mercoledì 11 novembre 2020

L'amore ai tempi del Covid-19: Alpino 81enne fa una serenata alla moglie ricoverata

 
Uno degli aspetti peggiori di questa pandemia, oltre ovviamente all'elevatissimo numero di vittime, è il dramma della solitudine che i malati sono costretti ad affrontare fino al loro ultimo respiro.
In condizioni normali, infatti, si ha la possibilità di morire tra le braccia dei propri cari, mentre, in questo caso, nessun parente può andare a far visita al congiunto positivo.
Allora, accade che medici e infermieri più magnanimi organizzino videochiamate con i familiari che, da casa, non hanno nessun contatto con i pazienti, o inviino fotografie.

Questo, però, non sempre succede, perché nella frenesia dell'emergenza, il personale non può "perdere tempo" con l'umanità.
Dunque, molti pazienti si spengono nella completa solitudine e la ferita nel cuore di chi resta raddoppia.

Da Piacenza, però, giunge una storia che mi ha commossa.
Nel video (se non riuscite a visualizzarlo, cliccate qui) vedete Stefano Bozzini, Alpino 81enne, seduto nel piazzale dell'ospedale Castello con la complicità del personale sanitario, mentre fa una serenata per sua moglie Carla, ricoverata a causa del coronavirus.
Ad immortalare il momento il figlio della coppia, Maurizio.
Ripeto, senza alcuna vergogna, che guardando queste immagini ho pianto.
L'ho fatto pensando a tutti i pazienti che pagherebbero oro per poter stringere ancora una volta la mano di chi amano, per poter dire addio ai propri figli, o concedersi cinque minuti di calore familiare.

Purtroppo, però, le regole per contenere i contagi impediscono i contatti con i malati e non resta che pregare per loro e telefonargli, finché questi hanno la possibilità di utilizzare il telefono.

Quindi, complimenti agli operatori dell'ospedale emiliano, per aver organizzato questa meravigliosa sorpresa che, sicuramente, darà alla signora Carla la forza di combattere contro questo mostro crudele e fortissimo. 
E, soprattutto, un abbraccio a Stefano che, alla sua veneranda età, ci ha dato una grossa lezione sul significato dell'amore, e sull'intensità del suo sentimento senza tempo.

Auguri ad entrambi, perché possano amarsi ancora a lungo. 💗

44 commenti:

  1. Bellissima storia...
    Comunque il dramma della morte è uguale per tutti, sia che arrivi all'improvviso, sia che arrivi progressivamente...Faber diceva: "quando si muore, si muore soli". E' così.
    Ma oggi aggrappiamoci alla bellezza, non pensiamo alle cose tristi :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. No, Riccardo. Non è come dici.
      Certo, se muori sul colpo d'incidente stradale o simili, non hai nessuno attorno. Ma se hai una malattia, di sicuro i tuoi cari ti veglieranno fino all'ultimo istante, a meno che tu non sia una persona così cattiva da averli allontanati tutti.
      Qui,invece, parliamo di gente che guarda la morte in faccia anche per settimane, senza mai poter incrociare lo sguardo di chi ama.
      Per me è molto peggio della pena di morte...

      Elimina
  2. Un gesto bellissimo da parte dell'uomo :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E anche da parte del personale sanitario che ha permesso la realizzazione della sorpresa.

      Elimina
  3. Ci vorrebbero più storie così in questo periodo triste e devastante.
    Adesso speriamo tutti che la signora Carla guarisca e possa tornare ad abbracciare suo marito.

    RispondiElimina
  4. Commosso,, occhi lucidi, perdona se ho buttato di getto queste poche parole. Tanta commozione ed un pizzico forse d'immaginazione...

