venerdì 5 agosto 2022

Vietato giudicare i genitori. E intanto i figli muoiono.

 
Quest'estate, da madre, sto facendo molta fatica a sfogliare i quotidiani, ogni mattina.
Sembra che più del Covid ci sia un virus che, inspiegabilmente, rende i genitori più distratti o assenti, facendo aumentare in maniera esponenziale gli incidenti che causano la morte dei figli.
Al mare o in piscina ne muoiono tantissimi. Annegano, senza che nessuno se ne renda conto.

No, non sono una madre modello, ma solo io per l'ansia che accada qualcosa di brutto a Lorenzo, quando siamo in spiaggia non gli tolgo gli occhi di dosso per più di cinque secondi?
Invece, decine di bambini annegano senza che un solo adulto, anche un perfetto estraneo nei paraggi, se ne renda conto.

Qualche giorno fa, due sorelle minorenni (15 e 17 anni) perdevano la vita attraversando i binari a Riccione, alle sei del mattino.
A quell'ora avrebbero dovuto essere a casa, o col telefono infuocato dalle chiamate dei genitori. E invece, chissà come e chissà perché, erano in stazione e in uno stato di compromessa lucidità.

La cosa che più mi colpisce di queste notizie è che vige l'assoluto divieto di giudicare il genitore di turno.
Se qualcuno si azzarda a domandare, sui social, cosa stessero facendo la mamma e il papà mentre il bambino annegava o si lanciava dal balcone, apriti cielo!
Immediatamente viene travolto da coloro che gli fanno notare di essere fuori luogo e di non aver alcun rispetto per il dolore di queste persone.

Francamente, io che sono una persona molto educata e discreta, me lo sono chiesto spesso.
Certamente non per giudicare l'inettitudine del genitore di turno, o per infierire sul suo dolore, ma per capire.
Perché i bambini e gli adolescenti possono essere imprevedibili, è vero, ma è possibile che non esista nessun modo per prevenire tragedie del genere?

Mi rifiuto di crederlo.
Così come mi rifiuto di dare la colpa ai cellulari perennemente in mano e ad altre fonti di distrazione moderne.
Non sapremo mai perché e per come, ma ultimamente avviene fin troppo spesso che un figlio muoia, e non è giusto.
Come fare per invertire la rotta?

35 commenti:

  1. Non mi risulta che la responsabilità genitoriale sui figli minorenni sia decaduta, quindi hai voglia se me lo domando anche io. Ogni caso è storia a sé ma proprio per questo le domande sono legittime.

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    1. Per quanto si debba responsabilizzarli e a 16 anni possano essere "grandi", davvero si rimane a guardare come se nulla fosse?

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  2. Siamo stati bambini e ragazzi tutti, non mi piace giudicare, ma i figli vanno seguiti e allo stesso tempo cercarli di responsabilizzarli. Non è facile fare il genitore, ma spesso incontro alcuni, che fanno gli amici dei propri figli, non va bene, bisogna mantenere i ruoli.
    Sereno giorno.

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    1. Non ho nulla contro l'amicizia tra genitori e figli, avendo come madre la mia migliore amica.
      Quindi non credo che sia il ruolo ad influire nell'educazione, ma la fiducia e la presenza costante.

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    2. Concordo con il Cavaliere. Il problema è che appunto c'è chi si comporta SOLO come amico e non come genitore: è un modo di fare completamente sbilanciato.

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    3. Che poi, io le raccomandazioni le faccio anche ai miei amici, eh?
      Quindi ritengo che alla base di queste mancanze vi sia proprio un carattere fin troppo... "leggero".
      Cioè, uno può essere anche amico di suo figlio, ma non gliele fa otto telefonate se non lo vede rientrare all'orario prestabilito?

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    4. Assolutamente d'accordo
      Una oggettiva verità tuttavia è che non tutti sono tagliati per avere figli, eppure gli è permesso farne. Anche a quelli che non solo sono pessimi genitori ma anche pessimi amici.

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    5. Questo è uno dei tantissimi motivi per cui non credo in Dio.
      Migliaia di coppie non riescono ad avere figli e non possono adottarne, perché magari non hanno buste paga da tremila euro (come se servissero i miliardi per crescerne uno, e non soprattutto l'Amore), mentre tantissime ragazze più o meno giovani rimangono incinte e abortiscono per sport, o peggio portano a termine la gravidanza per poi abbandonare o uccidere brutalmente il nascituro.
      Se un potere supremo esistesse, non sarebbe giusto donare i figli solo a chi li desidera davvero e, di conseguenza, si impegnerà al massimo per crescerli?

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    6. Non ci vedo tanto un potere supremo in questo... La fertilità umana non è correlata con lo status sociale né con il possedere coscienza e senso di responsabilità. Piuttosto renderei più snelle le pratiche di adozione, dato che gli aspiranti genitori sono trattati quasi come pregiudicati... Dategli un bimbo in affido controllato innanzitutto, e toglietelo dall'istituto.

