martedì 17 novembre 2020

Coronavirus: troppi vecchi in giro. E basta!

 
Sì, lo so che il termine "vecchi" può suonare come dispregiativo e che avrei potuto (o dovuto) sostituirlo con "anziani", ma il senso del mio post è altamente polemico, quindi li chiamo come mi pare. Toh!
Tutto è cominciato due giorni fa, quando il sindaco della mia città (Monopoli) ha annunciato attraverso un post pubblicato su Facebook la chiusura precauzionale di una scuola materna, a causa di un contagio.

Immediatamente, sui gruppi Fb e Whatsapp si è scatenato il putiferio.
Innanzitutto, vi posto testualmente la mia risposta a chi chiedeva cosa avremmo dovuto fare d'ora innanzi, poi argomenterò.

"Nulla rispetto a quanto fatto finora. Rispettiamo le norme e, finché è possibile, cerchiamo di condurre una vita "normale".
Il virus si può prendere a scuola, al supermercato, al controllo dalla pediatra, e in mille altri posti.
Io, finché non ci sarà un lockdown nazionale con annessa chiusura delle scuole, continuerò a non tenere mio figlio segregato in casa, perché so bene quanto ha sofferto a marzo e non intendo replicare.
Purtroppo, è anche questione di sfortuna. Puoi seguire tutte le premure del caso, isolarti, e prenderlo lo stesso da tuo marito che torna dal lavoro o dalla babysitter. Quindi tanto vale rischiare.
Io la vedo così".

Alcune mi hanno dato ragione e si sono un attimino tranquillizzate. Altre, invece, hanno continuato a sentirsi sopraffatte dal panico.
La cosa che, però, mi ha fatta andare più in bestia è stata che, immediatamente, sui social decine di persone (con figli adulti o, addirittura, senza) hanno chiesto a gran voce che il sindaco chiudesse le scuole, sostenendo che tenerle aperte sia ormai inutile, oltre che molto pericoloso.

Sull'inutilità avrei un capitolo da aprire, visto che la didattica a distanza dalle mie parti è ancora un'utopia e, in molti casi, alle scuole medie i ragazzi possono fruire di due ore di videolezione al giorno, anziché delle classiche cinque in presenza.
Sulla pericolosità, idem.
Ricordiamo che i ragazzi vengono disinfettati continuamente, indossano la mascherina anche mentre sono seduti al banco, perfettamente distanziati (a seconda del grado scolastico e delle scelte dirigenziali dei singoli istituti), e hanno azzerato completamente le attività di gruppo e i contatti.

Lo stesso vale, invece, per gli anziani? NO!
Continuo a vederne passeggiare a tutte le ore del giorno, come se nulla fosse, magari anche con la mascherina appesa sotto al mento.
In piazza, si siedono tranquillamente sulle panchine e, spesso giocano a carte (come nella foto che, però, è presa dal web).
Loro che sono la categoria più a rischio in assoluto, non dovrebbero restarsene a casa?! Ma no. Perché tanto sono sopravvissuti alle guerre e si sentono immortali e al di sopra della legge.

Il problema, si sa, sono i giovani. Perché sono superficiali e maleducati, e vengono considerati la causa principale dell'incremento dei contagi.
E allora, proprio perché sono giovane, non superficiale e non maleducata, ma molto arrabbiata, vi dedico un post molto garbato che ieri ho pubblicato su Facebook e che è stato particolarmente apprezzato. Chissà perché...

"Tutti a prendersela coi bambini nelle scuole o con i giovani davanti ai locali.
Ma i vecchi radunati al borgo, li vedo soltanto io?!
Loro che, tra l'altro, sono la categoria più a rischio.
"Chiudete le scuole! Chiudete tutto!".
Visto che i giovani sono, a vostro dire, maleducati e superficiali, e i bambini un ricettacolo di germi, cominciate a controllare che i vecchi si barrichino in casa, per la loro salute e per dare il buon esempio!
E già che ci siete, non rompete i cog***ni.
Amen. 😤😤😤😤".

