venerdì 7 agosto 2020

L'amicizia è una cosa seria!

Qualche giorno fa ho ricevuto un messaggio da un conoscente che mi accusava di aver accantonato la nostra amicizia, facendo del sarcasmo sul fatto che l'avessi dimenticata a causa dei miei risaputi problemi di memoria.
Era da tempo che discutevamo, perché non tolleravo più alcuni suoi atteggiamenti puerili, quali commenti polemici sui social, e continue lamentele pubbliche e private.

Gli ho spiegato che, in realtà, non siamo mai stati amici, ma semplici "conoscenti affezionati". E, in tutta onestà, ho usato l'aggettivo "affezionati" per non rischiare di ferirlo, visto che al mio ultimo compleanno mi ha persino fatto un regalino.
La verità è, però, che sono stata gentile ed affabile con lui come lo sono con i tre quarti e mezzo delle persone che conosco, inclusi il macellaio, il panettiere, l'idraulico e simili.
Ma non mi sento amica di costoro.

Sono io troppo strana a dare all'amicizia un valore importante?
Nemmeno (tutti) i miei ex compagni di scuola rientrano tra i miei amici, figuriamoci una persona che ho visto una volta per venti minuti, e sentito per gli auguri di Pasqua e Natale.
Per me gli amici sono quelli che condividono con te una parte di vita, o magari l'eternità.
Quelli che conoscono ciò che ti turba, che sanno cosa ti fa sorridere e anche arrabbiare, che comprendono i tuoi limiti e adorano i pregi.
Per fortuna ne ho alcuni, e non potrei fare a meno di loro, ma tutti gli altri sono colleghi, compagni di scuola, vicini di casa, conoscenti, blogger, ecc.
Ad ognuno do la sua qualifica, proprio perché detesto inflazionare il termine "amico".

E non mi sento mica cattiva per questo, ma semplicemente onesta, come sempre.
Non ho mai illuso nessuno in amore e nelle relazioni in generale.
E certo non lo farei oggi, a 33 anni.
Ma, a quanto pare, la maturità non è una dote comune a tutti, visto che il mio scrivente ne ha quasi il doppio e continua a dire che non do il giusto valore all'amicizia.
Sarà perché la sua (e spero si rassegni) non mi è MAI interessata.

44 commenti:

  1. L'amicizia è un concetto oramai inflazionato.
    Io non ci trovo nessuna accezione negativa nel dire che Giampaolo o Raffaella sono dei conoscenti, ma dall'altra parte percepisco un'aura come a dire "Ah, manco ti fidi?" oppure "Credevo fossimo amici!"
    Come non riesco a considerare amico/a il partner di un amica/o: solo perché due stanno assieme non per forza i cavoli miei ho piacere e spontaneità di confidarli a tutto il nucleo familiare...

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    1. Sono d'accordo.
      Il mio migliore amico e testimone di nozze è per mio marito un conoscente affezionato. Viceversa, i suoi amici storici lo sono per me.
      Abbiamo diversi amici di coppia, ma conosciuti nel corso del nostro matrimonio.
      Certo, poi può succedere che ci si "innamori" di un amico del partner e che lo si senta proprio, ma non è obbligatorio.
      Io, ad esempio, non reputo amici i fidanzati o mariti delle mie amiche. Alcuni addirittura li conosco solo di vista, pur frequentando loro da anni.

      E no, il termine conoscente non ha alcuna accezione negativa per quel che mi riguarda.
      Pensa che con la persona oggetto del post non c'è mai stata neppure una telefonata. Solo qualche sporadico messaggio. E allora come potrei considerarla amica?

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  2. L'amicizia è una parola grossa, anch'io conosco moltissime persone, ma questo non vuol dire che devo considerarli tutti amici.
    Sereno giorno.

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    1. Mi dispiace che alcuni considerino amico mezzo mondo e poi si risentano anche quando qualcuno prende le distanze.
      È solo immaturità.

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  3. Hai ragione,io non ritengo tutte amiche le persone che conosco.Buona giornata da OLga

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  4. Io invece non sono uno che ama molto l'etichette :D.
    Certo che ci sono diversi livelli di conoscenza, e certi cavoli miei non li rivelo, a determinate persone con le quali ho comunque un buon rapporto.
    Tu hai una concezione nobile dell'amicizia, io sono un po' più nel mezzo, poi ci sono quelli che considerano gli amici la compagnia con cui fare baldoria e basta (non sto parlando del Moz eh :D), o quelli per cui gli amici "sono solo quelli con cui scambiare i favori".

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    1. In ogni caso, la persona in questione non rientra in nessuna di queste categorie.
      Non è mai stato un mio amico.
      La realtà è questa.