    "TUTTO L'AMORE DEL MONDO"

    Spero che mi ascolterai anche da lì
    Ti ricordi?
    Ancora fino a pochi giorni fa la suonavo in casa
    E non ho mai smesso di dedicarti una serenata al giorno
    E tu sorridente mi dicevi "Ok ora basta"
    Ma sorridevi ed i tuoi occhi mi dicevano che ti piaceva.

    Poi questo essere invisibile e cattivo ti ha catturata
    Ed a me ha preso la paura e la solitudine
    Ma soprattutto il dolore di non poterti più dedicare
    Le mie serenate

    Ed allora sono qui
    Sotto la tua finestra
    Una bianca finestra d'ospedale
    Proprio come si fa con una vera serenata
    Con i miei 81 anni
    Il mio fido strumento
    La mia storica fisarmonica
    Ed il mio immancabile berretto da alpino.

    E parto
    Con tutto il mio amore
    Pronto a raggiungere la tua stanza
    Aiutato da queste note sincere.

    Tutti questi anni insieme
    E ti amo come e più del primo giorno

    E ti aspetterò qui
    Qui sotto dove sono ora
    Perchè so che uscirai in salute
    E potrò nuovamente deliziarti tuo "malgrado"
    Con le mie serenate
    Ogni giorno
    Dentro le nostra mura domestiche

    E mentre
    Questi e tanti altri pensieri si affastellano
    Dentro la mia testa impaurita ma forte
    Le mie dita freneticamente suonano per te
    Per darti tutta la forza del mondo
    Tutta la forza che può darti il mio amore
    Il nostro amore.

    DANIELE VERZETTI ROCKPOETA®

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Wow, wow e ancora wow!
      Mi chiedi perdono, ma hai impreziosito notevolmente questa storia già stupenda.
      GRAZIE! <3

      Elimina
  5. Una bella storia, in questo mare di brutte notizie.
    Sereno giorno.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo.
      Ho pensato che potesse restituirci un po' di fiducia.

      Elimina
  6. Una bellissima storia d'amore, con la speranza che Stefano e Carla possano tornare a riabbracciarsi presto. Buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credimi, lo spero come se fossero i miei nonni.
      Incrocio le dita per loro!

      Elimina
  7. Che cosa dolcissima!
    Riguardo al discorso delle persone ricoverate che non possono essere visitate dai parenti, il problema naturalmente è di tutti, non solo dei malati di covid. Proprio ieri mi diceva mio marito che il padre di un suo collega è ricoverato da una decina di giorni per problemi cardiaci ed è abbastanza abbandonato a sè stesso - il personale sanitario è oberato di lavoro - per cui l'essere sempre da solo sta aggravando le sue condizioni. Non dimentichiamoci di quanto sia importante anche l'aspetto psicologico nel guarire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bravissima.
      Il problema è esteso a tutti.
      Conosco una persona che ha visto ricoverare suo padre per un ictus, e ha poi dovuto seppellirlo per coronavirus, senza neppure potergli dare un ultimo saluto.
      Cioè, ma stiamo scherzando?
      Spero che tutti i miei cari stiano bene, perché probabilmente mi farei arrestare pur di poterli almeno salutare.

      Elimina
  8. Una serenata per la moglie di cui avranno gioito anche tutti gli altri ricoverati. E perché vergognarsi di aver pianto? Le cose belle devono commuovere e questa lo fa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Più che vergogna, si tratta di pudore.
      Per carattere, tendo sempre a nascondere le mie lacrime, mentre come ben sai elargisco sorrisi in quantità. ;)

      Elimina
  9. Una cosa bellissima, fortunatamente l'ha potuto fare. Ci sono, riportati dalla cronaca, casi in cui marito e moglie sono ricoverati entrambi, senza possibilità di vedersi. Un gesto commovente, anche per me. 😔

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Verissimo. Stamattina ho letto che all'ospedale di Bologna dei nipoti hanno sistemato alcuni striscioni sul cancello per esprimere affetto e vicinanza al loro nonno malato.
      Per fortuna, quando si tratta di amore, non manca mai l'inventiva.