E niente, c'è poco da aggiungere.
Però, finché i vecchi non la smetteranno di andarsene a spasso come se nulla fosse, non accetto lezioni di vita da nessuno.
Fine.

36 commenti:

  1. Dovrebbe girare la Polizia Municipale e sollecitare i "vecchi" a sgombrare, oltre che multarli se colti senza mascherina correttamente indossata.

    Sei proprio sicura, poi, del rispetto delle prescrizioni nelle scuole? Ho qualche testimonianza di amici docenti che, nei pochi giorni di scuola a ridosso del primo lockdown, hanno visto studenti in aula senza mascherina, con lo stesso menefreghismo dei "vecchi" che dici tu...
    L'educazione non ha età per manifestarsi né per estinguersi, ma siccome siamo bestie tendenzialmente ottuse verso leggi e regole, una rastrellata di sanzioni forse sarebbe efficace. Mancano forse i soldi per pagare qualcuno che faccia i controlli? Eppure i soldi per banchi a rotelle e bonus monopattino c'erano... Diciamo quindi le cose come stanno: è un caos silenziosamente approvato da chi detiene il potere e non è capace di gestirlo.

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    1. Sono completamente d'accordo con te e sai bene quante volte ho ripetuto che ad essere necessari siano i controlli (con relative sanzioni) e non le chiusure e gli isolamenti.
      Quanto alle scuole, se i ragazzi in aula non rispettano le norme, la colpa è sicuramente dei docenti che non sanno farsi rispettare e dei genitori che non gli hanno impartito una buona educazione.
      Mio figlio, a soli cinque anni, può insegnare al mondo come lavare le mani, indossare la mascherina, mantenere le distanze, ecc.
      Eppure la mascherina non la usa, perché fino ai sei non è obbligatoria, dunque preferisco non farlo "soffocare".

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  2. Sai che sulle scuole mi trovi perfettamente d'accordo. Del resto abbiamo l'esempio della Campania dove, dopo due settimane dalla chiusura delle scuole, i contagi continuavano ad aumentare. E aumentavano perché la gente se ne andava in giro a frotte, senza nessun rispetto delle norme.
    Personalmente mi sento più tranquilla sapendo i ragazzi a scuola, distanziati, controllati e con la mascherina, che in giro a passeggio o da soli a casa. Perché la verità è che, a scuole chiuse, molti giovani, ma anche bambini dell'età mia figlia, sono soli. E nessuno controlla che non se ne vadano a passeggio o non invitino amici a casa, come so essere successo ogni volta che le scuole erano chiuse.
    Sugli anziani, devo dire che qui dove vivo, dopo i primi casi di alcune settimane fa (che per altro hanno interessato anche un pensionato che giocava a carte al bar), il sindaco si è attivato per evitare ogni tipo di assembramento in strada e la gente, vista anche la paura, si è attenuta alle regole. La verità, forse, è che ci dobbiamo spaventare per imparare a rispettare le regole.

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    1. Stamattina sono uscita alle sette e mezza, per recarmi in un laboratorio privato poco distante da casa e fare le analisi del sangue.
      Dopodiché, ho deciso di recarmi al bar di un amico, in piazza, per prendere un cornetto da asporto, e aiutare nel mio piccolo le attività ristorative che, chiuse ormai da un mese, stanno arrancando.

      Saranno state le otto e venti, circa, ma posso giurarti che in piazza c'erano almeno quindici vecchi comodamente seduti sulle panchine.
      Avevano la mascherina, è vero, ma quale sarebbe l'utilità della loro uscita? NESSUNA.
      Dici che dovrebbero essere spaventati, ed è vero. Ma come? Qui abbiamo circa 150 contagi, con alcuni decessi.
      Deve per forza morire un loro parente?

