giovedì 19 novembre 2020

Coronavirus: seguite l'andamento dei numeri delle vittime? Io no.

 
Ieri leggevo una notizia che mi ha ispirato questo post.
In un bar della capitale, la titolare Cristina Mattioli ha affisso dei cartelli in cui chiede ai suoi clienti di non parlare di Coronavirus, ma di argomenti più leggeri.
Devo dire che sono completamente d'accordo con lei.
In molti obiettereste che in questo mio spazio virtuale torno spesso sul tema del Covid-19, ma avete mai letto numeri e nomi di vittime? No. E mai ne troverete.

La verità è che parlare del virus è del tutto inevitabile, visto che condiziona la nostra vita, la libertà che abbiamo di uscire da casa o di fare qualsiasi cosa.
Lo è, a maggior ragione su questo mio diario virtuale in cui amo discorrere, ogni giorno, di quel che accade in Italia e nel mondo.
L'ossessione per i numeri, però, non mi appartiene.

Sin dall'inizio della pandemia, infatti, mi sono sempre rifiutata di informarmi in merito.
Eppure, ogni mattina, leggo quattro quotidiani, ma evito sempre le notizie allarmanti e le statistiche sui contagi.
Credetemi, se mi chiedessero quante persone sono morte dall'inizio del 2020 a causa del Covid-19, risponderei "tantissime", perché non ne ho la più pallida idea. E non mi sento ignorante per questo, anzi. Semplicemente tutelo la mia salute mentale, e non mi lascio sopraffare dal terrorismo mediatico.

Il virus esiste, è innegabile, e ha messo il mondo intero in ginocchio.
Ma a cosa serve controllare giornalmente gli indici di contagio, fare la conta delle vittime, ecc?
A NIENTE.

La gente muore ogni giorno di Covid e di mille altre patologie.
A me basta rispettare le norme che mi impongono, pur non condividendole appieno, e senza che la situazione scalfisca l'ultimo grammo di serenità che mi rimane.
I numeri lasciamoli agli studiosi.

Quindi, io sto con Cristina.
Quando siete in compagnia, o vi recate al vostro bar di fiducia per fare colazione, cercate di parlare di temi allegri.
L'ottimismo attira gli eventi felici, ne sono convinta.
E voi?

53 commenti:

  1. Sebbene sia un fanatico di numeri e statistiche, sono d'accordo con te e con la titolare del bar.
    Dico di più: leggere numeri (in continuo aggiornamento, tra l'altro) non lo trovo inutile ma anche dannoso poiché le statistiche vanno capite! Io stesso, durante la prima ondata sentivo parlare di vittime senza che fosse specificato se totali o delle ultime 24 ore, dato che i giornalisti, i quali seppur bravi non sono esperti nel settore, mescolavano dati parziali a totali.
    Anche dire "Cala il numero dei contagi"... rispetto a ieri, a una settimana fa? E su che frequenza di tamponi?

    Quindi informazione strettamente essenziale. 👍

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    1. Io credo che l'andamento dei contagi serva solo ad incrementare il panico che già c'è.
      Poi, se uno è sprovveduto e fuorilegge, continuerà ad andarsene in giro senza mascherina anche con ottomila morti al giorno.

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  2. Io seguo ogni giorno il numero dei morti,specialmente della mia regione.Quanto al bar nemmeno prima del covid era mia abitudine andare a fare colazione,ora poi...Buona giornata.

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    1. Spero che questa tua abitudine non ti renda ansiosa.
      Buona giornata.

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  3. Io con quei numeri ci lavoro, giocoforza, d'altro canto sono sempre stato un appassionato di numeri e statistiche (colpa della mia passione per il calcio?).
    Però c'è da dire una cosa.
    A parte che i dati numerici non spiegano bene la situazione (tranne che i ricoveri ospedalieri, che appuntano sono importanti come parametro per verificare la tenuta del nostro sistema sanitario, e purtroppo i morti), in quanto ad esempio non sappiamo la percentuale di casi gravi tra i sintomatici e gli stessi ricoverati in ospedale (purtroppo molti pensano ricovero in ospedale = caso grave).
    Poi secondo me ognuno di noi dovrebbe porre l'attenzione sulla situazione del proprio comune, della propria provincia e della propria regione.
    Fine.
    I dati generici servono più che altro per le statistiche.