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    2. Dicendo che non ti è MAI interessata, ammetti comportamenti prevenuti e pregiudizievoli che dovrebbero far preoccupare chiunque intenti un rapporto con te.
      Anche fosse solo il macellaio.
      ;)

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    3. Franco, mi spieghi perché vuoi renderti ridicolo? Visto che ci tieni, allora, ti faccio fare una figura che ricorderai per tutta la vita, visto che a mio contrario la memoria ti funziona.
      Solo due giorni fa mi hai detto addio e bloccata su Whatsapp, giurando che non saresti più passato dal mio blog.
      La mia reazione è stata "Alleluia".
      Perché sì, il protagonista del mio post sei proprio tu.
      Mi stressi da un mese con i tuoi commenti puerili sul blog, su Facebook, e con le lamentele su Whatsapp.
      Ti ho detto più e più volte di lasciarmi in pace.
      Non sei mio amico, Franco. Non lo sei mai stato.
      Abbiamo preso un caffè una volta, perché ero di passaggio da Roma e, se potessi, conoscerei tutti i blogger che frequento assiduamente, perché mi incuriosisce molto conoscere il tono della loro voce, ascoltare il suono della loro risata, guardarli negli occhi.
      Questo, però, non li rende miei amici. E non perché sono falsa o diabolica ma perché, ripeto, l'amicizia è per me qualcosa di molto serio, moltissimo. Dunque, dedico questo titolo ai pochi che lo meritano davvero e che condividono con me la quotidianità.
      Speravo che a 61 anni avessi altri pensieri per la testa e non perdessi tempo ad importunare una trentenne con la sola colpa di averti concesso un caffè.
      Ecco, se tornassi indietro, eviterei di invitarti, almeno non sarei costretta a tenermi questa zavorra sul collo.
      Cosa ti aspettavi? Che ci sposassimo? Mio Dio, il solo pensiero mi provoca gastrite.
      Cresci Franco, cresci.
      E smettila di scrivere su Facebook che io non ho il senso dell'ironia, né del divertimento, perché sono tra le persone più auto-ironiche che conosco (e per fortuna in tanti lo potranno conservare), ma ho POCHISSIMA PAZIENZA, e nonostante abbia la metà dei tuoi anni, non provo alcuna soddisfazione nel rompere le scatole agli altri.
      Vuoi che ti blocchi come si fa con i troll?
      Credevo non fosse necessario, ma visto che sei "de coccio", come dite nella capitale, lo farò.
      E mollami adesso che non se ne può più.
      Fati una vita vera e lasciami in pace.
      Fine.
      Spero che stavolta ti rassegni. Addio.

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    4. *in tanti lo possono confermare (non conservare).
      ** Fatti una vita, non fati. (La tastiera nel nuovo notebook mi mangia sempre le doppie).

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  5. Ti sei spiegata benissimo, invece.
    Anch'io considero amici coloro che ospito a casa mia, ma la persona di cui parlo nel post non è mai stata nemmeno nella moa città.
    Ha semplicemente ingigantito l'entità del nostro rapporto per ragioni a me sconosciute.

    Mi avevo già raccontato la tua amicizia con Elisa, e sono tanto felice che tu possa contare sul suo appoggio.

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  6. Cara Claudia, l'amicizia è una molto bella quando è veramente sincera.
    Ciao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
    Tomaso

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    1. L'amicizia per me è fondamentale, ma non bisogna mai fare di tutta l'erba un fascio e considerare i propri affetti tutti allo stesso livello.

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  7. Per me "amico" nel senso genuino del termine è una persona della quale mi fido al punto di fare confidenze molto personali senza timore di essere giudicato o per lo meno, so che se mi giudica è per darmi una mano. E viceversa.
    Il resto sono conoscenze.

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    1. Sono perfettamente d'accordo.
      Io sono così riservata che non faccio confidenze troppo intime nemmeno alla mia migliore amica, figuriamoci ad un conoscente qualunque!

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  8. Cara Claudia, sai cosa credo?
    Credo che facebook e qui non me ne voglia Mark ZUkerberg abbia contribuito molto ad annebbiare il significato di amicizia.
    Quanti dei tuoi "amici facebook" son tuoi AMICI?
    Probabilmente la maggior parte sono conoscenti, parenti, vicini di casa.
    Certo faceva brutto classificarli così era più facile usare il termine amico e così, questo termine adesso lo usiamo un pò a sproposito.

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    1. Hai proprio ragione.
      Pensa che io, comunque, sono selettiva anche lì, e accetto l'amicizia solo di chi conosco davvero.
      Difatti, pur essendo iscritta da ben otto anni, ho circa 500 amici, di cui potrei dirti vita, morte e miracoli. ;)

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  9. L'amicizia è una cosa, la semplice conoscenza un'altra.
    Si può anche avere piacere di parlare con qualcuno, ma non per questo considerarlo amico. Poi comunque rivendicazioni di questo tipo a me sembrano sempre un po' puerili.
    Baci.