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  3. ahha, il titolo non è certo un giro di parole :D!
    Comunque sono d'accordo sul fatto che le fasce anziane della popolazione abbiano purtroppo "esponenti" che se ne fregano delle precauzioni...
    Soprattutto tengono le mascherine sempre sotto il naso...
    Almeno però non si vedono più persone anziane che sputano per strada. Un grande passo verso la civiltà!

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    1. Non sputano soltanto perché gli resterebbe la saliva incollata al mento, sulla mascherina...

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  4. Ti capisco bene, cara Valeria.
    Fa malissimo. E anche a me è capitato di beccarmi una risposta maleducata, quando ho fatto notare al mio interlocutore che doveva indossare meglio la mascherina.

    Mi dispiace che tu non possa acquistare nessun regalo per Andrea. Magari potresti provare con lo shopping online.
    Il compleanno di Lorenzo sarà l'8 dicembre e non so neanche se potrà almeno vedere i suoi nonni, quel giorno.
    Ma stringiamo i denti e continuiamo a rispettare le norme, anche se intorno a noi molti se ne fregano.

    Ti abbraccio forte.

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  5. Applauso per il tuo commento, la penso esattamente così anche io.
    Riguardo gli anziani, sono quelli che stanno gestendo peggio questa situazione. Loro e certi adolescenti.
    I bambini sono, paradossalmente, i più ligi al dovere. Incredibile ma vero.

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    1. Forse perché i bambini non hanno ancora manie di onnipotenza.
      Almeno quelli ben educati.
      Gli anziani, invece, mi pare ne abbiano fin troppe.
      Quantomeno una buona percentuale di essi.

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  6. Mah...bisognerebbe individuare la fascia di anziani più a rischio.
    Sentirsi dare dell'anziano ad uno che ha 60 anni forse non è la cosa più giusta.
    Proprio la settimana scorsa a Uno mattina c'era in studio un "parterre" d'anziani famosi che recriminavano il diritto di uscire sempre rispettando le regole chiaramente.
    E un medico collegato in studio diceva che la mortalita' da Covid è legata all'aumentare dell'età.
    Rischia molto di più un novantenne rispetto ad un ottantenne per capirci.
    Insomma più o meno chiusi in qualche maniera dobbiamo starci tutti a seconda della nostra zona colorata e se siamo giunti a questo punto converrai con me che la colpa non è degli anziani.
    Alla fine pure loro sono sulla nostra stessa barca , speriamo non siano troppo incoscienti per loro e per noi.
    Tenerli al guinzaglio certo non puoi.....

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    1. Perché non dovremmo tenerli al guinzaglio?
      Io tengo mio figlio di cinque anni segregato in casa, e lui non si lamenta, pur non comprendendo appieno le ragioni dei miei divieti anche solo ad andare a salutare sua nonna.
      E questi che dovrebbero saper vivere, se ne vanno in giro come se nulla fosse.
      No, no e ancora no.
      Anziano si può essere a sessanta, così come a cento anni.
      Ovviamente i rischi aumentano con l'aumentare dell'età, ma di base dovrebbero restare tutti a casa (come facciamo noi giovani), anche solo perché a rischiare la pelle sono maggiormente loro, rispetto a noi.
      E sempre, come detto, per dare il buon esempio.

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    2. Forse più che parlare di anziani o "vecchi", il termine più appropriato sarebbe mentecatti, che lo si può diventare anche prima dei 60 anni...

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  7. appunto: alcuni giorni fa parlavi di post troppo lunghi...
    noi anziani abbiamo ancora gli attributi e sappiamo come comportarci...non cerchiamo lo sballo ber sentirci realizzati. La mia azienda è decollata dopo i miei 55 anni e adesso devo rinunciare alle mie consulenze perché sono troppe le richieste e di giovani non hanno il coraggio di buttarsi. Loro in casa ben chiusi per non fare danni.