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    1. Francamente trovo inutili anche quelli provinciali e regionali.
      Leggo quelli del mio comune, perché il sindaco li pubblica a giorni alterni su Facebook.
      Seguo la sua pagina più che altro per essere aggiornata sulla chiusura di scuole, negozi, ecc.
      Quindi mi tocca sorbirmi il bollettino dei contagi, sebbene questi continuino a non sembrarmi eccessivi, nonostante tutti vadano nel panico.
      Qui si parla di circa 150 positivi (molti dei quali all'interno di una Rsa) su 50mila abitanti.

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  4. Per come la vedo io, il virus non ha flagellato il mondo intero, ma è stata la pessima gestione del virus che ha messo in ginocchio il pianeta...
    E non solo in Italia, s'intende.

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  5. Sarebbe cone fregarsene dei caduti durante una guerra .

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    1. Fregarsene implica una mancanza di rispetto, pertanto è un termine non corretto.
      Io parlo di tutt'altro. Dico che conoscere giornalmente il numero dei morti non serve (PER ME), poiché non fa che alimentare il panico generale.
      Tu che hai vissuto una guerra, mi pare, contavi i caduti ogni giorno? Magari avevi anche un registro su cui ne annotavi i nomi?

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    2. Ero troppo piccola, ma penso che avrei letto l'elenco giornaliero dei caduti e degli ebrei deportati con le lacrime agli occhi.

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  6. Hanno veramente stancato, gli unici a guadagnarci sono questi esperti
    Noi siamo costretti a subire sentenze e occasionali esperienze vissute
    Per fortuna ci sono programmi musicali di cucina e di musica classica
    Ti prego di andare a trovare questa amica che ha bisogno di essere aiutata
    Ti scrivo il link Grazie Claudia iosononess.blogspot.com

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    1. Adoro i programmi di cucina.
      Mi rilassano molto.

      Mi dispiace per la tua amica, ma non saprei come aiutarla.
      Buona giornata.

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    2. Esperti? In che cosa?
      Nello stabilire che i lavoratori nel settore turismo, che hanno potuto aprire bar, ristoranti, alberghi e stabilimenti durante l'estate anche occupando le pubbliche strade e i marciapiedi, hanno anche diritto a un bonus di 1.000€? Mentre invece a un disoccupato non spetta manco il reddito di cittadinanza perché proprietario della casa dove vive?
      Nell'attivare un bonus monopattino per tenere poi la gente segregata in casa per colpa di idioti negazionisti che non hanno rispettato le regole?
      Nell'investire in banchi scolastici con le ruote sapendo del rischio del ritorno alla DAD?

      Uno staff di esperti avrebbe chiuso gli allevamenti intensivi ricettacolo delle mutazioni del virus che renderanno inutile il vaccino, come succede per il vaccino anti influenzale che contrasta soltanto alcuni ceppi.

      Esperti di 'sta benemerita fava! 😠

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    3. Quanto ai banchi con le rotelle, vorrei sottolineare la loro inutilità anche nel caso in cui le scuole fossero rimaste aperte.
      Bastava distanziare i ragazzi facendoli sedere da soli nel banco di coppia, ad esempio, oppure disponendo quelli singoli a scacchiera...

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    4. Evidentemente c'era un'azienda di "ruote" che andava "aiutata" e la Cazzolina se n'è uscita con l'idea dei "banchi da scontro"... L'ha fatto pure Berlusconi col digitale terrestre!

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  7. Ci sono sempre due modi di affrontare le situazioni critiche: farsi prendere dal panico o andare avanti "normalmente" finchè possibile. Anch'io sono per la seconda. In casa naturalmente si parla delle ultime notizie sul covid - ma nemmeno noi stiamo a guardare ai numeri - e subito dopo si passa ad altro, spesso facendoci una bella risata. Perchè, come forse ho già detto, io ho intenzione di morire contenta XD

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    1. Non ricordo se l'avevi già detto, ma ti darei un bacio in fronte.
      Sarà una prerogativa del nostro nome, ma anch'io non voglio morire depressa. ;)

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  8. La Puglia è arancione, ma potrebbe diventare rossa perché, a quanto pare, il sistema sanitario è in affanno.
    Non me ne meraviglio, considerando gli assurdi tagli che ha subito negli ultimi quindici anni.