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    7. Il potere supremo era riferito a Dio.
      Visto che si dice che Dio non può nulla contro la cattiveria umana e che, dunque, gli infanticidi non siano riconducibili alla sua volontà, al contrario lo saranno l'infertilità e i tantissimi bambini che nascono, senza aver potuto commettere alcuna colpa, già malati gravi o terminali?
      O anche per questo i cattolici daranno inspiegabilmente la colpa all'uomo?

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    8. L'essere umano io lo colloco nel mondo animale; l'essere umano è dotato di libero arbitrio, e una eventuale entità suprema riveste essenzialmente il ruolo di sadico spettatore. Se non esiste ci fa migliore figura.

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    9. Infatti, io credo che non esista.
      Perché essendo fondamentalmente molto ottimista, mi rifiuto di immaginarlo come un sadico.
      Perché questa ipotesi sembrerebbe assai plausibile.

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  3. Certi genitori oggigiorno sino più adolescenti dei loro figli e molto meno responsabili di quello che dovrebbero essere e questo è il risultato. E perdonami ma al diavolo questo ipocrita politically correct io un genitore cosi lo giudico eccome e negativamente

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    1. Nessuno di noi è infallibile, va detto.
      Ma nemmeno esente dai giudizi degli altri.
      E dopo tanti casi simili, chiunque inizia a porsi delle domande.

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  4. Mio figlio nei negozi non si azzarda nemmeno ad accettare una caramella, senza chiedere il mio permesso, figuriamoci a toccare tutto e rischiare di rompere qualcosa.
    Sono una madre molto severa, lo so, ma sono certa che da grande mi ringrazierà per l'educazione ricevuta.
    Perché è quello che, a mia volta, faccio con mia madre.

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  5. Bambine piccole , sempre con gli occhi addosso , specialmente al mare .
    Già maggiorenni , la sera dovevano rientrare non oltre h , 23 .
    Di sera , in passeggiata vedo ragazzine dai 12 anni in su che non
    hanno orario di rientro . Nora che non ha mai dormito il pomeriggio
    alle h. 20 è a letto , con il sole ancora alto visto che le giornate
    sono più lunghe . Ai genitori dico; non perdete d' occhio i vostri figli .
    Buona giornata . Laura***

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    1. Lorenzo d'estate dorme un'oretta al pomeriggio, perché serve più a me per far riposare le meningi, e dunque lo "costringo" a farlo, ma alle 21 va a dormire serenamente.
      D'inverno, invece, non regge oltre le 20.30.

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    2. Mi viene da aggiungere , ma i genitori di queste ragazze non si
      preoccupavano , data l'ora tarda , le figlie ancora fuori ?
      Io avrei avvisato la polizia .

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    3. La polizia mi sembra eccessivo, ma di sicuro le avrei chiamate fino alla nausea e in caso di mancata risposta, sarei andata a cercarle.

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  6. Quella che oggi considerano severità, io la chiamo semplice educazione.

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  7. E sono certa che, a loro volta, la trasmetteranno ai tuoi nipotini.

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  8. Alex, è vero. E' sicuramente la base dell'educazione.
    Infatti, io mi reputo severa per milioni di altre cose, e non certamente per il fatto che esigo che mio figlio non si comporti da scimmia, in casa e fuori.
    Non gli ho mai dato uno schiaffo, ma gli ho imposto sin dai primi vagiti la mia autorevolezza, e funziona.
    Hai presente quel meme che gira sui social in cui un uomo di colore ha uno sguardo minaccioso e la frase dice, più o meno, "un terzo del lavoro di ogni genitore consiste nel guardare male suo figlio sperando che questi si comporti bene".
    Ecco, con Lorenzo funziona. ;)

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  9. Hai super ragione... purtroppo per alcune persone il mio giudizio equivale ad una risata perché non ho figli ma io sono stata figlia e ricordo ancora bene l'educazione che ho ricevuto non solo dai genitori, ma anche da insegnanti, catechisti, vicini di casa... ascoltavo gli adulti e li rispettavo e penso che questa cosa oggi sia molto carente.

