martedì 31 agosto 2021

Tutte amano il killer: perché

 
La storia che vi racconto oggi arriva da Dublino.
A differenza di quanto faccio solitamente, non ho avuto tempo per verificare la notizia, dunque vi linko la fonte da cui l'ho appresa (qui).
Se non mi sono soffermata sull'autenticità della storia è perché vorrei farne un discorso più ampio.
Ma andiamo per gradi.
Nella prigione di Wheatfield è detenuto, da 14 anni, Joe O'Reilly, colpevole di aver assassinato la moglie Rachel Callaly nel 2004.

Diverse donne, però, da tempo gli inviano regolarmente lettere d'amore, incrementando il suo narcisismo.
Secondo una fonte interna, infatti, attualmente Joe intratterrebbe rapporti epistolari costanti con ben nove donne.
Queste si direbbero innamorate di lui.

Mi sono chiesta spesso cosa spinga una persona ad idolatrare un killer perfetto sconosciuto o, addirittura, a provare un sentimento verso di lui.
Facendo delle ricerche ho scoperto che questa (consentitemi) patologia (perché è difficile non catalogarla come malattia o disturbo) si chiama ibristofilia e consiste nel provare pulsioni sessuali o, appunto, sentimenti, verso chiunque si sia macchiato di reati più o meno gravi.

Secondo gli esperti, le ragioni del fenomeno sono essenzialmente riconducibili alla celebre "sindrome della crocerossina".
Queste donne, infatti, si convincono (o forse si illudono) di poter cambiare la natura malvagia del killer inondandolo di amore. Altre, di allevarlo quasi come se fosse un figlio, cercando di riportarlo sulla retta via.
Inoltre, non bisogna escludere i casi in cui, per le più disparate ragioni, alcune vogliano vivere un amore platonico, in modo da sentirsi pienamente realizzate in termini affettivi, ma senza dover intaccare la sfera fisica. Un sentimento pressoché immaginario, insomma.
Infine, c'è chi mira soltanto ad un momento di notorietà, sperando di essere invitato in trasmissioni televisive e simili.

A prescindere dai motivi che spingano queste persone ad innamorarsi di uno spregevole sconosciuto, però, mi chiedo se sia giusto che la polizia penitenziaria consenta questi scambi epistolari.
Per quanto la pena debba essere rieducativa e il carcere non violare i diritti fondamentali dell'individuo, infatti, trovo che andrebbe effettuata una netta distinzione di trattamento, in base alla gravità del reato commesso.
Perché non solo i killer, ma persino gli stupratori seriali di bambini vengono inondati di questo genere di lettere, e nella loro mente malata possono persino convincersi di essere nel giusto.

Ecco, sarò impopolare, ma credo che in caso di reati gravi, i prigionieri dovrebbero avere la possibilità di interagire soltanto con i parenti di primo grado. E qualora non ne avessero, rassegnarsi alla totale solitudine fino all'ultimo giorno di pena.
Inoltre, credo che tutti coloro che inviano lettere d'amore ad un killer (il fenomeno non riguarda solo le donne) andrebbero sottoposti ad una perizia psichiatrica.
Sono troppo drastica?

27 commenti:

  1. Che aggiungere se non che sono d'accordo? Io manco ci credo al carcere rieducativo!

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    1. Nemmeno io ci credo.
      Ma non volevo sembrare troppo cruda.
      Ho già detto in passato che sarei a favore persino della pena di morte, verso chi si macchia di reati atroci. Ovviamente con prove schiaccianti, se no i moralisti mi verranno a dire che tantissimi sono stati giustiziati con la pena capitale pur essendo innocenti.

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    2. Il criminale si rieduca se parte da lui il pentimento.

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    3. Esatto. E quanto spesso questo avviene? Secondo me poco.
      Ormai i criminali sono tutti vip e influencer grazie ai media...

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  2. Ciao Claudia, non so se ricordi il delitto di Novi Ligure con protagonisti Erica e Omar e anche quello più recente che ha visto protagonista Amanda Knox, quello che mi aveva sconvolto al di là della tragedia era proprio il fatto che ricevevano una fitta corrispondenza di lettere di persone innamorate. Non so se posso postarti dei link ci provo https://www.repubblica.it/online/cronaca/noviotto/fidanzato/fidanzato.html da lì non mi stupisco più di nulla.

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    1. Ricordo benissimo i casi che hai citato e, all'epoca, mi lasciarono interdetta, proprio com'è accaduto oggi.

      (I link su Blogger non funzionano. Non dipende dalla mia volontà 😔).

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    2. I link funzionano se scritti in HTML.

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    3. Il problema è che i tre quarti e mezzo degli utenti della rete (me inclusa) non sanno cosa significhi, o non sappiano farlo.

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  3. Anch'io mi sono chiesta più volte perchè,io non scriverei a nessuno,anzi come dici tu vieterei che ricevano lettere .

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    1. Questa gente andrebbe disprezzata e ignorata, non di certo sostenuta.

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  4. Ecco, il fatto che ci sia una patologia alla base di questi comportamenti mi fornisce la spiegazione a una domanda che mi sono sempre posta anch'io.

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    1. Attenzione che sono stata io a definirla patologia.
      Dunque non è realmente una malattia, ma una caratteristica, o nello specifico una parafilia.
      In ogni caso, per me è un vero e proprio disturbo psichiatrico.