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  9. Non lo definirei terrorismo mediatico, però ne parlano troppo quello sì, accendi la tv ed ovunque se ne parla, ma purtroppo se alcune persone non lo capiscono il martellamento ci sta. Comunque è giusto non volerci pensare, chiacchierare di altro, però di cosa se il virus ha praticamente cambiato/stravolto tutto?

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    1. Si può parlare del virus, senza necessariamente fossilizzarsi sui numeri.

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  10. Mi piacciono i cartelli di Cristina, anche se ora come ora abbiamo già tanti divieti ed un eventuale cliente potrebbe sentirsi limitato nel dover seguire anche i suoi.
    I numeri? non li conosco, non li leggo, non li ascolto.

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    1. Ho pensato la stessa cosa, sai?
      Proprio il segnale di divieto mi scoccia, alla vista.
      Ma il messaggio è positivo, quindi lo appoggio.

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  11. Giusto Claudia!
    Il virus ha fatto soltanto "il suo ruolo" in quanto virus. Le nazioni anziché capire da subito la situazione e fare fronte comune, hanno pensato ciascuna a sé stessa, muovendo anche critiche all'operato delle altre.

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  12. Raffaele Fitto dovrebbe rendere conto di questo, dato che i tagli sono iniziati durante il suo periodo di presidenza della regione.
    E invece ha avuto anche la faccia tosta di ricandidarsi recentemente!

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  13. E pensa che hanno avuto pure il coraggio di chiedermi di votarlo. Giammai! Certe cose non meritano perdono.

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  14. Io li guardo, ma non ti nascondo che ci sono giorni che non ho voglia di accendere né TV né radio perché non ce la faccio più a sentire parlare sempre e solo di Covid. Beninteso, non sono una menefreghista né una negazionista, esco poco se non pochissimo, ho ridotto la mia vita al minimo indispensabile con non poco stress psichico per me e i miei figli, ma sentire solo brutte notizie sul covid non mi aiuta perché non riesco a immaginare a cosa altro potrei rinunciare. A parte fare le spesa e portare i bambini a scuola. Avevo un solo momento in cui staccavo dalla realtà: la notte mentre dormivo, ma ormai da un po' il Covid appare anche nei miei sogni sotto forma di mascherine e distanziamento. Un vero incubo.

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    1. Io per fortuna non ho ancora perso il sonno e continuo a condurre una vita molto equilibrata. Sarà che sono sempre uscita pochissimo, e dunque il mio stile di vita non è mai cambiato.
      Comunque mi informerò sui numeri solo quando sarà tutto finito, in modo che fra trent'anni potrò raccontare ai miei nipoti che "io c'ero".

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  15. c'è mio padre che me lo dice ogni volta che ci vediamo, "hai visto quanti sono i casi oggi?"... ma io in realtà non guardo mai il telegiornale...

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    1. Io il TG lo guardo, perché per mio marito a tavola è un must. Ma ho imparato ad escludere il mio canale uditivo sulle notizie che preferisco non ascoltare.

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  16. In TV , quando parlano di Covid , esco dalla stanza . Marito informatissimo .
    Dati di ieri : 1.282.366 ricoverati . Morti , dall'inizio della pandemia :
    47.217 . Mia figlia dice che in Germania i morti sono 22.000 circa .
    Meno della metà che da noi . Perchè ? Osservano di più le regole . Ja Ja .

    Nemmeno io amo parlare del Covid , è stressante . Esco MASCHERATA , mi
    tengo lontana dalla gente e cerco di essere serena .

    Il 26 Nov. compleanno di Nora . Niente festa in casa , alla scuola materna
    sì . Torta grande x bimbi grandi , "muffin per i più piccoli" dice Nora .
    Scusa se ho divagato ma almeno non ho parlato "solo" di...
    Wish you a good evening . Kisses . Laura

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    1. Che bello.
      Invece alla scuola di Lorenzo ci hanno vietato anche di portare delle caramelle, perché causa Covid non deve entrare nulla a scuola.
      Che peccato.
      Lorenzo compie gli anni il giorno dell'Immacolata e non so neanche se potrò invitare i nonni, visto che in zona arancione mia madre non potrebbe venire.
      Chissà.
      Speriamo bene.
      Bacione a te.