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    1. Puerile è quasi un complimento nel caso di specie.
      Leggi il mio commento in risposta a quello di Riccardo e scoprirai la verità.
      Quando è troppo è troppo!

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    2. Ho letto adesso.
      Poiché vi conosco virtualmente entrambi devo dire che mi dispiace sia andata a finire così.
      Forse a volte sarebbe meglio mantenere confini netti, non so. Forse un giusto modus operandi non c'è.

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    3. Il vero problema è che glu errori di valutazione capitano a tutti, e purtroppo anche a me, nonostante sia rigidissima con me stessa.
      Pensa a noi due, ad esempio.
      Io "ti voglio bene" (le virgolette per coerenza). Ci sentiamo qualche volta, ci scambiamo commenti.
      Se vivessi nella mia città, di sicuro vorrei conoscerti.
      MA il fatto che io sia cortese con te, ti autorizza a sentirti mia amica e a massacrarmi sui social e su Whatsapp?
      La risposta è no.
      Perché se tu mi consideri tua amica e scrivi che non ho avuto rispetto per la nostra amicizia, secondo me non stai bene con la testa.
      E il fatto che tu non lo riconosca, mi preoccupa ancora di più.
      Ho reso l'idea?
      Ecco. CON TE sicuramente sì. Perché sei una donna con i piedi per terra...

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    4. Si, hai reso l'idea.
      A dire il vero io e te non ci sentiamo neppure telefonicamente, i nostri rapporti si sono sempre svolti qui. E a me va bene così, non lo cambierei.
      Se però ci sentissimo, non mi sentirei di dover esser "tua amica", se non in maniera virtuale. E sarebbe bello comunque, per me, ma diverso.
      Un abbraccio.

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    5. In realtà ho pensato tante volte di chiederti il numero di telefono, perché mi farebbe molto piacere sentirti.
      Però, siamo due donne adulte e con i piedi per terra e sappiamo bene che questo non ci renderebbe di sicuro amiche in modalità automatica, cosa che invece potrebbe accadere in caso di frequentazione costante (anche virtuale s'intende) e profonda.
      Come ho scritto, considero Riccardo un amico, quindi potresti esserlo anche tu, MA senza obblighi da entrambe le parti.

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  10. Amicizia cosa seria che si da alle persone serie 😉
    Altri conoscenze
    Serenita

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  11. Mi dispiace molto per la tua esperienza, ma resto dell'idea che su un sito si possa essere tutti "amici", ma con due virgolette grandi come il mondo, ma senza avere assidui contatti in privato, è impossibile considerarsi tali.
    L'ho detto più volte e non ho timore a ripeterlo, Riccardo è mio amico. Gli voglio bene come un fratello e non potrei pensare alla mia vita senza di lui.
    Se fossimo più vicini, gli offrirei la colazione due volte alla settimana.
    MA io e lui ci sentiamo continuamente durante la giornata.
    Ci siamo telefonati moltissime volte.
    Ripeto, se vivesse in Puglia, farebbe parte fisicamente della mia vita e di quella di mio marito.
    Perciò ritengo che non si possa fare un paragone con te, ad esempio, giusto per citare un commentatore a caso, che passi di qui a volte, mi racconti le tue esperienze, ci scambiano opinioni e sorrisi, ma finisce lì.
    Se tu venissi qui ogni giorno, sarei felicissima, ma continuerei a non conoscere il tuo nome, il colore dei tuoi occhi. Capisci?
    Non potrei mai sentirmi tua amica.
    E non credo di dovermi giustificare per questo, ma per quanto io possa scegliere con accuratezza i termini con cui mi esprimo, mi sembra di apparire la stronza senza cuore di turno.
    Ho reso l'idea?

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  12. Non sto a cercare definizioni sulla parola amicizia e tantomeno sforzarmi a capire il significato profondo non è facile aprire il cuore ed essere sinceri totalmente con un estraneo è un qualcosa che come una porta si apre insieme visitiamo la stanza del cuore e ci sono stanze buie stanze luminose stanze anche che mozzicano Ma la mano che ci unisce rimane stretta ne ho solo uno di amici paraplegico e lui mi ha insegnato veramente cosa vuol dire visitare quella casa attraverso quella porta

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    1. Mi dispiace tanto per la malattia del tuo grande amico.
      Sono felice che lui possa contare sulla tua amicizia e che, viceversa, questa arricchisca molto anche te.