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    1. Non ho compreso il senso del tuo commento.
      Sicuramente a sessant'anni dovreste sapere come comportarvi, così come dovrebbe saperlo chi ne ha venti, trenta, ecc.
      Ma ti sembra giusto passeggiare tranquillamente in piazza, magari anche senza mascherina?
      Probabilmente in montagna queste cose non accadono, ma ti sfido a fare un giro in qualsiasi centro urbano, per incontrare decine di anziani a qualsiasi ora del giorno.
      ANCHE NELLE ZONE ROSSE.

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  8. Basti dire che quando eravamo in lockdown, io andavo al supermercato una volta a settimana, ma una cassiera che conosco mi diceva di molti anziani che andavano una volta al giorno. Solitudine che porta a cercare contatti umani o incoscienza? Comunque sia, io cercherei di evitare lo scontro generazionale. Il problema è la mancanza di buon senso generale, e il buon senso lo si può avere (o non avere) a 20, 40 o 70 anni...

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    1. Non è questione di scontro generazionale, ma semplice constatazione del fatto che ovunque (sui social, sui giornali e persino al tg) si dia continuamente la colpa ai giovani per il calvario che stiamo vivendo, e nessuno metta mai i puntini sulle i per quanto riguarda la condotta degli anziani.
      E allora, perdonami, ma sono stufa.

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  9. E c'hanno ragione .. la colpa se siamo tornati ad una situazione di Lock down oltre ad aver preso la cosa sotto gamba da parte del governo e soprattutto loro!!!
    I Vecchi se si proteggono con i dispositivi adeguati e correttamente per me possono girare dove vogliono.

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    1. Anche i giovani possono andare dove vogliono, rispettando le norme.
      Ma in entrambi i casi ci sono troppi furboni o ignoranti.

      E no, non sono d'accordo. La colpa non è soprattutto dei giovani.
      Quest'estate quasi tutti si son dati alla pazza gioia. Giovani, vecchi, ecc.
      Di mascherine in giro se ne vedevano pochissime, e gli alberghi erano pieni di vacanzieri. Anche anziani, s'intende.

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  10. Il problema non sono i vecchi o i giovani, è la stupidità di molti di questi e non solo, di chi va a cena in attesa del risultato del tampone, una dei commensali ha sintomi il giorno dopo che è risultato positivo, va a fare il tampone, ora speriamo che mio fratello non sia stato contagiato e che il tampone risulti negativo..

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    1. Caspita. Mi dispiace terribilmente per tuo fratello, anche e soprattutto per la situazione delicata che vige a casa tua.
      Incrocio le dita per il risultato del tampone.

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    2. Per dovere di cronaca, fortunatamente è risultato negativo.

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    3. Meno male.
      Mi fa tanto piacere! Soprattutto per te.

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  11. ma io credo che il discorso sia davvero ampio e purtroppo coinvolge tutti noi, istituzioni e cittadini. Da una parte le istituzioni locali e nazionali che non hanno fatto nulla nei mesi precedenti se non badare ad altre cose e alla propaganda quando era ovvio che sarebbe arrivata la seconda ondata… dall’altra parte i cittadini che hanno bisogno di un’ordinanza per applicare cose di buon senso tipo non andare tropp e sempre nei luoghi affollati, tenere la mascherina etc.
    Lavoro in una Rsa per anziani nella riabilitazione e da noi non è mai passata la Fase 1. Per quanto riguarda gli anzini si è vero spesso ne vedo tanti in giro, ma credo che ci si domani poco come mai. Abbandonati dai propri figli? Soli? Abbandonati dalla istituzioni? Poi non si generalizza e quindi ci saranno anche in quella categorai quelli che se ne fregano ma mi pare che in questo pandemia ci si dimentichi maggiormente degli ultimi. Come sempre purtroppo.