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  17. Io li guardo, ma senza dubbio i numeri dei contagiati è ben superiore. Comunque cerco di leggere anche altre notizie, con la speranza che questo brutto periodo ci lasci il prima possibile.
    Saluti a presto.

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    1. Una speranza che si affievolisce sempre più, per quanto mi riguarda, ma che esiste.
      Buona serata.

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  18. E' vero sai ... ci ho pensato tante volte anch'io in questi lunghi mesi
    non parlarne , non ascoltare i vari bollettini... eh sì , ci ho pensato e ci penso.
    Perchè comunque provo una così assurda , pazzesca ansia , che credo mai mi sia capitato in vita mia.
    Ha fatto bene quella signorina a mettere quell'avviso.
    E' pazzesco quello che sto .... come dire , "accumulando" dentro in tutti questi mesi e in questo ultimo periodo più che mai
    Però, davvero , un sorriso e un po' di leggerezza , non può far altro che bene : )
    Ciao Claudia , buona serata : )

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    1. È vero, cara Marinetta.
      La leggerezza è sempre preziosa in questi casi.
      Quindi prova a spegnere la TV per una settimana e a parlare con chi ti circonda di argomenti felici.
      Magari riuscirai a risollevarti un po'.
      Un abbraccio.

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  19. Parlarne sempre è ossessione e paura; ma anche forse esorcizzarla.
    Evitare del tutto di parlarne, è quasi negazione della cosa (non del tipo che non ci si crede, come i covidioti no-mask, ma del tipo che i vuol forzatamente pensare a altro).
    Ovvio che il giusto è sempre nel mezzo... I numeri? Li si guarda per capire... m non è che ci si deve far prendere dall'ansia ;)

    Moz-

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    1. Purtroppo a me succede Miki ....
      Mannaggia!!! ....cerco di concentrarmi su altro...però!!!
      Comunque trovo giusto e equilibrato il tuo discorso
      Ottimo Miki!!! 🤗

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    2. Io preferisco non guardarli a priori.
      La situazione è grave e ne sono pienamente consapevole. Ho rispetto per le vittime, ma conoscerne il numero non cambierebbe le cose.

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  20. Ciao Claudia...è diventata un'ossessione e diventa sempre peggio. Parlano di morti come fossero un semplice numero dimenticando che dietro quel numero si è spenta una vita e che quella morte ha gettato nell'inferno coloro che hanno amato quella persona. Un saluto e un abbraccio forte.

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    1. Purtroppo, in caso di mortalità così elevata, è inevitabile.
      In condizioni diverse ricorderebbero le vittime con nome, cognome e apposite cerimonie.
      Considerando che siamo praticamente in guerra, non possiamo aspettarci di più.

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  21. la cosa triste è che ormai sono solo numeri, nemmeno nomi e neanche volti. E la macchina della propaganda politica gioca con le statistiche

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    1. Non guardo le statistiche anche per questo. Pare che ogni governatore le modifichi a suo piacimento...

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  22. Dietro ogni numero c'è una persona, anzi ora non c'è più.
    Beata te che riesci ad ignorarli.

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    1. Ognuno è libero di agire come meglio crede per tutelare la propria salute.
      Lei legge ogni giorno le statistiche? Bene. La differenza tra me e lei è che io non le sto dicendo che sbaglia, né sto alludendo alla sua eccessiva sensibilità o meno.

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  23. Io li guardo giorno per giorno, Claudia.
    Leggo il numero di nuovi contagiati, quello totale, i morti, i ricoverati in terapia intensiva e non.In Italia e nella mia provincia.
    Non credo sia esatti al cento per cento, anzi, temo che siano sottostimati. Mi sembra però giusto tenermi informata, sapere come vanno le cose, se dobbiamo temere in peggio o sperare in un piccolo miglioramento.