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  13. Sinceramente , nella mia ormai lunga vita , non ho ancora capito
    appieno la parola "AMICIZIA". (devo ancora consultare il vocabolario).
    Nei miei spostamenti di ragazza ho sempre avuto amiche ma , nel tempo ,
    si sono perse . Nel presente ne conservo qualcuna ma purtroppo abitano
    lontano e ci sentiamo x telefono . Dove abito ho amiche ma non so' se
    chiamarle tali visto che confidenze non se ne fanno , dovrei dire
    conoscenze ? O un po' di più ? Certo , anch'io vorrei avere una "Elisa"
    come Valeria . Forse mi sono spostata troppo per stringere un'amicizia
    così vicina e duratura . Peccato , mi devo accontentare di quelle che ho.
    Un bacione dall'amica virtuale . Laura

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    1. Tu sei il classico esempio di commentatrice che vorrei abbracciare così forte da toglierle il fiato.
      Ecco, se fossimo vicine, sicuramente ti inviterei a casa mia per giocare a burraco.
      Eppure abbiamo età diverse, passioni differenti, vissuti diametralmente opposti. Ma ci intendiamo e ti sono molto affezionata.
      Ovviamente, però, siamo entrambe consapevoli di non essere migliori amiche o simili.
      Non per sminuire il nostro rapporto, ma per rispetto di chi davvero fa parte della nostra vita quotidiana.
      Sono riuscita a spiegarmi?

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    2. Perfettamente e concordo . Verrei volentieri a giocare a Burraco .
      Mi offriresti anche un caffè ? Grazie .
      Ciaociao Laura

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    3. Ma ti preparerei una delle mie torte, come minimo!!! :*

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  14. Sono poche le persone che chiamo amiche, perchè sono quelle delle quali mi fido ciecamente e per le quali ci sono sempre e comunque. Tutti gli altri sono conoscenti, alcuni dei quali sono molto simpatici ed è un piacere passare del tempo con loro, però il rapporto rimane più superficiale. Immagino che per molti tutti ricadrebbero nella definizione di "amici".

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    1. Per molti superficiali.
      Noi, invece, la superficialità non sappiamo neppure cosa sia.
      Come dico spesso, un nome una garanzia. ;)

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  15. A me questo sembra un discorso logico Claudia, perché pensi di non riuscire ad esprimerti?
    L'amicizia è una cosa seria ed importante, come giustamente titoli. Non tutti la vivono allo stesso modo, ma tu hai il diritto di includere nel tuo cerchio solo le persone che ritieni adatti. E' la normalità, la prassi.
    Considerare amici anche coloro con cui si scambiano solo due parole in allegria è errato, perché quelle sono solo chiacchiere, l'amicizia è un rapporto intimo e profondo.
    Baci.

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  16. Purtroppo, cara Sara, non tutti sono obiettivi nella vita e tendono a gettare fango sugli altri, invece di fare un po' di autocritica.
    Qui mi si fa passare per cattiva, in modi espliciti e pubblici, per ragioni del tutto illogiche e, francamente, non ne posso più.
    Magari tutti ragionassimo come te.

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  17. Mi sono avvicinata a tante persone che credevo amiche, poi sono sparite....
    Colleghe di lavoro che non si sono mai fatte vive, solo per un Ciao!!! Non credo più nell'amicizia anche se sono sempre alla ricerca di un "qualcuno" per poter sfogarmi. Un abbraccio♥

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    1. Spero sempre che tu possa incontrare quel qualcuno, prima o poi.
      Tutti meritiamo una persona con cui confidarci. :*

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    2. Lo psicologo questa mattina..... ahahahahah!!!!!!Baci.

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  18. Gli amici sono quelli per cui mi taglierei un dito e che se lo taglierebbero per me.
    Gli altri sono passerottini coccolosi al massimo 😅

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    1. Sticazzi!
      Io il dito lo taglierei solo per mio figlio.
      E forse per mia madre. Ma per lei dovrei pensarci. 🤣🤣🤣🤣

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  19. Io ti capisco, ma capisco anche lui, anche perché mi pare che la situazione sia la medesima tra noi (è un anno ormai che non ci scriviamo più), e quindi ho un po' paura a chiederti cosa sarei io, comunque l'affezione non scomparirà qualunque cosa dici.

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    1. Il nostro rapporto non c'entra nulla rispetto a quello che avevo con Franco.
      Io e te ci siamo visti diverse volte e ci sentivamo tutti i giorni.
      Poi, ho preso le distanze perché hai cominciato a pretendere un po' troppo e, come ben sai, fuggo sempre da chi mi opprime.
      A lui, invece, non ho mai dato confidenza. Ha fatto tutto da solo e ha cominciato ad essere troppo impertinte per i miei gusti, quindi addio.

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