato di regalarle questa somma, mentre ha tenuto fede alla sua, dal momento in cui gli aveva chiesto solo un prestito.
Di sicuro, per il professionista quei soldi non avrebbero fatto alcuna differenza, mentre a lei hanno cambiato la giornata, ma comunque non le hanno fatto perdere di vista l'importanza di restituirli, tenendo fede ai propri principi.

Complimenti all'uomo che non si è tirato indietro davanti alla difficoltà di questa anziana, e onore a lei per non averne approfittato.
Per quanto fare la carità possa arricchire più chi dona che chi riceve.

15 commenti:

  1. Non mi dispiacerebbe se nel mondo ci fossero soltanto notizie così. 😊
    E sono d'accordo con la tua ultima frase, perché la generosità non si misura con quello che dai ma con quello che ti resta. 😉

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    1. Io, come sai, le cerco continuamente col lanternino, ma non è facile trovarle, poiché i giornali preferiscono dar spazio alle brutture della società, e non alle notizie più umane.

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  2. Questa anziana è una persona con tanta dignità!Buona giornata.

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  3. Io lavoro in banca, e queste situazioni purtroppo le vedo tutti i giorni. E' uno degli aspetti che odio del mio lavoro... dover dire di no a persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. L'avvocato è un libero professionista, lo può fare. Noi non possiamo, le procedure non ce lo consentono. Certo, potrei dargli dei soldi miei, ma se lo faccio per uno poi dovrei poi farlo per tutti coloro che hanno bisogno e non è possibile. Soprattutto non è giusto: queste situazioni non dovrebbero risolversi grazie alla carità ma grazie a un welfare che dovrebbe assicurare la dignità a chiunque risiede nel nostro paese. Credo che dovrebbe essere il primo scopo della politica, il primo scopo di un paese civile.

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    1. Il primo scopo di un Paese civile, dici bene.
      Ma l'Italia è un Paese civile?
      Temo proprio di no.
      Basti pensare alle pensioni sempre più basse e all'età per ottenerle sempre più alta.
      Questo, a mio avviso, non è assolutamente umano.

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    2. La banca vuole addirittura sapere perché prelevi soldi tuoi, figuriamoci un prestito. 😟

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    3. E tu glielo dici?
      Se si azzardano a chiedermi cosa intendo fare con i miei soldi, li denuncio, altro che!

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    4. L'unica volta che è successo è stato per pagare un funerale...
      Chiesi comunque spiegazioni e mi dissero che, al di sopra di una certa somma, erano tenuti a notificare le ragioni del prelievo per via di norme antiracket. 🙄
      Controllassero i ricconi che frodano il fisco, innanzitutto... 😒

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    5. Ah beh sì. Oltre i mille euro, mi pare, si è dovuti a giustificare tutto.
      Pensa che quando mi sposai, mi fecero firmare un sacco di moduli anti riciclaggio, perché depositai sul conto qualche migliaio di euro in contanti (provenienti dalle classiche buste). Ma in quel caso furono ben felici di incassarli. Ahahaha

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    6. La banche hanno il dovere di chiedere la destinazione dei fondi prelevati dai correntisti, proprio per via delle segnalazioni antiriciclaggio. Il cliente ovviamente ha facoltà di non rispondere, così facendo però si espone a eventuali segnalazioni in merito da parte delle autorità preposte. (tradotto: i prelevamenti e anche i versamenti in contanti di importo anomalo e frequente - le cosiddette operazioni "sospette" - possono essere attenzionate dalla Banca d'Italia per le indagini del caso)

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  4. Che poi, come si fa a dire di no? Applauso ad entrambi.

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    1. In realtà sono pronta a scommettere che tanti, al posto dell'avvocato, avrebbero inventato una scusa per non sborsare nemmeno cinque miseri euro.

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  5. E' una questione di dignità. Evidentemente si tratta di una donna che nella sua vita non ha mai ricevuto chissà che regali, abituata a guadagnarsi sempre tutto. E allora, appena arrivata la nuova pensione, si sarà sentita in dovere di restituire quel denaro.
    Una persona integra, sicuramente. Ma penso che anche all'avvocato avrebbe fatto piacere poter essere utile senza una restituzione.
    Baci.

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    1. Sì. Di sicuro l'avvocato avrebbe voluto farle semplicemente un regalo. E chissà che non trovi nuove occasioni per fargliene.

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