      Elimina
  10. Una condizione davvero molto triste, ma purtroppo non si può far altrimenti, comunque gesto particolarmente bello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è proprio così.
      Con le dovute precauzioni i malati dovrebbero poter ricevere almeno una visita.

      Elimina
  11. Storie belle, quotidiane. Umane.
    Anche in questa dura battaglia, ahimé negata da tanti cretini, c'è qualcosa che ci fa restare umani.
    Andrà tutto bene, dicevamo mesi fa.
    Non lo so come sia andata. Ma di certo non così male per chi sa ancora vivere e sperare.

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È andata bene per chi ha l'arcobaleno nel cuore, e non sul balcone...

      Elimina
  12. Beh dai ...ma c’è l’ha fatta la moglie?
    Ricordo con altrettanta commozione questa primavera un servizio visto al tg dove una donna anziana che si stava spegnendo per le complicazioni del COVID è stata messa in videochiamata grazie all’infermiera che l’assisteva con i suoi parenti che volevano starle accanto fino alla fine .
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La serenata è avvenuta due giorni fa, se non erro.
      È troppo presto perché Carla possa essere guarita.
      Speriamo tutti di sì, comunque.

      Elimina
  13. Davvero una storia bella e commovente . Auguro alla signora Carla di
    guarire presto così Stefano potrà farle le serenate a casa in dolce
    compagnia .
    Mio marito Alpino è negato per la musica , succedesse a me essere
    ricoverata , dovrebbe pagare qualcuno per farmi una serenata .
    Buona serata . Bacione . Laura

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahah
      Ma magari gli verrebbe fuori l'ugola d'oro per la paura di perderti.
      Chi lo sa. 😂😂
      Bacione one one.

      Elimina
  14. Una storia commovente Claudia e i malati possano che i malati morire da soli è una cosa devastante. M'immagino se fossi io in quelle condizioni...Stasera mi hai fatto piangere. Ciao Claudia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meglio non pensare a quello che proveremmo se fossimo noi ad ammalarci...😔

      Elimina
  15. Non sono riuscita nemmeno a scrivere un commento decente...Scusami.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tranquilla.
      Sì capisce perfettamente. La commozione giustifica qualsiasi errore. ❤️

      Elimina
  16. Ciao Claudia! Queste sono le notizie che fanno sempre bene al cuore :-)

    RispondiElimina
  17. Amore non è solo cuoricini e fiori ...è anche suonare la fisarmonica ..sperando/credendo che dall'altra parte ci sia ascolto❤
    Spero che i due "ragazzi" si ricongiungano al più presto..e possano abbracciarsi ancora
    Ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dici bene. Questi sono ragazzi che possono insegnarci ad amare davvero.
      Buonanotte.

      Elimina
  18. Ciao carissima Claudia,dopo tanto tempo eccomi qua e come al solito trovo sempre articoli belli e che provengono dal cuore, come il povero signore che suona per restare vicino alla moglie, che brutta cosa e in questo periodo ce ne sono di cose orribili, buon fine settimana e a presto Michela.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ben ritrovata cara Michela.
      Spero che la tua esperienza con Giallo Zafferano proceda bene.
      Sì, il periodo è terribile. Speriamo di uscirne presto.
      Un abbraccio.

      Elimina
  19. Questa , una notizia che ho letto anch'io...una tenerezza infinita....Spero la signora riesca a salvarsi..con l 'aggiunta di questo carico d'amore..ce lo auguriamo tutti.Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sicuramente ha un grosso motivo per non arrendersi, ed è l'amore di suo marito.
      Buonanotte.

      Elimina

Per colpa di chi ne ha abusato, minando l'atmosfera familiare che si respira su questo blog, sono vietati i commenti anonimi, così come quelli polemici e offensivi.
Se non prendi la vita con filosofia e ami mettere zizzania, sei nel posto sbagliato.