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    1. Per quel che mi riguarda possono essere abbandonati da chiunque, ma per legge non possono bivaccare per strada.
      Non vedo perché un uomo di quarant'anni che vive da solo dovrebbe soffrire meno di un vecchio di ottanta che non ha più nessuno.
      Perdona il cinismo, ma il coronavirus non fa sconti a nessuno e se il lockdown dispone che si può uscire SOLO in caso di stretta necessità, NESSUNO deve andarsene in giro. Anche se rimasto solo al mondo.

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    2. beh se sei solo al mondo chi fa la spesa? chi si occupa di te? Chiaro che ogni caso è a sé… qui se dobbiamo trovare dei colpevoli dobbiamo cercarli in chi per anni non ha mai investito nella sanità e nei cittadini stessi che spesso se ne sono fregati di questi argomenti

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    3. Sicuramente tutti andiamo a fare la spesa, dal medico, ecc, ma il post era riferito specificatamente agli anziani che bivaccano in giro senza alcuna giustificazione, magari per fare una partita a carte (come quelli nella foto scattata a Milano), o per osservare qualche cantiere...

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  12. Ciao Claudia! Io sto lavorando a scuola in presenza e ti confermo che prendiamo tutte le misure di sicurezza e che gli alunni sono consapevoli che c'è il virus e si impegnano molto... perfino quelli che poi magari ti fanno arrabbiare per altri motivi! Sui vecchietti spericolati concordo con te :-)

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    1. Alleluia.
      Grazie per la tua preziosa testimonianza e buon lavoro!

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  13. Io esco una volta al giorno ben protetta da mascherina e cerco di stare
    il più lontano possibile dagli altri . Qui ci sono pochi casi , non mi
    sembra la gente abbia paura e gli anziani seduti sulle panchine , con o
    senza mascherina , ci sono .
    Quello che non capisco è , che mentre per il passato si vedevano i vigili ,
    ora non se ne vede NESSUNO. Che abbiano paura o tutti con il coronavirus???
    Mah !!!...Certo che un pò di multe ci vorrebbero per gli indisciplinati .
    Abbraccione one one . Laura

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    1. Da me invece i vigili ci sono eccome, ma multano i titolari degli esercizi commerciali (già vessati dal sistema) che sforano di un minuto la chiusura, o i giovani assembrati senza mascherina.
      I vecchietti sembrano non vederli.
      Avranno il dono dell'invisibilità?
      Chissà.
      Bacione a te.

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  14. Questo post è di una cattiveria unica nei contenuti e nel linguaggio.
    L'incoscienza di chi si assembra e/o non usa la mascherina è trasversale, li trovi tra giovani e anziani.

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    1. Sarebbe cattivo solo perché utilizzo il termine vecchio anziché anziano?
      Se hai mai letto il mio blog, dovresti sapere che il politically correct qui non esiste.
      E non rinnegherei una sola sillaba di questo post.

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  15. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Capisco che tu ti senta offeso, in quanto anziano, ma qui continui a non essere ben accetto.
      Quindi gira al largo.

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  16. Non sono vecchio e sono più giovane di te, ma quello che non cambia e che tu resti sempre una stronza cafona e visto che di avere le palle e di non amare il politically correct ti sfido a non cancellare questo commento.

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    1. Caro Tamburino/Vedetta Lombarda.
      Il commento te lo lascio, a dimostrazione del fatto che le palle mi mancano solo nel senso fisico del termine. Ma sicuramente non è mostrando a tutti quanto sei stolto che dimostro di averne.
      Chi mi conosce sa bene che prima di essere coraggiosa sono anzitutto molto COERENTE.
      Ti ho detto molto tempo fa che non avrei mai più pubblicato i tuoi commenti e non intendo minimamente cambiare idea.
      Pertanto, volatilizzati.
      Fatti una vita tua e stammi alla larga, altrimenti sarò costretta a tornare in commissariato.
      Evidentemente non ti è bastato che ti abbiano chiuso l'account Vedetta Lombarda.
      Devo richiedere anche l'eliminazione di questo. Ma sai, esistono i seguiti di querela.
      Addio.

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