mercoledì 13 ottobre 2021

Antonio sogna una protesi per la sua gamba amputata

 
Ogni giorno, sulla piattaforma GoFundMe, ci imbattiamo in decine di raccolte fondi, di cui molte opinabili.
Non è raro, infatti, che salgano agli onori della cronaca casi in cui i beneficiari delle campagne di sensibilizzazione decidano di spendere i soldi ottenuti per motivi ben poco ortodossi.
Per questo motivo, non ho quasi mai partecipato ad una raccolta, né ne ho sponsorizzata una.

Stavolta, però, pur non conoscendo in prima persona il protagonista, mi sento molto vicina a lui, perché la sua storia mi ricorda quella del mio amico Giovanni Custodero che, purtroppo, dopo una lunga battaglia, non è più con noi.
Il ragazzo che vedete in foto si chiama Antonio Cinquerrui, ha 21 anni e vive a Niscemi, in Sicilia.
Il suo calvario inizia all'età di 14 anni, quando gli viene diagnosticato un sarcoma di Ewing alla tibia prossimale destra.
Dopo ben quattro cicli di chemioterapia, Antonio subisce un delicato intervento, a Bologna, con cui gli ricostruiscono l'osso grazie ad un donatore, e gli ingessano la gamba per un mese.

Presto, però, i medici si rendono conto che la ferita appare infetta e sottopongono il ragazzo a terapia antibiotica, oltre che ad ulteriori cicli di chemio.
La situazione sembra migliorare ma, dopo diversi anni, interventi e terapie, nel giugno del 2021 si arriva all'ultima soluzione possibile, ovvero l'amputazione dell'arto.

Oggi Antonio sogna di poter tornare ad una vita normale, grazie all'utilizzo di una protesi bionica che gli permetterebbe di ricominciare a correre, fare le scale, e persino giocare a calcio.
Il problema, però, è che questa costa ben 65mila euro, e nessuna ASL copre un costo così esorbitante.

Da qui l'idea di affidarsi al popolo del web e di lanciare una raccolta fondi.
Non so se Antonio raggiungerà la cifra necessaria per la realizzazione del suo sogno, ma sarebbe bellissimo se ciò avvenisse.
Magari la notizia arriverà alle orecchie del suo idolo, Cristiano Ronaldo, che potrà in qualche modo perorare la sua causa.

Io, nel mio piccolo, ho deciso di diffondere la sua storia, poiché conosco bene la felicità che Giovanni provò nell'indossare, finalmente, una protesi ad alta tecnologia e nel tornare a vivere come un comune ragazzo.
Ovviamente, spero per Antonio che il cancro non torni mai più a bussargli, e che la vita possa restituirgli tutto quello che gli ha tolto.

Forza ragazzo!
Un abbraccio.

12 commenti:

  1. Ecco una raccolta fondi per una vera ragione. Lasciami solo appena rimarcare come sia una vergogna e mi lasci profondamente rattristato come nessuna ASL copra una spesa simile che è più che essenziale per vivere in modo più che dignitoso e come nessun governo studi un sistema per trovare una soluzione a questa follia.

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    1. Il problema è che lo Stato ti fornisce la protesi basica che ti permette di stare in piedi, e se ne infischia se non riuscirai nemmeno a fare le scale, a prescindere che tu abbia vent'anni o novantacinque.
      Va detto, però, che in altri Paesi, senza un'opportuna assicurazione sanitaria, con annesse le spese del caso, gli amputati non hanno diritto nemmeno alla protesi più semplice che esista.

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  2. Per chi sosteneva l'altro giorno che adesso si vive meglio rispetto al passato, cito Henry Ford: "C'è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti."
    A cosa serve disporre di protesi se per chi ne ha bisogno c'è di mezzo il dio denaro? Come a dire che se hai soldi puoi sentirti meno disabile di un povero, in che società stiamo vivendo?

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    1. Purtroppo, in Italia e nel mondo, solo chi ne ha la possibilità economica può curarsi come si deve.
      Fa schifo, ma è la triste verità.

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  3. Se fossi ricca pagherei io la protesi di Antonio .
    In questi casi , bisognerebbe rivolgersi ai milionari :
    I Benetton , i signori FIAT , Berlusconi , I calciatori ,
    e perchè no ; ai POLITICI .. ...
    Spero che Antonio trovi una soluzione e ritorni a giocare a pallone .
    Buona giornata . Laura ***

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    1. Credo che chiunque di noi, avendone la possibilità economica, regalerebbe la protesi ad Antonio.
      Resta che comunque ciascuno può dare un piccolo contributo e restituirgli un po' di spensieratezza perduta.
      Continuerò a monitorare la raccolta fondi, finché l'obiettivo non sarà raggiunto.
      Buona giornata a te. 😘

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    2. Non dici però a chi si può spedire qualche Euro .

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    3. Se clicchi su "lanciare una raccolta fondi" che vedi scritto in blu, trovi tutti i dettagli per donare con carta di credito alla piattaforma GoFundMe, o direttamente ad Antonio.

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  4. Costano così tanto? Giustamente un aiuto economico servirebbe, e quindi spero che questa campagna funzioni.

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    1. Lo spero anch'io.
      Quella protesi può davvero fare la differenza per Antonio!

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  5. Be' intanto potrebbe utilizzare quella basica ..poi quella più tecnologica ,appena riesce a raggranellare i soldi. Giusto per tenere in forze i muscoli della gamba sana..
    Ok posso dire che 65 mila euro son tanti ..ma magari le asl potrebbero puntare su quello che serve alle persone veramente evitando sperperi gratuiti..oltre che magna magna ..
    Ma qua andiamo nel fantasy..
    Ciao

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    1. Infatti lui utilizza quella basica, ma sogna di poter acquistare quella bionica, che potrà garantirgli una migliore qualità di vita.

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