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  5. Mah , non so che dire , innamorarsi, anche se platonicamente di un uxoricida
    e ergastolano , sicuramenti ha dei problemi mentali .
    Io vivevo vicino a Novi Ligure e ricordo benissimo il caso Erika .
    Dicevano che frequentava cattive compagnia e si faceva ...
    Ma ci pensi ? Uccidere la Madre e il fratellino per cosa ? Libertà ?...
    Provo ancora orrore se ci penso .
    Buonissima giornata . Spero si sia rinfrescato anche da te . Laura

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    1. Purtroppo, come dicevo agli altri, questi casi non sono così rari.
      Sembra quasi che per diventare famosi e gettonati, in assenza di qualsiasi talento, basti farsi arrestare.
      Che schifo!

      P.S. Qui ormai è freschino. Siamo sempre intorno ai 26 gradi, ma c'è vento. Dunque non ho più voglia di andare al mare, nonostante questo sia il periodo migliore perché le spiagge non sono più prese d'assalto dai turisti.

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  6. Perche ???mi mettono brividi solo leggendo quel che han fatto ..
    Poi scrivere ed innamorarmi..c e qualcosa che non funziona ..e tanto !!
    Ho qualche dubbio sulla rieducazione ..dunque ..

    Ciao

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    1. Di sicuro chi scrive a questi criminali e addirittura si innamora di loro non ha tutte le rotelle a posto!

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  7. Ho letto varie storie simili, so che spesso i criminali più efferati sono stati subissati di lettere di donne che si dicevano innamorate.
    Ricordo anche di un ergastolano che sposò in carcere una di esse.
    Sono pazze, o comunque non ci stanno tanto con la testa.
    Ma impedire che questa corrispondenza no, non lo farei.
    Baci.

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    1. Se sono pazze come tu dici, secondo me sono molto pericolose.
      Quindi andrebbero controllate.
      Perché chi è in carcere almeno non può fare (altri) grossi danni.
      Ma chi è fuori?!

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  8. I rapporti epistolari sono ammessi e vengono esclusi solo credo, o meglio erano esclusi solo, dal 41bis. Ovviamente viene letto tutto per vedere che non vengano scambiate mail o lettere contenenti messaggini volti o a far evadere il detenuto o a far compiere altri delitti fuori dal carcere da terzi. Detto ciò, queste donne sono malate e non penso che sia solo l'aspetto della crocerossina a spingerle ma proprio il "fascino" del cattivo. Ora faccio già fatica a capire il fascino del "bastardo" in senso buono diciamo, ossia colui che tratta non male ma con sufficienza ed indifferenza le donne, ma è assurdo che una donna si innamori di un criminale, che compie delitti efferati. Capirei, è una battuta, nel caso fosse un miliardario che avesse commesso reati di natura fiscale (quindi no omicidi, violenze, abusi ecc...) :-))) ma di solito va detto che questi soggetti in carcere non ci finiscono mai e quindi questo "rischio" non accade lol. Forse, tornando seri, dovrebbero essere non ammessi anche questi tipi di rapporti epistolari sulla base del fatto che potrebbero potenzialmente ostacolare la rieducazione del condannato aumentandone la propria autostima e quindi rafforzando il suo convincimento sulla non riprovevolezza dei suoi atti criminosi.

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    1. Ecco sì, se fossero miliardari che hanno frodato lo stato sarebbe già più comprensibile...
      Comunque queste corrispondenze sono pericolosissime per i motivi che abbiamo spiegato entrambi, quindi non dovrebbero esistere.

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    2. Vorrei precisare che non sono solo "donne" quelle malate, nel caso di Erica di Novi Ligure, era un uomo a mandare lette spassionate, stessa cosa nel caso di Amanda Knox erano tanti uomini, quindi diciamo che la cosa può essere generalizzata a tutti quanti.

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    3. Verissimo. Infatti, come ho scritto nella chiusa
      "Inoltre, credo che tutti coloro che inviano lettere d'amore ad un killer (il fenomeno non riguarda solo le donne) andrebbero sottoposti ad una perizia psichiatrica".

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  9. No, per me non sei troppo drastica, anzi. Tu dici perché, è psicopatia come quella dei killer.

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    1. Infatti.
      Come facciamo a sapere di cosa è capace questa gente se arriva ad innamorarsi di un killer.

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  10. Io separerei le due riflessioni che fai e le affronterei in modo separato.

    Le lettere d'amore per un assassino denotano sicuramente un problema serio da parte di queste donne e si dovrebbe anche consultare un terapeuta per loro perché, a mio avviso, c'è qualcosa di patologico -come dici tu- che deve essere affrontato al meglio.

    L'altro discorso è quello di chi riceve le lettere ovvero di chi è stato condannato per omicidio. Secondo il mio modesto parere qua bisogna affrontare i vari casi scendendo nello specifico uno per uno senza generalizzare.
    La possibilità di ricevere lettere e informazioni dall'esterno varia da caso a caso, almeno qui in Italia, spesso in seguito a una perizia psichiatrica.
    Una persona che commette un omicidio paga giustamente con la privazione della libertà per un periodo lungo, lunghissimo o in alcuni casi infinito e questa è la pena commisurata al reato. Il resto dipende da vari fattori e dare un giudizio approssimativo aggratis può essere pericoloso.

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    1. Sono d'accordo.
      Ogni caso è a sé. Io, infatti, prendevo come esempio uno stupratore seriale di bambini.
      La legge italiana non gli impedisce di ricevere corrispondenza in carcere, a prescindere che si tratti di lettere d'amore da parte di gente disturbata, o di semplici chiacchiere tra amici o parenti.
      Ecco, secondo me non è giusto.

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    2. Se lo stupratore riceve lettere di ammirazione io andrei a controllare seriamente lo stato mentale di chi le scrive perché lì siamo in un campo delicatissimo e pericolosissimo. Io filtrerei la corrispondenza facendogli leggere le lettere dei familiari solo davanti a uno psichiatra che ne certifichi le reazioni

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