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    1. Come detto ad altri, se questo ti fa stare bene, per avere in un certo senso il controllo della situazione, o per qualsiasi altro motivo, è giusto che tu lo faccia.
      Io, purtroppo, conosco solo persone che, se leggono quotidianamente i numeri, lo fanno con angoscia e con inquietudine.
      Mi capita spesso di dover tranquillizzare i miei cari. Non di certo perché il virus non esiste, o perché il numero delle vittime non sia importante, ma perché vivere in una campana di vetro, col fiato della morte sul collo, trovo sia controproducente per tutti.
      E rispondendo a qualche scienziato anonimo, vorrei precisare che sarei della medesima opinione anche se in questa battaglia avessi perso un nonno, o un amico.
      Proprio io che, a differenza di molti di voi, so cosa significhi perdere prematuramente (moooolto prematuramente) qualcuno.

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  24. Anch'io guardo i numeri ogni giorno, soprattutto quelli del mio piccolo paese, della mia provincia e del luogo dove si lavora. Non voglio farmi sopraffare dall'ansia, ma non posso far finta di niente.
    Simona

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    1. Se riesci a mantenere un equilibrio, brava.
      Qui mi sembra che alcuni stiano volutamente travisando il senso del mio post, istigati da chi per prima lo ha frainteso e giudicato senza riflettere.
      Io non ho mai fatto finta di niente.
      Non sono mai entrata in una discoteca quest'estate, né mi sono concessa un'unica gita fuoriporta di mezza giornata. Non ho fatto assembtamento con nessuno, ho sempre usato la mascherina. E potrei continuare per ore.
      L'ho fatto proprio per rispetto di chi muore e per insegnare a mio figlio a non infrangere le norme, né a fare il passo più lungo della gamba.
      PERÒ, i numeri giornalieri delle vittime non mi interessano.
      Sono tante, troppe.
      Mi interesserà quando saranno ormai nulle, e spero che ciò avvenga il più presto possibile.
      Nel frattempo, che oggi siano cento, e ieri erano mille, dovrebbe darmi sollievo?
      E non sarebbe questa una profonda mancanza di rispetto e sensibilità verso quei cento morti odierni?
      Allora che siano tre o diecimila non fa alcuna differenza.
      Attendiamo che diventino zero.

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  25. Mi pare che tutti la pensiamo in modo simile, dopotutto. Ammetterà forse che è importante sapere se il virus aumenta o diminuisce?
    "Terrorismo mediatico" è una frase senza senso. "Errori di gestione" è un pregiudizio vuoto di contenuto, come dire "piove governo ladro". Cesare

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    1. Tutti chi, mi perdoni, Cesare?
      Tra chi ha commentato, molti la pensano come me, altri sostengono che leggere le statistiche sia inevitabile, altri ancora che farlo sia giusto, ma senza lasciarsi sopraffare dal panico.
      È importantissimo sapere se il virus diventa sempre più aggressivo o va via via annullandosi, ma per farlo basta guardare i colori delle varie regioni, ad esempio (come già faccio), o ascoltare i TG senza, però, fossilizzarsi sui numeri.
      Ripeto, la conta giornaliera, a cosa serve?
      Ieri, nella sua regione ci sono stati 1300 contagi, oggi 900.
      Quindi lei si sente al sicuro, festeggia a discapito dei 900 morti che sono comunque TANTISSIMI?!
      Per me non fa alcuna differenza. Finché esisterà anche solo un morto, il pericolo non sarà scampato e le precauzioni da adottare (distanziamento e mascherina) dovranno continuare ad essere adottate.
      O aspettiamo che l'indice di contagio scenda sotto l'uno, per poi riaprire tutto, ridarci alla pazza gioia e tornare a gennaio punto e a capo?

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    2. *900 contagiati, non morti. I morti saranno 30,40,50? Comunque, ripeto, TROPPI.

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  26. Ascolto ogni giorno le statistiche che danno... siamo finiti in zona arancione senza un motivo, secondo me. Davide di nuovo a casa. Buon inizio di settimana.

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    1. Beh, immagino che se il governo abbia disposto la zona arancione nella tua regione, non dipenda solo dal numero di contagiati, ma dal rapporto tra questi e i posti letto disponibili nei reparti anti-Covid e in terapia intensiva.
      In ogni caso, sono vicina a Davide che, come sai, fa lo stesso mestiere di mio marito che, a sua volta, è rimasto a casa e non ha diritto ad alcun aiuto da parte dello Stato.

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