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    1. Verissimo. Oggi è molto difficile trovare un bambino/adolescente che ascolta i suoi genitori, le maestre, ecc.
      Sono tutti ribelli e strafottenti, perché i loro genitori glielo permettono. Ai nostri tempi se ti azzardavi a rispondere male a mamma e papà, apriri cielo! E non mi riferisco alle botte, a cui sono sempre stata contraria.
      Oggi, invece, i genitori incassano i vaffanculo e se la ridono pure. 🤦

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  10. Una quindicina di giorni fa..qua sul lago garda ..delle persone "impiccione "..per fortuna..han notato auto con all interno un bambino e un cane..in stato di agitazione e malessere ..c'erano 40 gradi ..chiamato polizia..han cercato genitori...spariti ..rotto finestrino auto estratto bimbo e cane e soccorsi..quando c'era ambulanza che soccorreva i 2..arrivati genitori..e non capivano sto trambusto ..si erano solo allontanati UN PAIO di minuti..beh Bambino portato in ospedale cane dal vetrinario ..e loro accusati di abbandono di minore.. ah io come minimo gli rompevo tutti 4 finestrini..boh..ah Bologna 2 genitori partono vacanze 1 con camper 1 auto..figlio 1 UNO!!
    bambino è su camper ,ma vuole andare su auto con altro genitore vien scaricato e..non si controlla se sale su auto..viene ritrovato da auto della polizia di pattuglia che piange disperato su marciapiede ..rintracciati genitori e denunciati..io qual giorno di prigione glielo farei fare ...boh non so che dire

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    1. La storia del camper l'avevo letta.
      Incredibile. Come ci si può dimenticare un figlio (l'unico, tra l'altro) in autostrada?!?!!
      Quanto ai genitori che hanno lasciato in auto SOLO DUE MINUTI il bambino e il cane, li farei stare in auto sotto al sole per appena 15 minuti. Chissà come si divertirebbero...

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  11. Quando ero piccolo (45 anni fa...) mi persi al mare e mandai nel panico i miei genitori: allora i cellulari non c'erano, ma la spiaggia era affollatissima e io, inavvertitamente, mi allontanai dietro a chissà cosa. Ovviamente poi non riuscivo a ritrovare il nostro ombrellone e camminai per chissà quanto... dico questo perchè purtroppo una disattenzione può capitare a tutti, non mi sento di condannare quelle mamme e quei babbi che perdono di vista i loro figli. Possono avere anche cento occhi ma se deve succedere succede...

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    1. Anch'io sono molto fatalista e so che le disgrazie possono accadere a tutti, ma proprio per cercare di ridurre i rischi, vado al mare dalle 8 alle 9.30, ad esempio. Sempre nella stessa spiaggetta dove ci chiamiamo tutti per nome, e se io dovessi distrarmi per un motivo ics, qualcuno mi riconsegnerebbe Lorenzo a tempo di record.
      Per lo stesso motivo, quando imparò a camminare e non era costante nel tenermi la mano, evitavo i centri commerciali, le feste patronali, ecc.
      Ho fatto molte rinunce, ma non sono mica morta.
      Oggi che è più grandicello, recuperiamo con gli interessi, viaggiando anche all'estero. È bastato attendere il momento giusto.

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  12. Non avendo avuto figli non me la sento di giudicare chi è diventato genitore, anche e soprattutto in tragedie come questa, dove la vita stessa provvederà a recare dolore su dolore per ogni altro giorno.
    Però è indubbio che domande come queste vengano in mente a ciascuno di noi. Un abbraccio.

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    1. I dubbi sono leciti e, se espressi con educazione, non devono assolutamente passare per mancanza di sensibilità.

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  13. Alle 6 e mezzo di mattina per me è inconcepibile, soprattutto se minorenni, ma non penso sia solo per educazione genitoriale maldestra..

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    1. Beh, se l'educazione fosse stata rigida, di sicuro non gli avrebbero permesso di rientrare a quell'ora...

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    2. Ovviamente, ma le ragazzine di oggi esemplari non sembrano essere..

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  14. C'è una differenza tra giudicare e farsi o fare domande legittime. Io spesso vedo genitori (e si, mi riesce difficile chiamarli così) che camminano chiacchierando al cellulare senza curarsi del figlio spesso piccolissimo e tre/quattro metri più indietro. Non lo guardano nemmeno, non sanno neppure se il figlio li sta ancora effettivamente seguendo. Ogni volta che capita ringrazio il cielo per avere dei genitori che a me ci hanno sempre tenuto. Non so come si possa fare per invertire la rotta ma secondo me bisognerebbe lavorare sul recuperare la consapevolezza di cosa voglia dire essere genitori. La maggior parte delle persone (soprattutto giovani) che sento vogliono i figli ma continuando a fare la vita di sempre facendosi gli affari loro e senza rinunciare a nulla. Un figlio è una responsabilità, secondo me aiutare le persone a comprendere che metterne al mondo un figlio o più di uno vuol dire cambiare per sempre la propria vita facendo anche delle rinunce. E che vuol dire esserci ❤️

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    1. Soprattutto occorrerebbe che la gente capisse che non bisogna fare i figli per contratto, perché altrimenti l'orologio biologico incombe e diventa troppo tardi.
      Se ci si vuole divertire senza responsabilità, si può anche fare a meno di diventare genitori. Cioè, non è un obbligo di legge.

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