martedì 23 agosto 2022

Rsa: comunicano ai figli decesso della madre, ma è scambio di persona

 
Oggi vi racconto una storia non esattamente a lieto fine, ma quasi.
Siamo a Torrazza Piemonte. Caterina Milone ha 101 anni ed è stata ricoverata da pochi giorni in una Rsa, quando i suoi figli ricevono la telefonata fatale che si spera non arrivare mai: la signora è venuta a mancare e occorre organizzare il suo funerale.

Ai parenti non viene permesso di accedere alla clinica, a causa di alcuni contagi da Covid-19.
Così, col cuore distrutto dal dolore, Franca, Aldo e Domenica dispongono il trasferimento della salma nella Casa del Funerale a San Mauro, dopo aver consegnato alla Rsa gli abiti da far indossare alla loro mamma per prepararla al suo ultimo viaggio.

Inoltre, i tre fratelli fanno affiggere i manifesti in giro per la città, e informano amici e parenti circa la data e l'ora del funerale.

L'indomani mattina, però, giunti alla camera mortuaria, si rendono conto che il corpo nella bara non è assolutamente quello della loro madre, ma di un'altra donna che indossa i vestiti che loro stessi hanno scelto con cura.
Immediatamente, telefonano ai carabinieri per denunciare l'accaduto.

La salma appartiene a Claudina Genesis, 90 anni, compagna di stanza della signora Caterina.
Insomma, si è trattato di uno scambio di persona.
Il direttore generale della Rsa, Mario Modolo, lo ha definito un errore umano, e ha chiesto scusa per l'accaduto.

Ma non è difficile comprendere lo sconforto e l'enorme disagio arrecato ad entrambe le famiglie coinvolte nel caso.
In primis quella di Caterina che ha dovuto organizzare un funerale e soffrire per la perdita dell'amata madre che, al contrario, è ancora viva.
In secundis quella di Claudina che non ha potuto rendere omaggio alla congiunta nel migliore dei modi, dovendo attendere i tempi tecnici delle indagini e della burocrazia.
Quale risarcimento potranno mai ottenere queste persone?

L'errore umano è, spesso, inevitabile, ma davvero si comunica ai familiari la morte di un parente con tanta disinvoltura, senza prima escludere ogni fraintendimento?

Non resta che augurare lunga vita alla signora Caterina (che porta il cognome della mia adorata nonna paterna), e condoglianze ai parenti di Claudina.

21 commenti:

  1. Onestamente ad una notizia del genere che vuoi dire????..
    Professionalità allo stato puro!!
    Io fossi dei figlitrasferirei mamma in altra struttura..dovrei almeno sanno come si chiama..

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    1. Sicuramente anch'io avrei immediatamente spostato mia madre altrove.
      Saranno pure amorevoli come il direttore della struttura ha garantito, ma io non mi fiderei un solo minuto in più.
      E gli chiederei anche i danni morali e materiali.

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  2. Ho avuto entrambi i genitori in RSA nei loro ultimi mesi... Due strutture differenti e due mondi diametrali... È un ambiente dove alla professionalità occorre possedere anche tanta umanità, perché un ospite RSA percepisce soprattutto quest'ultima.
    E confondere due nonnine vuol dire non metterci cuore in un lavoro del genere.

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    1. Confondere due nonnine significa, secondo me, considerarle solo numeri, introiti, e non persone.

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  3. Errore umano sì,ma è imperdonabile!

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  4. Avevo letto di questa notizia ed ero rimasta allibita.
    È vero che errore è umano, come scrive anche Olga ... Ma in questi casi l'attenzione deve essere massima.

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    1. Infatti.
      Se uno dei figli della signorina Caterina avesse avuto un malore e fosse morto per il dolore?
      Con certe cose non si scherza!

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  5. Beh, se fosse morta di Covid non avrebbero aperto la bara nemmeno in chiesa. E pensa che caos, poi, nel trovare la signora Caterina tranquilla nel suo letto.
    Non ci voglio nemmeno pensare!

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  6. A me successe che in sala mortuaria dell'ospedale trovammo un'altra nei vestiti di mia madre... Avevano scambiato le salme. Ho sempre pensato mi avessero fatto un dispetto per non aver scelto l'agenzia funebre ammanicata con loro

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    1. Che schifo.
      Assurdo che esistano faide persino in questi ambiti.

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  7. L'errore umano esiste.
    Di sicuro non è qualcosa che capiti di frequente, anzi penso che ciascuno di noi l'abbia sentito ora per la prima volta.
    Certo non è stato un bel momento per nessuna delle persone coinvolte.

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    1. Non vorrei essere nei panni di nessuna di queste persone, infatti. 😔

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  8. Un errore davvero disumano . Forse , per il personale una persona ,
    viva o morta vale l'altra . Immagino la tragedia delle due famiglie .
    Abbraccio . Laura ***

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    1. Temo che, effettivamente, tutta questa importanza ai pazienti non la diano, se non sono capaci nemmeno di memorizzarne i nomi. :(

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  9. Potrò sembrare dura ma personalmente penso che in alcuni mestieri e circostanze l'errore umano non dovrebbe essere tollerato. Se per un errore umano un negozio di trucchi online mi invia il fondotinta del colore sbagliato mi ha arrecato un disagio ma non è nulla di grave. Si fa il reso e via. Ma in ambito sanitario un errore umano può costare vite o, come in questo caso, tanto dolore. Mi dispiace ma per me una cosa del genere è intollerabile, per quanto mi riguarda il direttore generale dovrebbe essere licenziato in tronco 😡

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    1. Sono completamente d'accordo con te.
      Non stiamo parlando di una t-shirt consegnata nel modello sbagliato, ma di due famiglie distrutte dal dolore, una delle quali ingiustamente. È ridicolo.

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